L'imponente rivista delle Forze Armate

L'imponente rivista delle Forze Armate Lei feste, dello Statuito L'imponente rivista delle Forze Armate Superba di semplicità e di gagliardia, magnifica per lo spirito marziale che l'ha improntata, grandiosa e impeccabile per Io svolgimento clic ha offerto la prova della disciplina della potenza raggiunta dal nostro glorioso Esercito sotto il rigoroso impulso impressogli dal Duce, ed estremamente pittoresca nella cornice della grande folla accorsa ad assistervi: tale in sintesi può essere definita la rivista militare tenuta nella mattinata di ieri in piazza Castello per la ricorrenza dello Statuto. La presenza della Milizia nello sfilamento ha accentuato, se possibile, anche di più il significato di perfetta fusione di tutte le forze armate realizzata dalla Rivoluzione, mentre l'intervento delle più alte Autorità cittadine e di tutte le rappresentanze civili dava alla manifestazione l'impronta di una austera solennità. Mattinata, dunque eccezionale, che neppure l'acquazzone ormai consueto rovesciatosi sulla città verso le 11,15, ha potuto minimamente offuscare. Le autorità e il La vastissima piazza fin dalle 9,30 ha assunto un aspetto imponente. Deviato il passaggio delle vetture tramviarie e trattenuta una parte della folla da un largo servizio d'ordine disimpegnato da agenti di questura, da carabinieri e da vigili urbani al comando di funzionari e ufficiali, nelle tribune a ridosso del Palazzo del Governo si sono accalcate altre migliaia e migliaia di persone. I posti di prima fila sono in prevalenza occupati dalle signore, ed è tutto un abbaccìnante sfoggio di colori e di eleganze, di bellezza e di grazia che si profila sulla spianata rti rimpetto a Palazzo Madama e agli I alberi che ne lambiscono la scura mole] secolare. In un'altra tribuna è trasformata la balconata che corre da un capo all'altro del primo piano del palazzo: essa è a sua volta gremita di spettatori e di spettatrici. Tribune e balconata sono fasciate di drappi color cremisi. Dal Palazzo del Governo pendono tre grandi bandiere: accanto adì una di esse emerge, nella sua massic-\ eia struttura, il Fascio Littorio murato sulla facciata dell'edificio. Nella tribuna delle Autorità, attorno a S. E. il Prefetto gr. uff. Agostino tràci, che veste la divisa, vediamo il Segretario Federale comm. Piero Gazzotti, il Podestà sen. Paolo Thaon di Revel col vice Podestà ing. prof. Silvestri, S. E. il sen. Casoli, primo presidente di Corte d'Appello col presidente del Tribunale comm. Gammino e il Procuratore Generale comm. Muggia, il gr. uff. avv. Edoardo Agnelli, vice presidente del Consiglio provinciale dell'Economia corporativa■ il Magnìfico Rettore dell'Ateneo prof. Pivano, il R. Provveditore agli Studi comm. Mondino, il presidente del Comitato provinciale dell'O.N.B. prof. comm. Carli, i senatoii Di Rovasenda, Di Bernezzo, Levi, Anselmi, Tiscornia, i deputati Fossi e Vezzani, il generale Casavecchia, comandante dei Carabinieri, il comm. Carmina, capo Compartimento delle Ferrovie di Stato, col segretario cav. Bolzonello, il Questore comm. Stracca, S. E. il generale Barattieri di San Pietro, S. E. il generale Segato, S. E. il generale Caputo, molti altri generali e ufficiali superiori e un numero infinito di personalità. Di fronte alle tribune, dal lato del castello e lungo la seconda ala del Palazzo del Governo, tra il passaggio del Giardino Reale e l'imbocco di via Verdi sono schierati gli ufficiali subalterni di tutte le Armi. Contemporaneamente in corso Massimo d'Azeglio, in corso Cairoli e in via Po, avviene lo schieramento delle truppe al comando del generale Verccllino, Comandante la Divisione. La folla assiste anche qui in doppia fila, sicché da corso D'Azeglio a piazza Castello non ■ Vi è interruzione. Le truppe sono pas-lsaie in rivista dal generale Comandan-ìte il Corpo d'Armata, il quale, alle nn-idici, preceduto dal gen. Verccllino, arrivi, sulla piazza, seguito da un brillante stuolo di ufficiali, tutti a cavallo. S. E. Spiller ferma il suo cavallo davanti alla tribuna delle Autorità, portando la mano all'altezza dell'elmo. Gli si avvicina S. E. il Prefetto e tra i due avviene un breve scambio di saluti. Il generale si porta quindi di fianco alla tribuna. Intanto un ufficiale dei Reali Carabinieri ha letto i nomi del brigadiere Eligio Agnesi e dei militi Giuseppe Dugo e Rinaldo Palombi, distintisi, il pri mo per atti di valore militare, gli altri | dite per atti di valore civile, e premiati tutti e tre con la medaglia di bronzo,\ che sono state appuntate sul loro pet to da S. E. Iràci e dal gen. Segato. La superba sfilata Ed eccoci alla sfilata. Sono le ««MIe dura più di un'ora. Autorità e pub- blico assistono in piedi allo spettacolo meraviglioso, al passaggio di tutta mio j sta esuberante giovinezza e dei formi-1 dabili mezzi tecnici di cui le loro formazioni sono provviste. Per l'aria cominciano a diffondersi le note gioiose ^^ali^nllmp^r^di guerra. La sfilata è aperta dagli avieri, sei/uiti dagli allievi ufficiali e dai carabinieri. Vengono successiva-, menfe i fanti con le lacere gloriose ban- diere dei tre reggimenti 90, 91 e 92,> che con la nuova divisa e il passo ac- celerato di marcia, attirano l'attenzio-1no particolare della folla. In questo ' momento un vasto stormo di colombi scende da Palazzo Madama e vola sulle truppe e sulle tribune. Lo sfilamento continua perfetto. Passano ora gli artiglieri. < lancieri appiedati, la sanile. Subilo dopo è la volta della Milizia, ialiti tcstu della quale è il console gemellile Vandelli con il Capo di Stato \Maggiore Stacchini, il console Cesare Revel comandante la Legione Sui banda, e il console Vedani comandante ila Legione Universitaria. Precede l'V\niversitaria, nei cui ranghi è anche il '.cinte Pallotta, segretario del Guf: passano quindi i militi degli uggriippaI nielli antiaerei, la Sabauda. l'Alpina, le Coorli ciclisti e automobilisti e gli \avanguardisti. Anche la sfilata della \ Guardia della Rivoluzione è splendida Vfdinma nasuutrtt iti senilità il Colle- veaiamo passare m segano u to«c j/io Militare « Carlo Alberto » e l vigili municipali in motocicletta; poi, ri¬ prendono i reggimenti, la cavalleria, i ' bersaglieri, di corsa, le batterie, i re- parti mototrainati, il Genio, le autoam-\?bulanzc, eccetera: e, infine, i pompie ri con i nuovi bellissimi autocarri. Acclamazioni con folla all'indirizzo dei soldati e degli ufficiali, e vivissima ammirazione suscita l'apprestamento bellico che li accompagna. La sfilata che ha suscitato il più ardente entusiasmo, è così terminato. Svanita l'eco delle musiche, anche le autorità e la folla lasciano la piazza. La pioggia, caduta per circa un quarto d'ora, non ha avuto il potere nè di far sostare di un attimo la rivista, né di far allontanare un solo spettatore. Molti ombrelli si sono allargati sopra la folla, ma i più, autorità incluse, si son presa filosoficamente l'acqua. Il sole è poi tornato a riscintillare. "tìnlL ",!l'7min '!»/.« I'nnic panano aaualèlifccDavanti a Casa Littoria della Milizia in via Carlo Alberto, dove sono state passate in rassegna dal Segretario federale, fermo sulla gradinata della Cam Littoria. Piero Gazzotti si è vivamente compiaciuto con il Console generale Vandelli, che si trovava presso di lui, per l'ottimo inquadramento e per la disciplina di cui le Legioni hanno dato così brillante prova. Durante la giornata, per la ricorrenza della festa dello Statuto, a tutti gli edifici pubblici e a moltissimi privati è stato esposto il tricolore. Ieri sera, poi, gli stessi edifici pubblici erano illuminati. NrntnrlmtnvdsisLa mattinata si è chiusa con una se-liconda sfilata delle munnifiche Leoionì " IpseTo«esèvatdmZmm