Le Grandi Manovre sono cominciate

Le Grandi Manovre sono cominciateLe Grandi Manovre sono cominciat Lo slancio dei bersaglieri e l'impeto della cavalleria hanno caratterizzato la prima giornata Murisengo, 15, L8 grandi manovre sono cominciate è protagoniste della prima giornata sono state le truppe celeri: bersaglieri e cavalleggerl. Alle ore 18 dell'altro ieri la situazione dei due Partiti era la seguente: Le truppe celeri del Corpo d'Armata rosso In copertura lungo la linea Murisengo-Costanietó-Reppo-Cocconato, a contatto sui fianchi con eguali elementi di altre grandi unità supposte, I grossi erano in stazione fra Crescenti no e Verolengo. I ponti sul Po di Crescentino, in muratura, e quello militare di Lauriano, buttato per la occasione, sono liberi al passaggio. Le truppe celeri del Corpo d'Armata azzurro sono in copertura sulla linea Valfenera-Mottura - San Damiano, a contatto sui fianchi con nuclei di esplorazione di altri Corpi d'Armata. I grossi sono in stazione con misure di sicurezza, tra Alba e Canale. Da questa dislocazione iniziale stabilita dalla Direzione della manovra incominciarono alle ore 18 di ieri le ostilità tra i due partiti. Abbiamo ieri rilevato le caratteristiche più essenziali di questo schieramento in corrispondenza dei compiti offensivi assunti da ambo i partiti. Ter 11 Partito Rosso esiste una struttura avanzata più sottile di quella del Partito Azzurto per la presenza del Po, notevole ed importante ostacolo naturale che rinforza la sistemazione ili protezione, e costituisce nello stesso tempo una causa di crisi di pas saggio, temporanea, della quale è presumibile cercherà di profittare il partito avversario. Presunto quindi che la grande uni tà rossa proveniente dal nord e marnante verso 11 sud, si sia attestata al Po con le Divisioni di prima schiera coprendosi con truppe celeri al di là del fiume, sulle alture di riva destra della Stura di Monferrato, contro evenutali puntate di truppe celeri az zurre. ecco concretizzata una situazione tattica definita, che le norme hanno previsto. Il nucleo di esplorazione vicino va nel giorno precedente preferibilmente all'alba, ad occupare linee o punti determinati del terreno, specie l passaggi obblifrati, e vi sosta occultandosi, disposto In guisa da cosrtt>fre 'copertura arai'' marcie" détti frraiìds unità che si compie'nella Hot-' m successiva; riprende poi distanza secondo gli ordini che avrà ricevuto al sopraggiungere delle colonne. Applicata una ' simile presunzione, alla grande unità azzurra, che Cloe' essa sia stata radunata sulla linea Bra-Alba-Alessandrla, per marciare verso il Po su due schiere e che 11 suo attestamento eia coperto con le truppe celeri contro eventuali puntate di truppe celeri rosse, ne deriva concretizzata un'altra situazione tattica prevista dalle norme. Ed infatti da un sistema completo di avamposti si può scendere a sistemi più semplici e più speditivi quando le probabilità di attacco nemico siano molto ridotte. In tal • caso si può limitare il servizio agli avamposti di marcia, e questo è il caso nostro, cioè alla sorveglianza delle direttrici di possibile avanzata nemica, mediante avanguardie situate 6U strade, collegate tra loro da vedette, , e sostenute all'occorrenza da una riserva stazionante sulla direttrice principale. La rete dei collegamenti Questi movimenti si presumono attuati in ore notturne. Ed invero oggi, con la osservazione aerea che si libra nel cielo tattico e su quello strategico, non è prudente azzardare movimenti in ore diurne. Sino a poco tempo addietro era codificato che in lontananza del nemico si potessero effettuare movimenti diurni, mentre essi erano vietati in vicinanza del nemico. A volere sottilizzare nel discutere si potrebbe dire che la norma non è variata; è variato soltanto il concetto di 1 vicinanza e lontananza del nemico, concetto che si è grandemente ridotto In proporzioni dati i mezzi celeri aerei di osservazione e la lunga gitta ta delle artiglierie. Se mai si potrebbe pensare alla possibilità di effettuare di giorno la marcia al' nemico, in quei terreni fortemente difficili, specialmen te In montagna. Qui la polverizzazio ne naturale degli elementi marciami, potrebbe fare sfuggire il bersaglio tan to alla osservazione quanto alla offesa guadagnandone in cognizione di luogo e di tempo. . I reggimenti sono andati al loro po stl. Le truppe celeri li hanno preceduti lutto lo schieramento è attuato con per fetta armonia e con mirabile discipli na. Tutta una giornata trascorsa in auto sulle strade, invero polverose, de Monferrato, non ci ha permesso di 6corgere nè una tenda nè un aggio merato di truppe, se non grazie ad una guida cortese e sapiente. Ma in mezzo a questo deserto militare, si in cùnimva di quando in quando una nio desta pattuglia di due soldatini telegrafisti del Genio. Essi arrampicali ai pa li, stendevano i fili misteriosi del col legamento tattico; per la rete da loro costruita tutta la macchina divisionai rispondeva tempestivamente agli oril ni del capo. Collegamenti, ecco una parola che dovrebbe restare scolpii nel cuore e nella mente ili ogni ci ladino fatto soldato. Forse la vlrt inestimabile di questa necessità pomi un giorno salvare da un disastro, e vincere una battaglia. Essi non saranno mai troppi, mai abbastanza. E se un .telefono collega sarà bene che un se¬ condo se ne metta in funzione e attorno a questi, telegrafi, colombi, stazioni radio, stazioni eliografiche, bandiere, staffette celeri e non ultimo e più prezioso, perchè più sicuro ed infallibile, modesto, sémplice, oscuro, il fante portaordini. Non una. tenda scoperta quindi in tutte le ubertose colline del Monferrato, non frotte di soldati nei cascinali e nei paesi; e ciò è duplice motivo di vivo compiacimento. Da un lato è la disciplina militare che trionfa nella osservanza della misura tecnicotattica della copertura; da un altro lato è la educazione civile di questa massa armata, che sono i nostri odierni battaglioni, i quali pure dislocati in uno degli angoli più ubertosi di Italia, in una festa di uva e di frutta, in una arsura di agosto e in una deficienza di acqua, per nulla abbandonano i campi e per nulla provocano danni. Questa verità va detta e conclamata per rendere a questi nostri buoni, docili e fidi soldati, tutto il merito del loro spirito di sacrifizio, della loro disciplinata obbedienza. E va detto anche per tranquillizzare le popolazioni monferrine, nobili e fiere di ospitare questo flore del nostro Esercito. Le troppe celeri in movimento Oggi poi si svolge il primo tempo della manovra, quello che si caratterizza con.la espressione marcia al nemico, in quanto i due partiti, animati da spirito contrastante . offensivo muoveranno per vincersi ed offendersi. Ma l'azione di oggi non è azione di grossi. Questi muoveranno al coperto delle strutture di sicurezza, ■ e pertanto essi realizzeranno una marcia. Viceversa l'azione movimentata ed ardita verrà compiuta dagli elementi celeri. Questi ingaggeranno la lotta forse la più bella che loro tocchi nella manovra. Qui si è detto che gli sco pi principali dei due partiti sono quelli di guadagnar terreno sottraendoselo a vicenda. Questo compito, che è un misto di celerità e di sagacia, di ardire e di forza, è commisto alla furia dei bersaglieri e all'impeto del cavalieri. Il Corpo d'Armata rosso deve nel.giorno 16 avanzare a sud del Po e proseguire verso il Tanaro, onde favorire il passaggio dello stesso fiume alle grandi unità di 2.a schiera. La sua, esplorazione vicina deve precedere lo avversario sulla linea di MontechiarolIv<-Ee~Vtroppe- assegnate--sono 11 2.0 Gruppo del reggimento Nizza Cavalleria ed una compagnia del battaglione bersaglieri ciclisti. Questo nucleo di esplorazione vicina è agli ordini del. conte Calvi di Bergolo. Il Corpo d'Armata azzurro deve avanzare in direzione di Asti nella presunzione di poter urtare l'avversarlo il giorno successivo e di attaccarlo prima che questi abbia tempo ad affermarsi sul versante astigiano del Monferrato. Per conseguenza la esplorazione vicina deve essere spinta oltre Asti e diretta al Po per prendere contatto con l'avversario e fermarlo. Questa esplorazione vicina assumerà anche compiti di esplorazione avanzata, e deve quindi disturbare la marcia dell'avversario. Ouesto nucleo di esplorazione azzurra è composto di un gruppo di due squadroni del reggimento Cavalleria Alessandria, e di un battaglione ciclisti del 9.o Reggiménto beraglieri. La giornata di oggi è quindi giornata di truppe celeri, corsa alle poizioni, sforzo tendente a raggiungere il maggiore possibile spazio a vantaggio del proprio partito. Il capo della esplorazione rossa: il conte Calvi di Bergolo Concepito per tal modo il fatto più saliente della giornata, abbiamo voluto ricercare il capo della esplorazione rossa, il conte Calvi di Bergolo. Lo abbiamo trovato sulla piazza di Brusasco, pochi momenti prima di partire per la presa di posizione tra Cocco nato e Murisengo. Cortese e gentile, ci ha fornito i chiarimenti richiesti e ci ha segnato sulla carta 1 suoi ebbiet tivi. Alla testa delle sue valorose truppe, egli renderà il massimo possibile servizio alla sua Divisione rossa. 1 suoi cavalieriflsono del glorioso reggi mento Nizza, "e cui origini risalgono al IG'JO. I fatti d'armi di cui si onora lo stendardo sono innumerevoli e vanno da Avigliana e Marsaglia del 16951696, a Goito nel 1848, a Mortara nel 1849, a Custoza nel '66, a Montalcone, Piave, 'ragliamento, Vittorio Veneto nella grande ultima guerra. 11 premio di tante virtù sono quattro medaglie al Valor-Militare In intima fusione di intenti con i cavalleggeri sono i bersaglieri del glorioso nono, che in maggior proporzio ne combatte nel partito azzurro Compiti non facili ad assolvere so no quelli del conte Di Bergolo: prece dere il movimento delle grandi unità retrostanti per portarsi a contatto del lo schieramento nemico per disturbar lo e precisarne i dati ; prevenire il ne mico su tratti di terreno importanti Ma in terreni di configurazione molto varia, collinosi come quelli prescelti specie se solcati da corsi d'acqua, que sto secondo compilo assume importan za immediata prevalente e l'assolvi mento di esso diviene condizione indi spensabile per adempiere al primo compito, che è sempre da considerarsi principale per assicurare la regolare avanzata delle grandi unità che se guono. L'avanscoperta azzurra La signorilità che nella azione d comando trasfonde il capo degli espio ratori rossi ha formalo del suo nucle uno strumento pronto e compatto per adempiere brillantemente al compili difficili della prima giornata di manovra. Dalla parte azzurra, il gruppo di ca¬ l e la più salcja funzionej|i_„esplprazlQ valleria proviene dal reggimento Cavalleggeri di Alessandria. I suol squadroni conobbero le giornate eroiche di Palestre nel '59, di Custoza nel '66 e poi quelle di Caporetto e di "Fremo nella guerra mondiale. Due volte è decorato al Valore. In intima fusione coi cavalieri sta un battaglione di bersaglieri ciclisti del 9.0 Reggimento. Gli astigiani che conobbero le giornate di Custoza, le campagne di Libia e tutte quelle della grande guerra, stanno oggi sotto il comando di uno dei nostri più valorosi soldati, il colonnello Messe. L'eroe di Col Moschin, quegli che alla testa del suo nero battaglione di assalto, nelle tragiche vicende del Monte Grappa, alto portando il gagliardetto invitto, impose al nemico la sua volontà vittoriosa, 5 volte decorato al valore, aiutante di campo di S. .M. il Re, si confonde tra i suol bersaglieri per meglio educarne lo spirito e-comprenderne il cuore. L'ho visto al campo di Ceva, tutto preiò dàUe cure della sua truppa. Il ricordo di due anni di guerra libica trascorsi come compagni di arma, mi è particolare motivo di orgoglio. L'azione di questo gruppo celere che agli ordini del tenente-colonnello Massone, si misurerà con 11 gruppo del conte- Di Bergolo, non sarà facile nè semplice. Esso infatti è considerato in impiego di esplorazione vicina in man canza di esplorazione avanzata, se incontra forze superiori ne dà immedla ta notizia col mezzi più celeri e mul tipli, e si adopera con ogni sforzo per trattenere l'avversario, sfruttando fuoco e terreno nell'attesa dei rinforzi che il Comando superiore farà solle ertamente affluire. La tradizione militare ed di presente ottimo allenamento delle due armi unite per un solo intento, affidano della migliore esecuzione degli ordini. Il movimento delle grandi unità Questo è il quadro delle competizioni più notevoli che si effettuano nella giornata del 16. E" lotta di infiltrazione, di sagace penetrazione, di astuta manovra, di sollecita, impresa, di impe tuosa azione. Gli strumenti più belli più arditi, più celeri che il nostro Esercito possiede sono 1 due Corpi che oggi si cimentano: cavalieri e bersaglieri. Sono due elementi necessari I l'uno all'altro per attuare la più certa dne e di "sicurezza. I ciclisti sfruttano' le strade e si mantengono in nuclei di formazione compatta per sviluppare al bisogno una potente azione di fuoco ; 1 cavalieri si polverizzano fuori strada, rovistano, penetrano nei cascinali, superano i boschi, attraversano terreni liberati, constatano l'assenza o meno del nemico, manovrano in dettaglio per penetrare il più possibile entro al dispositivo nemico, cosi l'azione dei singoli si compenetra con quella dei reparti, e dal tutto scaturisce la sicurezza per la marcia della grande unità. *** Altro aspetto importante della manovra odierna è quello del trasferimento delle due grandi unità. Quella rossa passa un fiume, il Po, su due ponti, proseguendo poi la marcia su di una sola strada. Il movimento comporta un accurato studio logistico relativo ai tempi di incolonnamento, soste e sfllamento dei diversi scaglioni di marcia. Quella azzurra, marcia verso il nemico su più colonne affiancate, sfruttando cioè tutti gli itinerari ed aache i mezzi di trasporto disponibili, mantenendo però sempre i legami tattici. La giornata di oggi si chiude con l'avvicinamento dei due partiti . Essi seguendo le linee orografiche del terreno, hanno operato una leggera de viazione verso est. Gli elementi estre ini.si .guarderanno a pochi chilometri di distanza. Le artiglierie non entreranno ancora in azione, le aviazioni completeranno le esplorazioni, gli aerostati innalzati sul terreno di manòvre scruteranno le insidiose colline iella zona di marcia A sera di questo giórno nessuna ipotesi risolutiva è possibile formu lare. 1 due partiti sono animati, come si è detto, da uguale spirito offensivo, si combatteranno ad anni pari e a pari condizioni di tempo e di luogo Ma' il campo tattico è il più infido il più incerto, il più malsicuro di tutte le situazioni; le unità inquadrate subiscono talvolta ripercussioni decisive da azioni svolte sulle grandi unità dello schieramento affiancato, e nulla può assicurare che un fatto di questo genere possa intervenire a modificare il contenuto della condotta offensiva dei due partiti manovranti. A PALUMBO

Persone citate: Cocco, Massone, Messe, Moschin, Mottura