Il Re alle Grandi Manovre

Il Re alle Grandi Manovre Il Re alle Grandi Manovre l'incontro "col Prìncipe Umberto e il passaggio tra le truppe attraverso il Monferrato — La marcia d'avvicinamento dei due «Partiti* ammsratptiatOmtMF 11 Primo Soldato _.. „._ w^^°?^r.®PPOlt^I,^t0 mllt*are- bome tra «oWatr^senza ritardo di un ^Sr^?'. ^* ^^f1 nellasua mar- g~ * SS^S?" SQlraK)a * ogsi' le m*- cdJ ««arra, ma di manovra, T^destarono le troppe sopite m un abbandono di vigilia, U Re era sul posto, primo soldato tra i suoi soldati, presente ai ponti di incolonnatnento, a quelli di passaggio obbligato, sui molteplici itinerari prescelti, sulle migliori qoote di osservazione, ovunque era possibile seguire i movimenti del-, le colonne marcianti. Silenziosa ed Isolata, la sua macchina scoperta, scivolava sulle strade, che la pioggia Notturna aveva reso terse e levigate, ed il suo andare-era seguito con un taciuto senso di devozione e di filiale fedeltà, per parte delle migliaia di fanti, artiglieri e cavalieri, che popolavano i percorsi. Ed Egli si indugiava fra le truppe, seguendole con oc chio paterno e sempre vivo di interesse, atteggiando il suo volto al regale sorriso "di compiacimento. Cosi lo vedemmo nel lunghi anni di guerra; così lo sentimmo a nod vicino nei momenti più tremendi della lotta senza fine; cosi lo adimmo a noi da presso nelle interminabili corsie degli ospe ■dali di feritt e cosi Ih amammo senza limiti di spazio né di tempo, cosi ne chiudemmo indelebile la Immagine nella forza del nostro petto, poi che non ne ebbe immagini la nostra guerra di più grandi. Lassù sul Monte Corada, ove rJudrio s'Incanalava serpeggiante per segnarci un confine ingiusto e Irrazionale che le vi fcende politiche ci avevano imposto, e poco più da presso lontanava l'Isonzo nella piana di Gorizia, una piccola Stele marmorea segna alcune date: nel tale giorno S. M. Vittorio Emanue le HI segui da questo osservatorio le vicende delle prime battaglie di Piava. ISeguono altri simili ricordi, e di queste stelle è popolato il Carso ed il Cadore, il Trentino e la Carnia, l'Isonzo, il Tagliamento e H Piave. Tutte le battaglie ed i cimenti, tutte le vigilie e le amarezze, tutte le vittorie e tutti gli insuccessi, ebbero il Re presente e vigilante. Lp ritroviamo oggi! a questa festa di armi voluta a perfezione di nostre virtù e di nostra potenza. Quando, col massimo della sorpresa, al quadrivi di Brozolo comparve, dalla lieve Incollatura, la sua macchine, moderataJfcel percorrere, Mutimene come sospèso il cuore è trattenuto il respiro, poi che pochi minuti prima e pochi metri aranti, era passato, bello ed aitante, a piedi tra i pe-J doni, confuso tra i suoi fanti, il Principe Umberto. E tutti noi sentimmo V imminenza dello evento : sul campo dalla jnanovra, hi pieno svolgimento di esercitazióne, il Re d'Itali*», avrebbe incontrato, in veste 'di comandante di battaglione, nel pieno e rigoroso esercizio dei suoi compiti, il Principe Ereditario rTItalia. Ed il respiro trattenuto si confuse con l'ansietà di assistere all'incontro e seguimmo l'itinerario del Re. Là ove la strada per Muxisengo sd avvalla in un dolce declivio, pieno di verdure sormontate da atti filari di platani, tra i tastein di Robelia e 'di Cortanieto, in un'ora mattutina, senza sole e senza polvere, l'automobile del Re. raggiunse la testa del battagliane del 90.o Tteggimento. Attonite le truppe si fermarono, il comandante del boragliene si fa .presso al Re. H Figlio augu-sto si china per baciare la mano, po« si irrigidisce nella posizione di atten-^ ti e risponde alle richieste del Sovrano. Poi verso altre truppe, verso altri itinerari muove il nostro Re. L'austerità militare dimostrata nel più perfetto ed esemplare stile, l'impeto paterno e filiale contenuti nel più severo tratto, tutto l'ambiente di armi e di armati che dalla strada ai castelli trattennero emozionati un respiro che turbasse la breve scena, concorse to insieme a far rivivere nell'antichis Simo Monferrato un momento di an tica militare potenza. nove andò il Re? Verso gli azzurri verso quelle truppe che marciavano dall'alba, in una fusione di armi e di specialità, unitamente ai battaglioni della Milizia Volontaria. Le trovò ripartite nelle tre colonne, e le raggiunge, nelle singole frazioni. Cosi Egli ville rappresentate nelle truppe dei due parliti, gran parte del Corpi dell'esercito nazionale. Oltre cinquanta reggimenti d'Italia hanno fornito contingenti pei wparU di formazione sui uuoli si accumulano secoli di tradizione gloriosa, virtù antica e recente di valor militare. Ed il Re nostro, che tutte le conosce e tutte le ricorda, che tutte le compendia e tutte le rivive, le virtù di nostra stirpe, le ha ritrovate intatte e custodite gelosamente nella generosa baldanza delle giovani classi E n'è compiaciuto. Perche ha notato il silenzio che la tattica imponela disciplina che l'ordine vuole, la correttezza che l'austerità della divisa esige, il morale elevato che reclama il successo. Ciò ha visto il.Re, tra le sue truppee queste che convennero da lontanterre e da lontani presidi, che maavevano avuto fortuna ed occasione dguardare il Re, si saziarono oggi della sua vista e come noi- che combattemmo al fronte, ne scolpirono neloro cuore l'imagtne indelebile. Chi lcancellerà? Non il tempo e non le contingenze del diuturno vivere, non llontananze degli spazi ed 1 disagi delavoro, non le fortune e non le avversità, poi che agii italiani, o natjrel Piemonte eroico o nella Sicilia ardente, o nel Veneto redento o negl Abruzzi forti, o nella Sardegna fedelo sulle terre d'oltremare indivisibilnon imagini si presentano più indele bili di quella del Sovrano. I ventimil60ldatl del Monferrato, oggi la scolprono nell'ansare del loro petti, la cu fctodirono gelosamente nella forca denmvloro cuori, e non ne avranno le lor.vite di più grandi. a. p.

Persone citate: Corada, Principe Umberto, Simo Monferrato

Luoghi citati: Brozolo, Carnia, Carso, Gorizia, Italia, Monferrato, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Trentino