La Banca dei Pagamenti protesta per la moratoria tedesca
La Banca dei Pagamenti protesta per la moratoria tedesca La Banca dei Pagamenti protesta per la moratoria tedesca Berlino, 20 notte. SI annunzia che la Banca internazionale del pagamenti di Basilea ha avanzato protesta ufficiale al Governo del Reich contro la sospensione del servizio per 1 prestiti sia Dawes che Young, sospensione comunicata giorni or sono alla Banca stessa da una lettera del Ministro delle Finanze del Reich. La protesta riguardante il prestito Young data, veramente, da qualche giorno fa, mentre per il prestito Dawes essa segue soltanto oggi per il fatto che, per il prestito Young, la Banca di Basilea è la diretta fiduciaria mentre, per il prestito Dawes essa è soltanto l'agente incaricato dei fiduciari veri e propri, coi quali ha quindi dovuto prima prender contatto. La duplice protesta, sebbene — come notano i giornali da fonte evidentemente ufficiosa — « non sia da considerare come un'azione speciale della banca, ma soltanto come un normale effetto dello svolgimento automatico di un meccanismo giuridico inerente all'azione formale del compito del fiduciario », contiene tuttavia un accenno alle « garanzie che erano costituite dalle cinque maggiori entrate del Reich ». A questo punto i giornali si adom- brano non poco e commentano piuttosto aspramente e quasi con qualche tono di indignazione la duplice protesta, la quale viene caratterizzata * inopportuna » e da taluno anche di « insensata ». Il Berlìner Tageblatt, riferendo evidentemente opinioni di ambienti au- torizzati cosi commenta su questo Punto: , _ « Parrebbe che la Banca internaziq- naie dei pagamenti consideri in pericolo il pagamento interno del servizio dei prestiti, cosa che, come tutto il mondo sa, e come è esplicitamente rilevato nella lettera del Ministro delle Finanze alla Banca internazionale, non sussiste minimamente. II fatto è, invece, che le somme in marchi del servizio per i prestiti vengono versate ora non meno che prima sul conto della Banca internazionale dei pagamenti, e| insomma è soltanto ai trasferimenti che non si può più far fronte ». R giornale rileva poi un altro punto della, protesta, e cioè là dove essa parla di « evidente infrazione contro obblighi assunti da parte del Reich»; e anche su questo punto il giornale ha « ciò costituisce un misconoscimento della situazione di fatto universalmente nota, dalla quale appunto scaturisce la necessità di conciliare gli obblighi formali con le realtà economiche della situazione ». G. P. da obbiettare, da parte ufficiosa, che,
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