Un lembo d'America preferito

Un lembo d'America preferito Un lembo d'America preferito (Dal nostro inviato); Da OSORNIO, (Cile). Ho Inizialo le mie narrazioni sul Cile accompagnando il lettore verso 11 6iid della Repubblica, ma non pretendo certamente di avergli dato una Idea meno che frammentaria di un territorio che, pur essendo poco visitato dagli europei, passa per essere ricco di quelle bellezze proprie alle regioni nostrane, temperate. D'altra parte non ho accennato alle grandi città cilene clic si raggiungono distaccandosi dalla linea ferroviaria principale la quale, come dissi, corre per più di mille chilometri al centro della lunga depressione che contiene quasi tutta la popolazione e la più gran parte del suolo coltivabile del cosidetto Cile australe. Man mano che si discende verso feud, cresce l'abbondanza della pioggia, i corsi d'acqua diventano più possenti, gli alberi più maestosi, la campagna più verde. Le montagne si abbassano, e non solamente le Ande, ma anche la catena che accompagna la costa, e si abbassa pure la linea delle nevi perpetue. All'altezza di Santiago essa è a quasi cinquemila metri sud livello marino, a Valdivia non è che a duemila. L'aspetto del paesaggio ne risulta profondamente modificato. E' meno grandioso poiché non si vedono più gli imponenti picchi e i vasti campi di neve e di ghiaccio che dominano la capitale; ma è più accessibile, l'aria più dolce, la vegetazione più abbondante, se si paragona questa regione ai deserti del Cile settentrionale, la differenza appare slmile alla verzura dell'Italia del Nord confrontata con la sterilità del Sahara. Paesaggio seducente Tutto é seducente attorno al viagfelatore, i campi ed 1 pascoli attraversati dalla ferrovia, le selvaggie «quebradas» o strette gole che discendono daBe Anc,-,1 le vedute sulle montagne nevose scorte da qualche breccia fra le alture più vicine, le riviere larghe e rapide che discendendo dalle Ande 6i aprono il passaggio attraverso la catena più bassa sino al mare. Il primo importante di cotesti corsi d'acqua è il Maula..(7bnite meridionale delle terre conctistfie dal Sovrani Incas. Più sotto scorre l'ampio Bio Bio, sulle riva dèi quale gli spagnuoll combatterò no durante un secolo contro le tribù araucane sino a che, disperando di vincerle, rinunciarono a continuar la lotta e accettarono 11 fiume come limite del loro impero. Il Bio Bio è il maggior fiume cileno ; la corrente è larga e forte, ma di profondità non sufficiente per la navigazione. La città di Concezione, la più importante del sud cileno (70 mila abit.) che è situata quasi alle sbocco del Bio Bio nel ma' re, utilizza come porto la vicina rada idi Taloahuano (15 chilometri di di Istanza). • Slamo jgià in un paese bene irriga lo, ma prima di accennare all'aspetto kii onesta bellissima regione, occorre dire qualche cosa sulle città costiere lene sono affatto differenti da quelle peraane o del Cile settentrionale. Con cezlone, a 540 chilometri da Santiago, fondata da Valdivia per tenere In ri spetto gli araucani, offre un attraente soggiorno con una grande piazza e delle ampie strade molto ben tenute. La .'jpattedrale e--.più -iatvMssaMWtti quella santiaghese, l'Università «tòlto apprezzata. Gai ezas*\ chiari»- detta nt-j mosfera, aspetto fidente del paesaggio, sono accentuati dal grande fiume sulla riva nord del quale la città e assisa. Le colline boscose cho le fanno corona sono disseminate di vii le appartenenti per la maggior parte alla grossa colonia inglese che abita Xa città, importante è pure la colonia tedesca. Gli italiani sono un centinaio Malgrado che Concezione non sia fcerto paragonabile a Valparaiso, ha rappresentato una parte più notevole nella storia cilena, essendo stata la 'capitale dei mercati del sud sulla frontiera d'Araucania e il punto di riunione della popolazione energica e combattiva di quel paese. Le famiglie dirigenti formavano il solo gruppo aristocratico capace di resistere, co me infatti resistette, all'aristocrazia più numerosa di Santiago. Non esl stevano allora ricchezze sufflcenti per erigere palazzi fastosi; tuttavia con cezione ha un'aria nobile, è più cilena e meno cosmopolita di Valparaiso. Talcahuano che possiede la più bel la rada naturale del Cile centrale, ì diventata la massima base navale del paese. Oltre al bacino di carenaggio "maggiore ed ai minori, vennero stabilite delle batterie che.ne difendono gli approcci. Dalle alture di Talcahua'ìjo si scorgono al di là dell'ampia baia le rovine di un'antica città spagnuola che fu abbandonata perchè esposta a gli attacchi dei corsari inglesi ed olan-, desi del 16.o e 17.0 secolo. Da quel «émpo sino al l.o nov. 1014 (battaglia di Coronel) nessuna nave da guerra nemica è venuta dall'Europa a incrociare in queste acque che tuttavia videro parecchi combattimenti navali ai tempi della Rivoluzione, della guerra fra Cile e Perù e della guerra fra Balxnaceda ed il Congresso. Coronel e Lola Due altre località non lungi da Concezione e situate sulla costa meritano d'esser menzionate. Una strada ferrata che parte da Concezione e sorpassa il Bio Bio su di un ponte di 500 metri si dirige verso il sud raggiungendo i porti di.Coronel e di Lola, distanti fra loro 5 miglia soltanto. La costa a tratti rocciosa e a tratti coperta di bosco ceduo o di piane erbose stendentesi dietro baie dalle spiagge coperte di finissima arena è estremamente pittoresca, se facesse parte di una regione popolata dell' Europa o dell' America del Nord, sarebbe un seguito ininterrotto di ville, e di località balnearie (di quest'ultimo ne esistono lui la via di amenisslme nei dintorni di Concezio he). Ma per la vegetazione e l'aspetto generale del suolo rievoca piuttosto la California. Presso Lota le colline si drizzano ripide sulle rive e una grande isola che si scorge al largo, rompe la monotonia del paesaggio marino. Keiro la città, su di un'eminenza si stende un parco d'una bellezza c d'un interesse singolarissimi, il Parco Consilio, stabilito da circa mezzo secolo da un ricco cileno proprietario delle miniere di carfcan fossile e di rame delle vicinanze, che sono f -a le più celebrate del Cile. 11 giardino, notissimo in tutta la Repubblica, dimostra come in un clima dolce ed umido le piante deli* regioni tropicali possano prosperare magnificamente vicino a quelle delle aor.e temperate. Fa pensare per -lo splendore e la varietà della vegetazione al parchi di CI n tra presso Lisbona. Ma a IvCta 11 paesaggio è più grandioso. In j quanto a Corone! non si può nominar-' lo senza rievocare la memorabile tragedia navale britànnica che in vista di questa cittadina di 15 mila abitanti ebbe luogo nei primi mesi della guerra mondiale che fu poi vendicata degli inglesi alle Falkland, al di là del Magellano. La battaglia di coronel fu combattuta fra la squadra germanica di Cina al comando di Von Speo e composta degli incrociatori « Schnrnliorst », Gneisenau », «Leipzig», «Nurriberg», « Dresden » e la squadra inglese di Cradock con le navi « Good Hope », « Monmouth », « Glascow » e l'incrociatore ausiliario « Otranto ». L'oceano tempestoso, la luce sfavorevole, e l'inferiorità del naviglio," furono fatali agli inglesi che si videro colare a picco tutte le loro unità ad eccezione del i Glascow » riuscito a sfuggire. Da notarsi che Von Spee era venuto su queste coste ben sapendo che le colonie tedesche da questa parte sono notevoli e acutamente patriottiche e poteva sperare più o meno occulti rifornimenti. Del resto lo spirito pubblico n^l sud cileno, durante la guerra, fu nettamente favorevole ai tedeschi e ne sanno qualche cosa gli Italiani di Valdivia, di Osorno, di Porto Varas ed anche di Concezione che mi hanno raccontato episodi straordinari sull'impossibilità di manifestare i loro sentimenti anche dopo le strepitose vittorie nostre e degli alleati e la sconfìtta della Germania e la distruzione dell' Impero austriaco, perdio le colonie tedesche Immensamente più numerose non lo tollerarono. Due mesi dopo coronel, l'8 die, 1014. l'ammiraglio inglese Sìr Doveton Sturdee con gli Incrociatori da battaglia « Invinclble » e i Inflexible » ; gli incrociatori protetti « Carnarvon », « Cornwall » e « Kent », e il superstite « Glascow », mandava a picco, con la perdita di una sola vita dalla pfrte britannica, le unità di Von Spee nelle acque delle Falkland, ad eccezione del « Dresden », che, essendo sfuggito al disastro, sopravviveva per altri tre mesi, sino a che anch'esso veniva affon dato presso l'arcipelago di Juan Fernandez (quello di Robinson Crusoè) In acque cilene. Arane ani di razza pura Ho già accennato a Temuoo, uno del centri agricoli più tipici e più ricchi del Cile, città di cinquantanni, che fa pensare a qualche grosso centro russo od ungherese per le case basse, ad un solo piano, le strade larghe e mal selciate, senza ornamento d'alberi. L'aria vi è mite ed umida, i terreni intorno fertilissimi, all'ovest della distesa cittadina si levano pittoresche colline boscose, all'est le Ande, che a cinquanta chilometri di distanza drizzan le cime coperte di neve sulla massa oscura delle foreste. Questa di Temuco, è la sola regione del Cile, dove si trovino ancora degli araucani di razza pura, sfuggiti a quel mescolamento generatore dei contadini, dei < rotos », dei conquistatori spagnuoll con gli autoctoni, avvenuto al Cile in assai più larga misura che in Perù e Bolivia, dove la massa della popolazione indigena rimase distinta dai bianchi. Si potrebbe immaginare che gli araucani fossero di grande statura ricordando i giganti patagppl,,che Magellano incontrò dal-, *i4|ro-la*BF deità'Ande e abitassero f<f iiroenetrabili foreste dove alligna la "ca^tterisflca conifera particolare al Cile, chiamata appunto « araucarias ». Viceversa i t mapoche » che è il nome indigeno degli araucani sono piccoli, vigorosi con una larga faccia che ricorda i lineamenti dei mongoli. Non abitano che la fertile pianura la quale, probabilmente, ai tempi di Valdivia, doveva essere più boscosa ma poco ricca di bestiame che gli araucani non possedevano. In quanto al loro grado di civiltà non era più avanzato di quello delle più guerriere tribù indiane del Nord America come 1 dakota e gli iroquois canadesi. Per la guerra sceglievan capi d'un valore e di una intelligenza eccezionali come Tacito racconta che facessero 1 Germani. Quando Valdivia attraversò il Bio Bio con le sue bande rinforzate dai contingenti delle popolazioni vinte al nord del gran fiume, gli araucani, in un'assemblea omerica, discussero per tre giorni se dovevano o meno resistere, finendo per decidere affermativamente. Valdivia con le armi da fuoco ed 1 cavalli potè aprirsi un varco nel paese e raggiungere il punto dove fondo la città del suo nome, ma non domo gli araucani. Tentò di farlo qualche anno dopo con forze più consideravo li, ma gli araucani, come ho già detto distrussero il suo esercito, catturarono e uccisero don Pedro, appresero l'arte di combattere gli spagnuoli giungendo come i basutoz sud africani o i , ma^W?»^i' &P^^del £ ~™ ^L,* a i e . i n o e e a i e l a n spresseiiì dal loro seno capi d'un reale valore guerresco. Quando non si giù dicavano capaci di respingere l'invasione spagnuola si rifugiavan nelle foreste e allorché il nemico s'era ritirato attaccavano i forti ed effettuavano scorrerie al di là del Bio Bio. Stanchi di questa lotta gli spagnuoli conclusero con gli araucani un trat tato di pace abbandonando loro tutto 11 paese meridionale. Compariva intanto sulle coste cilene il buccaniere inglese Drake diretto al sacco di Panama. Gli araucani vedendo dei bianchi avvicinarsi su delle navi li presero per spagnuoli e li osteggiarono se avessero potuto sapero di chi si trattava, è probabile che avrebbero accolto Drake come un liberatore e ogg il Cile meridionale invece di essere cileno sarebbe inglese. Insomma gli araucani rimasero di fatto un popolo indipendente sino al la rivolta del Cile contro il dominio spagnuolo e per parecchio tempo do po. Nel ISSI quando Temuco fu fondata in pieno territorio araucano, gli indigeni mostrarono delle velleità d resistenza. Ma il contatto con 1 bian chi aveva fatto perdere loro ogni at tiuidire guerriera, senza contare che le inalatile e l'alcool avevano già prodotto sulla razza i loro effetti letali Comunque si , nò dire che essa, se ha consentito a far parte della nazion cilena, resta il solo popolo autoctono d'America che non sia stato conquistato. Il lungo antagonismo fra arati cani ex-spagnoli esercitò sul caratte re di questi ultimi una profonda influenza dando ai cileni una rude energia e delle qualità analoghe a quelle che gli spagnuoli del medio evo dovettero all'eterna lotta con.ro 1 mori Alla ricerca della sacerdotessa In quanto al numero dei « mapoche all'epoca di Valdivia, don Alonzo Er cilia, il poeta di .« Araucanja », coni brgaltTgetrhmgdtngczvgmmmctrtnfpptsdnmddlnnfntdiCcnacnstdlcqdicupssdntcqtsffvdmflfrpcgiqtmon , f battente con Valdivia, 11 fa ammontare a 400 mila, ma la cifra è certo esagerata. Naturalmente ho voluto vedere anch'io gli araucani da vicino nella loro campagna e quindi, accompagnato dall'agente consolare italiano di Temuco, cav. Piana e dal signor Sanguinetl, sono ondalo a vedere se mi era possibile scoprire una sopravvissuta sacerdotessa in l'unzione sugli alberi dal tronco intagliato di gradini. Non ho trovalo la sacerdotessa, ma non dimenticherò facilmente il mio pellegrinaggio nelle « ruchas » araucane della campagna di Temuco. Ne visitammo parecchie di coleste abitazioni isolate nel bel mezzo dei campi di grano maturo, in un paesaggio idilliaco, cui la presenza tuttavia, all'orizzonte, del fumante vulcano Yaima dava un significato profondamente ambiguo. In una «rucha», una dignitosa matrona araucana mi dette solennemente la mano e consentì, a mia domanda, ad adornarsi il petto e il crine dei suoi tradizionali e tintinnanti monili d'argento, perchè la potessi ritrarre in tutta la seduzione dell'antico costume. La matrona era piuttosto innanzi negli anni, ma non cosi Carmen, la figlia convertita al cristianesimo, superba fanciulla che da dietro una siepe aveva assistito all'acconciatura materna, atteggiando la bocca ad una smorfia di di sprezzo per la dedizione della genitrice al desiderio dello straniero. Non ci fu verso di Indurre Carmen dalle treccie corvine che le scendevano sul petto a lasciarsi cogliere dalla macchina. Essa rimase sorda alle nostre preghiere, alle offerte di denaro e sino all'incitamento degli uomini della «rucha», i quali avendo inforcati 1 loro cavalli per suscitare in noi il ricordo di Lautaro e della battaglia di Tucapel, cercavano gridando di persuadere Carmen a cedere al mio innocente proposito. La sola cosa che Carmen consenti «li fare fu di mostrarci, nella penombra della sua capanna, una « manta » che stava tossendo al primitivo telaio indigeno e di dirci che avrebbe impiegalo un mese a finirla e che il suo lavoro ultimato costava cento « ppsos ». Dopo gli avancani di Temuco non si trovano più tribù indie che al di là dello stretto di Ancud, nell'isola Chiloè e nelle altre lungo la costa. Po chi coloni europei eran penetrati In questa regione, quando, verso la meta del secolo scorso, il Governo cileno incoraggiò l'emigrazione tedesca che continuo molto lentamente e poi ebbe un lungo periodo di assoluto arresto per riprendere dopo la guerra, ma sempre in misura modesta. E' per questo che nelle cittadine al sud di Valdivia e nei centri rurali i tedeschi sono abbastanza numerosi. Osorno, città di 14 mila abitanti, situata a qualche ora di ferrovia dal lago di Llanqulque, ha avvantaggiato notevolmente del lavoro tedesco. Tuttavia non bisogna credere che Osorno sia stata fondata dai teutonici. Si tratta di una fra le antiche oittà cilene che conserva ancora nelle sue case i caratteri del tempo coloniale. Dolcezza di vita DI tutte le regioni del Nuovo Mondo che ho percorso nessuna mi è parsa cosi adatta a sedurre un giovane a mante della vita rurale, non incalzato dall'idèa' di voler far fortuna rapida mente. Il sud cileno è estremamente fertile, adatto all'allevamento del be stiame e all'agricoltura, di clima mite e salubre, senza estremi di freddo o di oaldo. E' umido certamente, ma l'Oceano è vicino per mandare l'aria frizzante del Pacifico. Non esistono bestie velenose, non zanzare, cervi e volpi popolano le foreste mentre riviere e laghi abbondano di pesci. E non parlo delle bellezze, della montagna che riconducono lo spirito dell'immigrato al ricordo dei paesaggi che ha imparato ad amare sin dall'infanzia e che per lui superano in seduzione quelli dei tropici, accecanti di lucefolli di vegetazione. Luoghi, quest'ut timi, magnifici per esser visitati ma meno piacevoli per soggiornarvi, dove ogni fatica è penosa, le. foreste impe netrablli, le montagne inaccessibili, il clima snervante, le febbri temibili, gli insetti una calamità. Nulla è più grandioso dei paesaggi delle Ande colombiane, equatorlane boliviano, peruane, nulla è più attiran te dei paesaggi del Brasile; ma è nel Cile del sud che stabilirei di preferenza il mio soggiorno americano. Non si può immaginare una terra che più assomigli ai nostri paesi del regno delle fate morgane, là attorno ai laghi fra Ternuco e Porto Montt, o della plaga di Trumajo irrigata dal Rio Bueno che sulle colline verso 11 mare ha persino un'« Aclenda Venezia ». Il fiume si è aperto il passaggio attraverso le roccie della catena costiera cosi prò fondamente che la marea oceanica risale sino alla cittadina di Trumajo sulla ferrovia centrale, a sessanta chi lometri dalla costa e che da Trumajo piccoli vapori discendono sino alla Io ce del fiume. Su ambo le rive le alture dominano la navigazione e s'aprono i valloni dove la foresta è altrettanto fitta come all'origine delle cose. Nella luminosa giornata estiva il sole prò letta un'infinita varietà d'ombre verdi nel fogliame, gli alberi son « tutti nuovi » per voi, fra i rami pendon cortine di liane. Le anatre selvaggie prece dono il vaporetto, 1 pappagallini verdi del Cile stridono da terra e, presso l'o cenno il fiume si risolve in un vasto lago chiuso da una parte dall'alta co sta coperta di ginestre e dall'altra dal la barra sabbiosa dove viene a franersi l'onda gigantesca del Pacifico Un faro sorge al limite di un pascolo di smeraldo, costellato dei medesimfiori che potreste trovare nelle radure della pineta di Ravenna... ARNALDO CIPOLLA

Persone citate: Alonzo Er, Bueno, Good Hope, Juan Fernandez, Maula, Robinson, Von Spee