Kellogg buon agente elettorale

Kellogg buon agente elettorale Kellogg buon agente elettorale ; wta fl» asso, sempre aec«iacrH;^cT4 ~*' Londra, 2S notte. Nuove agitazioni editoriali di ajBpersorio "accompagnano su qualche loglio la firma del paltò Kellogg, ma Concettualmente non sono che la ri-fictuuone delle altalene di ieri, nel c quali rimangono cristallizzate 1< (accoglienze inglesi, spoglie bensì di ttrasporti entusiastici, ma anche di pcetticismo. La lettera apocrifa di ChamberJam uscita in America può orinai (dirsi depositata nei cestini d»i collii sventati in tempo. Tutto induce Infatti a supporre elio la pubblica zione de.1 newyorkese Wnrld non minasse a suscitare uno scandalo, maEmttosto a strangolarlo in culla. organo democratico americano sembra essersi affrettato domenica a lanciare la grossa panzana per tagliare la strada a certi altri organi che intendevano fare piombare il petardo nel bel mezzo della cerimonia parigina di ieri, pubblicando ieri mattina il grottesco documento. Invece ieri mattina, per indiretta opera del World; usciva l'antidoto, ossia la categorica proclamazione di falsità. Si riferisce che il testo della lettera falsificata si trovasse sul mercato giornalistico ili Londra da qualche tempo. Il prezzo richiesto-era semplicemente folle. Esso fu versato sotto forma di risatine. La merce quindi restò in. possesso dei misteriosi offerenti che allora si rivolsero al mercato americano, una parte del quale abboccò presto" e voiroiieri, non già perchè consideraseéautentica la lettera, ma perchè fcrjafesta avrebbe servito a tenere accesa la polemica navale. Il guaio fu che tra gli abboccanti si schierò lanche il democratico World, c quest'ultimo, ingoiato il pesce, lo rigettò con la procedura più indicata a (comprovare che si trattava di un pesciolino di aprile fuori stagione. Comunque l'incidente è chiuso, ma «Km è chiusa la polemica navale. Il laburista Daily Herald, anziché £1 compromesso anglo-francese per *H armamenti marittimi, si agrapfca ora alla concomitante concessione fatta dall'Inghilterra al punto di H'ista francese dall'armamento terrestre (esclusione delle masse dei ri«ervteti dai quadri numerici dell'entità deDe- forze minime). Il giornale •afferma che negli ambienti ufficiali (li Londra «i ammette senz'altro che a concessione è avvenuta. Il Daily ìtcratd, naturalmente impennandoci, argomenta che uno dei motivi del corruccio americano per il com- ?>romesso navale.deve ricercarsi nel a eoa contropartita militare. L'America-teneva per l'originarlo punto di vista inglese (Inclusione del riservisti nel- novero completo delle forze limitari sol tappeto della limitazione degli armamenti). Di punto in bianco VA ri iè stata Dianta- naie, dalla repentina virata di bórdo dell'Inghilterra verso il punto di vista francese. _ Quanto ai commenti "americani alla, firma del patto, il corrispondente newyorkese del Daily DelcgrapH stasera .li riassume come segue: « Il patto firmato viene salutato qui oggi dai portavoce del partito repubblicano come il miglior successo dell'amministrazione Coolidge, un successo che Hoover è impegnato ad accrescere con ogni mezzo possibile se-succederà a Coolidge nella Casa Bianca. Jl dottor Work, che presiede il Comitato nazionale del partito repubblicano, dichiara che il patto Kellogg pròva a luce meridiana che gii Stati Uniti,' sotto l'egida dei repubblicani, hanno determinato un meraviglioso progresso sulla via delle buone intese internarìonali. Questo argomento dovrebbe persuadere il corpo elettorale a mantenere al potere il partito repubblicano, autore di una cosi ammirevole invenzione. Intanto una nota di giubilo serpeggia attraverso tutta la stampa che inneggia alla firma del trattato. Questo è descritto dai principali commentatori, nonché dai ministri religiosi nelle chiese e dagli statisti più in vista, come un grande passo verso la pace ge-' nerale. Si ammette bensì die sotto qualche aspetto il patto antibellico è .piuttosto ambiguo, ma quasi tutti gli editoriali esaltano la sua importanza sotto il punto di vista dei buoni intendimenti. Vero è che il patto non contempla sanzioni a sostegno del mantenimento della pace, ma si fa notare al tempo stesso che quegli americani che rimangono in favore di un'assoluta politica di isolamento,, temono che le obbligazioni morali implicate nel patto, abbiano a costringere gli americani ad entrare in azione in appoggio della pace nell'eventualità che questa venga a trovarsi a repentaglio». M. P. Dopo la firma di Parigi Parigi, 28, notte. Con la firma del Patto generale di rinunzia alla guerra, la parte diplomatica del convegno di Parigi era esaurita. Quindi la giornata di oggi 6 stata unicamente occupata dalla visita che i plenipotenziari hanno fatto al Presidente della Repubblica e dal ricevimento organizzato in loro onore dal Municipio di Parigi. La colazione di Doumergie Il Presidente Doùmergue ha ricévuto nella sua residenza estiva di Rambouillet i quattordici firmatari del Patto Kellogg. Lungo la 6trada che da Parigi va a Hambouillet un importante ser/izio di Polizia era stato predispos-o. Oli automobilisti di passaggio vennero fermati in grande numero e minuziosamente perquisiti. Davanti al Castello una 'folla abbastanza con.siiercvole era radunata, contenuta anche dal servizio d'ordine delle guardie repubblicane. Ma non vi era predisposto nessun picchetto d'onore, perchè il Presidente , della Repubblica aveva voluto dare al ricevimento un carattere di stretta intimità. I plenipotenziari, i diplomatici, i membri del Governo francese sono stati ricevuti nel cortile del Castello dal direttore del Protocollo, De Fouquières, a furono subito introdotti nella sala di Maria Antonietta, dove li attendeva il signor Doumergu?, circondato da tutta la sua Casa militare. La colazione è stata servita nella sala «da pranzo del Castello di Rainbouillet, che fu la camera di Carlo X. Questa sala, riccamente decorata di tappezzerie dei Gobelins, dà su un piccolo laghetto del magnifico giardino del Castello. La tavola era piena di fiori, ma non erano fiori rari od esotici, bensì semplici fiori dei campi. La loro tonalità chiara era del tutto in armonia con la verdura del parco circostante. ». Il Presidente della Repubblica, Doùmergue, aveva alla sua destra il signor Kellogg, l'Ambasciatore del Belgio, Zaleski, Ministro degli Affari Esteri di Polonia, l'Ambasciatore d'Inghilterra, il signor Herriot, il signor Cosgrave, Presidente delio Stato Libero d'Irlanda, il Ministro degli Affari Esteri del Belgio. V Ambasciatore degli Stati Uniti, Benes, Aristide Briand, Mackenzie King, Osuski, 11 Ministro della Marina Leygues. Di fronte al Presidente della Repubblica stava il Presidente del Consiglio, Raimondo Poincaré, che aveva alla sua destra Lord Cusliendun, l'Ambasciatore tedesco, l'Ambasciatore di Polonia, 11 Ministro della Guerra, Painlevé; ed alla sua sinistra aveva il conte Uschida, il nostro Ambasciatore, conte Manzoni, l'Ambasciatore del Giappone a Parigi, ed il senatore Mac Lehan, rappresentante dell'Australia. La colazione si è svolta nella più-grande cordialità. Alle 15,30 gli ospiti del Presidente della Repubblica prendevano congedo e lasciavano Rambouillet. U presenza di Stresamaan A Parigi, all'Hotel de Ville, decorato con fasto e buon gusto, i plenipotenzlarii, 1 Ministri e le alte personalità furono ricevuti dal Presidente del ConStólioi munìcipal-e Lemarchand, e dal Piréfetto della Senna, Boujou, NellaSala del-Prevosti si formio 11 corteo cheattraversò1 le Gallerie fra due file di guardie repubblicane che presentavano le armi. Nel gran Salone delle lettere, delle arti e delle scienze si • svolse quindi la cerimonia ufficiale. Il signor Lemarchand pronunciò un discorso nel quale esaltò in termini elevati l'opera compiuta dalle Nazioni firmatarie del Patto di pace, che « dalla storia — egli disse — verrà senza dubbio chiamato il Patto di Parigi... ». A sua volta il. Prefetto della Senna, con alta eloquenza augurò il benvenuto agli ospiti delia Capitale. I plenipotenziari furono poi invitati ad apporre le loro firme sul libro d'oro della città di Parigi. Mentre i suol Colleghi si trovavano a Rambouillet ospiti del Presidente della Repubblica, il 6ignor Stresemann lasciava Parigi per Baden Baden, onde continuarvi la cura già iniziata. La partenza si effettuò alle 12,20, in modo molto discreto. Il Ministro tedesco degli Esteri giunse alla stazione-dell'Est in una automobile dell'Ambasciata e fu ricevuto dal signor Chiappe, Prefetto di Polizia. Un forte servizio di polizia era stato ordinato nel pressi della Stazione dell'Est. Non si ebbero ni.grida, nò incidenti, come purtroppo avvenne all'arrivo del Ministro tedesco. 11 Ministro degli Esteri del Reich si è mostrato, con coloro che hanno po tuto avvicinarlo, realmente soddisfatto del suo viaggio a Parigi. Se nei colloquii con Briand e con Poincaré egli non ha potuto abbordare la questione dello sgombero anticipato della Renania, egli ha però potuto constatare —' a quanto affermano persone bene informale — che il Presidente del Consiglio approvava interamente la politica del signor Briand e che per conseguenza il Governo francese era disposto a'tempo e luogo opportuni, a prendere in considerazione una liquidazione generale della situazione creata dal dopoguerra, ed a continuare nei negoziati in tale senso. Dichiarazioni di Cushendum e Zileski I principali plenipotenziari convenu ti a Parigi per la firma del Patto, non si sono mostrati molto loquaci. Di Stresemann, causa il suo stato di salute, non si è udita la voce. In quanto a Kellogg, il suo viaggio a Parigi avrà confermato nel modo più evidente ch9 la sua fama di uomo di poche parole, non è usurpata. Invece Lord Cushendum, plenrtenziario britannico, ha ricevuto all'Ambasciata ì giornalisti, a cui ha espresso la sua profonda soddisfazione per la lieta conclusione del Patto'contro la guerra, « Umorale è il più importante fattore della guerra » diceva Napoleone; ma — ha soggiunto lord Cushendun — è pure il più importante fattore della pace, checche ne pensino gli scettici ed i pessimisti. L'Inghilterra ha voluto conoscere l'esatta portata ed il vero sigli ilìcato del grande Patto, ma quando essa ha ricevuto gli schiarimenti richiesti, vi iia dato la sua piena adesione. La presenza di Stresemann alla iinna Ui questo Trattato ò davvero un evento storico. E6sa attesta il coraggio lisico ed il coraggio politico del Ministro degli Esteri del Reich, che ha dato aL mondo un grande esempio di energia. Lord Cushendum non crede però che l'iniziativa di Kellogg sia di natura tale da modificare la politica degli Stati Uniti nei riguardi dell'Europa, e da costituire per l'America' un obbligo di interessarsi agli affari del vecchio continente. Commentando infine le parole di Briand; dedicanti il Patto « ai morti, a tutti i morti della guerra», il plenipotenziario inglese ha dichiarato che non poteva esservi più bel monumento eretto alla loro memoria. Per parte sua, il Ministro degli Esteri polacco, intervistato dal Petit Parisieu, ha detto di considerare il Patto come estremamente importante per la pace del mondo e di scorgervi un poco la realizzazione delle idee di pace della Polonia, poiché il Governo polacco presentò l'anno scorso all'Assemblea della Società dello Nazioni un progetto di trattato che condannava la guerra: progetto che in seguito rivesti la forma di una dichiarazione solenne adottata alla unanimità 11 Patto attuale serve per mantenere la pace fra le Nazioni, ma non prevede i mezzi per impedire materialmente un conflitto armato, o per limitarlo ee per sventura un giorno scoppiasse. Zaleski ha aggiunto di riconoscere pure che il Patto BrlandKeilogg, rendendo impossibile legalmente un conflitto' armato tra la Polonia e la Germania, rafforza a tale riguardo gli accordi di Locamo. E' questo un fattore di cui dovranno tenere conto in avvenire coloro che, in certi circoli, ed in una certa parte della stampa tedesca mantengono una agitazione in vista della modificazione delle frontiere polacco tedesche. Per quello che concerne i negoziati economici traa due Paesi, il Ministro degli Esteri -polacco ha annunciato la loro ripresa per il 10 settembre a Varsavia.Circa la Lituania, egli ha detto. « Le nostre proposte sono state quasi totalmente respinte da Valdemaras. In quanto alle sue controproposte, erano assolutamente inaccettabili. Non c'è dunque' altra risorsa che di sottoporre di nuovo la questione al Consiglio di Ginevra. Essa è infatti iscritta nel suo ordine del giorno e verrà in discussione probabilmente sabato prossimo. Vi è appena bisogno di aggiungere che la Polonia, la quale non nutre nessun pensiero aggressivo contro la sua vicina, desidera continuate 1 negoziati nella speranza che con il tempo finisca per intervenire una soluzione soddisfacente. Con 'ir tempo infatti l'opinion* pùbblica lituana, che d'altronde comincia a calmarsi, finirà forse per convincersi che noi non siamo animati a suo riguardo che da eccellenti intenzioni Zaleski è partito stasera da Parigi per Ginevra, dove, come è noto, parteciperà ai lavori della Società delle Nazioni. Kellogg, accompagnate dal Presiden Nodello Stato libero d'Irlanda, Cosgrave, partirà domattina, allo 8 per Le I-Iavre, dove si imbarcherà sull'incrociatore americano « Detroit » che lo condurrà a Cork, donde proseguirà per Dublino. Gli altri plenipotenziari stranieri lasceranno tutti Parigi domani o venerdì. Intanto, a Patto firmato, continuano le discussioni sulla sua portata e sulla sua importanza; le destre non vogliono credere alla sua efficacia e si rifiutano di scorgere in esso qualche cosa di più di una semplice speranza; i socialisti se ne inquietano dicendo che sta bene che si firmi a Parigi, ma bisogna poi che a Ginevra si pensi a disarmare sul serio; in quanto ai comunisti, nemici giurati di ogni strumento diplomatico, essi lo condannano e tentano di combatterlo con ogni mezzo. i