Gli aeroplani guidati dalla Radio

Gli aeroplani guidati dalla Radio Gli aeroplani guidati dalla Radio p gDopo 1 risultati favorevoli ottenuti tìal generale Nobile nel dirigere l'ae roplano del comandante Maddalena per mezzo del suo apparecchio radio ad onae corte, riesce opportuno spiegare alcuni dei sistemi escogitati per la guida dei velivoli a mezzo della radio nelle traversate che offrono difficolta di orientamento, come quelle .transoceaniche. Quando Dick Byrd raggiunse l'Euro pa sull'aeroplano « America », la net) bia gli giocò un bruito tiro. I segnali radio che partivano dal suo apparecchio venivano sentiti a terra e l'aero plano riceveva i messaggi che gli erano trasmessi, ma era impossibile stabilire con precisione assoluta la posizione iper decidere con sicurezza in quale luogo si doveva atterrare, perchè la nebbia impenetrabile non faceva nemmeno vedere le segnalazioni luminose. Byrd fu poi costretto ad effettuare la discesa sulle acque della Manica, e ciò per mancanza di punti di riferimento conosciuti rispetto alla posizione dell'aeroplano. Però il rime dio per casi simili divenne immediatamente evidente: radiofari aerei — radio-oeacons — capaci di dirigere un aeroplano dalla terra, nello stesso modo in cui una stazione costiera con bussola, radio — radio compass — dirige una nave, oppure un apparecchio radio a quadro per stabilire la direzione, direction Under, avrebbero dirotto con precisione l'aeroplano sui radiofari del campo di atterramento. L'importanza massima dell' applicazione della radio niella navigazione aerea, è stata posta in evidenza durante il volo dei sottotenenti americani Maitland e Hegenberger, attraverso la parte settentrionale dell'Oceano Pacifico, da Oakland a Hawaii, ed infatti la radio ha tracciato una via aerea per gli arditi aviatori, ottenendola col sistema dei radiofari. Il sistema usato era stalo sviluppato dalla Marina degli Stati Uniti e nelle prove fatte nella regione orientale della Federazione americana aveva dato risultati precisi rispetto all'assoluta certezza sulla rotta da seguire. Esso comprende due stazioni radio trasmittenti, una ad ogni estremità della rotta. In ciascuna di esse vi sono due trasmettitori automatici con sistemi aerei ad angoli retti fra loro, dei quali uno trasmette continuamente la lettera N del telegrafo Morso (una linea ed un punto) e l'altro la lettera A (un punto ed una lìnea). Finché il ricevitore dell'aeroplano rimane puntato direttamente verso i due trasmettitori di una stazione di segnalazione, allora i due segnali si fondono e vengono percepiti come una successione continua di lettere T (linee solamente). Ma se si sposta dal giusto corso, immediatamente una lettera o l'altra (la A o la N) predomina ed il cambiamento di suono avverte il pilota della necessaria correzione di rotta. Nel volo attraverso il Pacifico i due aviatori, a causa di un guasto tempo ranco al loro ricevitore, hanino perduto il segnale radio di guida poco tempo dopo aver oltrepassato la California ma lo ripigliarono novecento miglia PTima di arrivare alle isole Havaii dóve indica/a con precisione sorpren dente la via da seguire, larga solo tre miglia, che portò al punto dovo si do v#va atterrare. Si comprende benissimo che una segnalazione che si estende per una larghezza di tre miglia non può consentire uno spostamento di rotta sensibile quando si tratta di una traversata transoceanica. Con una maggiore potenzialità e con ricevitori dt riserva, da essere utilizzavi in casi di guasti, questo sistema risolverebbe il problema dei voli a lunga distanza fra due aeroporti. Un miglioramento consisterebbe neiUa sostituzione di un segnale visibile per il pilota, invece del segnale che deve essere percepito con l'udito. Esso potrebbe essere formato con tre lampadine di éolore differente, che vengono accese dall'azione delle onde radio nella medesima corrispondenza del suono dei segnali di guida o della loro fusione. Un modello di radiofaro di questo sistema si trova esposto al Bu reau of Standards della città di Was hicr*gton e qualunque visitatore può os servarlo. Da quanto abbiamo detto, riferendoci a dati precisi forniti da riviste tecniche, è evidente che non si può sta bilire una serie di onde radio di guida se non si dispone di due apparecchi trasmittenti automatici collocati nel modo illustrato. Inoltre queste facilitazioni per gii aviatori, sebbene di grande importanza per le regioni molto popolato su cui esistono importanti linee aeree, difficilmente si potrebbero man tenere nei luoghi deserti. In quanto poi al problema, molto più serio, di facilitare un atterraggio anche in casi di invisibilità a causa della nebbia o per altre cause naturali, come quefllo che sono state speri meniate nel caso del generale Nobile ecco alcuni suggerimenti di compe tenti, che vale la pena riferire. L'ing John Uays Hammond Jr., ritiene cli= sotto le radio-vie aeree dovrebbero stabilire delle lin*-e terrestri, ove ciò fosse possibile, per trasportare una corrente raiio automajricamente interrotta con segnali distinti. Questi segnali verrebbero raccolti dagli aeroplani che volano al di sopra, qualunque possano essere lo condizioni atmosferiche, e sarebbero seguiti fino al loro centro. Sui campo un trasmettitore ad onda corta trasmetterebbe un raggio verticale, che servirebbe come guida finale per l'atterraggio. C. -Francis Jenkins, l'inventore del trasmettitore della carta radio-topografica, consiglia l'uso di una serie di stazioni art ond--* corta a bassa potenzialità con riflettori a fascio o parabolaci» disposte con. l'intervallo di una quarantena 'di chilometri fra una e l'altra lungo il percorso della linea aerea. Ognuna di queste stazioni dovrebbe avere la portati di circa s-; santa chilometri, in. modo che le Ioij radiazioni sì possano ricoprire prow-e ocndo un canale continuo di segnalazioni a disposizione dei piloti aereiUn pilota dovrebbe avere innanzi a se una lampadina elettrica, la quale indicherebbe col suo splendore se venga mantenuta o no la rotta precisa. Ognirasmettitore di tale tipo non costerebbe ohe poche migliaia di lire. Molti enfiasti di ondo corte usano per scopsvvamconnnzbpgnrImuhmc a r e o e a l e o a = o ò a l e e el ai aa e a oj e ai. e na i bni sperimentali i riflettori parabolici, In ventati dal nostro Marconi, appunto ver la tenuità del loro costo, dovuta alla semplicità di costruzione special menta per onde che si aggirano sui cinque metri di lunghezza. Con essi s ottiene un risultato favorevolissimo nell'azione .Ielle onde che elimina Ve nergia nella parte posteriore dol ri nettore, rinforzandola verso la direzione <}i trasmissione. I riflettori, come ben sa, si possono anche costruirò Ag—chpilcoclepgPMmddsusicatestprnpzisfmnpsigedGcoatipInrealtespmzicichzlaphnstgtiqsclipnrcptnOsddsisecatlqprtper le onde lunghe, ma richièdono un granfia spazio ed una spesa relativa niente elevata Più lunga è l'onda radio e più aumentò In proporzione la lunghezza d' un riflettore parabolico Infatti una lunghezza d'onda di 300 metri rkMu'ederehbe un'apertura di riflettore di circa G00 metri per ottenere una buona riflessione direzionale. Bammentiamo che le stazioni radiocompass esistenti lungo le coste inglesi hanno ordini precisi dell'Ammiragliato di assistere tutti gli aeroplani che richiedano indicazioni o soccorso. Un velivolo può richiedere per radio, nello stesso modo usato dal comandante di un piroscafo, Che Si accerti la sua direzione e posizione, cosa che vlen subito fatta o comunicata dalla stazione costiera. Se nelle vicinanze esistono parecchie stazioni per bussola radio, allora la determinazione della posizione può essere fatta dal pilota stesso per mezzo dei segnali radio costantemente trasmessi da tre distinte stazioni costiere, o ciò con un semplice metodo di triangolazione. Va da sè che si ricorre a questo mezzo in casi di necessità „o quando si voglia essere più sicuri de-lda propria posizione mercè un controllo precìso, che può essere effettuato con un apparecchio speciale a quadro girevole. ta signora Nobile a Marconi «Il genio che risolleva I naufraghi alla vita » Londra, 23, notte. Al senatore Marconi è giunto il seguente dispaccio inviatogli dalla moglie del generale Nobile: « Invio grato commosso saluto suo genio, gloria umanità, che i naufraghi dell'Artide risolleva alla vita civile ». Il senatore Marconi ha risposto con il seguente telegramma indirizzato alla signora Nobile: « Gratissimo suo gentile omaggio, sono commosso ed orgoglioso che radiotelegrafia offra promessa di salvezza intrepidi esploratori capitanati suo eroico consorte. Di tutto cuore auguro a lei ed alla civiltà mondiale prossimo glorioso ritorno nostri amati invitti fratelli ». Venti e ghiacci nella regione polare Roma, 23, notte. Il prof. Eredia, intervistato sulle condizioni meteorologiche della calotta polare in questa stagione, ha dichiarato: « Le spedizioni aeree sulla regione artica sono in generale ostacolate dai forti venti che ordinariamente snira- no. ma nel mese di luci o ed agosto I a causa delle diminuito velocità di 'btcfSvnzgrfferptdEessi e della prevalenza dei venti orientali, la loro Influenza è poco temibile. Invece sono molto preoccupanti la neve e le nebbie in particolar modo, inquantochè, a causa di esse, la trasparenza dell'aria è di molto ridotta. Le nebbie non di rado si ispessiscono per grandi tratti, formando degli estesi banchi quasi impenetrabili. Stando alle osservazioni eseguite dalla Frani mentre nel mese di giugno si può contare su circa 10 giorni di nebbia, in taglio si arriva aci averne 20, ed il agosto 16, mentre in settembre si ri torna a 10 giorni. Le medesime condizioni valgono per la regione vicina alla terra di Francesco Giuseppe. Pero quest'anno le nebbie sono un po' in ritardo, ed è quindi presumibile che u vero periodo nebbioso non sia prossimo ed appaia invece verso la metà del luglio. La quantità della nebbia da luglio a settembre è quasi la medesima, cioè in media 8/10 di cielo appaiono coperti da nebbie che raggiungono una quota piuttosto bassa. Ordinariamente verso la metà del giorno le nebbie si riducono di molto, e quindi la trasparenza dell'aria è mi glìorato. « Sulla terra di Francesco Giuseppe — ha aggiunto il prof. Eredia — spirano i venti orientali, che assumono con il prossimo mese una preponderanza decisiva su quasi tutto il bucino polare e sulle coste della Siberia. La parte estrema dulia regione polare velia verso la costa settenurionale dell'Asia si può considerare come una zona dominata dai monsoni, ossia venti stagionali; cioè si riscontra quivi che mentre in inverno dominano venti meridionali in corrispondenza al flusso dell'aria proveniente dal massimo di pressione dell'interno dell'Asia, nei -mesi primaverili, e più che altro in quelli estivi, avviene invece un cambiamento nella direzione del vento, per cui acquistano prevalenza quelli di est e di nord-est. A tale cambiamento di direzione dei venti sussegue la modificazione del suolo ghiacciato, poiché esso si frantuma, si for mano banchi galleggiami, che si frastagliane, ed allora, non trattandosi più di una superficie uniforme, la visibilità sarà migliorata. Ma anche se gli aeroplani volano su una superfìcie molto illuminata dal sole, l'osservazione potrà compiersi agevolmente se l'occhio è munito di un comune oculare con il prisma di Nikol, in quantochè, attraverso tale prisma, non passa la luce riflessa, che è polarizzata. Detti oculari Nihol si trovano presso tutti gli Istituti scientifici, t quindi è facile averne. Molto probabilmente — ha concili so il meteorologo — il comandante Bomagna vi ha pensato e li avrà a bordo della Città di Milano. Concludendo, anche le condizioni del tempo sono favorevoli alle esplorazioni aeree. Il frastagliamento del suolo ghiacciato se è di ostacolo per l'atterraggio dell'idrovolante non perturba la continuazione delle indagini, anzi può giovare alla ricerca degli altri due gruppi di valorosi ». Bichiesto poi del 6uo pensiero sulla sorte del gruppo si uggito con l'involucro, ii professore ha dotto: « Secondo me sono salvi e si trovano non molto lontani dalla primitiva posizione che occupava il generale Nobile ». Il Polo e l'economia europea secondo l'esploratore Nansen Mosca, 23 notte. In una riunione che ha avuto luoio al palazzo d'Inverno a Leningrado, Nansen ha rilevato le grandiosi proporzioni delle future ricerche polari e l'itnDortanza decisiva delle ricerche stesse per l'economia dell'Europa. Egli ha espresso tra l'altro l'opinione che il bacino polare formi una Immensa riserva di materie nutritive (Stefani).