L'Istituto Agricolo ((Bonafous))

L'Istituto Agricolo ((Bonafous)) L'Istituto Agricolo ((Bonafous)) Lucente, la bella e serena borgata, Bai piccoli orti, raccolti e casalinghi, fe la regione suburbana che più di tutte ha conservato il carattere agricolo del tempi passati: è giovato forse alla conservazione di Questa caratteristica la mancanza di un mezzo, che collegasse più intimamente il sobborgo alla città (la tranvia elettrica, che ora vi giunge, è stata inaugurata soltanto l'anno scorso). Certo si è che nelle pie cole vie costeggiate dai rigagnoli, che 6i spingono Ira piccoli giardini e basse casette, si respira nella regione di Lucento, ancora un'aria di campagna e di agreste pace, che fa pensare lontana assai la città con la sua vita affannosa e rumorosa. Lucento è, invero, la culla delle tra'dizioni agricole nostrane; e se la popolazione, per la sua parte, si mostra qui più incline a conservarsi in ottimi rapporti con la terra, la previdente bontà di una grande anima vi ha posto le basi di un'opera degna, principalmente in questi tempi, di ogni considerazione. Sorge a Lucento, infatti, «nell'Istituto Agricolo, che il cav. Carlo Alfonso Bonafous vi organizzò fin dal 1872. inspirandosi ad elevatissimi concetti di filantropia e di redenzione umana. .« Am éliorcr Vhomme par la terre et la terre par Vhomme ». L'azienda-modello Il cav. Bonafous, del quale l'Istituto 'Agricolo di Lucento porta ora il nome, volle che ivi si raccogliesse™ giovani di famiglie disagiate, per avviarli all'agricoltura e formarne dei provetti agricoltori e dei cittadini coscienti ed onesti. Ciò fu espresso in precise disposizioni testamentarie dall'insigne fondatore, che seppe dar corpo e vita a quel mirabile concetto da lui espresso nel suo testamento: egli deve aver avuto nitidissima la visione del valore educativo clic il lavoro dei campi può esercitare sulle, anime giovanili- e si può dire, ancora ch'egli abbia precorso i tempi mostrando tutta l'importanza sociale ed economica, che ha per l'Italia nostra il ritorno alla terra. La sua fondazione, di carattere eminentemente, pratico e. professionale, prescindendo anche dal valore che assume come opera di beneficenza, può venir oggi considerata iniziativa realmente benemerita nel campo nazionale: e non soltanto per quel che riguarda i problemi d'indole strettamente attinenti all'agricoltura. L'imponenza dell'accesso all'Istituto, teso più solenne dalla grandiosa alberata che fa capo alla strada comunale, l'ampiezza dei cortili, il numero dei fabbricati adibiti a studi, a camerate, a refettori, a magazzini, a stalle, a depositi agricoli, ecc. eòe, l'estensione dei terreni coltivati dicono a prima viteta al visitatore tutta l'importanza e la potenza dall'Istituto';' dai '1872 ad oggi, esso è andato gradualmente 'svolgen dosi in ogni ramo delle' sue attività be nefichc ed agricole, ed oggi può dirsi all'avanguardia di ogni movimento tendente allo sviluppò e al miglioramento razionale dell'azienda agricola. Magnifiche prove Per la ©ratica agraria, l'istituto dispone infatti di un'azienda modello in cui sono curate le varie bianche delle colture intensive ed estensive e degli allevamenti in atto. Gli alunni tutti hanno così modo di passare successivamente ed a turni definiti nei singoli reparti: giardinaggio, orticoltura, frutticoltura, grande coltura, allevamento vari ed acquistano cosi una reale pratica nei vari lavori integrata da insegamenti teorici interni che han raggiunto in questi anni un preciso coordinamento con la parte professionale delle loro occupazioni. Gli educandi possono inlatti compiere nelllstiluto stesso gli uliiini anni delle scuole elementari, dopo i quali vengono inscritti a un regolare Corso Integrativo di tre anni, abbinati a tre corsi di agraria e di zootecnia svolti lutti sotto la guida di espeni cultori delle varie discipline. i a e a , i o n e i i , a n o e o i Completano quest'istruzione prove ed esperimenti che si conducono sotto l'egida della Commissione di propagar, da granaria della Provincia di Torino; detti esperimenti interessano tulli gli scolari e si sono particolarmente interessati in questi anni in cui la voce del Governo ha chiamato a forti e nuove battaglie ; sono prove periodiche ed esperimentazioni pratiche di concimazioni, di lavori vari, \, alle quali i giovani assistono ,o la guida di valenti istruttori, ne esaminano e controllano i risultati e da tutto traggono argomento e materiali per la propria preparazione. Il R. Istituto Zootecnico e Caseario per il Piemonte è ancor oggi tempo rancamente ospitato presso l'« Istituto Bonafous • : e d; questa fortuna si profitta largamente per trarre anche su ciò che si riferisce agli allevamenti in atto il maggior profitto didattico a favore delle scolaresche. Per interessamento lodevole dell'attuale direttore dell'Istituto, prof. Giuseppe Begala, s'è potuto ottenere che l'Istituto fosse presente a tutte le Mostre che si svolgono nel corrente anno in Torino: e cosi l'Istituto ha modo di dimostrare la propria attività sia nella Mostra permanente, sia in quelle temporanee. L'Istituto ha preso parte alla Mostra di Cerealicoltura, esponendo nello « stand » apposito ilei Palazzo dell'Agricoltura, campioni eletti di grano coltivati come contributo alla « battaglia del grano » ; ha impiantato poi, con be siiame proprio, una. stalla modello al Pilnnetto, ove è in azione anche il sistema di mungitura meccanica; ha organizzato al Pilonetto stesso un piccolo modello di orto permanente, e infine ha fatto impianti per la coltura della soia, per quella del tabacco, per gelsi e conifere. La partecipazione dell'Istituto alla Mostra temporanea primaverile è staia cosi cospicua che la Giuria gli ha assegnato quattro premi fra cui uno d'onore (unico nella categoria) e una medaglia d'oro; per la Mostra temporanea autunnale, si avrà ancora una larga inartecipazione del « Bonafous », principalmente per quanto riguarda lai frutta e ì fiori. U fine umanitario L'Istituto accoglie ora ail'incirea cento e dieci alunni dei quali molti — il 60 per cento press'a poco — orfani di guerra e giovani diseredati dalla fortuna, per cui l'opera sua benefica si va realmente svolgendo verso la classe più bisognosa della nazione. Ma anche questo norentissimo Istituto ha una sua crisi per cui molta .parte della sua azione filantropica dovrà venir ridotta o soppressa se non interverranno in tempo adeguati provvedimenti: le finanze dell'Istituto, costituite da rendite che in passato potevano bastare ad ogni bisogno, si dimostrano oggi assolutamente insufficienti: le spese crescono in modo impressionante: l'Azienda Agricola, per lo stesso suo carattere spe rimentale. nun può rendere gran fatto: e l'Istituto, Ente morale autonomo, nonriceve _ come erroneamente da talu-no si crede — aiuti alcuni dal Muni-L-ipio, ma unicamente alcuni sussidi daEnti cittadini, di scarsa importanza. Ove provvedimenti adeguati non vengano .sollecitamente presi. l'Istituto si troverà nella dura necessità di ridurre al minimo il numero degli alunni accolti e d'interrompere così quella più grandiosa opera di sana propaganda agraria avviata da più di mezzo secolo con crescenti ed ottimi risultati. 1 fini umanitari dell'Istituto e le speciali sue condizioni ci fanno sperare che, principalmente nel periodo attuale, non mancheranno generose e munifiche persone che vorranno dare al¬ l'Istituto la possibilità di continuare la sua opera di bene e alla nostra Cit-tà il vanto di un Ente che svolge unacosi importante azione in prò della migliorata agircoitura di domani, dalla tiualt tanto e lecito sperare. L. P.

Persone citate: Carlo Alfonso Bonafous, Giuseppe Begala, L. P., Lucente

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Torino