Bizzarra distribuzione di cento milioni

Bizzarra distribuzione di cento milioniBizzarra distribuzione di cento milioni Il testamento dalla figlia dell'inventore delle macche m cucire New York, 23 notte. , Siè svolto qui un curiosissimo prò- cesso. La signora Florence Adelaide Pratt, ricchissima americana, mori aen-ì za lasciare figli a Londra, il 20 otto-;i , o i i e a i n o e o o o a e a r o l e i i i e a o o d O Il ' i ' di ali e u bre 1932, in età di 75 anni. Il suo testamento, redatto il 21 agosto 1931, conteneva clausole che disei'cdavano due sorelle della defunta, uno delle quali deceduta più tardi, certa Hugh Stafford, e. Margherita Alessandria Alexander, su istanza della quale il processo è stato intentato. La Pratt lasciava il giorno delia sua morte una fortuna di 4.739.000 dollari, attualmente più di 7 milioni di dollari, ossia circa 105 milioni di franchi. Ella aveva diviso tale somma in 28 parti, distribuendole fra un certo numero di beneficiari, che comprendevano nipoti, lupoline, amiche, in Inghilterra e in California, nonché alcuni fornitori. Sembra che questi ultimi siano stati particolarmente favoriti. Alla signora Escoffier, fabbricante di busti a Parigi, nuora del cuoco della defunta, ella legava circa 10 milioni di franchi; alla signora Maria Travenor, ex-direttrice di un magazzino di pelicce di Parigi, più di 15 milioni; alla signora Pansy Weill, commessa di magazzino a Parigi, più di tre milioni; a James Stockley, ex-ispettore capo di Scotland Yard, che fu al suo servizio personale, come detective, sette milioni e mezzo, senza parlare di doni minori. Tali doni, troppo generosi, venivano considerati sproporzionati, in relazione con i servizi resi, dagli avvocati della signora Alexander, i quali vollero fare annullare il testamento. In esso vedevano la prova che la signora Pratt, al momento in cui lo redasse, non era in possesso di tutte le sue facoltà mentali. A sostegno di tale affermazione citavano molte stravaganze da parte della defunta, precisando che tempo addietro aveva subito un trattamento clinico, per uno stato acuto di prostrazione nervosa. Essi affermavano inoltre che la defunta era colpita da una sclerosi delle arterie del cervello, che avrebbe ingenerato indebolimento dello spirito. Generosità e stravaganze Sennonché il detective, e gli altri beneficiari, e vari testi venuti a New York a deporre, hanno affermato che la Pratt, per quanto fosse esigente e originale, era perfettamente equilibrata e ragionevole. Un medico, che la curò in una stazione di acque termali in Inghilterra, e che non ha beneficiato delle ultime generosità, il dottor Roden, ha recato una testimonianza analoga. In confronto di queste versioni contradittorie, non è stato facile al giudice Foley di decidere se la signora Pratt era o non era in possesso di tutte le sue facoltà. Per quanto anormale si presenti la distribuzione dei beni fatta dalla defunta, bisogna pur esaminare la personalità della testatrice. In tutta la sua vita la Pratt aveva avuto un suo modo personale di trattare il personale adibito al proprio servizio. Per esempio riteneva ridicolo dare ai domestici le strenne, asserendo che avevano quanto era loro dovuto, e che se facevano qualche cosa di particolare che avesse meritato una gratificazione, la ricevevano immediatamente, senza aspettare fino a Natale. Parecchie volte, secondo certe affermazioni, la signora avrebbe chiamato qualcuno dei suoi domestici; e dopo qualche breve parola di spiegazione, gli consegnava un assegno, che talvolta si elevava a parecchie migliaia di dollari; oppure, come tante persone attempate che vogliono assicurarsi l'affetto dei servitori, metteva i loro nomi sul testamento. Non si trattava di una promessa campata in aria, come spesso succede. La signora chiamava il notaio; e quando le carte erano in regola, e con le dovute firme, imponeva di leggere dinanzi ai beneficiari l'articolo che li interessava. Si dice che nello spazio di otto anni ella rifece sei volte il testamento, per inserirvi simili gratificazioni. Con altrettanta schiettezza, la signora informava i suoi dipendenti che, se le avessero cagionato dispiacere, avrebbe prooaftuto alla cancellazione dei loro nomi. o il ar di lil o a io ... ci spremeva come limoni... „ Le munificenze, del resto, erano in enere guadagnate duramente. La vita presso la signora Pratt non era eccessivamente facile, il lavoro era incessante. Un ex-autista, inalzato al grado di segretario, Léonard Kay, aveva visto iscritto il suo nome per un milione di dollari nel testamento della signora Pratt, che aveva allora 70 anni; ma in capo a sette anni di servizio, estenuato, il segretario rassegnò le proprie dimissioni, rinunziando con quel gesto alla straordinaria liberalità. «La signora Pratt — ha spiegato questo testimone — ci spremeva come limoni, senza concedere un momento di sosta. A un dato momento ebbe al suo servizio un nobile russo, bell'uomo, elegante, che ella aveva assunto in qualità di segretario. In breve il disgraziato divenne un cencio, e diede le dimissioni. L'incarico cadde allora sulle mie spalle. Mi resi conto in breve dquel che si trattava ». La contropartita naturale di quella sbalorditiva generosità, per le persone che le piacevano, si mutava in rancore spietato per coloro che erano incorsnella sua collera. Si racconta, senza però che il fatto sia provato, che la~signora inviò alcuni emissari a bastonare uno dei suoi ex-segretari, il maggiore Sanley Williams. Tali emissarfecero il viaggio da New York in Francia, ove, sulla spiaggia di Juan les Pins, rintracciarono il maggiore, e lo bastonarono. Risulterebbe pure che la signora Pratt fu interrogata dalle autorià francesi circa questa faccendama non venne molestata. Senza avere risentimenti cosi vio-lenti contro i propri fratelli e contro lesue due sorelle diseredate, la signoraPratt non andava d'accordo con loroMiiruro,,., ™,„ ^i^,„»„„„"ir~ Va% p S° rm]Pr°veri; Per la suav< stupidita », a suo fratello WashingtonSinger, che lavorava a Londra. A suofratello Paris Singer, che voleva farle acquistare terreni in Florida, ella predisse, con una certa violenza, che avrebbe rimpianto i suoi investimenti di capitali. Non ebbe torto. La signora Pratt era una donna di affari molto intelligente. Sapeva far fruttare il proprio denaro. Ella, del resto ,era glia del celebre inventore della macchina da cu- In, ciré, Isaac Merritt Singer, il quale, alla j a sua morte, divise la propria fortuna fra ; c j suoi 21 gli. Florence Adelaide ere- j zì dito, per parte sua, 410 mila dollari, , e;G sposò il signor Pratt, uno dei più ! dnoti avvocati di New York. Ma furono , si piazzamenti felici di capitali operati i dalla signora Pratt che accrebbero la j msua fortuna. J p1 n o^T^on-To A*A mtìtììpa i mLa sentenza de giudice LFra le stravaganze della defunta si j jrammenta che, nella villa lussuosa da fessa acquietata a Newport Rhcde Is- bland, ella ricevette, durante una sta gione, il ficr fir.:re della società arci a e i i i o o e a e l n a o r k a e ò , . t e a a ro a e o e e a e i a , e o ae, e, ei . ," i dcana; ma poco più tardi abbandono la „ n a sso ine a n aito to me di uo eaaile di la ne re si za siogri nes lo la ua; o- ' le | ra villa, non vi fece più ritorno, e la mise all'asta, per pagare le imposte, Tale modo d'agire si potrebbe giudicare irragionevole; ma la signora Pratt diceva aaiche di essersi accorta della vanità della vita mondana, e di essersi decisa a vivere soia. « La maggior parte dille persone — diceva — scno'stupide sotto tutti i punti di vista; ma nei grandi banchetti non vi è nessuno che non lo sia. I maggiori scienziati, non appena indossano una marsine,, si credono obbligati di abbassare la loro conversazione al livello degli imbecilli, per non essere trattati da pedanti. Perchè dovrei io pagare, per essere annoiata da stupide chiacchiere? ». Allorché si mise a viaggiare in compagnia di una o due guardie del corpo, armate, si credette a una eccentricità; ma ora che i rapimenti sono diventati più frequenti negli Stati Uniti, non si contano più gli Americani e le Americane che imitano la signora Pratt. Tutti questi esempi di singolarità potevano sembrare sospetti; ma riuniti nella trama dell'esistenza artefatta di questa pazzerellona imbottita di quattrini, non potevano, per sé stessi, ce stituire prova di insania. Il giudice, dopo le deposizioni, ha formulato il suo giudizio, riconoscendo, sulla stregua di numerose testimonianze sottoposte al suo apprezzamento, che la troppo ricca signora americana era in pieno possesso delle sue facoltà mentali, al momento in cui fece il proprio testamento. Il giudice ha quindi deciso che il testamento è valido. La vertenzaTul'pi'iioili vendita della cartella che ha vinto la lotterìa di Trìpoli del '33 Firenze, 23 notte. Alla prima sezione della nostra corte d'appello, fu discussa nel maggio scorso dopo alcuni rinvii la causa vertente fra la signora Irma Martinucci reggente il banco lotto III di Siena e il signor Carlo Fiorindi direttore dell'agenzia di Siena del Banco Toscano per l'assegnazione di un premio di 105 mila lire spettante al venditore della cartella vincitrice del primo premio della lotteria di Tripoli del 1933 assegnato al fu Arduino Sampoli. Com'è noto al signora Martinucci convenne dinanzi al tribunale civile di Siena il signor Fiorindi per sentirsi assegnare la somma spettante quale venditrice della cartella. Il Martinucci aveva ricevuto direttamente dalla direzione del comitato della Sclas un congruo numero di blocchi di cartelle della lotteria di Tripoli e successivamente aveva ceduto quattro di questi al Fiorindi che ne aveva fatto richiesta per venderle ai clienti del banco. Fu proprio uno dei biglietti contenuti in questi quattro blocchi che veniva acquistato dal Sampoli e che vinse il vistosissimo premio. Da qui la controversia giudiziaria tra la Martinucci e il Fiorindi per l'assegnazione della quota spettante al venditore della cartella vincitrice. In causa fu anche chiamato il comitato della Selas essendo stato diffidato dalla Martinucci a pagare al Fiorindi il premio in questione. Il tribunale di Siena ammesse le prove testimoniali richieste dalla Martinucci ordinava l'interrogatorio del Fiorindi; avverso tale sentenza interpose appello il Fiorindi. Dopo la discussione la causa fu messa in decisione e all'udienza di stamane è stata letta la sen- . tenza. La corte udite le conclusioni del | procuratore ha rigettato l'appello del Fiorindi nonché quello proposto dalla Martinucci e ha così provveduto : a) respinge ambedue le impugnazioni e perciò conferma nel dispositivo la sentenza appellata; b) rinvia la causa per il corso ulteriore al tribunale di Siena il quale provvederà anche sulle spese di questo grado di giudizio. La causa viene così rinviata a Siena perchè dinnanzi al giudice delegato si facciano le prove ammesse con la sentenza appellata quindi verrà riportata dinnanzi a quel collegio per la decisione nel merito. zrrzalvrtgepcdamrnnPgfTasRapporto del Fascio di Coazze alla presenza di Piero Cazzotti Coazze, 23 notte. Il Segretario Federale Piero Gazzotti ha presieduto ieri sera il rapporto del Fascio di Coazze. Al rapporto presenziavano oltre alle autorità del luogo Taw. Quaglia Preside della Provincia, il Podestà ed il Segretario del Fascio di Giaveno. Il Segretario Federale è stato ricevuto dall'Ispettore di zona Campagna, dall' Ispettore di gruppo Pippo Giani, dal Segretario del Fascio e dal Podestà di Coazze. Nella sala delle adunanze del Municipio ha avuto luogo il rapporto al quale hanno presenziato tutti i fascisti e buona parte della popolazione. Il Podestà ha parlato per primo porgendo il saluto della cittadinanza al Gerarca che essa ben conosce per averlo spesso ospitato quale componente della colonia di villeggianti. Il Segretario del Fascio ha letta la relazione della attività svolta ed ha brevemente illustrate le linee secondo le quali si svolgerà l'azione futura. I;Dopo l'approvazione della relazione Iil Segretario Federale ha rivolto brevi Iparole alla folla dei convenuti susci- tando una entusiastica dimostrazione all'indirizzo di S. E. il Capo del Governo. Il rapporto ha avuto termine con un vibrante saluto al Duce. Dopo il rapporto a villa Giani il Segretario Federale si è cordialmente intrattenuto con tutti i dirigenti fascisti della zona. Stabilimento serico che si riapre o.. darà lavoro a duecento Alessandria, 23 notte 1 Si apprende che è stata decisa la ria- ua ] pertura dello Stabilimento serico di Sezon j zadio, che uoi operai, le !