La Convenzione Democratica s'affermerà sul nome di Smith

La Convenzione Democratica s'affermerà sul nome di SmithLe elezioni presidenziali americane La Convenzione Democratica s'affermerà sul nome di Smith New York, 26 notte. La Convenzione Democratica si e] riunita a Houston, la grande città} nuova sorta in pieno Sud agricolo,e che concilia in certo qua! modo; la civilizzazione del tipo industriale delle città dell'Est con le.tradizioni rurali alquanto ritardatarie* del Texas e degli altri Stati meridionali. Il compito che incombe àlltt^ Convenzione Democratica è appunto, quello di operare nel dominio, polita, . co una conciliazione simile, e di farSj . aderire allo stesso capo ed alla stes^ sa bandiera degli uomini cosi .di»' versi come sono i democratici citta» dini del Nord e i democratici cam». pagnuoli del Sud. Le due personalità più notevoli della Convenzione sono il governa» tore di New York, Alfredo Smith,e il senatore del Missouri, James Reed. Il primo, quantunque assente, dominava l'assemblea ed è stato dal suo ufficio di Albany (capitale dello Stato di New York) che sono partite le decisioni essenziali, mentre il se* condo dirigeva la lptta sul posto. . Con il solito accompagnamento dt squilli di trombe, rulli di tamburi, clangori di fanfare e sventolio di bandiere, la Convenzione Democratica si è aperta sotto un caldo tropi»... cale. La nomina del governatore Smith è assicurata. Nessuno però sa dire chi andrà alla Casa Bianca, La quasi identicità del programma democratico e di quello repubblica» no determina un confusionismo generale. Nessuno infatti è capace di dirci in che cosa i due partiti differiscano: sono d'accordo su tutto, ma Hoover è secco e Smith è umido. La cosa ha però poca importanza poiché — come dichiarava oggi'un con» gressista — a nulla vale parlare, di' umido e di secco quando, in pieno' regime secco, si può bere come se 1 America fosse inondata, di. alcool* E non é una esagerazione. Per ri» confortare dall' afa i congressisti; 1 contrabbandieri hanno radunato qui una provvista di « champagne » ba* stante per ubbriacare tutto il Gen*gresso f ^ ■ Si apprende all'ullima ore che S stato deciso di non sollevare la quo* stione della entrata nella Lega del» le Nazioni, n partito democratico» non ha punto voglia di precipitarsi nel baratro di un conflitto per il piacere di sostenere il principilo della collaborazione colla Lega ginevrina» che tutti qui si ostinano a considerare come morta e sotterrata. Persino il signor Baker, ministro della Guerra sotto il presidente Wilsonpur difendendo la Lega, è d'accordo che bisogna abbandonarla al suo fato se non altro durante questa campagna elettorale. Secondo l'opinione generale def cronisti politici, il senatore Tteed non riuscirà a raggruppare contro' Smith i 370 suffragi di cui avrebbe bisogno per impedire la nomina, cioè il terzo dei delegati (che sono in numero di 1100). Già ciò che si chiama in gergo elettorale « scalata del carro » è cominciato ad Houston.Numerosi delegati, fino a ieri indecisi (come quelli dell'Indiana), annunciano oggi che si aggrupperanno presso il carro di Smith. Per paradossale che possa sembrare, sonO' ora i partigiani del governatore che tentano di frenare il movimento,' facendo notare l'opportunità di norj fare la nomina se non al secondo 0 terzo scrutinio, in modo che uh o» maggio di cortesia possa essere resd agli altri candidati e che la convenzione non lasci nel loro animo nessun rancore. • E' possibile che la signora Wòo» drow Wilson, che si trova ad Houston, prenda la parola alla tribuna della Convenzione per raccomandare la designazione del governatore Smith. Quantunque essa non figuri tra i delegati di Washington, città in cui essa abita, la vedova dell'ultimo Presidente democratico avrebbe infatti il diritto di intervenire nel dibattito nel caso in cui un delegato facesse valere un impedimento qualsiasi, designandola quale supplente. Waston Miller, uno dei delegati di Washington, avrebbe appunto tale intenzione. Si ricorderà come Wilson, quantùnque personalmente favorevole al regime secco, disapprovasse la legge Wolstead, e che,-malgrado il suo veto, il Congresso nell'ottobre 1919 votò detta legge. Preconizzando la candidatura Smith, la vedova Wilson non contravverrebbe dunque alle vedute che il defunto! Presidente sosteneva.

Persone citate: Alfredo Smith, Baker, Hoover, James Reed, Miller, Smith New York, Waston