I superstiti della spedizione polare in treno per l'Italia

I superstiti della spedizione polare in treno per l'Italia I superstiti della spedizione polare in treno per l'Italia j a o e e Harvik, 26 sera. Stamane, alle ore 7,30, è qui giunta la R. Tfave « Città di Milano ». A riceverla erano il rappresentante la Legazione d'Italia a Stoccolma ed il sindaco di Narwik. Sulla banchina del porto si era radunata della folla, tra cui si notavano operatori cinematografici, fotografi e giornalisti norvegesi e stranieri. A bordo della Città di Milano, oltre ai superstiti dell'equipaggio dell'Italia si trovavano tre svedesi che avevano preso parte alla spedizione con slitte e cani per le ricerche dei Latriam 47. Non appena la passerella di sbarco è stat<? abbassata, la guardia di servizio ha impedito a chiunque l'accesso sulla nave. Una speciale carrozza ferroviaria era stata condotta sulla banchina per caricare direttamente i superstiti della spedizione polare. Gli italiani partiranno questa sera per l'Italia, via Svezia. L'aviatore comandante Ragazzoni era giunto ieri sera da Tremsoe, insieme agli amatori svedesi che parteciparono alla spedizione di soccorso alio Spi&zberg. Nurneroso pubblico fece agli aviatori un'entusiastica accoglienza. Il comandante Ragazzoni è ritornato a Tromsoe la notte stessa. . (Stefani). La rompighiaccio « Sedorv » alla (tetro* di AnundMO e Alessandrini Mosca, 26 mattino. L'Agenzia Tass comunica che la nave rompighiaccio Sedorv, che si trova nelle acque artiche dell'Unione delle Repubbliche Sovietiche, con un idrovolante a bordo, procederà presso Capo Flora, nella Terra di Francesco Giuseppe, e in direzione Nord-Ovest, alle ricerche di Amundsen e del gruppo dell'Italia rimasto con l'involucro, poiché si ritiene che tanto Amundsen quanto detto gruppo possano essere in tale zona. La questione dell'efficienza del « Latham »; Nuove polemiche francesi Parigi, 26, notte. La polemica sui raids aerei francesi continua a fare scorrere molto inchiostro, il Petit Bleu scrive, con irritazione: « Il tenente Paris, in panne alle Azzorre, non potrà continuare il suo raid verso l'America perchè uno dei suoi motori ha bisogno di serte riparazioni e l'altro deve essere sostituito. Questo insuccesso non può essere certo attribuito aH'ecceDente tenente Paris. Chi è dunque il responsabile di uno scacco così poco lusinghiero per il Paese, soprattutto quando cose del genere ei ripetono troppo sovente? Si ..dice che delle prove erano 6tate fatte. In quali condizioni? Due motori su due fuori uso dopo dieci ore di volo, quando un motore deve- poter fare cento ore senza essere riveduto! E' certo eccessivo. Quale è dunaue il costruttore al quale dobbiamo onesto fatto, che rallegrerà i nostri concorrenti sempre contenti di quanto ci accade di sfavorevole ? > L,'Oeuvre, dal canto suo, riferendosi alle rivelazioni del Paris Soir che vi comunicammo ieri sera e aggiungendovi l'eco delle voci raccolte direttamente nei circoli competenti, asserisce: « Tra i camerati di Guilbaud si mormora che la cosa più urgente era di sbarazzarsi di un uomo che era prontissimo a compiere la traversata da est a ovest dell'Atlantico sul suo Latham. Bisognava lasciare al tenente Paris il mezzo di compiere i suoi preparativi e di effettuare per primo la traversata suHa sua Fregate. Dispute di bottega e intrighi al ministero della Marina. Voci contrastanti, che non sembrano essere prive di una certa base e che richiedono una inchiesta rigorosa Se risultassero esaite, dovremmo notare che il sacrificio di Guilbaud non avrà neppure permesso alla Fregate di riportare il trionfo che il suo costruttore disegnava. I suoi due motori sono inutiliaznti, il tenente Paris è immobilizzato alle Azzorre. E' da chiedersi ohe cosa sarebbe accaduto se avesse tentato la grande traversata senza scalo. Orbene, egli era munito di motori che ad un recente concorso organizzato dalla Aeronautica erano stati classificati come primi, come i veri motori per records al lunga durata, laddove altri, per esempio quello col quale Costes e Le Brbc fecero il giro del mondo, erano tratteti con disdegno dai personaggi ufficiali. Non spetta a noi intervenire tra costruttori - e tecnici, ma non possiamo notare senza -1tristezza le troppe voci, 6la confermate N:i. Inventate, che corrono sulla nostra V - motori I ». bscvpucpmiPuubtrdvptddvbpzddzaglalcffin—lcss—lc[ pIl Paris Soir, intanto, continua a battere perchè si faccia una inchiesta e ad interrogare autorità e tecnici sulle delicate questioni sollevate. Scrive il giornale, riferendo le proprie conversazioni con questi ultimi: « Le rivelazioni da noi pubblicate circa le condizioni nelle quali venne preparata la spedizione Guilbaud-Amundsen al Polo Nord, hanno suscitato in tutti i circoli una grande emozione. Parecchi dei nostri confratelli si sono uniti a noi per esprimere l'avviso che una commissione di inchiesta dovrebbe essere designata per fare la luce tra le varie opinioni egualmente autorizzate che sono state emesse. Ricordiamo che certi amici di Guilbaud, aviatori qualificati tanto per le loro imprese quanto per le loro conoscenze tecniche per contestare le affermazioni dei servizi ufficiali dell'Aeronautica, si dicono certi che il Latham venne inviato in soccorso della spedizione Nobile con una fretta generosa, ma deplorevole. Essi pensano che la designazione del Latham era controindicata dalla natura stessa dei suoi motori e da certi particolari della sua costruzione. Il motore era a raffreddamento ad acqua ciò che lo esponeva ai maggiori incerti attraverso le regioni polari, mentre d'altra porte le bocche di aria dell'apparecchio si trovavano nella carlinga di modo che, in caso d'incendio, gli aviatori dovevano essere forzatamente vittime di un ritorno di fiamma. Il ministero della Marina non nega le caratteristiche che vengono attribuite al Latham. Ma — si obbietta — esse non avevano nulla di particolarmente pericoloso, e' la miglior prova la si ha nel (Tradimento dato dalla commissione tecnica alla scelta del Latham per la spedizione al Polo Nord. Noi abbiamo potuto vedere stamattina il tecnico che ha seguito da vicino la preparazione della spedizione Guilbaud. La sua opinione è che il massimodi garanzie e di sicurezza sono state*T)rese dai servizi ufficiali, e che se vi è stata qualche imprudenza bisogna cercarla altrove. « Il Latham — egli ci ha dichiarato — è stato preparato per lunghissimi viaggi e in particolar modo per tentare di battere il record di distanza in linea retta. Secondo i risultati ottenuti, doveva essere preferito alla Fregate o ritirarsi davanti a questa per la traversata dell'Atlantico. Ciò vuol dire che l'apparecchio era solido. « — La sua solidità non è in causa. Quello che si contesta è che fosse preparato per sorvolare senza pericolo le regioni artiche. Si è parlato di un cambiamento di motore all'ultimo momento... «— E' inesatto. Il Servizio tecnico che organizza il collegamento tra il Ministero della Guerra e quello della Marina ha semplicemente prescritto certi mutamenti resi necessari dalla natura della spedizione che si doveva effettuare. E questi mutamenti dovevano essere effettuati entro un limite di ventiquattro ore. « — Erano sufficienti? «— Si trattava di poca cosa: di aumentare il consumo della benzina e di regolare l'ostruzione dei radiatori mano a mano che la temperatura si raffreddava. «—Il Servizio tecnico si è assicurato che le disposizioni prescritte erano state compiute? « — E' verosimile. Esso è composto infatti di uomini di alta coscienza co me Leone Poincaré, ex-direttore della Chalais-Meudon. «—La questione sarebbe dunque di sapere se, data la fretta di soccorrere Nobile, il Servizio tecnico non abbia creduto doveroso dipartirsi alquanto dalla sua abituale coscienza... «— Vi è stata, e questo è incontro vertibile, una deplorevole precipitazione. Ma questa precipitazione era provocata da tutti e credo anche da Guilbaud e da Amundsen. Per giungere, per primi allo Spitzberg essi hanno forse trascurato certe precauzioni che si imponevano. Volendo uscire dalla nebbia, saranno scesi troppo in basso verso il mare, avranno urtato un ban co di ghiaccio... « — E' una ipotesi, ed è certo che tntte le ipotesi sono permesse. Ma il Latham era atto a sorvolare il Polo Nord? Ci sembra che questa sia la questione essenziale. « — Il Latham ha intrapreso la tappa Bergen-Spitzberg con una temperatura di poco inferiore a zero. Esso aveva le stesse caratteristiche degli aeroplani che effettuano nell'inverno il'tragitto Parigi-Berlino con una temperatura ben più rigorosa. Ecco un particolare che risponde in modo ab[bastanza chiaro alla vostra domanda « Fin qui il nostro interlocutore. Noi abbiamo voluto raccogliere con la massima obbiettività la sua testimonianza. Essa contraddice le voci che abbiamo qui raccolte. Ma appunto perchè delle opinioni cosi autorevoli tanto da una parte come dall'altra si urtano con tanta chiarezza, riteniamo che un arbitrato si imponga. L'opinione pubblica ha bisogno di essere assicurata che il Servizio tecnico del Ministero della Marina non decida mai una spedizione aerea senza aver prese le disposizioni necessarie per la salvaguardia degli aviatori ». La questione è stasera a questo punto e non è ancora possibile dire quali ne saranno gli ulteriori sviluppi. Data tuttavia la circostanza che le Camere sono chiuse, ci sem lira improbabile che l'idea della in chiesta possa fare realmente molta strada. C. P. lvlcc