Sabelli costretto ad atterrare in Irlanda

Sabelli costretto ad atterrare in Irlanda Sabelli costretto ad atterrare in Irlanda Lievi danni: l'apparecchio ripartirebbe oggi per Roma Lebinch, 15 notte. I nGli aviatori Cesare Sabelli e Pond\phanno atterrato a Moy, località poco distante da questa cittadina alle 20,30 (ora locale). Il « Leonardo da Vinci » è riuscito a posarsi in un piccolo campo coltivato riportando lievi danni. I piloti, incolumi, scesi dall'apparecchio hanno, dopo aver accertato i guasti del loro apparecchio, percorso « Pledl lc due mì9lxa che d,vldono Moy da Lebinch. Qui giunti essi si sono subito presentati al Comando della guardia civica, preoccupati dì poter trovare subito degli uomini da mettere di guardia all'apparecchio. Tranquillizzati da questo lato, i due aviatori hanno telefonato subito dopo all'aeroporto di Baldonnel per cercare un meccanico che fosse in grado di riparare i lievi danni subiti dal « Leonardo da Vìnci » nell'atterraggio. Rassicurati sulla sorte del loro apparecchio Sabelli e Pond si sono recati subito dopo a riposare in un albergo del centro dove la loro presenza è passata pressoché inosservata. Al locale corrispondente dell'Vnited Presse che è riuscito ad avvicinarli prima che essi si ritirassero Sabelli e Pond hanno fatto le seguenti dichiarazioni: « Il ritardo nel giungere sulle coste irlandesi è stato provocato dalla densa nebbia che abbiamo trovato lungo la rotta. Questa nebbia ci ha obbligati a volare alla cieca per la maggior parte della traversata oceanica. « Abbiamo avuto anche qualche noia di motore alcune miglia dopo aver abbandonato la costa americana ma poi il nostro apparecchio ha funzionato egregiamente fin quando siamo stati in vista di Moy. « Qui è avvenuto il guasto che ci ha costretti ad interrompere il nostro volo, un guasto delicato al serbatoio della benzina. Dovemmo cercare rapidamente un campo di atterraggio che avemmo la fortuna di trovare quasi subilo. Erano esattamente 32 ore e 4 minuti che volavamo dalla nostra partenza da New York. Il meccanico del campo di Baldonnel dopo aver visitato l'apparecchio, ha dichiarato che potrà com apiere nella mattinata le riparazioni necessarie che del resto appaiono di poco conto. Sabelli e Pond prima di ritirarsi all'albergo avevano già manifestato l'intenzione di riprendere il volo per Roma domani nel tardo pomeriggio. L'aeroplano è circondato stanotte da una folla dì curiosi, ma la (yen- darmeria locale provvede a tenerli lontano dall'apparecchio col quale,domani Sabelli e Pond vogliono con-'durre a termine l'impresa, Essi han-\no a bordo un carico di posta che si\,. , . ripromettono di consegnare domani,sera- \ Dalla sua partenza all'arrivo in\Irlanda l'apparecchio di Sabelli eìPond non è stato avvistato da nes- \suna nave e ciò evidentemente a causa della nebbia di cui i due aviatori parlano. Il servizio di avvistamento predisposto per l'arrivo a Roma Roma, 15 notte. Il Ministero dell'Aeronautica, inprevisione dell arrivo a Roma del-1 apparecchio : Leonardo Da Vinci » aveva predisposto un servizio di av-vistamento e segnalazioni a mezzo della moderna attrezzatura lumino-sa degli aeroporti. Oltre l'aeroporto del Littorio e l'aeroporto di Ciam-pino nord, quest'ultimo particolar-mente attrezzato per i voli notturni,era stato ordinato che anche l'aero-porto di Cerveten si tenesse pronto a permettere 1 atterraggio del veh-r,',. . . . . , ,. Gh ostacoli nei dintorni degli ae-roporti erano segnalati con speciali lampade a luce fissa e luce intermit-tente onde dar modo agli aviatori dievitarli. Le fotoelettriche hanno il-luminato permanentemente i campi di lancio. Inoltre, non appena fosse stato udito il rombo del motore, do- vevano essere lanciati a grande al- tezza razzi illuminanti per dare agli datori 1 esatta ubicazione dell ae- roporto scelto per latterraggio. In ogni aeroporto alcuni apparec- chi erano pronti al volo notturno col compito di lanciare speciali razzi a paracadute la cui luce ha la durata di alcuni minuti, che avrebbero costituito una guida per l'atterraggio. La stazione di Ostia ha lanciato all'aria a intervalli brevissimi bollettini meteorologici raccolti dalle stazioni internazionali. Tali bollettini erano diramati su una scala d'onde abbastanza ampia per dar modo alla stazione ricevente del « Leonardo da Vinci », della quale non si conosceva la lunghezza d'onda, di riceverli. Un largo servizio per il pronto ricovero dell'apparecchio e di conforto per gli aviatori era stato altresì predisposto in tutti i campi viciniori della Capitale a cura del Ministero dell'Aeronautica. Il fratello di Sabelli racconta Roma, 15 notte. Franco Sabelli, fratello del pilota, addetto al gabinetto del Ministero dei Lavori Pubblici, è tornato da poco tempo da New York dove si era recato ad assistere il fratello nella prima fase preparatoria del volo. Prima che'si conoscesse l'atterrag \ffio del « Leonardo da Vinci» sulle , coste irlandesi, Franco Sabelli ave'va narrato le vicende che hanno pre\cedld° il vol° sull'Atlantico. Egli \av'cv"'clet}°] „ „ . «Mio fratello Cesare e nato a Montepu{cian0) in provincia di Sie- na, nel 1897. Seguendo l'impulso del suo spirilo avventuroso, egli partì ìper l'America latina, quando aveva 17 «""'• DoP° trc anni di permanen- \za nel Brasile incontrò il dottor Cattaneo, uno dei pionieri italiani del volo meccanico, e con lui effettuò, da dilettante, una serie di esibizioni in aeroplano attraverso gli Stati dell'America latina. Scoppiata la guer\ra, tornò in patria per compiere il i suo dovere. « La strepitosa vittoria oceanica idi Lindbergh faceva nascere in lui il ■ deslderio fa emujare l'ardimentoso 1 a„,ericn„0 e progettava nel 1927 un 1 „7 „„„ „„„7 "'7,. 7u„,„ v„,.j- j?r> j ro7° scaì° da New Y°,k a Ro' ! »»«• L apparecchio prescelto era un 1 monoplano ideato da un altro gema ; le italiano, l'ing. Giuseppe Bcllanca, :i7 motore era americano. i «Ricevuto nel 1928 il primo apIparecchio, Cesare Sabelli avevi da< to }Mjg{0 al suo allenamento, scuoti ;è sì accorgCva subito dcWimper./c„0 rettdim»nto dcI motore. Il co- istruttore Bellunca, che si era impe- , consegna dell'aeroplano 9"u'" w»»<*j/"u .< ; , perfettamente efficiente e quindi an! ehe con motore adatto alla trasvo[lata, veniva interpellato e richiesto di provvedere in conseguenza, Se nonché nasceva una divergenza « /; secondo aeroplano Bcllanca è st(lto consegnato a mio fratello solo . SÌQr sono, EqU riprese su¬ j ' allenamenti associandosi \"tzr. * B1™*, 1 , -, . „ all'impresa, quale secondo pilota e navigatore, il valoroso ufficiale ri servista americano capitano Pond ». CESARE SABELLI IL « BELLANCA v DI SABELLI IN PARTENZA PER UN VOLO DI PROVA