La "ghiacciata,, ed io
La "ghiacciata,, ed io Discorsi di stagione La "ghiacciata,, ed io 10 sono per la ghiacciata. Ammetto fche ci sia quello che preferisce il gelato, la cassata, il caffè in ghiaccio così detto « automobile >, 11 < mazagran » cioè il caffè e latte sbattuto nei due bossoli d'argento, la • bicicletta », e altro genere di bibite, ma io sono per la ghiacciata. Vorrei fare dei neofiti, e siccome In Inverno non sono riuscito a tirarne più di una mezza dozzina dalla mia parte, cosi approfitto di queste giornate schiettamente estive per intensificare la mia propaganda, sicuro di essere letto con attenzione, se non addirittura « bevuto • dagli assetati torinesi. Premetto che non parlerò male del gelato; non ne sono un denigratore, anzi, lo ammiro: mi piaciono le sue forme e i suoi colori. Il sorbetto a punta, specialmente se è' alla fragola, ha una fisonomia letificante, arieggia, bene inteso salvando le proporzioni, certe guglie d'alta montagna, ylste nell'ora del tramonto. La sua \t morte » è quanto mai delicata, specialmente quando questa gli viene procacciata dalla mano gentile di una bella giovinetta. Al primo colpo di cucchiaino che gli mozza il capo o se volete, più poeticamente, che lo sfalda del suo primo e più alto petalo color di rosa, il sorbetto alla fragola si inchina da un lato e la sua anima inzuccherata cade goccia a goccia nello scodellino, con una melanconica dolcezza. 11 pezzo duro, al limone, se vogliatelo, muore più da guerriero, ma la sua agonia è meno estetica. Il suo cuore acidulo cade a larghe fette resistenti e compatte e queste, pur essendo già sotti ai denti, hanno degli Impeti di ribellione che ti fanno torcere la bocca o ti inchiodano una spina dolorosa proprio nelle tempia. La Quale spina è appunto la vendetta del pezzo duro al limone. Non parlo di Quelli al cioccolato nè tantomeno di quelli alla crema. Appartengono per conto mio ad una categoria assolutamente di second'ordine. Sono pezzi duri... effeminati, che si squagliano nella coppa prima ancora d'essere feriti; essi, dalli paura depongono in fondo alla medesima una poltiglietta insignificante che generalmente viene Ingollata dai bambini con grave scandalo delle madri, n « caffè in ghiaccio » non è nè carne nè pesce ; è un beveraggio ibrido, fatto con 1 fondi tìel caffè espresso e con pezzi di ghiaccio tanto grandi e irregolari che, quando ti sono entrati nella bocca te la tengono aperta per dieci minuti. Dieci minuti durante i quali non sai più dove mettere la sigaretta, nè dir una cosa un po' lunga e un po' gentile se sei in buona compagnia. Il « mazagran » da noi è quasi sconosciuto; cioè, lo si conosce sotto un altro nome e allora non è più la stessa cosa. Ad ogni modo quella spuma ghiacciata Unisce col pesarti sullo stomacché ti viene in uggia perchè è senza nome. E' strano come d'estate le bibite senza un nome ben preciso e definito siano antipatiche. D'inverno no. Se entrate in un caffè d'Inverno, e tra uno starnuto e l'altro chiedete al «barista», < qualcosa di caldo», quello vi dà un poncino e voi siete soddisfatti. Provate adesso, in questa stagione a chiedere al « barista » '« qualcosa di fresco » senza specificarne la qualità. L'uomo dietro al banco, con in una mano un pezzo di ghiaccio e nell'altra un martello per spaccarlo, vi fa un mucchio di domande alle quali li per lì non sapete ri spendere e il novanta per cento delle volte finite di prendere un caffè bollente perchè si dice che sia un dis E et ante. • Il « gasosino » owerossia la « bicicletta » è giù di moda; una volta era di moda perchè costava due soldi: ora che i due soldi sono caduti in disuso anche tra i mendicanti, la «bicicletta » ha perduta la sua popolarità. A me, francamente, non piace tanto, anche perchè in taluni locali dove la servono il cameriere, sturandola, usa lavarsi con quella la punta del dito indice. Ed eccoci, ora, alla regina multico Jore e trasparente delle bibite: la ghiacciata, lo, l'ho già detto, sono per la ghiacciata. Mentre sto scrivendo di lei, sogno di averne una sul mio tavolo, a portata di bocca. Sì, perchè per bere la ghiacciata non beco'rre neppure alzare il bicchiere al18 labbra — esercizio che in questa «turione costituisce già una fatica — basta infilarsi la cannuccia m bocca je c tirare ». . . Provate a « tirare » una ghiacciata al rflbes. Appena l'avete davanti comin ciate' a provare la gioia degli occhi ; U bicchiere scintilla come un enorme rubino e tutt'intorno, il ghiaccio straboccante, luccicante, cristallino lo riveste di un'atmosfera invernale. Soc chiudete gli occhi così da non vedere altro che il bicchiere della ghiacciata, e provate il primo refrigerio. Da quel miscuglio di piccoli ghiaccinoli e succo di frutto vien su un odorino fresco, un alito di neve, un sentore di paesaggio invernale. Siete già in piena frescura mentre seguitate ad avere la arsura in bocca. Ora chinatevi lentamente prendete la cannuccia a fior di labbra e .tirate»... Sembra di essere in paradiso. Ahi Vi siete di colpo messi a contatto con una anima siderale. L'anima della ghiacciata. E voi. tra le palpebre socchiuse, potete scorgere, come la ghiacciata generosamente, sappia darvi tino all'ultima goccia del suo sangue a zero gradi. Ecco che ad ogni sorso il ghiaccio Impallidisce, si imbianca, svanisce con. cedendovi tutta la sua rosata fragranza. Quando il ribes è finito vi resta ancora da compiere un lungo lavori quello di farvi scricchiolare il ghiaccio sotto ai denti. Voi è la ghiacciata, per qualche minuto siete diventati una cosa sola piena di fremiti e di brividi freddi e misteriosi, le vostre labbra hanno mormorata nella cannuccia chissà quali parole di consolazione e da quella ne 6on venuti gorgogli sospiri e soffi idraulici, per risposta. E il dialogo è continuato fino a che l'ultimo Pezzo di ghiaccio s'è attaccato alla cannuccia, fino a che la vostra gola è stata finalmente satolla di frescura... Adoro la ghiacciata al ribes. dnzglfgrilcpqdngzdpallbmmnAlndcnvcrscsdlnCsccvmcacdMPqtpcltrsPd
Persone citate: Jore
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