"Colammo in fiamme sul mare grosso,,

"Colammo in fiamme sul mare grosso,, "Colammo in fiamme sul mare grosso,, Come Courtney e i suoi tre compagni furono salvati sull'Oceano dopo terribili peripezie L'apparecchio si incendiò a mezzanotte a 500 metri di altezza Londra, 3, nottp. Fu il transatlantico inglese Minnewaska a salvare, a 800 chilometri circa dmlìe Azzorre, il capitano Courtney e) i suoi tre compagni, a bordo delVidropla.no Balena in rotta verso San Giovanni di Terranova. » Abbiamo salvato il capitano e l'equipaggio dell'idroplano. Tutto va bene », fece sapere il comandante del. piroscafo, lasciando il resto alViminaginazionc del mondo. Oggi si apprende che per poco non è andata male. Il chiarimento à del capitano Courtney stessa, e si condensa in questo radiogramma alla londinese Star, che lo pubblica stasera : « Raccolto dal Minnewaska dopo terribili peripezie. L'apparecchio si incendiò verso mezzanotte, a 500 metri di altezza. Calammo in fiamme sul mare grosso ». Un ragguaglio addizionale è pervenuto oggi dal transatlantico Cedric. Esso dice che l'idroplano ha dovuto essere abbandonato e assicura che l'equipaggio è incolume. Il laconismo del capitano Courtney significa che egli riserva il tragico racconto del sinistro in pieno Atlantico ai suoi amici intimi di FleelStreet, che non _ mancheranno di pubblicarlo. Tuttavia, il pilota non ha tralasciato di radiotelegrafare anche i nomi, dei suoi, compagni ai proprietari del piroscafo salvatore, i quali ricevevano oggi il seguente telegramma: a Esprimiamo la più profonda riconoscenza per il nostxo salvataggio alla vostra Società e at\ comandante della Minnewaska ». Immediatamente, un radiolelegrama fu spedito dalla Società al capitano del piroscafo. Il radiogramma dice: « Trasmettete i nostri ringraziamenti per il messaggio rice-f vitto. Ricevete le nostre felicitazioni e ritenetevi fortunato di avere potuto salvale degli aviatori in pieno naufragio sull'Atlantico ». Per ora la cronaca finisce qui, con la sola aggiunta che Courtney naturalmente radiotelegrafò la notizia della propria salvezza anche alla moglie, esorlandola, a non preoccuparsi affatto. La signora Courtney, che dimora a Londra, protesta di non avere provato la minima sensazione quando seppe che l'apparecchio del marito s'era tuffato nell'oceano. La sagoma del « Balena » era stata disegnata appunto per tenere il mare almeno 48 ore. Nella eventualità di un tuffo involontario, il. marito sarebbe stato raccolto con comodo da qualche piroscafo di passaggio. Non era dunque il caso di strapparsi i capelli. Adesso, la stoica signora sa che un poco di fuoco andò mischiato all'incidente. E' pur vero che non mancava l'acqua per spegnerlo! Il capitano Courtney teneva già a suo credito tutta una serie di sinistri mortali, stupendamente neuti 'lizzati e canzonati all'ultimo istante, e non può rivestire per lui carattere di straordinaria novità questo incidente in. seno all'Atlantico. Il suo vero rammarico deve essere di non aver potuto neanche stavolta raggiungere a volo l'America. Vi approderà per via di mare sul « Minnewaska », atteso per lunedì prossimo a New York. Un giornale del mattino reca che il finanziatore dell'impresa è stato il signor Hosmer, il quale avendo ricchezze favolose nutriva la ambizione di passare alla storia come il primo cittadino canadese che avesse eseguita la traversata aerea dal vecchio al nuovo mondo. Il si gnor Hosmer provvide i fondi, otten ne un posticino d/i passeggero a bordo del Balena e fu testimone oculare del movimentato naufragio del suo disegno. M. P.

Luoghi citati: America, Azzorre, Londra, New York, Terranova