I cinquecento del " Tour ,,

I cinquecento del " Tour ,, L'ORGANIZZAZIONE DELLA PIÙ' GRANDE CORSA A TAPPE I cinquecento del " Tour ,, Che cosa fanno, quanto costano, come vivono II Giro di Francia è la più anzia-!ilna <jepe corse a tappe (fu creato nel1 sp1903 ed è alla sua 28' edizione, per-!sache non fu disputato dal 1914 al ! c « u : „ „„ i _ i „ bisogna riconoscerlo, la piùiziimportante, la pm risonante, la più : pcomplessa, la più spettacolare. Que- j tif,ta superiorità le deriva non solo dal- ; pl anzianità, ma dalla vivacità e fer- utilità dell'ingegno, dall'autorità e po- ntenza giornalistica del suo creatore,1 gche, avendo in mano un foglio quo-'Utidiano della tiratura di quasi mez-'lezo milione, tenendo i fili della Fede- drazione ciclistica francese, essendo riproprietario di velodromi e altri lo-jtecali sportivi, fa il caldo e il freddo nello sport francese. L'onnipotenza del " patron crtatuCosì solo a lui poteva e può eSse-|3re possibile mantenere in vita una manifestazione che, pur costitucn- do mi ottimo roma Hi nrnnnwiirln : rentrdo un ottimo mezzo di propaganda ciclistica, sottopone alle sue esigenze e soffoca tutti gli altri; eliminare l'industria, al meno ufficialmente, perchè nessuno ignora ormai che le biciclette anonime del Tour (e que uleil^, anche u d u . £tì) .n f abbricate4 da una bmarca che ; «e gode le preferenze del «patron», e^che è anche quella ai cui stipendi so-lc no la metà dei concorrenti francesi embelgi- scegliere a sua volontà i com-id ' 1 ~ nn^pntT^oiln'^mia^rn navinnàìa Hi s pancia, avere a sua apposizione per v il servizio stampa la squadra di te-V legrafisti e telefonisti che di solito accompagna il Presidente della Re- d pubblica ecc '. , Non bisogna credere che Desgran-j ge aobia usurpato questa potenza. Egli se l'è fatta da sè, col suo la j intelligenza e con la UassiQne snortiva abilmente a sua passione spoiuva, arjiimente a ! questo" maestro "di" penna 'e' "daffari d: e in un ambiente come quello che al- i t jrranoia non invidiamo in nuanto m ^ guancia non inviammo in quanto, alla concezione dei diritti e dei do- s veri della stampa, il Tour e ^ywnt^Kno ogni anno più grandioso, pm im-IUdattata al suo istinto e alla sua abilità affaristica. Che questo giornalista-organizzatore, molto riverito, temuto e odiato, sia stato un vero sportivo lo testimonia il suo titolo di primo recordman mondiale dell'ora senza allenatori, e che lo sia ancora, nonostante i suoi settant'anni, lo dimostra il fatto che nel giorno di riposo a Perpignano egli non abbandona l'abitudine di fare di corsa e marcia, sotto il solleone di luglio, i dodici chilometri fino al mare, in cui dà prova della sua abilità nata- inrbclcrtgiPcvdtctotoria. Egli ha fondato il suo giorna le, oggi non più solo suo, e lo ha por :tato aipattuale sviluppo; ha creato !c . 11 ' - - le prove più classiche dello sport jtfrancese; ha sfruttato tutte le risor- sse organizzative che poteva offrirgli!cuna città come Parigi; ha posto la|tcp;sua longa manus su tutte le Federa zioni nazionali e su quelle interna ,.jzionali che risiedono nella capitale ! tk. Francia; ha accumulato quaicosa t•come quaranta milioni. In mano di inI nonénte "tóu"sTCttacolar^DÌù^Ìeeato I ^ P0™™ e, piu®lnte- FS mnrtK^• ^ costoso e piùreddltì^ TOper chi'lo organizza e per chi lo1 114 "ufficiali sfrutta. j afpcMi diceva l'anno scorso l'economo gche l'organizzazione del Tour costa : o piu di un milione e richiede a più d Pawaw il lavoro di preparazione di run anno. dCome questo mastodontico appa- ;trato è me'sso in scena, come questo ; mcomplicato meccanismo funzioni,:^cercherò di illustrare esaminando i cli p riOS!. v Desgrange, durante il Tour, rile- hi e annota l su-oi inconvenienti, stu- ; lsu°i aspetti più interessanti e cu- p; l fJia in at.to la bontà delle_ sue .nor-;s me e, prima che^ finisca, ha giacili e e\ ln dicembre, lo pubblica, in mag- p »10 e giugno lo commenta. Poi nei m mesi di marzo e aprile un suo inca: c gli arrivi, di fissare gli alloggi, i luo-jnghi di ritrovo, gli accampamenti per a l parco pubblicitario, ecc. Questo pecie di commesso viaggiatore, che arà poi il cronometrista della gara, ompila una relazione con la descri- , *, l i. ionè della tappa, il.chilometraggio parziale, le informazioni e gli avver- imenti stradali; e la relazione viene pubblicata sull'Auto. Compila pure una lista, tappa per tappa, in cui sono elencati gli alberghi destinati agli «ufficiali», ai corridori, agli auUsti, ai massaggiatori, i garages per e vetture e i camions, i bagni, l'ora di chiusura del telegrafo, il posto di itrovo. Queste liste sono distribuie a Parigi anche ai giornalisti, che, redo, vedrebbero con piacere imita a l'iniziativa nel Giro d'Italia. La carovana ufficiale del Tour, utta a carico degli organizzatori, è 3°^ i^J^^^fS^S^^ red^r.e capo (Goddet) e un edattore dell Auto, il segretario generale (Cazalis, un ex-artista di tearo), il direttore sportivo (Machon, un medicone che si è fatto fama al evando il trio dei fratelli Pelissier), l cronometrista (Machurey), l'eco nomo. (Toison) tre commissari ef«ettivi (Dyvrande avvocato e gm- ltmmsoacdirfidlRrmmttfrnugvc^lce del Tribunale di Caen), il nostro ! sc?uS»et e il belga Adam, un com- : emissario supplente, sessanta corri- fidon' due manaKers (il nostro Pavé-; c~ - <="—1 *■> ->«—■ -*«■' J5~~*lrsi e Straboni) dieci meccanici, dieci|p per le ! rv„1:„iJ,E'ritt_ o,,f;=ti dup e-pndarmi 1 mValigie, otto adusti, mie genaarmi, m ispettori di vendita, cinque ad- ddetti ai rifornimenti, un motociclista : eagli ar- dine di provincia, della "baraonda ai telefoni e ai telegrafi, del lavoro tu- multuoso, dei pencoli immanenti, in- - i _._,.„„ _ „' somm a, a«lla wta nervos a esffir KS^fJ^Sìi^fS^ eXfor ULd Lne no.n conosce riposo e cne ior nformatore e un ispettore rivi. Parte di queste persone sono a bordo di sei automobili e di cinque camions, di cui uno porta le gomme, a farmacia, le maglie; due son carichi di pezzi di ricambio, arnesi per riparazioni, ruote biciclette montate; uno trasporta le valigie, tutte eguali, dei corridori; uno serve per il soccorso meccanico ambulante. Parte del personale viaggia in treno. La carovana del Giro Se si aggiungono gli inviati speciali (circa ottanta), i fotografi (una ventina), gli addetti ai servizi radio, il personale dei carri pubblicitari e gli autisti (si calcolano in circa duecentocinquanta) si farà un totale di persone che, per una ragione o per l'altra, seguono il Tour, di cir- ca'mezzo migliaio, e di oltre un een tinaio di automezzi. Queste cifre possono dare un'idea di quello che è il corteo normale della corsa (senza tener conto, naturalmente, di quello che gli fa sempre coda, specie nelle prime tappe), dello spettacolo costi- . tuito dal passaggio di questa marea tumultuante di automobili, delle dif- ncolta di trovare alloggio in citta- ^ voi vi immaginate "in giro per la Francia a svagarsi e a divertirsi, ^ Più fortunata di quella che si TO a Sodere 11 mollte e 11 mare- I corridori hanno tutti un minimo gndrmdassicurato, che va dai 5 ai 10 mila franchi. La somma disponibile per i premi, fornita in gran parte da ditte che acquistano il diritto di far se-, guire la corsa da carri pubblicitaria o di far pubblicità sull'Anto, è Icui 147.000 inldi 650.000 franchi, di regolamento. Ma, dab dato che i corri- dori di una squadra si dividono, in tutto ? in parte, i premi, il guadagno maggiore per ì migliori è costituito ; ^1' ingaggi per le riunioni in pista;che seguono immediatamente il Tour, ( in cui farsi un nome vuol dire esser poi richiesto e ben pagato dai velo- vi»n«,i rv, hanno ini lojrsrio alja poi richiesto e ben pagato dai velo tutta Europa. I corridori :tanno inoltre diritto al vitto, all'ai-!loggio, alla bicicletta costruita su mi¬ su^" <ja essi" fornite ("menò la" sella ^ e ^ manubrio, che ognuno porta conì'permeabile, a una valigia, da restimire, ai massaggi, al servizio del camioncino-officina. Sono necessarie nimento richiede 20 polli, 120 uova, altrettanti panini al burro, marmel-! lata, prosciutto, bottiglie di caffè, the, acqua minerale, banane, formaggio e cioccolato. Calcolando, al minimo, 100 franchi al giorno ciascuna, le 114 persone a carico degli organizzatori per 26 giorni vengono a costare, di solo vitto e alloggio, circa 400 mila franchi. Come lavorano i giornalisti Il servizio telegrafico e telefonico, dato il sempre crescente numero di inviati speciali e le nuove esigenze radiofoniche, è particolarmente difficile e delicato. Lo sbriga, come ho detto, la brigata di telegrafisti e telefonisti addetta al Presidente della Repubblica. Si calcola che gli operatori debbano trasmettere giornalmente in Francia, Italia, Belgio, Germania, Svizzera, Spagna e anche altri Paesi più di 100 mila parole in tre o quattro ore, e che le linee telefoniche debbano portare in tutta Europa una ventina di pagine di giornale, alcune ore di resoconti radio, una ventina di fotografie per belinogramma. Per i giornalisti Desgrangc ha avuto un'altra trovata. E' un fatto che la nostra smania di cogliere il ! sia pur minimo par icolare di corsa : ela conseguente fretta di risalire la fila dei corridori non appena ci ac- ; corgiamo di uno scatto, di una scap- lr>"+° «««.s-s^s aì *•—»— si |pata nelle posizioni di testa turba il ! regolare svolgimento dell'azione e 1 mette talora in nericolo l'incolumità meiie tdioia in pencolo i incolumità de concorrenti, In trancia i nostri : eolleghi, a_commciare da quelli del i a a - a , giornale ufficiale del Tour, non vanno tanto per le sottili e guardano e descrivono la corsa più sullo generali. Non discuto quale sistema sia migliore, perchè, in fondo, esso si adatta alle esigenze dei lettori. Comunque, Desgrange vuole eliminare l'inconveniente e tutti i torti non ha. Dopo lungo studio ha creduto di trovare il rimedio nell'istituzione di un servizio ufficiale di informazioni fatto da un motociclista che, col suo mezzo meno ingombrante, più agile e offrente minor riparo alla sua scia, può infiltrarsi nelle posizioni avanzate'non appena si inscena uno di quei tentativi di fuga che, sapete, sono caratteristica delle corse in Francia. Se il tentativo sarà presto soffocato, il motociclista verrà ad informare la colonna dei giornalisti di quanto è accaduto senza risultato. Solo se tra i fuggitivi e gli inseguitori si stabilirà un netto distacco, a giudizio del direttore di corsa, questi, alzando una bandierina rossa, darà via libera alle automobili della stampa, che, come ho detto, saranno a decine. Aspettiamo di vedere in atto questo nuovo sistema per giudicarne la praticità. Come vedete, l'organismo e il meccanismo del Tour è davvero eccezionale; esso è il quadro, il mezzo e il modo per dar vita a una corsa ciclistica che appassiona milioni e milioni di sportivi. Vedremo altra volta gli attori di questo avvenimento. GIUSEPPE AMBROSINI 1

Persone citate: Cazalis, Desgrange, Machon, Pelissier