Il soccorso di Nobile e dei suoi compagni nella solitudine polare

Il soccorso di Nobile e dei suoi compagni nella solitudine polare Il soccorso di Nobile e dei suoi compagni nella solitudine polare La spedizione aerea italiana potrà precedere opi altra : ritmo fervido e veloce Una voce da accogliere con grande riserva: la radlosegnalazlone che sarebbe stata ricevuta da un dilettante di radiotelegrafia russo: «S.O. S. Francesco Giuseppe»? 4 Nessuna conferma dalla «Città di Milano» Milano, 4 notte, L'organizzazione della spedizione, "aèrea italiana di soccorso al generale Nobile e ai suoi compagni, batte, un ritmo fervido e veloce. Il Comitato si è adunato ieri sotto la presidenza del gr. uff. Mercanti che ha informato i convenuti del lavoro compiuto fino ad ora e del programria immediato. L' aeroplano sarà pronto questa sera come ordine di volò. Mancano le installazioni speciali che sono in corso, ma la marina ha già inviato tutto il materiale radiotelegrafico e il personale montatore e. l'Aeronautica ha inviato il lenente Freri con 25 apparecchi paracadute, per persone e per colli, che arriveranno domattina. Il comandante Maddalena, che in un primo tempo pareva che non dovesse giungere che giovedì, sarà-invece a Milano questa sera. Il motorista Barnpini e già da ieri a disposizione, così come il radiotelegrafista. Il secondo pilota sarà nominato oggi dal Ministero della Aeronautica, ma non è ancora fissato il nome dell'ufficiale che assumerà dette funzioni'. Tutto lascia comprendere che alla preparazione è stata data la massima alacrità da parte di tutti. Ministeri in testa. Questa spedizione potrà precedere qualsiasi altra annunciata da Amundsert e EUsworth. Il Comitato si riunirà nuovamente domani e si ritiene che questa riunione torà conclusiva. Il podestà on. Bellóna ha annunciato che il Comune di Milano mette a disposizione la somma di 100.000 lire. (Stefani). Pronti per domani Milano, 4 notte. DI ({Desti giorni, aK'Automobil Club, si vive una vita intensa e febbrile. 11 gr. off. Arturo Mercanti, che come è noto al occupa delia organizzazione della spedizione milanese di soccorso! aJQ'è<Tmz>««gio à&lvltaHa. non trova un •Mimo di "riposo e dedica tutta la sua enerstoa studiare e cweretare 1 minuti ■dettagli deU:org*riizzaziÓM stessa. Alla domanda: € Ella considera essenziale una spedizione con grandi Idrovolanti?», egli ha risposto: — Certo. La necessità di una spedizione di soccorso con grandi Idrovolanti è imperiosa. Non bisogna però, anche su ciò, illudersi che si possa facilmente modificare tutto il plano di disposizioni, che nella regione dell'Artide b vincolato alila necessità di una base. Bisogna pensare che la Terra di Francesco Giuseppe è composta di una Quantità di isoie, assai più numerose e più piccole che non quelle dell'Arcipelago delle Svalbard; e che queste isole si trovano a latitudini ben più a nord che non le Svalbard, dalie quali distano circa 20 gradi ad est-nordest; e che sono esattamente al nord della Nuova Semlja, che a sua volta si trova al nord del Mare di Cara, e precisamente sul meridiano della dorsale del Monti Urali, che separano la Rusbia dalla Siberia. Dico questo per far comprendere lo spostamento che si dovrebbe dare al viaggio diretto alla Terra di Francesco Giuseppe, che non partisse dàlia Baja del Re. E' quindi necessario che, anche per la supposizione deBe ricerche e dei soccorsi alla Terra di Francesco Giuseppe, si mantenga almeno per ora la base alla Baja del Re. La Terra di Francesco Giuseppe è famosa per avere costituito il quarti eie di base a numerose spedizioni polari, quella del Duca degli Abruzzi e dell'ammiraglio Cagni comprese. Abbiamo quindi in Paese due uòmini di eccezionale competenza sull'argomento. E qui è anche da sup pórre che nella Terra di Francesco Giùseppe si trovino centri di vita sufficienti a garantire la sussistenza della nostra spedizione, se questa è discesa vicina ad essi L'accessibilità rapida di questi centri di vita in questa stagione non sembra consentita che ad apparecchi di grande autonomia. Poiché la distanza dalla Baja del Re all'arcipelago di Francesco Giuseppe è valutabile ad oltre-W> chilometri, si comprende come non si possa attendere grande esito dalle esplorazioni degli aviatori norvegesi, che non potrebbero giungere alla terra di dove è partito il segnale. Ad ogni modo non deviamo dalla nostra direttiva, salvo differenti ordini del Ministero dell'Aeronautica e •iella Marina. E' infatti poco probabile che per. parecchio tempo si possa spostare la base dalla Baja del Re ad altre terre. Dome trasferirvi tutti i rifornimenti necessarii, non solo alla vita degli uomini, ma al rifornimento degli apparecchi, che importano da soli diecine di tonnellate di carburante ? Per noi la Baja del Re è base sufficiente anche per la Terra di Francesco Giuseppe, la cui Isola Alessandra si trova a circa 600 chilometri di distanza ta linea d'aria. Fervida preparazione — I preparativi per la spedizione del Comandante Maddalena procedono sollecitarli art te ? — La nostra spedizione sta accelerando i preparativi. Non bisogna in Questo momento assolutamente dlmen< ticare che essa, in forza dei provvedimenti presi dal Ministero dell'Aeronautica c dal Ministero della Marina per ordine del Duce, è diventata una spedizione di carattere governativo ed ha quindi persa il suo carattere milanése per assurgere a quello nazior-ale Questa sera arriva Maddalena. Con lui stanotte stessa si prenderanno gli accordi definitivi.. .Domani mattina mi ha annunziato il suo arrivo anche l'on Locatelli. Oggi è poi giunto in volo ii Capo di Gabinetto di S. E. Balbo; insilo che occorre in questo momento e di opprarp rapidamente e utilme'i!*. Il »mpiv.. è. grave, completo-e d'iti Cile; pieno di notevoli incognite e difficoltà che è necessario superare. E con c'è bisogno di aggravarlo con dif- flcoltà oziose. In ogni modo noi cer chiamo solamente _di essere degni.Jel ! nostro compito, del cuore dalla Nazione e della volontà del Duce, per merito del quale oggi si sono apprestati 1 mezzi, ed un nugolo di ufficiali: e di operai specializzati stanno allestendo a Sesto Calende le ali ed si motori italiani che speriamo possano giungere a recare l'auspicato soccorso- agii < aeronauti sperduti neH'Artide. Per finire, e.per dimostrare la-rapidità con cui si vuole agire, diremo che U gr. uff.. Mercanti, appena ebbe la notizia del presunto appaio di Nobile, ha telegraficamente richiesto all'Istituto idrografico di Genova l'rilievi idrografici della Terra di Francesco Giuseppe., Questi, dopo qualche ora, e precisamente verso, le 17,30 arrivavano per vìa aerea a Milano. Un aeroplano è partito poi per Monaco di Baviera par disporre il rifornimento dell'olio speciale occorrente air «S. -55», olio già esperimentato. alla temperatura dell'Artide dall'aeronave di Nobile.- La rapidità nell'allestimento della spedizione, 5 consentita dalle disposizioni generose e continue del Governo e dei Ministeri della Marina e dell'Aeronautica, per le quali ben si può dire che la spedizione è in effetto una spedizione governativa. Il contatto fra il Convitato e l'ammiraglio %irianni, tra il Gabinetto dell'Aeronàutìca e la città di Milano, è stato, infatti, anche ieri, continuo. Una questione delicata ed importante si è presentata per il rifornimento di carburante e olio speciale alla Baja del Re, dove la riserva ivi esistente è putroppo scarsa, considerata anche la necessità di consumo-per gli aeroplani norvegesi. Il Ministero della Marina ed il Comitato milanése hanno per diverse vie ed allo stesso scopo già ottenuto l'imbarco a Tromsoe, sulla stessa nave che reca l'apparecchio di Larsen, di nuòve dotazioni di carburante, che agevoleranno lo svolgimento del programma aereo. Una visita all'aeroplano I giornalisti si sono quindi recati a Sant'Anna aeroscalo, ove hanno potuto ammirare l'apparecchio sul quale dieci operai e montatori si avvicendano. Curiosità vivissima provoca una piccola bilancia da modesto droghiere sulla quale un addetto del cantiere sta pesandole.minuscole viti. — E' la nostra principale preoccupazione .— dice ring. .Paganini. ••<—' Guadagnando. 100 - grammi , di - qua e "OOjdi.là, si arriva,al chilogarmraa, si tW#va a,, annettere il carico massiQ dalla/benzina che, in questo.caso, fgntacare la salvezza di Nobile e ti, .Ora tutto è quasi pronto. Sa- con •& 83N uff. Mercanti-, .tlimagr.Levratto dàlia sotto sezione coziopi ed applicazioni del Genio aereo,, abbiamo tenuta una seduta risolutiva; attendo solo che Maddalena, Che arriverà questa sera.a Milano, mi dica quali altri strumenti desidera siano applicati all'apparecchio. Domani sarà qui, e allora prima con Passaieva poi con lo stasso Maddalena, l'apparecchio, gjà collaudato, verrà sottoposto a revisione- generale. — Ed allora partenza! — Non credo. L'idroplano potrà lasciare le nostre acque mercoledì mattina. Tappa a Zurigo. Partirà non a Carico completo. SI tratta di valicare quel duro e faticoso ostacolo rappresentato dalle Alpi. A Zurigo invece tutto sarà definitivamente installato a bordo. Non conosco finora la lotta' che l'apparecchio dovrà tenere. A Roma si lavora per preordinare i rifornimenti non solo alle tappe dell'idrovolante, ma sulla stessa nave « Città di Milano «, che dovrà fra. poco abbeverare, oltre al nostro, gli apparecchi svedese e norvegese. — Si parta di altri due apparecchi. — Si tratterebbe — ha detto l'ingegnere Paganini — di due piccoli apparecchi di autonoma relativa. Potranno costituire un rinforzo per le piccole spedizioni, ' ma ordini o disposizioni precise non le abbiamo ancora. Un rombo furioso, improvviso, scuote, a questo punto, le ampie vòlte dell'/tariffar. L'ing.. Orlandi, dell'IsottaFraschini, che non era stato dai giornalisti Nndividuato fra gli operai intenti al lavoro, aveva .acceso i due motori dell'apparecchio. Il tenente Freri, specialista dei paracadute, è arrivato con 35 apparecchi. Da bordo dell'idrovolante, che non potrà assolutamente amarrare, verso 1 naufraghi saranno lanciati paracadute. Uno di questi porterà agli sperduti un radio da campo. Nulla è trascurato. Nobile e tutti i fratelli nostri saranno ritrovati. La segnalazioni raccolta dalla stazione ras Mosca, 4 - ore In questo momento la radiostazione del Governatorato di Nird Dwinsk comunica alla Direzione dell'Aviochimica di Mosca di aver so la seguente radiosegnalaz «'ITALIA » NOBILE - S. O, FRANZ JOSEPH. La radio segnalazione non sarebbe riuscita completa, e la Direzione dell'Avioehimiea ha subito radiotelegrafato chiedendo la revisio: testo per potere meglio inte tarlo. Mi si assicura che là stazio\ diotelearafica che ha raccolto Ih tegnalazione, benché appartenga ad una Società privata, è contri dall'Autorità sovietica, epperò gaia con'la Direzione dell'Av mica a.Mosca. Il radiotelegrafista della S Nord, il quale ha preso la sedfnalazione, si chiama Smith, PIETRO SESJBA ra lata ollechi- iione Drammi di paro! Qua!" è n tasta della segnai» oomanieata dal radlotaTagrallsl MOSOA, 4, o Confermavi mio telegram turno. La Direzione dell'Osai iahim, a continuo contatto con le radiostazioni Schmit nel Governato? ito di Dwinsk, ha ottenuto il test > complèto, della segnalazione Nobi e, cosi concepito : «Italia - Nobile: SOS; SO ì; SOS; Franz Joseph Terra tengo... (segue altra parola indecifràbile) ». Schmit ■ afferma che la egnalazione continuava, ma che fi perduto il contatto. La segnaìaz one fu ricévuta con ónda caria dì tmàtatrétrentacinque metri, il 8 «turno, aUt ore-diciannove e minuti cinquanta (ora locale). L'indirizzo delle Schmit è: Vohma, Governatorato lei Nord Dwinsk. Alla sua radiostazione lavora una lampada super generatore Ovo. Lo Schmith si sforza di rkrendere contatto col dirigibile. Il segretario generale de l'Osavia him, signor Malinovsky, a Itribuisce questo primo successo al e misure del Comitato di soccorso, che prò cedette subito alla mobilitc ùone delle radiostazioni del nord < ella Rus sia. Si assicura essere opi lione delle autorità militari e sfientiftehe russe che si possa considerare esat ta la identificazione del luogo del dirigibile indicato dalla segnalazio ne, corrispondendo la direzione dei venti e le supposizioni delìComitato. II.signor Malinovsky mi hh informato avere il Comitato di soccorso invitato personalità scientifiche di Leningrado a trovarsi dom mi a Mosca onde discutere ed-1 dottare le misure per i soccorsi a Uobile. La Osaviahim ha stabilito u i costante contatto con la nave Città di Milano. Ho preso visione del lesto della radiosegnalasione di Mobile, così concepito: '■«Italia-Nobile SOS; *)S; SOS; Franz Joseph tirri, terrai teno, tengo, ehn (iniziali probabilmente er¬ rate indicanti punto esatto ove trovasi; decifràbile cosi: Franz Joseph Terra • Tengo tale direzione. La confusione e sospensione della radio&egnalazione darebbero la sensazione di maggiore verità al comunicato) ». Dalla radiostazione Schmit si attendono con ansia ulteriori notizie. Mercoledì sei partirà da Murmansk il piroscafo polare « Percey », cercando di spingerai il più possibile verso nord per prendere un radiocontatto con V« Italia », lanciando su tutte le direzioni fra i trentacinque e i quarantacinque gradi di longitudine e specie sulla Terra Franz Joseph le sue radios e g nalaz ioni. PIETRO SESSA. Roma, 4 sera. L'Ambasciata Sovietica a Roma comunica la seguente informazione pervenuta stamane da Mosca: « Il Comitato Osoviachin del soccorso Nobile ha ricevuto ieri 3 «tuff no, alle ore 20, una comunicazione dalla regione Vokni del Dipartimento Severo Dvinski, che un amatore di radio avrebbe ricevuto un comunicato che dice: « Italia - Nobile * S. 0. S. — Fran cesco Giuseppe ». Il punto ove si troverebbe il dirigibile non è stato possibile identificarlo a causa della ignoranza di colui che ha ricevuto il messaggio. Questa notizia è stata riferita da parte del Governo russo, il quale l'ha comunicata con gran de riserva ». L'ultimo dispaccio «tanto dalla Klag's Bay Da borda della R. Nave «bitta di Milano», 4 notte. Perdurano attivissime le ricerche del generale Nobile e, dei suoi com pagni. La Braganza esplora luntfo la costa la penisola'ài Fresiahd, spin deridasi vèrso la terra di Nord t*t La .pattuglia degli Alpini, al comando del capitano Sora,. esplora l'in terno della punta dì detta penisola Perdurando il tempo favorevole il tenente Holm, domani, intrapren derà i suoi sistematici voli, estendendosi fin dove glielo permetterà l'autonomia del suo •apparecchio. {« Stefani »). Le fervide opere del soccorso Berlino, 4 notte. Siamo oggi in presenza di nuove asserite segnalazioni radiotelegrafi che del genere di quelle — purtrop po dimostratesi vane — che giorni fa spesseggiavano da parte di stazioni pubbliche e private, le quali perverrebbero dalla spedizione Nobile e che, sebbene con l'animo trepido di destare vane speranze, non possiamo a meno di registrare, augurandoci che rispondano ad una fausta realtà. Certo esse si presentano con caratteri troppo vaghi; ma dopo tutto non è detto che la spedizione-Nobile, dovunque si trovi, non abbia adoperato questi penosi giorni trascorsi nel tentativo eroico di riattivare in qualche modo i suoi apparecchi radiotelegrafici, per cercare di dare di sè notizia al mondo. Il precedente di Amundsen Intanto, alla Baia del Re ferve l'opera di soccorso. Colà si nutre la convinzione che l'equipaggio dell'Italia, debba preferibilmente trovarsi a nord o nord-est dello Spitzbergen intorno al 18° grado longitudine est, o nella regione della Wiede Bay, ciò che si desume sempre dall'ultima indicazione della sua posizione data dall'Italia, la quale indicava un luogo a 100 miglia a nord dell'isola di Moffen. Pochi minuti dopo dall'arrivo di questa segnalazione, tutti gli apparecchi radiotelegrafici dell'Italia tacquero. L'attuale situazione — sì nota — rievoca quella del volo polare di Amundsen. quando Amundsen si era inoltrato sui due Dornier Valle, partendo dalla Baia del Re verso il Polo; e tutto ad un tratto, per tre settimane, non si ebbe più notizia dell'esploratore. Tutto il mondo visse allora tre settimane della più acuta tensione, e il Governo norvegese inviò una spedizione di piccoli idrovolanti alla ricerca, i quali, dalla costa settentrionale delio Spitzberg, eseguirono voli di ricognizione alla Terra Francesco Giuseppe. Però, tutto ad un tratto la spedizione Amundsen riappariva, sana e salva, sebbene non più sul suo aeroplano, che aveva dovuto abbandonare nel deserto di ghiaccio. Amundsen ed i suoi compagni avevano ammarato sopra uno spiazzo di mare libero dal ghiaccio, perchè avevano esaurita la benzina. Ebbero la fortuna di avvistare, po- meulo, una nave cacciafoche, la\„.,„7<, ~r.fi „rrr,nU<>rK n h\r.rAn quale potè accoglierli a bordo per Iriportarli alla Baja del Me. |pochi minuti dopo l'atterra-una nave à Questo precedente, assai opportunamente ricordato, incoraggia le speranze che anche gli eroici italiani, per il momento sperduti, sia accaduto qualche cosa di simile; seppure la situazione questa volta si presenti con qualche elemento di maggiore ansietà, come è principalmente il fatto della tempesta nel momento improvviso della cessazione delle comunicazioni dell'Italia, La «Hobby» alla Baia del Re Il grande enigma è sempre: è riuscito Nobile ad atterrare? E se è riuscito, arriveranno in tempo i soccorsi? Tutto è stato fatto e si sta facendo, di quanto è umanamente possibile, per effettuare il salvataggio. Già il 26 maggio, cioè appena all'indomani del repentino ammutolimento del'Italia, in seguito alle preghiere del Governo italiano, il Governo norvegese ha inviato subito il tenente Lutzov Holm, intanto che il Governo stesso preparava la seconda spedizione del genere. E' arrivato questa mattina alla Baja del Re con la sua nave Hobby ed il suo idrovolante a bordo. Appena arrivata la Hobby, si immediatamente proceduto allo sbarco dell'idrovolante. La Hobby, passando per la Baja Advent,^ha imbarcato il cacciatore di pellicce Nois ed alcuni cani e slitte. Anche tutto questo materiale è stato subito sbarcato. Il tenente Lutzow sta ora discutendo con il capitano Romagna e con il fratello di Nobile, circa la rotta da scegliere per i primi voli di ricognizione. Egli si propone questa sera stessa di iniziare il primo volo. Pare che una delle sue prime mete sarà Capo Mitra. Dopo le prime ricerche di Lutzow, la Hobby salperà verso il nord, fin dove i ghiacci le permetteranno di spingersi. Gli italiani, che sono alla Baja del Re, stanno intanto tacendo tutto quello, che umanamente possono fare. La spedizione sbarcata dalla Città di Milano, sotto la direzione di un norvegese, conoscitore dell'Artide, deve essere in questo momento in moto e la nave Braganza, con 13 italiani a bordo, è andata — come sapete — incontro a questa spedizione. La Braganza ha segnalato durante il suo viaggio che il ghiaccio diventa sèmpre più. grosso, ma che però essa riesce sempre ad avanzare. Gli Alpini Ha già sbarcato il capitano Sora e gli alpini all'ingresso della Wyide Bay, da dove essi intendono procedere all'esplorazione. Il Braganza, intanto, è partito per continuare il viaggio ed ha ulteriormente segnalato che il ghiaccio, essendosi rotto, non è esclusa la speranza che possa proseguire sino alla terra di Nord Est Il compito della coraggiosa, spedizione del Sora è quanto mai difficile e complesso. Il tratto di costa che essa si propone di esaminare è, a volerlo percorrere tutto, di oltre 400 miglia marine, ed è tutto frastagliato e coperto da numerosi ghiacciai di colossali dimensioni e pericolosissimi. Pochi uomini sinora sono penetrati in quelle contrade inospitali ed uno dei pochi è il tedesco Teodoro Lerner, che insieme con Nansen e Johansen attraversò con gli sci lo Spitzbergen. Tutti tre arrivarono a destinazione di ritorno in assai tristi condizioni, dopo fatiche inenarrabili. GIUSEPPE PIAZZA. e i i n a a \&e°$or.&te, come «* «D^.cW^tìso non sla stal° Percepito dalla poiente Istazione della Città di Milano ? Non |bisogna tacerà che, al dire di autenti-Che valore può avere la segnalazione russa ? Roma, 4, notte. La notìzia dell'appello di soccorso, che sarebbe stato lanciato dai generale Nobile dalia terra di Francesco Giuseppe ha di nuovo aperto il cuore alla speranza. Ma disgraziatamente, almeno sinora, nessuna ulteriore informazione è sopravvenuta a confermare la notizia. L'ipotesi che un atterramento fortunoso dell'Italia abbia potuto avvenire nella terra di Francesco Giuseppe è poco probabile, ma .non impossìbile. Al Ministero della Marina si stanno facendo indagini per accertare: l.o se nella Terra di Francesco Giuseppe esiste una stazione radiotelegrafica; 2.o se il radio dalla Terra di Francesco Giuseppe è stato inviato a ima stazione privata o ad una stazione'del Governo russo; 3.o quali sarebbero le parole giunte indecifrabili nel radiogramma. Perciò il Ministero della Marina ha chiesto informazioni a Mosca e si è in attesa della risposta. Alla Ambasciata sovietica, dove ci siamo recati stasera, ci è stato detto che nessuna ulteriore notizia era pervenuta e che il radiotelegramma di cui si tratta era stato raccolto da un dilettante di radiotelegrafia di Vonshi, un paesello del distretto di Arcangelo. Egli l'aveva trasmesse al Comitato di soccorso di Arcangelo, che a sua volta ne informava ii Governo dei Sovieti. Oblazioni Sulla valutazione dell'attendibilità della notizia una domanda si è però subito presentata : se il segnale della radio è stato raccolto da un piccolo {apparécchio della costa della Russia che competenze in materia di trasmis sioni radio elettriche, l'obbiezione a vrebbe un'importanza assai relativa ...Notava stasera un notissimo tecnico che nel campo delle trasmissioni e delle ricezioni per radio esistono fenomeni mille volte rilevati nell'esperienza- quotidiana, ma non ancora scientificamente provati. • Esempio tipico quello offerto dalle prime esperienze di Guglielmo Marconi,' che, trasmettendo comunicazioni con apparecchi primitivi e di. potenzialità di onda limitata ad 80 e 100 chilometri, ebbe a constatare che esse non venivano intercettate aa apparecchi vicini; viceversa venivano raccolte da stazioni molto più lontane. Si suppone che si .determinino qualche volta nelle trasmissioni radiografiche delle zone di riflessione, che vengono scavalcate dalle onde, e di conseguenza si stabiliscono delle specie dì angoli morti nei quali non può edetuarsi la ricezione. Ora può darsi che appunto in uno di questi angoli morti si sia trovata la Città di Milano quando è stato lanciato U segnale di soccorso. Altra ipotesi formulata stasera dai tecnici sarebbe questa: che l'equipaggio dell'Italia si trovasse a disporre di un apparecchio avente una lunghezza di onda diversa da quella della Città di Milano. E' noto che l'Italia disponeva di tre apparecchi radio: due azionati dalla marcia del dirigibile ed un terzo indipendente. Questa terza stazione era nota per lunghezza di onda alla Città di Milano, che regolava di conseguenza la lunghezza delle onde della sua stazione. Ora chi vieta di pensare che, inutilizzati i due primi apparecchi per il fatto dell'atterraggio, il generale Nobile abbia visto anche danneggiato per avaria il terzo apparecchio, ma che Biagl, 11 radiotelegrafista noto per la sua gran¬ de abilità, sia poi riuscito coi resti di essi a ricomporre con paziente lavoro un apparecchio in condizioni di fuj> zionabilità, ma di diversa potenzialità di onda? In questo caso sarebbe spiegabile il fatto, altrimenti senza cause plausibili, che il segnale « S. O. S. _» non sia stato avvertito dalla Citta ai Milano. Questa non può intercettare i messaggi della radio dell'Italia, di cui non conosce più l'onda, e che ■ 6 diversa dalla propria. Viceversa il dilettante di radio di Vonshi, per un caso assolutaménte fortuito di sintonicità d'onda, può avere ricevuto col suo apparecchio U messaggio lanciato dal nuovo apparecchio di Nobile nell'immensità desolata dell'Artide. L!« Italia » avrebbe ricostruito il suo apparecchio radio? Gli esperti di radiotelegrafia aggiungono qualche cosa di più. Essi non sono alleni dal formulare l'ipotesi che il dispaccio odierno non sia il primo trasmesso dall'equipaggio dell' Italia con l'apparecchio cosi ricostituito. Gli altri avrebbero potuto essere dispersi per mancanza di apparecchi sintptìatici. nè sarebbe da escludersi la -possibilità che l'equipaggio dell'Italia abbia ricevuto qualcuno dei messaggi lanciati da qualche stazione del mondo per la ricerca degli scomparsi. La impossibilità di decifrare parte dei messaggio tenderebbe ad avvalorar* l'ipotesi che l'equipaggio superstite dell'Italia si trovi a disporre di un apparecchio imperfetto e primitivo- Si tratta, come ognuno vede, di ipotesi basate su ben fragili e : labili elementi induttivi. Anche queste ipotesi, tuttavia, neli'amale angosciosa situazióne di tutto.il Paese, che si-ribella àncora al pensiero di dover disperare, hanno il loro valore.