Il messaggio di Mussolini ai Consigli Provinciali dell'Economia

Il messaggio di Mussolini ai Consigli Provinciali dell'Economia Il messaggio di Mussolini ai Consigli Provinciali dell'Economia La cerimonia dell'insediamento in tutte le Provincie l l a i a a a n n a a . i . i A o a s a, Roma, 18 mattino. Ieri in tutte le città capoluogo di Provincia è avvenuto l'insediamento ufficiale dei Consigli provinciali della Economia. Per l'occasione S. E. il Capo del Governo ha inviato il seguente messaggio a tutti i Consigli: «Alla Presidena, ai membri di questo Consiglio provinciale dell'Economia, invio il saluto del Governo fascista. La riforma del Regime, che alla Camera di Commercio sostituisce i Consigli proviiiciali dell'Economia e gli uffici relativi alla dipendenza del Ministero dell'Economia, inizia oggi la sua vita. u Tale riforma sintetizza, cosi come è attuata, i postulati fondamentali dello Stato fascista; i Consigli e gli uffici provinciali dell'Economia rappresentano, infatti^ una delle più significative affermazioni dello Stato, giacché alla loro presidenza è la più alta autorità governativa in provincia, il prefetto; ed i vice-presidenti e presidenti di sezioni sono nominali con l'accordo e la approvazione dei ministeri dell'Interno, dell'Economia Nazionale, delle Corporazioni. Rappresentano ancora una precisa manifestazione dell'ordinamento corporativo, perchè la quasi totalità dei componenti i Consigli vengono dalle designazioni delle organizzazioni sindacali, sia dei datori di lavoro, sia dei lavoratori. I Corisigli provinciali dell'Economia rappresentano infine una garanzia di comprensione unitaria dei problemi economici, perchè la competenza delle nuove istituzioni va dai problemi dell'agricoltura, dell'industria, del commercio, ai problemi del lavoro. « I Consigli provinciali dell'Economia dovranno fornire al Governo elementi: a) sui problemi economici della provincia che attendono una soluzione; b) sulle soluzioni di massimo rendimento per gli stessi problemi. Nella raccolta e nella elaborazione degli elementi di indagine, la terra ed il sottoterra vanno con speciale, attenzione esaminati, affinchè per ogni qualità ed ubicazione di terreno siano indicate le colture più adatte ed i mezzi tecnici ed economici per incrementarle. Per ogni provincia siano rilevate tutte le risorse minerarie ed idrologiche del sottosuolo. Di tutte le attività economiche provinciali devono essere denunciate al centro le manchevolezze attuali e le possibilità future. • « A questa importante riforma del Regime guardano con curiosa attesa tutte le nazioni civili e ne attendono i risultati. Questi dipendono, come tutte le cose, dalla volontà degli uo mini, e, per i Consigli provinciali dell'Economia, dall'azione che la presidenza, coadiuvata dagli autorevoli membri, saprà svolgere. Il Go verno fascista è certo di potere contare sulla vostra competenza, sulla vostra attività e sul vostro desiderio di contribuire efficacemente alla soluzione di problemi, intesi ad accrescere e perfezionare la produzione e ti commercio Nazionale ed interna zionale. Dalla realizzazione e rapida soluzione di questi problemi, in ogni provincia, dipende l'avvenire economico dell'Italia fascista. Esso deve essere degno del popolo italiano. « Mussolini ». uRoma, 17 giugno 1928, sesto del Regime ». L'Insediamento del Consiglio prò vinciale dell'Economia di Roma ha avuto luogo solennemente neHa sala delle bandiere in Campidoglio. Erano presenti il prefetto. S. E. Garzaroli, prestdente del Consiglio dell'Economia, con il vice-presidente conte Carosi Martinozzi, i presidenti di sezione ed i membri del Consiglio stesso, l'on. Guglielmi, vice-presidente della Camera, il conte d'Ancora, vicegovernatore di Roma; il generale Varini, comandante la X Zona della Milizia nazionale; il comm. Xarra, procuratore del Re presso la Corte d'Appello; il comm. Guglielmotti, segretario federale dell'Urbe, ed altre personalità. S. E. Garzaroli ha dato lettura del messaggio del Capo del Gcverno, che è stato ascoltato in piedi dai presenti. tosstRsdcd11sssdIAdsdcCgtcslChihedaPaiPummnsdmtetzbdmmuprdmsrqo A Torino l a o i a a o e a i e l a a o , e apaoa o, eil discorso del prefetto De Vita Con solenne cerimoniale si è effettuato Ieri mattina l'Insediamento del Consiglio Provinciale dell'Economia. Nel salone erano convenuti senatori, deputati residenti a Torino, il colonnello Di Robilant segretario del Fascio, il Podestà ammiraglio Di Sambuy col vice-Podestà conte Orsi, il grand'ufl. Anseìnil, commissario della Provincia, U comandante d'Armata geu. Petlttl di Roreto, 11 gen. Da Pozzo, personalità della Magistratura, degli studi, capi di amministrazioni ecc. Al tavolo della presidenza sedevano il Prefetto De Vita, presidente del Consiglio Provinciale dell'Economia, Il Vice-Presidente comm. aw. Edoardo Agnelli, il conte Thaon di Revel presidente i>er la Federazione agraria-forestale, il grand'uff. Perraclni presidente dell'Unione Industriale Fascista e 11 comm. Vlanino per la Federazione del Commercio. Il Pretetto De Vita, legge il messaggio del Capo del Governo che è salutato da vivissimi applàusi. Il Prefetto, quando è epenta l'eco della calorosa dimostrazione, pronuncia 11 discorso inaugurale. Egli dice: « Signori Consiglieri, con sintesi di stile nettamente fascista il Messaggio del Capo del Governo ricorda lo spirito che ha Informato la creazione dei Consigli, i principJl che alla loro costitulzlone hanno presieduto, l'ampiezza, la varietà e l'imponenza del lavoro che i Consigli dovranno svolgere per -bene risponder* alla fiducia del Governo ed all'attesa del Paese, per l benefici che da essi *>vrà attingere l'economia Nazionale. a Sopratutto arduo e lusinghiero sarà il compito per voi, Consiglieri dt questa Provincia, In quanto venite a succedere ulla mirabile attività della cessata Ca mera di commercio di Torino, 11 cui nome e la cui bella fama si confodono col nome e con la luce ancor viva che brilla sulla memoria di Teofilo Rossi. L'opera dell'Illustre vostro concittadino cosi immaturamente perduto oltre che all'affetto della sua famiglia ed al nostro, alla economia di questa terra operosa cui Egli tanto prodigo della sua ricca intelligenza, del suo fervore dinamico e della sua bella fede, fede fascista, l'opera che Egli diede per sette lustri alle attività economiche del vasto Distretto della sua Camera di Commercio, non può essere In una breve cerimonia nè riassunta nè appena abbozzata ». a Ma è doveroso che oggi essa sia qui ricordata, per un sentimento di gratitudine e di ammirazione alla venerata memoria dell'Illustre Presidente e Commissario della Càmera di commercio di Torino, e quale esemplo e guida alla vostra attività ed al vostro fervore nell'esplicazione del mandato che 11 Governo fascista vi commette, perchè attraverso a questo Consiglio, l'economia di questa operosa provincia di Torino assurga a vette sempre più alte, e fama sempre più luminosa per le maggiori fortune della Nazione. Con questo incitamento porgo ul membri della Presidenza ed a Voi Consiglieri, il mio cordiale saluto e l'espressione del mio alto compiacimento per avervi al mio fianco nell opera affidata al Consiglio Provinciale dell'Economiu di Torino s. «Il campo di attività e di competenza delle varie Sezioni del Consiglio è così vasto, vario e complesso da prevedere che ciascuno di voi avrà modo di apportare ricca messe di Idee e di iniziative. Qui invero troveranno armonia e fusione le molteplici attività sorgenti dalle varie istituzioni agrarie della provincia, oggi mancanti di un organo di collegamento. Qui i problemi sempre più complessi che ogni giorno si affacciano per la più sicura e ferma normalizzazione del pubblici negozi e dell'attività mercantile avranno la naturale sede delle più logiche soluzioni, lutine l'industria, già solida nel suol quadri di organizzazione, troverà pure nel Consiglio un più dinamico ausilio alla realizzazione del programma di ardimenti e di sforai che S. E. il Ministro dell'Economia Nazionale ha più volte cosi mirabilmente tracciato. In tal guisa, considerando che una cospicua funzione di intervento e di controllo degli organi sindacali avrà pur qui, con la Sezione del Lavoro importante applicazione è facile arguire quale complessa ed Interessante teoria dì studi, di analisi, di problemi e di decisioni si prospetta alla vostra sagace competenza ed al vostro zelo, quale somma di responsabilità dovrete affrontare, quanta l'opera che I! Governo vi chiede ». « Su questo vostro concoreo sempre pronto, e improntato alla più severa disciplina fascista, lo conto nel modo più assoluto. Ma voi dovete esser altresì orgogliosi dell'altissimo onore di essere 1 primi esecutori di questa tanto attesa, e tanto invocata riforma ideata dal Governo Fascista. Chiamati all'alto Incarico non attraverso alla deca selezione delle urne, ma da ponderata designazione dei maggiori organi sindacali provinciali, come il messaggio del Duce ricorda, con equilibrata rappresentanza delle varie attività provinciali produttive e mercantili — voi assumete da oggi il pegno di una collaborazione tecnica di inestimabile pregio alla grandiosa opera di ricostruzione nazionale cui 11 Partito Fascista ed 11 suo mirabile Capo atten dono da sei anni con passione infaticata, a Di questo slate orgogliosi, ma siate consapevoli per altro verso che 11 fascismo vuole dal suol eletti, dal suol realizzatori, fattività di opere, sacrificio fino alla dedizione, comprensione del dovere fibinmdvoglmTmlasafidrdogtovpePsmda3ddrèvmdlplapeDlecfinmrnrrpthstspgptipcSSmsMdlitvIccrCbpcssSi e e o e a ì e . e e i . e a a , l a o e i od , a oà ! e iù r 1 e oane onia ve il di ra to n a, nmo alre fino a quel senso acuto della responsa' billtà che è fondamento al retto agire nel campo politico, in quello sociale, come in quello economico. Non ho bisogno di ricordare alla eletta assemblea ed a voi, signori consiglieri, quali tradizioni gloriose vantino questa forte regione piemontese e questa nobilissima città di Torino, sentinella avanzuta' dell'ardi-1 mento romano, fortilizio irreducibile della nerezza Sabauda, ed oggi centro pulsante di produzione, di lavoro e di traffici. Signori consiglieri, mentre nel noma del Governo del Re ho l'onore di dichiarare Insediato il Consiglio Provinciale dell'Economia di Torino penso che da oggi voi vorrete essere i degni continuatori di questa magnifica tradizione di devozione alla Patria e ,di severa attivlr» perchè da Torino e dal Piemonte nuova e maggior luce si rifletta sul nome della Patria, che hn per simbolo la sacra maestà del Re Vittorioso e per condottiero magnifico S: E. Benito Mussolini, Cape del Governo, luce ed anima del Fasciamo, suscitatore di bontà, di energie « 31 fede ». ' „ „ Calorosi applausi accolgono il discorse del Presidente del Consiglio Provinciale dell'Economia, e con esso la solenne cerimonia dell'insediamento del Consiglio è finita. Ad Alessandria Alessandria, 18 mattino Nell'aula magna del Palazzo dèi'Governo si è svoltar-ieri mattina, in forma solenne, la cerimonia per l'insediamento del Consiglio provinciale dell'Economia. Alla riunione hanno preso parte tutte le autorità e notabilità della provincia, senatori e deputati, rappresentanti del Partito, dei Sindacati e della Milizia, nonché i consiglieri. Dopo aver prestato il giuramento nelle mani del vice-prefetto, comm. Richard, trovandosi il prefetto Fusco, forzatamente assente, i consiglieri ed invitati hanno ascoltato la lettura del messaggio del Duce, fatta dal senatore Battaglieri e che fu accolto alla fine da una scrosciante ovazione. La riunione si chiuse con alcune dichiarazioni del sen. Battaglieri sullo stato patrimoniale del nuovo ente testé creato e che appare in ottime condizioni. 0„ A Novara Novara, 18 mattino. Ieri mattina il Prefetto.S. E. Cantora ha proceduto all'insediamento del Consiglio Provinciale dell'Economia. Intervennero alla cerimonia il vice-presidente comm. Emilio Massara, i componenti la sezione agricola-forestale, geom. Giuseppe Sconnetti, presidente, prof. Dante Bocci Visart, Giuseppe Cotta Ramusino, ing. Pariani, della Sez. industriale; ing. on. Ercole Varzi, presidente comm. Enrico Albertini, cav. Mario Barozzi, Enrico Barzaglia, Silvio Ceretti, ing. Giuseppe Peverelli, Silvio Santagostino, cav. Antonio Bramanti, della Sezione commerciale, Giuseppe Monetti, presidente, Giuseppa Malasplna. cav. Agostino Sancirete 9 dott. G. Delfino. Erano presenti tutta le autorità civili e militari. Compiuta il giuramento, il Prefetto ha dato lettura del messaggio del Capo del Governo, accolto da fragorosi applausi. Il gr. uff. Cantore ebbe parole di encomio per l'opera del vice-presidente, comm. Massara, che fece un chiaro rendiconto dell'opera della Camera di Commercio da lui presieduta. Entrambi gli oratori riscossero vivissimi applausi. La Commissione provinciale dei contributi sindacali offerse poi una ■ splendida pergamena al comm. Massara per cui ebe nuove parole di elogio S. E. il Prefetto. A Vercelli 1 Vercelli, 18 mattino. Nel salone del Palazzo del Littorio S. E. il Prefetto, ing. D'Eufemia, ha ieri insediato il nuovo Consiglio della Economia Nazionale comunicando il messaggio del Duce. Dopo che il comm. Sesia ebbe illustrato gli scopi e le finalità del nuovo Consiglio, ebbe luogo il giuramento del membri dello stesso. A Cuneo Cuneo, 18 mattino. Ieri mattina ha avuto luogo la solenne, austera cerimonia di insediamento del nuovo Consiglio Provinciale dell'Economia, alla presenza delle maggiori autorità cittadine. Nel grande salone delle adunanze il Prefetto, on. Pighetti, dopo brevi forbite parola di saluto agli intervenuti, ha solennemente insediato il nuovo Consiglio. Un ricevimento offerto nel magnifici locali della biblioteca del Consiglio, ha chiuso la cerimonia. Ad Aosta 1 Aosta, 18 mattina. Ieri, nel salone delle riunioni del Palazzo del Governo, alle ore 17. ha avuto luogo, alla presenza di tutte le principali autorità, in numero di oltre 150, l'insediamento ufficiale del Consiglio Provinjciale dell'Economia. I membri del Consiglio: Martini cav, Giovanni Battista, Bertotti Giovanni, conte Michelini di San Martino, Noussan cav. Pietro, Piana Quint'io, Stratta Cristoforo, Brocherel prof. Giulio. Berardini ing. Domenico, Giraudo Ettore. Merlo cav. Lodovico, Domenico Re. hanno prestato il giuramento di rito. Il Prefetto, dopo avere scusato la assenza del membro comm. Cicogna, trattenuto a Parigi, ha dato lettura ùpI vibrante messaggio del Duce. Le pardi le del Prefetto furono salutate da vivissimi applausi*