La vigilia di Roma

La vigilia di Roma La vigilia di Roma Junek, Svoboda, Sobotka, Nejedly e Puc ». « Il Commissario tecnico della Federazione italiana di giuoco calcio ha così formato la squadra italiana per la partita di finale del campionato mondiale di falcio: Combi; Monzeglio e Allemandi; Ferraris IV, Monti e Bertolini; Guaita, Meazza, Schiavio, Ferrari e Orsi. Capitano della squadra sarà Giampiero Combi ». La direzione tecnica della partita resta cosi definitivamente stabilita: arbitro: Eklind (Svezia); guardalinee: Ivancics (Ungheria), Bislcm (Germania). n a i i r ù a . n e o a t a i e e l o r Il misterioso torpedone rosso -- La formazione delle squadre -- Lettere di tifosi e treni speciali Roma, 9 notte. Stamane di buon'ora un torpedone rosso da gran turismo si è allontanato da Roma eoi calciatori azzurri. A chi gli domandava dove era diretto, Pozzo rispondeva evasivamente: se n'è andato via senza far sapere nulla a nessuno, neppure al presidente della F.I.G.C. che più tardi lo ha cercato a lungo. La comitiva degli « azzurri », gaia e serena, ha così lasciato Roma per... ignota destinazione. Durante le ore del mattino, l'albergo dove sono scosi i calciatori è stato preso d'assalto da un nugolo di giornalisti, di amici dei giuocatori e di ammiratori. A tutti è stato naturalmente risposto che in albergo non c'era nessuno. Fin qui niente di straordinario. Lo straordinario è venuto dopo, nelle prime ore pomeridiane, quando il generale Vaccaro ha cercato Pozzo e non è riuscito a pescarlo, se non dopo avere sguinzagliato dietro il torpedone fantasma un buon numero di macchine. Probabilmente i giuocatori non sarebbero stati trovati così presto, se il Presidente della Federazione non avesse fatto appello alla Questura, la quale di buon grado si è posta in movimento per metterlo in comunicazione con il Commissario Unico, geloso custode della pace e della tranquillità dei suoi pupilli. Per farla breve, vi diremo che, dopo alquante ricerche, si è potuto sapere che il torpedone rosso era stato avvistato in quel di Ostia. Più tardi lo stesso torpedone era visto nella pineta di Castel Fusano, località ove gli « azzurri » si recarono la vigilia del loro incontro con gli Stati Uniti. Verso le ore 16,30 il torpedone rosso con tutti gli atleti, con Pozzo e con Carcano si è fermato davanti al Foro Mussolini. I giuocatori, abbronzati dal sole, sono scesi e, guidati da Pozzo, si sono recati ad assistere nello stadio tennistico all'incontro di Coppa Davis. La loro presenza, con grande disappunto del Commissario Unico, è stata notata subito dalla folla che assisteva all'incontro e i nostri atleti sono stati calorosamente applauditi e festeggiati. Degli « azzurri » era assente il solo Ferrari. Meazza è stato invitato nel recinto speciale, dove Edda Ciano Mussolini gli ha chiesto notizie sulle condizioni della squadra. Dal Foro Mussolini gli « azzurri » si sono recati allo Stadio, dove si sono messi a lavorare. Sotto il sole ancora caldo, essi hanno compiuto qualche giro di pista e della ginnastica preatletica. Non tutti, però. Qualcuno ha preferito sedersi ai margini del campo, prendere il sole e discorrere pacatamente. Mentre la squadra si crogiuolava al sole, è giunto il generale Vaccaro, che già si era incontrato con essa al Foro Mussolini. Il gerarca ha consegnato alcune lettere di tifosi» che inneggiano alle vittorie italiane. Ce n'è una che viene da un penitenziario; un'altra che giunge da un ospizio di sordomuti e altre ancora, scritte da ragazzi, che commuovono per la loro ingenuità. Una comincia così: « All'ili.mo signor Pozzo e ai cari calciatori d'Italia. Il nostro maestro ci tiene al corrente di quasi tutte le battaglie sportive nazionali e internazionali. Ora seguiamo le partite di calcio del campionato del mondo. Abbiamo trepidato per ogni partita e gioito per ogni vittoria *. E termina con una esortazione attenti, domenica, perchè c'è Plani cita! »... Dallo Stadio gli « azzurri » sono tornati all'albergo. In serata, il Sindacato dei giornalisti ha offerto un ricevimento ai rappresentanti della stampa italiana e straniera convenuti a Roma per la Coppa del Mondo. Sul tardi anche la compagine boema reduce da Frascati ha fatto ritorno a dcpdleleGsbImclnptmplcmnumsdtdriglfrrnsce n i o i, r a. - l o stat.e Ro'maT I cechiì'appaiono tutti in ottime condizioni fisiche e morali. Contraria¬ mente a quanto si riteneva .anche il terzino destro Zenisek scenderà in campo contro gli « azzurri » e riprenderà il suo posto in squadra. Entro stanotte e nelle prime ore di domani giungeranno a Roma 3 tcenl speciali dalla Cecoslovacchia e 9 treni popolari dai principali centri della Penisola. I biglietti per assistere alla partita di domani sono stati quasi tutti venduti. La caccia agli ultimi procede... affannosa. I cancelli dello Stadio verranno aperti alle ore 14. Questa sera gli stati ^maggiori delle forze che si incontreranno sul campo dello Stadio hanno diramato i seguenti comunicati: « La Commissione tecnica della Federazione cecoslovacca ha formato nel- o]^ maniera seguente la squadra che in n contrerà l'Italia domani allo Stadie oi pCr ,a finale del campionato monduC[( IO iledi calcio: Planicka (capitano); Zenisek e Ctyroky; Gostalek, Cambal e Krcil;