Binda vince in volata la movimentata Genova-Torino

Binda vince in volata la movimentata Genova-Torino Binda vince in volata la movimentata Genova-Torino f Quattro uomini giungono assieme al Moto velo I dromo Piemontesi è secondo ad una macchina f L'ordine d'arrivo 1. BINDA Alfredo, di Cittiglio, che (compie i km. 195,100 della Genova-Torino in ore 6,49'22", alla media oraria di Km. 28,700 circa (Wolsit-Pirelli) ; 2. Piemontesi Domenico, di Boca, in pre 6,*9'22"; 3. Visconti, id.; 4. Picchiottino, id.; 5. Piccin, in ore 6,50'*3"; 6. Mainetti, id.; 7. Pancera Giuseppe, id.; 8. Catalani, id.; 9. Pizzarelli in ore 6,5Q'44"; 10. Viarengo in ore 6,5110"; 11. Pomposi in ore 6,51'15"; 12. Enrici in ore 6,51'17"; 13. Binda Albino in ore 6,51'45"; 14. Fontan, id.; 15. Aimo, id.; 16. Del Mastro, in ore 6, 51'59"; 17. Bonomo in ore 6,52'13"; 18. Cavallini, id.; 19. Dinaie, id.; 20. Perego in ore 6,52*53"; 21. Negri in ore 6, 53'16"; 22. Cigonli, id.; 23. Bresciani, id.; 24. Brivio Umberto, id.; 25. Petiva Emilio in ore 6,53'40"; 26. Tecchio in ore 6,55'14"; 27. Giunteli! B. in ore 6, »'«"; 28. Tubini in ore 6.56'10"; 29. Brunero in ore 6,56'15"; 30. Cattaneo ore ore 6\57'30"; 31. Guasco, id.; 32. Cerata., id.; 33. Messeri in ore 6,57'40"; 34. Cattel in ore 6,58'04"; 35. Binetti in ore 6,58'10"; 36. Monte vece hi in ore 6, 58M5"; 37. Luparia in ore 6,58'40"; 38. Temponi in ore 6,59'15"; 39. Quaglino in ore 6,59'42"; 40. Reflo in ore 7,00'42"; 41. Perna, id.; 42. Chesi in ore 7,U0'55"; 43. Gay, id.; 44. Nicolini, id.; 45. Garbarti, id.; 46. Mayer, id.; 47. Cevini, id.; 48. Simoni, id.; 49. Poloni, id.; 50. Sinchetti. Seguono altri 76 concorrenti in tempo massimo. Tappa vBioca Sbrigate le operazioni preliminari a Genova, i 126 superstiti del • Giro • si portano a Cornigliano, donde alle 8,30 prendono 11 ■ via ». La mattinata è nuvolosa, spira una brezza umida e fresca. La strada per Sestri, Pegli e Voltri, specie dove è lastricata, è insidiosa e pericolosa per le &connessure, le buche e il velo viscido che la ricopre. Frequenti sono gli slittamenti, numerose le cadute; quasi tutte però senza conseguenze. Il plotone di partenza si è appena orientato, dopo Sestri, in fila indiana quando uscendo da Pegli, Errante e Fazio sgattaiolano via di sorpresa, filando a spron battuto alla volta di Pra. La mossa dei due liguri trova gli < assi * nelle posizioni retrostanti, tanto che quando il duo di testa è a Voltri e piega a destra per Val Lei na, per iniziare la scalata al Turchino, Binda ed Aimo hanno circa 300 metri di svantaggio; Piemontesi ne ha circa 700. La salita è iniziata alle 9 precisa. Alle Cuse di Crovl, Errante lascia Fazio e continua da solo la fuga, la quale incomincia a preoccupare la. compagine. Inseguono da vicino Fasto, già a quasi 200 metri da Errante, un gruppo guidato da Giunteli!, in cui 6 Enrici; poi un altro, tirato da Piccin, In cui sono Binda Alfredo, Pascerà, Picchi Ottino ; • Alme.- - • Questi nuclei vengono gradatamente riavvicinandosi ai fuggitivi. Piemontesi a Gorseslo è a due minuti di ritardo dal primo. La caccia si svolge attraverso queste fasi; Enrici lascia 1 componenti il suo gruppo e si lancia solo ad afferrare prima Fazio, che brinai ha sparato tutte le sue cartucce. Allora 1 due nuclei si fondono ed Inseguono, al comando di Giuntelli, poco oltre sostituito da Binda, il quale dà gli ultimi colpi magistrali per portarsi, insieme a Pancera, Picchiottino, alla ruota di Errante, ed Enrici, 'Aimo e Giuntelli sono staccati di poco In questa azione, ed a Mele passano con Guasco e Piccin a 30 secondi dai primi; poi viene Binda Albino a 35"; Bresciani a SO"; Fassio a 1'; Mainetti, Negri, Catalani e Brivio a l'IO"; Poloni a l'30"; Morato a l'34"; Perego, Bonomo, Martelli a 1,50"; Ga] a l'55; Piemontesi a l'58", insieme a Viarengo, Del Mastro. Pizzarelli. j. IMi primo al Turchino Irruentissimo è l'inseguimento di Piemontesi, il quale nell'ultimo tratto della salita riesce a ricuperare quasi tutto il terreno perduto; Errante guida l'avanguardia, fino quasi alla cima, quando Binda con un improvviso strappo, tocca primo la vetta del Turchino, insieme a Picchiottino e Pancera. Sono le 9,34, Piemontesi passa la galleria, quando gli altri sono intenti a girare la ruota. Enrici scende a precipizio in .testa, con gli altri frazionati dietro di se. A Campo Ligure, Piemontesi è a terra per foratura. Errante conduce forte. A Rossiglione, dove transitiamo alle 9,54, riprendono Mainetti, Viarengo, Catalani, Del Mastro, Pizzarelli, Perego. Negri, Petiva Emilio. Poi Piemontesi termina il suo violentissimo Inseguimento. Riprendono anche Pomposi, Brunero, Cignoli, Martelli, Ca valllni, Fazio. Tutti questi uomini transitano assieme per Ovada. Come si vede questo primo episodio per quanto veramente interessante per la sua vivacità dovuta all'audace e generosa iniziativa dei due indipendenti liguri, ed alla pronta ed energica reazione degli altri, non ha portato che ad una molto blanda selezione. Il lettore però avrà notato che fra- gli uomini componenti il gruppo ad Ovada, manca Fontan. Il francese è stato tolto dalla lotta sul Turchino da due forature, che lo hanno colpito prima di Voltri. Da Ovada risaliamo per un po' la valle dell'Orba fino a Molare dove si inizia la salita Cremolino. Il comando alternato di Poloni, Catalani, non è di quelli che seminano molte vittime. Infatti il gruppo rimane intatto fino al paese, che è al termine della salita. Solo Fazio ed Errante sono lasciati in preda ad una lieve «defaillance» quando nell'ultimo pezzo conduce Piemontesi. Anoora «na bucatura di Piemontesi A Cremolino, Piemontesi buca per la seconda volta, altrettanto capita a Bonomo e Moratto. Ma questi infortuni non sono gravi perchè il passo mantenuto da Poloni non richiede molta fatica per ricongiungersi. Piemontesi ha da poco ripreso quando deve cambiare la terza gomma. I primi sono ad Acqui (chilometri 72,2) alle 11,2. Ia media fin qui realizzata è quindi di Km. 28,500. Piemontesi riprende prima di Strevi, quasi contemporaneamente a Gay. Gordini e Bonomo, mentre Cavallini e Cignoli urtatisi in banchina cadono fortunatamente senza conseguenze per sè e per la macchina. Procediamo con passo regolare e abbastanza sostenuto per Cassine, chilometri 85,2. Enrici è vittima di bucatura, ma nella breve salita prima di Gamalero. è di nuovo con gli altri 32 che compongono in questo momento l'avanguardia. Giuntelli e Bresciani regolano la marcia, che si svolge sull'ampio e polveroso stradale, leggermente declinante per Val Bormlna. Verso Alessandria, per quanto il sole si sia nascosto dietro la cortina di nubi, che si è venuta nuovamente ricostituendo, dopo un paio di ore di azzurro, il caldo comincia veramente a dare fastidio e trova un efficace alleato nel polverone che la carovana viene sollevando. 55 uomini sono insie me ad Alessandria alle 12,57, guidati da Guasco. L'alessandrino è calorosamente accolto dai suoi concittadini. Dopo il passo rallenta ed altri rientrano in gruppo che conta ben presto 70 unità. Siamo a Castel d'Annone alle 13,25. Asti sportiva è già qui rappresentata da automobilisti, che hanno innalzato sulla vettura un cartellone con gli « evviva » a Viarengo. Ormai la gara è assopita in una marcia monotona, dalla quale è presumibile non si scuota che sul Dusino o sul Pino: anche questi, però, dislivelli troppo facili, per dar vita a qualcosa di più che modesti episodi. Siamo ad Asti alle 13,42, con circa 75 corridori. Vince il traguardo Giuntelli. Gay disturbatore della quiete Quasi all'uscita dalla città rimangono appiedati Aymo e Perna. 'La media complessiva è scesa a 27,439. Sulla salita di Baldichieri Gay assume decisamente il comando: egli ha già adottato 11 rapporto forte. Sotto il violentissimo tiro dell'alcione gli uomini si distendono in fila in banchina e per un poco resistono: noi cominciano 1 distacchi: la zavorra è scaricata nell? retrovie: A Baldichieri la catena non ha più di 30 anelli ed è sempre più tirata, perchè Gay non accenna a mollare. Siamo a ViUafranca (Km. 157.5) atte 14,17, in piena velocità. Nel paese, Albino Binda.. appieda . .par foratura.] Dopo il sottopassaggio della ferrovìa comincia la breve salita del Dusino. Gay conduce ancora per il primo pezzo, poi a un tratto Cavallini, che è jn seconda posizione, scatta, tentando di sorprendere la compagnia. Ma quasi tutta rispondono: quello che è messo più in difficoltà è Gay. il quale lentamente si accoda. Gli viene di fianco Giuntelli il quale attacca con lui un discorso che non deve proprio essere affabilissimo. E dalle parole i due 6tanno per passare ai fatti, mettendo mano ai gonfleurs, interviene a buon punto il collega Colombo a indurre i due a rimandar*, le partita. Nel frattempo la marcia è passata sotto gli ordini di Fontan e Binda. In cima al Dusino figurano in testa, oltre questi due, Piemontesi, Visconti, Viarengo, Pancera, Del Mastro, Piccin, Aymo, Picchiottino, Dinaie, Catalani, Visconti, Cignoli, Enrici. Ma i gusti dei due non vanno assolutamente d'accordo. Gay è di nuovo all'attacco della posizione e la spunta dopo un abile giuoco fra i paracarri della banchina. Questo accanito duello si ripete per altre due o tre volte, finché Gay, che più la dura, la vince. Siamo a Villanova alle 14.34. Alato baca a buon puato La lotta, che prima si è svolta tra Gay e Viarengo, si rinnova tra il primo e Bresciani. Ma essa viene interrotta da una bucatura di Aymo, che consiglia il suo compagno a rinunciare al suoi propositi offensivi per andare ad aiutarlo nell'inseguimento Finita la salita prende 11 comando Picchiottino, ma non troppo seriamente, in modo che Mainetti, Brunero Giuntelli. Negri, Brivio, Perego Binetti. Bonomo, Petiva Emilio e Gay riprendono contatto. Quest'ultimo, non appena accodatosi, risale gradatamente la fila, mentre non pochi avvertono con grida e con fischi l'avvicinarsi... del disturbatore Il quale, niente affatto Impressionato dall'ostile accoglienza, passa in testa e torna a condurre alla disperata. Ciò non è di pieno gusto di Viarengo, 11 quale di scatto porta via 11 comando all'alcione onde moderarlo a suo piacimento. Attraversiamo Riva alle 14,47 e Chleri alle 14,56. Ai piedi della salita del Pino sono insieme Fontan. Piccin, Viarengo. Pancera, Binda, Dinaie, Enrici. Picchiottino, Pizzarelli, Visconti, Maineti. Catalani, Pomposi. E' ancora al comando Fontan, col suo solito passo pacato ma severo, al quale, però, tutti resistono. Poi di scatto Pomposi gli ruba la posizione. Allora rimango¬ sqivcLludmd no staccati Dinaie, Viarengo, a alnetti, Pizzarelli, Fontan, Enrici, poco oltre cede anche Catalani. Due chilomeri circa prima della fine passa a condurre Piemontesi, in tonu assai più energico. Allora le vittime sono Picchiottino e Pomposi: ma anche Pancera e Piccin debbono infine abbassare bandiera, in modo che hanno il passo libero Piemontesi, Binda e Visconti. Questi conduce fino al centro del paese, poi lascia il posto a Piemontesi, il quale con Binda a fianco tocca a vetta e inizia la precipitosa discesa, durante la quale riprende Picchiot ino. Dalla Madonna del Pilone all'arrivo è Visconti che fa un passo tale da impedire altri ricongiungimenti. 1 quattro entrano in pista nel seguente ordine: Visconti, Binda. Piemontesi » Picchiottino, e cosi rimangono fino ai a campana e fino alla metà dell'ultimo giro, è ai 250 metri circa che Visconti accelera: in curva Binda lo passa portandosi a ruota Piemontesi, il quale sul rettilineo viene ad attaccare l campione del mondo: ma l'attacco è vano: Binda vince per mezza machina.