La Fiera di Bologna inaugurata

La Fiera di Bologna inaugurata La Fiera di Bologna inaugurata le medaglie del G. A. I. agli alpini dell'Artide e agli scalatori delie Ande - La laurea « ad honorem » a Guglielmo Marconi _ (X>c»l nostro Inviato) ■ Bologna. 5 notte, iLa giornata odierna, densa di ma- nifestazioni e che si è iniziata con la ■ lnaugrurazione della Fiera bolognese al ' Littortale, ha culminato nella cerimo-1 nla, svoltasi a mezzogiorno a Palazzo d'Accursio, quando gli Alpini dell'Artide e gli scalatori delle Ande, del Medio Atlante e della Persia, hanno ricevuto, dalle mani di S. E. Guglielmo Marconi, l'altissimo segno di beneme-1 drenza che 11 Club Alpino Italiano, peri volontà di Angelo Manaresi, ha voluto I ;loro degnamente tributare. 'Tutta la giornata si è svolta festosa ; uelieta, anche perchè il tempo ha voluto ;,interrompere la serie delle acquate quo-jj«diane per lasciar 'trascorrere alcune : ore luminose di sole e di azzurro. Poi, l.nel pomeriggio, un breve ma furioso temporale si è scatenato, forse per meglio animare l'ambiente, proprio mentre 'le -autorità si erano recate alla inoltra alpina, tutta immagini di rocce, di sevi * di ghiacci: ma non ha guastato, per questo, la loro visita. Al tittorìale Stamane, alle 9, al Littoriale, S. E. Marescalchi, Sottosegretario all'Agricoltura, in qualità di rappresentante del Governo e in compagnia di S. E. Marconi, ha inaugurato la Mostra, che sfssfriunisce, in appositi ambienti, i segni ■»dell'attività agricola, industriale, artigiana e turistica della zona emilianoromagnola. Ad accogliere il rappresentante del Governo « S. E. Marconi erano il Prefetto di Bologna, S. E. Natoli, i Broletti di Modena e Forlì, S. E. il generale d'Armata Grazioli, il Podestà di Bologna on. Manaresi, il Segretario Federale on. Martignoni, il san. Rava, S. 13. Bes, ispettore delle truppe alpine, e molte altre autorità e personalità. L'inaugurazione si è svolta in perfetto stile fascista, breve e semplice, senza discorsi o cerimonie. Il corteo delle autorità ha iniziato subito la visita delle molte sale, dove è stata ordinata la Mostra, la quale testimonia veramente, non solo il vigore economico di tutta una vasta regione, ma ancora più la sua ferma volontà di continuo sviluppo e di ininterrotto progresso, superando tutte le difficoltà piccole e grandi che le contingenze possono talora frapporre alla sua marcia. La visita della Mostra è durata circa due ore, durante le quali, subito dopo U passaggio delle autorità, un fittissimo pubblico ha immediatamente affollato l'esposizione. Poco prima di mezzogiorno, il corteo delle autorità si è recato a Palazzo d'Accursio, dove, nella storica sala che fu già sede del Consiglio comunale, si doveva svolgere la cerimonia della premiazione. Alpini ed alpinisti hanno preso posto negli scanni dell'aula, dove si riunivano anche le autorità e molte personalità del Club Alpino. Erano mii presenti, fra gli altri, anche il vicePodestà di Torino, prof. Silvestri, per 11 C.A.I. di Torino, il Segretario generale del CAI Frisinghelli, l'on BelelU, Segretario Federale di Aosta, il console generale Larcher di Trento, per la S.A.T., e buon numero di soci del Club Alpino Accademico e del C.A.I. Ha preso la parola l'on. Manaresi, il quale ha inviato un saluto fervido al maggiore Bora ed ai suoi baldi Alpini, ricordando la loro mirabile condotto in ore profondamente drammatiche, ed ha quindi esaltato gli alpinisti che hanno saputo portare sui lontani monti dell'Aliante, della Persia e delle Ande il segno della volontà, della capacità e del valore degli italiani. Essi hanno, con ciò, compiuto — dice l'on. Manaresi — impresa che, prima di essere alpinistica, è di puro patriottismo. L'on. Manaresi, dopo avere quindi rivolto un fervido saluto a S. E. Marconi, cittadino e figlio di Bologna, lo ha pregato di volere egli stesso consegna pqhncpqsi| sstgessrtre ai premiati lo medaglie loro offerte I _ . . ! dal Club Alpino. Il premio L'on. Manaresi, ai valorosi le cui parole sono state salutate da vivissimi applausi, ha cominciato quindi la chiamata. Prima i valorosi dell'Artide, il maggiore Sora con i suoi compagni maresciallo Guaidi, caporale Bich e alpini Casari, Pedrotti, Derriard e Pellissier. Una medaglia è stata pure consegnata, ad memoriam, al fratello della guida Guedoz, tragicamente caduta nell'Artide. In seguito sono stati chiamati i componenti della spedizione nell'Atlante, nconte Leonardo Bonzi, principe Sora- gna e.Sonimi; quelli della spedizione ini Peraia, alla quale ha pure partecipato ' il conte Bonzi, poi il prof. Ardito Desio, i Gaetano Polvara. che fu inviato de La»Stampa, il cav. Ponti, Alberto Prosperi ; * ,1'ing. Righini. Ei è iniziata quindi la volta degli scalatori andini: dapprima ! il capo della spedizione e presidente del Club Alpino Accademico, conte Aldo BonacOBSa, poi i goliardi Boccalatte, Gervasutti, Paolo e Stefano Cereaa é SRenato Chabod, l'inviato de La Stampa dott. Piero Zanetti, Binaghi, Brunner e Piero Gliiglione. Ogni nome era salutato da un vi vissi mo applauso che accompagnava il pre- !miato mentre questi si recava davanti al tavolo delle autorità, dove S. E. Marconi gii consegnava la medaglia del Club Alpino. Lia cerimonia, schietta di •emplicità e cameratismo, si è chiusa con un poderoso ■> alala » al Fascismo e al suo Capo, suscitatore di queste mirabili imprese, che meritatamente Ange- to Manaresi ha definito « alpinismo fa- i I sciata ». Alle ore 15 si è svolta, poi, all'Uni-1 versità, la cerimonia per il conferimen- ! to della laurea ad honorem a S. E. Gu- ' gherò Marconi. L'illustre scienziato,, accompagnato dalle autorità, vi è Bta-1 to ricevuto dal Corpo accademico con | sila testa il Rettore on. Ghigi. Tutti hanno quindi preso posto nell'Aula Ma- ! gna, dove il Rettore ha preso per pri- ! mo la parola, salutando i convenuti e'leggendo le adesioni pervenute dai Mi-;nistri Ercole e Puppìni, dal Segretario '. , ... „4 , c t-, T, j ldel Partito Starace, da fa. E. Federzo- Vni, Presidente del Senato, e da S. E. 'Ciano, Presidente della Camera. Ha : parlato quindi il preside della Facoltà di Scienze, prof. Betti, seguito dal prof, ! Maiorana, docente di fisica e succeduto nella cattedra ad Augusto Pichi neila cattedra aa Augusto rugni. iI due scienziati hanno esaltato 1 o- pera mirabile di Guglielmo Marconi, ] che il glorioso Studio di Bologna coro- ; na oggi col conferimento del suo più ; alto attestato di merito. Il Rettore del- l'Università, on. Chigi, ha letto quindi1 „ . . ,\ - . ° . _,_„.. ,„ „ 0 decreto di conferimento della laurea « honoris causa », salutato da vivissimi applausi. ICon voce che tradiva la sua profon-1 ida commozione, ha preso la parola Gu ghelmo Marconi, che ha ringraziato il ■ Magnifico Rettore, il preside della Fa ' colta di Scienze e 11 prof. Maiorana per 1 le espressioni rivoltegli, Le parole di Marconi « Desidero dirvi — ha continuato S. E. Marconi — Che quando mi furono accordate altre lauree honoris causa 1 dalle principali Università della Gran i Bretagna, degli Stati Uniti e di altri I ;paesi, mi sentii dominato da un sentl 'mento di viva soddisfazione come ita- ; uano, da un sentimento quasi di orgo ;,giio per la mia nazionalità che veniva jjn me onorata. Ma qui, a Bologna, in : questo antichissimo Ateneo, dove aleg l.giano gli spiriti di tanti sommi mae- stri, sento il mio animo di bolognese invaso dalla più profonda emozione. « Le menti che in questa Università si addestrano e si sviluppano per affermare maggiormente il contributo dato dall'Italia nella gara mondiale di studi e ricerche, sapranno fare irradiare da queste aule austere nuovi in- Cc9FFdctdomlccRadztppflavmcdpdsegnamenti e nuove idee che, come nei {psccoli passati, faranno dire nei secoli futuri: <n Bononia docet ». « Con questo augurio io termino col dirvi tutta la mia profonda riconoscen- ■» Per. l'altissimo onore accordatomi, che mi stimola a perseverare con voi nello studio di un campo della Fisica destinato a far sentire sempre più forte la voce dell'Italia fasciata nel mondo >. B discorso di Guglielmo Marconi è stato salutato da un altissimo applauso. S. E. Marconi, con le autorità, si è quindi recato all'Istituto di Fisica, dove ha avuto luogo la inaugurazione dei Congresso della radio-industria italiana. Sanno qui parlato S. E. Marescalchi, in rappresentanza del Governo, il prof. Maiorana e S. E. Marconi. Le autorità, alle 17, si sono portate quindi alla Mostra alpinistica, inaugurata, come è noto, il 22 aprile alla presenza di S. M. il Re. Erano presenti, qui, insieme all'ordinatore geniale della Mo| stra, Domenico Rudatis, molti alpinisti di Torino e tutto il gruppo degli scalatori andini. Accompagnate dall'onorevole Manaresi, che illustrava l'interessantissima esposizione, le autorità ammirarono tutto il ricco e vasto materiale esposto, incorniciato in un suggestivo ambiente, che riunisce dalle visioni dei ghiacciai delle Alpi piemontesi e lombarde fino alle erode dolomitiche, alle montagne dell'Appennino e agli abissi del mondo speleologico. Con la visita alla Mostra alpinistica si è chiusa, per cosi dire, la serie delle manifestazioni. In serata, poi, si è svolto al Teatro Duse un concerto di gala, diretto dal maestro Ottorino Respighi in onore degli illustri ospiti. Durante il concerto, sono state consegnate dall'on. Manaresi due medaglie Bicordo a S. E. Marconi e a Ottorino Respighi. FEDERICO BRESADOLA. smlcsmmcdacsrdslhmtccmsctztmcrtariatlgptbCdndn1