Il motore che ha battuto i records di durata e di distanza

Il motore che ha battuto i records di durata e di distanza Il motore che ha battuto i records di durata e di distanza Fiat A. 22 T. Sino a poco tempo fa, due sole nazioni si contendevano il primato mondiale del volo più lungo: l'America e la Germania. Il record stabilito da Berthand ed Acosta che, con apparecchio Wihight-Bellanca, volarono per 51 ore e 12', venne battuto dai tedeschi Edzard e Risticz che, con un Junkers-Junkers trimotore, tennero il volo per 52 ore e 22'. Ma gli americani tornarono alla riscossa con Haldeman e Stinson che, con apparecchio Wright-Stinson, portarono il record a 53 ore e 36'. Tra l'una e l'altra vittoria non vi è' che il vantaggio di un'ora circa: il tempo strettamente necessario per poter stabilire un record effimero, che il competitore avrebbe forse ancora potuto portare un poco oltre spremendo le estreme risorse del proprio apparecchio. L'Italia, entrando in lizza, ha cambiato completamente l'aspetto della lotta. Del Prete e Ferrarin, con apparecchio Savoia-Marchetti munito di motore Fiat A. 22 T., portavano di colpo il record a 38 ore e 37', segnando un balzo di ben 5 ore sul record prece dente e — quel che più conta — vincendo con motore ed apparecchio di serie, perfettamente in grado di rinno vare nel lavoro normale quotidiano le gesta eccezionali del circuito chiuso. Il monopdano Savoia-Marchetti S. 64 costruito dalla S.I.A.I., ha rivelato al tunnel aerodinamico di possedere il più alto grado di « finezza » finora realizzato, il che equivale a dire che lo studio dell'intero apparecchio è — dal punto di vista dell'avanzamento quanto di più razionale si sia oggi ideato. A sua volta il motore Fiat A. 22 T. ha portato la dimostrazione palmare che, nonostante il sovraccarico d'. radiatori, tubazioni, ecc., ecc.. per la circolazione dell'acqua dell'olio, un motore di aviazione a raffreddamento d'acqua — se ragionevolmente progettato — può riuscire più leggero di un motore a raffreddamento ad aria di pari potenza, e — quel che più conta — senza affatto dovere per questo perdere di robustezza, di rigidità e quindi di durata di funzionamento. Eppure il motore A. 22 T. non ha nulla di speciale, nulla di « forzato », nulla che essenzialmente lo differenzi dalla famiglia gloriosa dalla quale di rettamente discende. Ritocchi di dettaglio qua e là, qualche dispositivo indispensabile di sicurezza per la mag giore durata del volo, e tutto quanto è stato necessario fare per avere un mo tore che ieri ha superato brillantemente il volo di collaudo delle 104 ore di funzionamento ininterrotto, oggi si è aggiudicato un primato aspramente conteso da altri, e domani correrà per le vie del mondo nei servizi di aviolinea di lungo corso. Le prove di collaudo del motore E' bene distinguere tra volo di durata e volo di trasvolata: nel primo caso l'essenziale è di rimanere in aria quanto più è possibile, nel secondo si tratta invece di andare quanto più lontano e possibile. E' ovvio che ne risultano condizioni diverse di manovra dell'apparecchio e di funzionamento del motore. La prova ufficiale di collaudo ha considerato entrambi i casi. Per 52 ore continue il motore è stato fatto funzionare secondo un grafico prestabilito che riproduceva esattamene le condizioni del volo di durata; dopo di che, per altre 52 ore, il motore è' stato fatto funzionare secondo un grafico che riproduceva quelle di trasvolata: totale 104 ore di lavoro ininterrotto, nella condizioni più severe prevedibili in pratica. E come tutto questo non bastasse, s'era stabilito il vincolo, pienamente soddisfatto, che il consumo globale di benzina si mantenesse sotto i 3800 Kg.: sia nella prima che nella seconda parte della prova. Superato il collaudo e smontato il motore, si trovarono i vari organi in piena efficienza : anche quelli che per loro natura avrebbero dovuto andar maggiormente soggetti a logorii D record Del Prete-Ferrarin Sbaglierebbe chi credesse che il volo di Del Prete e Ferrarin sia stato compiuto in condizioni precarie perchè l'apparecchio, :nvcce, era munito di tutto il comfort, di tutto il rifornimento, di tutte le misure precauzionali che un navigatore aereo possa oggi desiderare. Dormitorio, illuminazione e riscaldamento elettrico, la radio, un faro potentissimo di atter raggio notturno, una serie completa e pressoché duplice di strumenti: nulla mancava, nemmeno la comodità di una cucinai La partenz-i venne effettuata con un carico di 6500 Kg. dei quali 3500 di benzina, 152 di olio, e poi acqua, viveri, razzi di segnalazione, paracadute, ecc. ecc. L'apparecchio decollò facilmente dalla pista, di Montecelio il mattino del 31 maggio alle ore 5,15 e prese a volteggiare fra Torre Flavia ed Anzio dop piando i piloni della F.A.l. con volo sereno e sicuro che si mantenne tale sino alle ore 15,52 del 2 giugno: momento in cui l'apparecchio atterrò soltanto perchè — per un errore di computo — si ritenne che la riserva di carburante stesse per esaurirsi. La durata del record risultò di 58 ore e 37', la distanza fra i piloni venne omologata in 7666 Km.; quella effettivamente percorsa (tenendo conto delle curve ecc.) risultò di oltre 8300 Km. Restava per tal modo non solo battuto per 5 ore il record precedente di durata; ma si superava, nel contempo, quello della maggior distanza in circuito chiuso, detenuto da Risticz ed Edzard con 4660 Km. Anche il più lungo volo in linea retta compiuto da Chamberlin e Levine con 6294 Km. resta superato di 1372 Km. 11 motore, rimesso sul banco, riprese a funzionare regolarmente.

Luoghi citati: America, Anzio, Germania, Italia, Savoia