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Una cifra ed una data Una cifra ed una data In maggio il disavanzo del bilancio è sceso a 212 milioni. Era salito a 393 nel maggio dello scorso anno ed a 353 ammontava la media mensile dei primi dieci mesi dell'anno fiscale '33-31/. La cifra e la data hanno un'importanza, segnano il punto di partenza nell'azione impegnata dal Duce per la conquista del pareggio. Il pareggio, anzi l'avanzo del bilancio, è stata una delle conquiste, e non delle minori, del Regime. Il deficit datava ormai dal 1912 e nel '2122 corrispondeva ancora alla cifra enorme dì 15,7 miliardi, scendeva a 3 miliardi nel '22-23 ed a 1/18 milioni nel '23-21/. Una conseguenza delle riforme decise ed applicate dallo Sta¬ to. Seguono nei sei anni successivi avanzi medii annui tra ì 1/00 ed i 500 milioni. Con la crisi mondiale rico-' mincia il disavanzo (disavanzo che\ negli anni più duri ha significato la-1 vori pubblici e quindi occupazione' per centinaia di migliaia di operai) che ammonta a 3,8 miliardi nel '31-', 32, a 3,5 nel '32-33 e nel '33-3!/, con fine giugno, ci avvicineremo ai quat-. tro miliardi. Ma col maggio, penultimo mese1 dell'anno fiscale, è incominciato il periodo decrescente. Già le economìe\ ottenute con le riduzioni agli statali] hanno avuto il loro effetto e nel pros-\ simo mese si incominceranno a vedere, per quanto riguarda il bilancio, le benefiche conseguenze della con-'' versione. Per l'esercizio '31/-35 un severoì preventivo fissavu il disavanzo in 2,9 miliardi; da questa somma vanno dedotti 1,3 miliardi per le economie realizzate con le recenti riforme, inoltre le maggiori entrate per la tassa sui celibi e la complementare lasciano sperare che il deficit potrà essere ridotto a circa un miliardo. Appena tre settimane sono passate da quando il Duce ha detto alla Camera: « Bisogna realizzare il pareggio del bilancio, assolutamente, perchè nè una famiglia, nè uno Stato può vivere ininterrottamente di debiti. Ad un certo punto l'acqua arriva alla gola ed allora, per aver voluto evitare le tempestive necessarie misure, vi troverete nella necessità di prenderne delle draconiane », e già le cifre confermano con chiarezza la nuova tendenza della finanza dello Stato.