Problemi di vita e riforme d'ordinamenti

Problemi di vita e riforme d'ordinamenti Problemi di vita e riforme d'ordinamenti La vasta eco dell'articolo del « Popolo d'Italia» sulla natalità == La riforma amministrativa della Provincia al Consiglio dei Ministri == I lavori della Commissione del Codice eaiPer la nataltià Contro il malthusianismo Roma, 21 notte. L'articolo del Popolo d'Italia, che controbatte i rilievi fatti sulla questione demografica dall' « Observer » del Secolo-Sera, trova nella stampa romana lairga-eco di consensi. Com'è noto, l'articolista del Secolo-Sera esaltava la limitazione cosciente delle nascite, affermando che la migliore qualità compenserà la minore quantità; alla quale tesi, giudicata deplorevole, Il Popolo d'Italia ha obiettato che la quantità è l'elemento base per la qualità: « Senza Quantità non c'è qualità. Senza numero non c'è potenza, come senza alberi non c'è foresta e senza uomini non c'è umanità». Ed è falso « che le minori nascite siano migliori dal punto di vista fisico ed intellettivo; i primi nati sono sempre i più deboli; di regola il primo nato è femmina; nei paesi a nascite diminuite, infatti, le femmine superano di gran lunga i maschi: la fisiologia ci dice che 1 più forti vengono in seguito. La primogenitura non sempre si accompagna all'intelligenza ». L'articolo concludeva: « Como si fa a sostenere la prevalenza della qualità sulla quantità e a fare del larvato neo-malthusianismo in contrasto nettissimo con la politica demografica del Governo, sintetizzata nella formula logica e attuabile: « massimo di natalità, minimo di mortalità»? Sa o non sa Observer che in tutte le città dell'Alta Italia le tombe superano le culle? Questa è la tremenda realtà. Nei cimiteri, signor Observer, c'è la pace dei morti, non la potenza del popoli t ». Ora, rilevando l'importanza dell'articolo del Popolo d'Italia, la Tribuna osserva: « In realtà è bene che la mentalità diversa, la mentalità positivistica, irreligiosa, calcolatrice, si manifesti di tempo in tempo, perchè proprio per la natalità è massimamente necessario ricercare nel profondo gli egoismi dell'astinenza proliflcatrice e del calcolo anche familiare, e portarli alla condanna, fuori di tutte le discusanti tortuose e volgari, compresa quella falsissima che nella prolificità ridotta e regolata egoisticamente, la razza si affini. L'educazione atea, positivistica, materialistica, è ancora troppo viva, ancora in piena corrosione sopratutto nelle classi cosidette' borghesi, nelle classi dirigenti, per.non doverla scovare, e convincere nettamente, senza quartiere, di antifascismo e di antlitalianità. Dobbiamo^ dire che chi rifiuta di aver figliuoli io ne vuole pochissimi, non è degno di chiamarsi fascista, anche e sopratutto se vuole essere un dirigente della nuova società. L'anti-proliflcità consapevole e responsabile, è1 diserzione e come tale va giù dicata ». Il Giornale d'Italia scrive che in Italia, tra i medici e gli scienziati in genere, i seguaci delle dottrine mal thusiane sono più di quello che non si creda. E soggiunge, nei riguardi della selezione delle nascite: « Quanto nel Secolo osservava « Observer », che cioè la diminuzione razionale (dice razionale perchè è il ter mine di moda e che risponde) giovi alla selezione, non è vero ed è provato il contrario dal Popolo d'Italia incon futabilmente. L.a selezione — la giusta selezione, osserviamo noi — è il por tato delle generazioni spontanee e non è niente affatto nelle volontarie limi fazioni e nei calcoli razionali. La ra zionale diminuzione delle nascite prò cede da dottrino esclusivamente e ciecamente individualistiche, da dottrine, cioè, che non tengono in alcun conto, Iche non considerano più, che ignorano;dpmmpdTdtctrlpsIlttpctlCcvlscfcmacdtrplla superiore vita della Nazione e. dello Stato: in una parola procede da dottrine anazionali e antinazionali, cui si deve dare la caccia ora, subito, perchè ora in Italia sono agli inizi. Razionalizzare la ragione: che còsa è dato di più utile e di più alto agli uomini e ai popoli? La ragione è data agli uni e agli altri per distinguersi dal resto degli animali e per elevarsi. Ma quando la ragione è spinta oltre i limiti consentiti, olire le fondamenta che natura pone, diventa profondamente irragionevole, diventa un fattore di regresso, di decadenza, di degenerazione. Così fanno inesorabilmente quanti ispirano cattive dottrine che danno per feconda di buoni efletti la diminuzione delle nascite ». Il Corriere d'Italia sorive: « Il tentativo degli economisti neomalthusiani ripreso dall'» Observer » del Secolo, di spogliar-' la questione demografica di ogni contenuto etnico per dare la parvenza scieltiflca alla dottrina e alla propaganda contraria all'aumento delle natalità, è stroncato ira dalla logica serrata del più importante giornale del Regime. Le documentazioni storiche e ie confutazioni dottrinarie sono schiaccianti. A noi piace rilevare sopratutto l'esempio di Roma che, come riconosce giustamente l'articolista del Popolo d'Italia, dimostra la decisiva superiorità dell'elemento religioso e morale sui moventi economici del problemi della natalità. Roma non %arebbe risorta, se sulle sponde del Tevere non fosse stata accesa la grande, inestinguibile face del cristianesimo ». 'L'Impero così conclude il suo commento : « La caratteristica di questo ventesimo secolo sarà un vertiginoso sviluppo scientifico e un immenso sviluppo di popoli. Vi saranno nuove fusioni di razze, alcuni popoli spariranno, nitri raddoppieranno. Noi vogliamo che l'Italia sia tra le Nazioni che aumentano. Perciò per noi il numero è potenza. Della qualità ci assicura l'esperienza secolare. ». »-*■» Il Sottosegretario Cavallero al saggio degli allievi militari Roma, 21 notte. Nel pomeriggio di oggi ha avuto luogo alla Farnesina il saggio finale degli allievi della Scuola milita centrale di educazione tisica, alla presenza de.1 sottosegretario di Stato alla guerra, sen. generale Cavaliere e il comandante del Corpo di armata di Roma, generale Vaccari. Gli allievi hanno ese ignito esercizi a corpo libero, assaliti \fu scUerm&t boxe e lotta giapponese, i terminati i quali sono stati passati in rivista da S. E. Cavallero, il quale si è vivamente congratulato col colon nello Lodomez, comandante della scuola. • Rettorato provinciale e Giunta Provinciale Amministrativa Roma, 21 notte. Lunedì prossimo, come è stato annunziato, si riunirà al Viminale il Consiglio dei ministri. Nel corso g I |£ì~t.e~ saranno rivestiti della carica ; decreto reale, poiché la Provincia Isdella sessione, che si prolungherà per due o tre sedute, saranno esaminati e approvati vari provvedimenti tra i quali di particolare importanza sarà quello per la riforma dell' amministrazione provinciale. Tale provvedimento, come si ricorderà, fu annunziato dal sottosegretario all'Interno, on. Michele Bianchi, nel discorso tenuto recentemente a Cosenza. Secondo il provvedimento in parola la nuova amministrazione della provincia sarà composta di un preside, coadiuvato da un vice-preside e da un rottorato provinciale. Il preside eserciterà le funzioni che la legge comunale e provinciale attribuisce ai presidenti delle deputazioni provinciali, ovvero alle deputazioni. Il rettorato della provincia, costituito dal preside e dai rettori, eserciterà le funzioni che 'a legge sopraddetta attribuisce ai Consigli provinciali. Il numero dei componenti il rettorato provinciale varièrà a seconda l'importanza delle Provincie. Il preside, il vice-preside e i rettori saranno nominati con decreto reale. -, Oltre al provvedimento per la riforma dell'amministrazione provin ciale, il Consiglio dei ministri esa minerà e approverà quello relativo alla riforma della Giunta Provinciale Amministrativa. Essa, in sede di tutela, sarà composta del prefetto, del vice-prefetto, di un consigliere di prefettura, del ragioniere capo della prefettura, dell'intendente di Finanza, del ragioniere capo dell'Intendenza di Finanza e di un membro designato dal segretario del Partito/ Fascista. .. Non è ancora spenta l'eco delle recenti polemiche che in Parlamento e fuori si sono svolte prò e contro la provincia, e pertanto II Giornale d'Italia ha creduto opportuno conoscere il pensiero in proposito del presidente della Federazione delle Provincie d'Italia, Sileno Fabbri, il quale sul contenuto della rv forma si è così espresso: . Lo spirito dì intensiva e Profonda rinnovazione che Mussolini ha porta; lo all'ordinamento dello Stato e de Comuni non poteva non manifestarsi anche ner la Provincia eretta alla di gnltà di Ente fascista. Il disegno costruttivo dell'Istituto è apparso nel recente discorso dell'on. Bianchi con sufficiente precisione, tale da convincere che nella formazione del nuovo diritto pubblico, il Fascismo ha segnato un capitolo per il quale darà ancora una volta dimostrazione della sua capacità rinnovatrice. La parola efficace dell'on. Bianchi, interprete autorizzato del pensiero del Capo del Governo, ha senz'altro reciso i nervi ad ogni spirito detrattore della Provincia ». L'intervistato ha poi così spiegato che cosa sarà il preside della nuova provincia e come 6arà rego lata la rappresentanza fra il pre side il vice-preside e il rettore: «il nome di colui che sarà preposto alla Provincia è ancor una volta derivato dall'Istituto di Roma. Duran: a i , i e a non esiste se non come Ente investito dallo Stato» 11 vice-preside lo sostituirà in caso di assenze; ì rettori comporranno con felice innovazione l'organo "deliberativo collegiale, composto di pochi nominati per decreto reale e clic conforteranno con opere di autorità tecnica e politica Insie. me la fattività del preside concretando la funzione politico-sociale che il Fascismo attribuisce alla nuova Provincia ». . . .. , Richiesto se la scelta dei rettori sarà libera o entro categorie determinate dalla legge, Fabbri ha detto: « Questo punto non è stato rivelato dal discorso dell'on. Bianchi. Solo il Duce ha elementi per la concreta determinazione. Possono però farsi del: le deduzioni dai principii già posti come fondamento al nuovo istituto. Soppresso ogni ordinamento elettora: le fissata la nomina dal Re, non si esce da questo bivio: o la scelta dei rettori ha finalità complesse — altri direbbero politiche — o si limita in essa, in tutto o in parte, la semplice espressione di interessi di categorie, lì corpo dei rettori sarà un collegllivi di pochi uomini fattivi e quindi meno agevolmente si comprende che la scelta di essi da parte del Governo del Re possa essere determinata o li mitata da categorie o designazioni che forse creerebbero, per un organo di particolare natura come la Provincia, ostacoli alla selezione sintetica dei movi amministratori provinciali. Bel •esto nulla esclude in via assoluta che i rettori possano essere scelli su designazione di terne sindacali e di categorie ». Infine l'intervistato ha accennato alle nuove funzioni dell'ente provincia e al sistema tributario in questi termini: i Si deve presumere che le funzioni della nuova provincia saranno completate da servizi di carattere intercomunale, affidati ai Comuni, mentre d'altro lato può prevedersi che, una volta fissato definitivamente il limi? e delia competenza funzionale dalle singole amministrazioni provinciali, dovranno fatalmente essere integrate le loro fonti di entrata con la più sicura tutela del contribuente e con l'intervento dello Stato per quei casi in cui la capacità dell'economia locale si dimostri sufficiente. Mussolini ha acquistato un nuovo titolo di ammirazione con la risoluzione del problema della Provincia fascista, problema essenzialmente politico, costituzionale e solo in via consequenziale problema amministrativo. Il disegno del nuovo Ente di diritto pubblico esposto a Cosenza dall'on. Bianchi dimostra ancor una volta come nel suo spirito creativo il Fascismo sia essenzialmente realizzatore, perchè il problema della Provincia ù anzitutto problema di realtà ». rSsgdlnttiMnrpssngsllfcNsdtpcfcstfsastpnafpdcvgupcs getto preliminare, del Codice Penale sta Il delitto di eccessiva velocità nel nuovo Codice Penale Roma, 21 notte. La Commissione nominata dal Ministro guardasigilli per l'esame del pro- e n i i e o o o rapidamente esaurendo i suoi lavori Si prevede che entro il mese di ago sto essa avrà esaminato tutto il progetto e presenterà quindi al Ministro della Giustizia le sue conclusioni. Sulla base di queste verrà poi redatto un nuovo progotto, il quale verrà presen tato alla Commissione interpaiiamen tare per l'esame definitivo. E' anche di imminente pubblicazione, a cura del Ministero della Giustizia, il primo dei numerosi volumi nei quali sono stati raccolti i pareri e le ossexvazioni sul progetto fatti dalle Commissioni forensi, dai Collegi giuridici e dalle Univer sita. In questi ultimi giorni la Commisslo ne, esaminando il terzo libro del progetto, che riguarda le contravvenzioni, si è occupata in modo speciale di quelle concernenti l'incolumità pubblica e la polizia sanitaria. Il progetto ha affrontato in pieno la questione della circolazione e della velocità dei veicoli. Nel libro secondo, che tratta dei reati speciali, è contemDlato, all'art. 434, il delitto di eccessiva velocità. Dice l'articolo: « Chiunque in luogo abitato o in tem po di pubblico concorso spinge un vei colo a v-Jocità eccessiva in modo da fare sorgere un pericolo per la pubbli ca incolumità, è punito con la reclusione sino ad un anno e con la multa da lire mille a lire diecimila. Se dal fatto derivi la morte di una persona, si applica la reclusione da tre ad otto anni: se derivi una lesione personale si applicano le pene stabilite negli articoli 581 e 583 (due anni di reclusione per lesioni personali, da tra a sei anni di reclusion3 in caso di circostanze aggravanti) ridotte ad un terzo. Se dal fatto derivi la morte o lesioni di più persone, si applicano le disposizioni della prima parte dell'articolo 79 (con corso di r«ati), ma la pena complessiva della reclusione non può superar* gli anni venti. Nel caso di morte dt una persona e di lesioni di'una o più persone, ad anni quindici. Negli altri casi si applicano le disposizioni dell'articolo 119 (caso di terrore sulla persona dell'offeso) ». »I1 delitto di eccessiva velocità è certamente il più originale fra quelli preveduti nel titolo che tratta dei delitti contro l'incolumità pubblica ed è destinato a suscitare i più disparati commenti. Le sanzioni sono di una forte severità perfettamente" giustificabili del resto se si considera l'enorme diffusio ne del mezzi rapidi di circolazione e 1° impressionanti statistiche degli investimenti, che offrono la prova certa di uno stato psicologico nei conducenti che tende ad una assoluta trascu ratezza per la vita e l'integrità delle persone. A completare queste norme vi sono nel progetto altre disposizioni che ri guardano le contravvenzioni concer nenti la pubblica incolumità. All'articolo 691 il progetto tratta appunto del l'uso non autorizzato di veicoli e di spone che « chiunque conduca veicoli nelle vie o in altri luoghi di pubblico transito, senza aver conseguita la abilitazione quando sia richiesta, è punì to con l'arresto fino a tre mesi e col l'ammenda da lire cento a lire mille^ Si applicano l'arresto da. tre mesi ad un anno e l'ammenda da lire 500 a lire 5000 a colui che, essendo sfornito dell'abilitazione richiesta, conduce au toveicoli circolanti senza guida di ro tale. La pena è aumentata se il fatto sia commesso da persone alle quali la abilitazione sia stata negata o revocata ». La Commissione ha discusso a lungo su queste varie disposizioni cercando di riunire in una sistemazione complessiva tutte le norme attualmente disseminate e disperse generando cori traddizioni e lacune nel codice penale e nelle legislazioni particolari. Sembra infine che la Commissione abbia proposto di arrivare fino alla confisca della macchina condotta dalle persone che non ne abbiano l'autorizzazione, così come avviene per i cacciatori non provvisti di licenza di caccia e di porto d'armi, ai quali viene senz altro confiscata l'arma. Un altro punto interessante su cui la Commissione ha portato il suo esame è quello che riguarda il commercio e la vendita delle sostanze, stupefacenti L'articolo 753 del progetto dice: « Chiunque nel commercio o nella vendita di sostanze stupefacenti o loro sto e la vendita, è punito con l'ammenda da lire mille a lire cinquemila ». , \nche su questo argomento la commissione In cercato di coordinare ogni norma in modo da poter svolgere una efficace opera di repressione nell uso delle sostanze stupefacenti. •.*.» L'ordinamento del personale coloniale Roma, 21, sera. Il ministro delle Colonie, on. Federzoni. in attuazione del nuovo ordinamento del personale coloniale, ha già provveduto a coprire 1 posti superiori del ruolo direttivo, sia con promozioni tra i funzionari di riconosciuto merito, sia con la nomina di estranei all'Amministrazione, di provata fede e di segnalate benemerènze fasciste, che avevano svoltò particolare attività nel campo coloniale. Sono anche In atto ed in corso 1 provvedimenti per nom piotare, con i medesimi criteri, gli altri quadri del personale. Da ultimo è Intervenuto il decreto 8.giugno 1928. pub blicato nella Gazzetta Ufficiale, N. 3066, del 18 luglio 1928, con il quale è bandito un concorso a $3 posti di volontari coloniali. Un altro concorso per egual numero di posti sarà successivamente bandito. Essi apporteranno alla Amministrazione elementi giovani, do tati di cultura specifica e di passione per le colonie. Il ministro conta cosi di dare alle colonie istrumenti adatti, oerchè nelle nostre terre d'Africa U prestigio italiano, riaffermato col va lore delle armi, possa essere mantenuto con fermezza e con fede. rpplvpdnnsldcimzlmssidcnvrfgsrdepscfmsmtassfszddepsdvnprpnlcpcè