La chirurgia estetica

La chirurgia estetica Tra una modico e una scrittrice La chirurgia estetica Egregio Signor Direttore. Una illustre scrittrice di cui tutu i lncletton, e chi scrive con gli altri, han- . no tante volte ammirato l'idealità e [gl'umanità e l'equilibrio dello stile, ha|spubblicato alcuni giorni or sono su quo ste colonne, a proposito di chirurgia estetica, un articolo che è risultato lina denigrazione di questa specialità chirurgica. La chirurgia estetica è pochissimo scienza e moltissimo arte: e se solo recentemente, in conseguenza dei progressi della chirurgia riparatrice dopo la guerra, ha trovato in taluni chirurghi un fervore nuovo di sluiii e di applicazioni, ed è venuta cori alla ribaita dell'interesse pubblico, è tuttavia arte antica e per ai più italianissima: tra i metodi di rinoplasticà, oltre al sistema indiano, quello del rostro Tagliacozzi ha avuto per sec< ì larga applicazione ed è ancor oggi praticato in qualche caso. Coi progressi della chirurgia plastica e col perfezionamento della tecnica chirurgica, è nata la chirurgia estetica pura, quella che cerca di ovviare ai difetti appariscenti del corpo e in special modo del viso, che moite creature umane hanno avuto come dono ir.giato della sorte, e che motte altre hanno trovato, ingiustamente, troppo presto nel loro cammino mortale. Avendo consultato quel libro che il povero Passot scrisse "a scopo di propaganda tSculptcur de visages, Denoél, Parigi), la Sua collaboratrice si è soffermata su talune evidenti esagerazioni e su talune affermazioni che possono essere discutibili, emesse a scopo polemico da un Autore appassionato della sua materia e convinto della sua tesi. Passot tuttavia non ha mai parlato dei rimedi per quei capelli grigi che sono cosi venerandi per l'illustre scrittrice: a correggere i quali se mài le donne non hanno atteso l'avvcmo della chirurgia estetica, e purtroppo li correggono per dritto e per traverso! In teina di seni poi vi sono degli avvizzimenti che di fronte alla chirurgia estetica fanno la parte della volpe eoll'uva, perchè anche la chirurgia è impotente a certe riparazioni, d'altronde inutili sotto tutti i punti di vista. Bisogna intendersi infatti: la chirurgia estetica non è affatto una specialità che permette alle vecchie di ritornare giovani, come gli innesti di Voronoff non erano latti per l'uzzolo dei bisnonni; o se mai si tratta di indicazioni affatto particolari. In questo campo la chirurgia vuol combattere la vecchiezza precoce, che ha tante conse- fsbdvdrddlèeqelssbloro fortuna, da quelle donne per le quali l'età matura giunge come una naturale evoluzione fisiologica, nel pieno equilibrio della loro personalità di sagge compagne e di buone madri. Non queste d'altronde spenderebbero dell'acrimonia verso le più infelici conserelle. Ma poi. quanti difetti che a noi sembrano modesti e trascurabili, sono invece cauri di angoscia pT chi ne è afflitto — non so.io solo le donne ■— c possono condurre a delle alterazioni del Icarattere gravi e deprecabili per i sog- ' mlvjlssglnnppnfBlFtgFrL"-n".Pf.1.fflc^ Ì,^nLalli5™-at^..p?ì'ìlgetti e per le loro famiglie, e indirettamente per la società, e possono giungere talora a vere forme di psicosi! E ancora, da un punto di vista sociale, vi sono tante professioni, necessariamente riservate alle donne, in cui la bellezza o almeno la non bruttezza è un requisito indispensabile per continuare a lavorare e a vivere: le artiste, le mannequins, le commesse, le modelle, e così via. Le malattie, le disgrazie, le fatiche possono incidere solchi troppo profondi in donne ancor giovani e che già furon belle, e che trovarono un lavoro per loro necessario, in grazia soprattutto se non esclusiva, di questa loro qualità. Basta leggere gli annunzi di lavoro nei quotidiani per riconoscere quanto sia necessaria e ricercata «la bella presenza » in tante categorie di impieghi. Un accademico d'Italia, se non erro, ha scritto che la bellezza è il dovere della donna: teoricamente possiamo discutere, ma dobbiamo riconoscere che si tratta di una realtà pratica. L'illustre scrittrice a cui mi rivolgo, come donna, dovrà darmi ragione. Siamo sinceri: hanno più probabilità di sposarsi le donne belle o le brutte? E se tante giovani donne con la correzione innocente di qualche difetto esteriore, potranno aumentare le loro probabilità di accasarsi, dovremo per un falso pudore, per un preconcetto crudele, impedire che un'arte la quale ha in sè qualcosa di magico, contribuisca a creare un nuovo focolare, un nuovo nido? La chirurgia moderna va assumendo adagio ma sicuramente un indirizzo anche estetico, allo stesso modo che essa, già esclusivamente anatomica, si orienta sempre più verso uno scopo biologico e funzionale. Nell'ortopedia, nell'urologia, nell'odontoiatria, nell'otorinologia vi sono parecchie operazioni prevalentemente o esclusivamente estetiche. E infine, ho lasciato per ultimo an ch'io una notizia che dimostra come il Regime nostro abbia valutata e compresa tutta l'importanza etico sociale della nuova specialità: proprio il giorno 10 giugno scorso, nella Clinica Chi rurgica di Roma, è stata fondata da illustri Maestri e da numerosi ed appassionati cultori italiani la Società Nazionale Italiana di Chirurgia Estetica. . Dott. Domenico Bioiato. La nostra collaboratrice a cui abbiamo comunicato la lettera su riportato, risponde al dott. Biolato in questi ter mini : « Egregio Dottore, «Lontana da me l'idea di denigrare menomamente una scienza, o meglio, come Ella dice, un'arte, i cui benefici effetti sono evidenti e indiscutibili. So no pienamente d'accordo con Lei, in tutto quanto concerne la chirurgia estetica applicata non solo ai feriti, ma ai colpiti da disgrazia, o da malattie de formanti o a quelli che natura matti gnu ha sciaguratamente segnato con qualche deformità. Ma le mie riserve erano e sono per quei casi iti cui la va nità e l'illusione si confondono molto facilmente con la necessità. Lei parla di casi di vecchiezza precoce. Ma ere de veramente che ce ne siano molte donne, le quali, qmmdo si vedono le prime rughe e i primi capelli bianchi, le borse sotto gli occhi e i seni flac cidi, dicano, accettando: «E' giunta l'ora, per me, di tutto questo»? Tutte o quasi si credono casi di vecchiezza precoce, e tutte dicono di essersi ridotte così per aver sofferto, per averppianto, ecc. ecc.; pochissime cimmerio-no che gli anni c'entrano per qualchecosa. E allora?... Tutte le donne, JioHsolo le ricche dame o le artiste, ma ««-che le modeste donnette dovranno cor-si mettono in testa che sarà più facileaccasarsi se cambiano riso, non ce nerere a rimettersi a nuovo con tutto danno del marito o dei figli abituati al buon viso appassito della madre e pernulla desiderosi di vedersi una tutt'al-irò faccia davanti? Se poi le ragazzesarà una che non voglia farsi allun-gare o accorciare il naso o raddrizza-re le gambe o correggere altri difettche contano invece salo fino a un cer-to punto. E allora dove si andrebbe afinire ? «La bellezza è un dovere? «La bellezza è una fortuna, un pri- vilcgia. KM dono di Dio. Ammiriamola ed inchiniamoci davanti a essa. Ma non invidiamo; .sappiamo che, come tutte le cose di questo mondo è effimera, e die la poetica e malinconica ala dei tempo sta al di sopra di essa. Volcrla conquistare sul tavolo del chirur-,. no non può essere un sauna ài donne *cquilihrate e ragionevoli. C'è anche ima tIrgrande poesia, c'è anche un beli eroi-, sswo in queli'e che sanno esercitare «nito«« fascino senza esser belle, e possono cs- rsere mogli e viadri amate quantunque] dbrutte. Ve ne sono. E' che sono belle] sdentro; e Lei. egregio dottore, conver- \ cvi con me in questo, che prima casa \ dda insegnare alla donna ò la forza mo¬ rale, la dolcezza del cuore c le virtù dell'anima. E' la luce del di dentro che deve trasparire al di fuori, anche se la forma non e perfetta, e la linea non è elegante. «Ripeto: grande prodigio, immensa tsprre meraviglioso sforza del genia umana, nquesta scienza-arte che modella i volti ge corregge la natura. Ma dovrebbe es-\ le come un asilo di cui la porta si ssaZ, h'Sn;>"0S'; f c7le lc «°*Mf dsapessero ben chiaro che non basta -,bussarvi perdio venga aperta. ,1i dCarola Prosperi ». f

Persone citate: Biolato, Domenico Bioiato

Luoghi citati: Italia, Parigi, Roma