I democratici contro la "corruzione repubblica"

I democratici contro la "corruzione repubblica"LE ELEZIONI IN AMERICA I democratici contro la "corruzione repubblica" von New York, 27 notte. Il keynole-speech (o discorso di apertura) della Convenzione Nazionale Democratica di Houston, pronunziato la scorsa notte dal signor Claudio Bowers, presidente temporaneo della Convenzione e redattore del giornale Evening World di New iYork, è stato un grido di guerra, un'arringa appassionata per esortare le truppe democratiche a marciare unite al combattimento, annunziando una vittoria certa qualora esse sappiano stringere le fila, dimenticare quanto le divide, e rimanere fedeli alla grande tradizione liberale del partito. In termini virulenti Claudio Bowers, partigiano dichiarato dei governatore Smith, ha denunziato la « corruzione » che secondo lui costituisce il segno caratteristico dell'amministrazione repubblicana. Egli ha aggravato ancora i termini nel seguito del suo discorso parlando addirittura di « putredine », ricordando gli scandali petroliferi del tempo di Harding, attaccando l'indifferenza dei poteri pubblici verso i colpevoli sotto Coolidge. Egli scongiurò i suoi correligionari politici e tutto il popolo americano a spazzare via ogni cosa. Topo questa violenta filippica contro la frode, lo sperpero e la concussione, l'oratore se la prese con eguale ardore combattivo contro la pretesa prosperità che il partito repubblicano si gloria di avere dato, da sette anni e mezzo, alla nazione americana- — Quattro milioni di disoccupati — ha esclamato Claudio Bowers — non sono un segno di prosperità. Un milione di fattorie deserte pure. La rovina profonda di quello che costituisce la base fondamentale dell'economia americana non .è prosperità. Prosperità illusoria, economia illusoria, statistiche illusorie, personalità politiche illusorie: ecco quello che sono stati questi ultimi otto anni, che appariranno ai futuri storiografi come la epoca illusoria degli annali americani. Passando alla politica estera, Claudio Bowers condannò in termini non meno sarcastici la « diplomazia del dollaro » e i dirigenti repubblicani che, egli disse, « non hanno saputo guardare in faccia il inondo quale è stato trasformato dalla guerra, nè assolvere i nuovi doveri che una nuova situazione Imponeva. I repubblicani sono andati al potere mentre godevamo della direzione morale della umanità, e hanno fatto di noi 4a nazione più sospetta e più impopolare del globo ». TI discorso inaugurale della Convenzione, dopo questa feroce requisitoria, è terminato con un appello alia bnttasrlia ed alla vittoria. . .' La conclusione della perorazione fu accolta da un,tale scroscio di applàusi che sembrava dovesse essere udito dall'America intera. Durante un quarto d'ora vi fu un baccano insvdcpLods—tizdgcaarnSgfiUqentosemlusmptossiQdfucddpdrpleinqfrdvpcdtechtaladcseNtipplavevijridlar infernale, reso più tremendo dallo squillare dello trombe, dagli urli di vittoria dei delegati, e dal trapestio delirante come se la sala fosse stata colta da un folle delirio. Che cosa potrebbero rispondere gli avversari? La soia disgrazia ò di non avere un oratore capace di accendere riamine di entusiasmo o pronunziare discorsi come quello di Bowers, il quale — dicono oggi i giornali democratici — « lanciò fiamme di indignazione e sputò fumo di invettive ». La « corruzione repubblicana » è divenuta l'emblema di vittoria, il grido di guerra del partito democratico. Bowers non ha parlato di altro ed ha ottenuto un trionfo che a giudizio di tutti nessun oratore repubblicano sarà in grado di ottenere in questa campagna elettorale. Si tratta di una stella di prima grandezza che ò apparsa oggi sul firmamento democratico degli Stati Uniti. Egli ha pronunziato uno di quei discorsi dinamitardi, esaltanti e rimbombanti, che sinora non erano stati sentiti nelle campagne elettorali di oltre Oceano. Sino a poche settimane or sono il signor Bowers era uno sconosciuto alla grande massa del pubblico. Si parlava di lui come di uno spiritoso giornalista e di un abile e divertente polemista. Oggi, è una delle personalità più popolari d'America; si è rivelato un oratore formidabile ed è riuscito a scatenare una furia di entusiasmo addirittura senza precedenti. Questo uomo, piccolo di statura, ma dotato di una voce stentorea, ha fulminato contro il partito repubblicano e si può prevedere che il suo discorso costituirà la piattaforma della campagna presidenziale del partito democratico. I 48 delegati che costituiscono la delegazione dell'Ohio e che avevano ricevuto 11 mandato di votare al primo scrutinio per l'ex-senatore Al leen Pomerene hanno deciso oggi, n seduta plenaria, col consenso di quest'ultimo, di portare i loro suffragi sul governatore Smith. Questa decisione assicura la nomina del governatore Smith al primo • turno, poiché 750 voti gli sono ormai ufficialmente acquisiti, cioè 20 di più della pluralità richiesta dei due terzi, che è di 730. Dato il tempo richiesto dalla confezione della piataforma elettorale, è probabile che a Convenzione consacri la sua sr duta notturna ad udire i discorsi che saranno pronunziati per la presentazione delle varie candidature Non è impossibile però che gli scru tini comincino subito, e che Smith possa, quindi, questa notte essere proclamato candidato del partito ala presidenza. Ma la previsione più verosimile è che il voto venga rinviato a domani, tanto per quello che riguarda ìà'dèsIgnàzSone'dèl'cand' dato coma,per quello che riguarda a scelta della piattaforma elettorale. (Petit Parisien). inrnNvmrJgzfslgs

Persone citate: Bowers, Claudio Bowers, Coolidge, Harding

Luoghi citati: America, Houston, New York, Ohio, Stati Uniti