Un duello senza cause

Un duello senza cause Un duello senza cause Czechi contro Ungheresi PRAGA, maggio. Di dove bisogna prendere le mose accingendosi a descrivere la siuazione in cui si trovano gli ungheesi rimasti entro i confini della zeco-Sdovacchia (746.614, secondo censimento del 1921, il quale fu utt'altro che coscienzioso e compleo, giacché in molte località non si ece censimento alcuno e in altre si roibì di dichiararsi ungherese a hiunque avesse avuto nome non maiaro)? Se il problema della minoanza tedesca riveste, per i potenati di Praga, allo stato delle cose, arattere prevalentemente culturale d economico, il problema della mioranza magiara è soprattutto poliico; e sebbene gli ungheresi numeicamente costituiscano un gruppo he entro la Repubblica forma il plcobugiquammlumtisdachchchmcagnnii siuinto appena della massa tedesca, quure essi emanano energia tale, da lenfluenzare politica interna ed inter- scazionale del Paese. Con questo non ge'intende accennare a segrete agita- nèioni irredentiste : i magiari sono coroppo intelligenti per non capire prhe oggi essi, lottando, debbono ri- cemanere sul campo legale. Ma se il e uesito dell'irredentismo ungherese ao si vuol porre ad ogni costo, allo- aa bisogna dire che tale sentimento st prodotto esclusivo della tattica Vadottata dai czechi. feGiusto come in Jugoslavia, mino- aanza tedesca e minoranza magiara zanon sono mai riuscite, a intendersi eper un'azione comune. I,a formazio- sne, nell'autunno del 1926, di un Go- averno che vedeva sedere affianco a cministri czeco-slovacchi due rappre- asentanli dei tedeschi, non ha nean- dch essa prodotto mutamenti. Mentre l'n Jugoslavia i tedeschi rimangono nostili ad allearsi con gli ungheresi, cnon mtendendo dividere gli oneri di faui i sospetti d'irredentismo grava- nno la massa magiara, in Czeco-Slo- cvaccina alle considerazioni di ordì ne politico altre pare se ne aggiun- f0c2m°nodÌ- hi6' nT&tto :eSerie?za^TetedSi j*vogliono servirsi di loro unicamente n tempo di elezioni e l'esperienza è tente più dolorosa, in quanto prima Tdella guerra, nella Slovacchia, la nmassa tedesca nutriva sentimenti vmagiari. I czechi hanno determina- co la scissione mediante la palese sdiversità di trattamento, favorendo ca stampa tedesca e perseguitando Pa magiara, permettendo al Kultur- tverband di svolgere nella Slovacchia Zun'agitazione nazionalista tedesca, con semplice etichetta culturale, e ndimostrando arrendevolezza col con- fcedere ai tedeschi una scuola media. SForse più tardi Praga avrà motivo tdi riflettere, data la sua debolezza e Adiffldenza, sull'opportunità di prose- tguire nel sistema del divide et im- spera così applicato, ma per ora le friesce di accentuare la divisione fra ee due razze allogene. Già è un sue- scesso avere ingenerato negli un glie- sresi uno staio d'animo tale, da in- ldurli a credere che i tedeschi, per gmotivi di egoismo economico, assi- lstoni, c""'piaciuti alla distruzione Sdell'in, svria magiara compiuta da. 1Praga nella Slovacchia. Tedeschi sequilibrati lo negano, osservando tche il mercato slovacco è troppo pie- ccolo per formare oggetto di cupidi- Sgià per la loro industria, la quale nabbisogna di sbocchi ben più vasti We ricchi: dei Balcani, della Germa- snia e via di seguito. *w* rNella Slovacchia e nei Carpazi rus- si gli ungheresi ci stavano da dieci secoli : bisogna che ogni loro traccia scompaia. Però oltre alla Slovacchia ed ai Carpazi russi, i czechi si sono prese anche ierre nettamente esclu- sivamente magiare e in queste biso- fia che, se non altro, si crei una situazione che lasci apparire meno grave l'abuso. I metodi scelti per riuscire nell'intento si riassumono nella risposta data dal funzionario czeco responsabile a chi protestava per la chiusura, decisa suhito dopo Voccupazione della Slovacchia, del- 1 Università ungherese di Presbur- go : « La forza viene prima del di- ritto ». Deputazioni ungheresi anda- rono a riferire la cosa a Masaryk e riflettuto Ma E°r,M%a^« ^S^jJ^MKkMé^^ si è ormai rivelata conforme al peri- siero manifestato ai 13 giugno del 1921 dal prefetto di Komarom, Ste- fano Folckmann, che ricevendo i sokols disse:. «Durante il vostro soggiorno in questa città puramente magiara, mostrate alla popolazione ostile che la vostra camicia rossa nasconde più intelligenza e che la pianta dei vostri piedi contiene più cultura della testa degli unghere- si ». A Ungvar, lo stesso ministro degli Esteri Benes, il quale a Gine- vra e nella stampa internazionale mena vanto della esemnlare politi- ca czeca in materia di nazionalità, ha sentenziato che fra dieci anni nei Carpazi russi non ci dovrà più essere un ungherese. Per sbaragliare l'elemento magia- ro, s'impiegano in armonioso modo armi politiche, culturali ed economi- che. Le armi politiche sono di va- ria natura: dalle compiacenze del- la legge elettorale si va alle perse- cuzioni dei singoli ed agli arresti sistematici; dalla disposizone che nella Slovaccha le liste dei candida- ti per essere valide debbono porta- re mille firme autentiche (in Boe- mia e Moravia ne bastano cento) si va ad una delimitazione dei distret- ti elettorali per cui, mentre a Pra- ga un mandato si ottiene con 19.907 voti, nel distretto magiaro di Kassa ne occorrono 27.238. A impe- dire che in Presburgo, città di cen- tornila abitanti, i 24.000 unghere- si godessero dei diritti concessi alle minoranze linguistiche che formino , !è fatto nel 1926 a Kassa — città per | la quale perfino il _ ministro czeco almeno il 20 per cento della popolazione locale, nel 1924 il ministro della Giustizia pensò di modificare il distretto di Presburgo, togliendogli sedici comuni ungheresi, che assegnò al distretto slovacco di Galanta, e aggiungendogli parecchi comun. slovacchi, già facenti parte del distretto di Stamfa. Lo stesso si l Srombar aveva riconosciuto, nel 1919, che il 95 per cento della popolazione era magiara — indi a Galszecs, a Rimaszombas e a Nyitra. Che cosa è avvenuto? E' avvenuto elm siccome le lcjzgi ungheresi facevano dipendr-rc l'acquisto dell'indigenato comunale dalla pura e scin¬ plico iscrizione per quattro anni consecutivi nelle listo dei contribuenti, e siccome la stragrande maggioranza degli ungheresi non aveva quindi mai pensato a garantirsi la ammissione formale in seno alla comunità, i ceco-slovacchi hanno po luto povocare l'esodo di migliaia e migliaia di cosidetti allogeni, moltissimi dei quali vivevano nel paese da trenta e quarant'anni. Individui che avevano trascorso nella Slovacchia la vita intera c che in Slovac chia avevano visto morire padre e madre hanno dovuto andare in cerca di pane altrove, oppure rassegnarsi a rimanere nel paese da stranieri, cioè a dire affrontando tutti i rischi, specialmente economici, che simile qualità per essi involge. Il colpo più grave lo si vibrò a questo modo alla classe intellettua le. Certo anche l'operaio che non rie scc a dimostrare di possedere l'indi genato si sente rifiutare lavoro, nè riceve sussidi; ma si pensi alle conseguenze del divieto d'insegnare pronunziato in brevissimo tempo per centinaia e centinaia di professori e maestri, dichiarati da un giorno all'altro stranieri, sebbene qualche anno prima li si fosse invitati a pre stare giuramento di fedeltà al nuo Vo Stato... Sempre a motivo del di fette dell'indigenato, studenti che avrebbero dovuto prendere la licen za liceale si sono visti esclusi dagli esami o privati dei frutti dei loro studi secondari. Molti preti sono allontanati dalle parrocchie, i medi ci e i veterinari dalle loro condotte; ad avvocati viene proibito di difen derCi a farmacisti il continuare nel l'esercizio. Chi è ungherese e atra nioro dcvc far j » cecM cc. co-slovacchi. Vecchi, inabili ed or fani che non abbj^no ^^genate non riscuotono pensioni. Nel 1925, con la stazione di una leggi f0™?>?r£om8? ìfj^TVscno j*S"Laf* " ^ M°> ° , : ,. ^ Le carceri d> Presburgo ospitano pe Tenuemente detenuti politici ai quali non B1 us.a trattamento speciale: tal volta ,S1 tratt.a di ungheresi sudditi cevo-slovacchi, spesso di ungheresi sudditi di Budapest, talvolta an che dl slovacchi. Durante le feste.di Pasqua furono arrestati a Markus talv,a lo scritt0I-e ungherese Aradi Zs,olt> in visita presso un amico; a lo studente Zoltan Schutz, ve nuto da Budapest per trascorrere le feste con i genitori; a Lòcse il dottor Sommer, medico dell'ospedale; a Pe tòszinye lo studente universitario Andrea Horvath; a Sovar lo studen te universitario Zoltan Hollosy, chi sotto l'accusa di avere varcato la frontiera senza passaporto, chi di essere affiliato a società irredenti ste d'Ungheria, dove molti giovani sono costretti a recarsi in seguito ai la soppressione dell'Università un gherese di Presburgo. Un industria le di Miskolcz, il signor Desider Szilagyi, arrestato nel dicembre del . 1927 per sospetto di spionàggio, è i stato in questi giorni condannato a o tre anni di reclusione, sebbene man- cassero prove c l'accusa si riduces- Se al rapporto di un agente segreto, e n diciassettenne studente Zoltan i Wolf, ai 16 dello scorso febbraio è - stato condannato a 10 mesi di car cerej perchè era tornato dall'Unghe- ria portando all'occhiello un distili - tivo significante lutto per il trattai t0 Qel Trianon. a La stampa magiara non gode di a libertà costituzionali. E' gran fortuo na se la censura si decide a ordina- re il sequestro quando il giornale - ancora non ha lasciato la tipograa fla: a preferenza lo si fa confiscare o alle stazioni di arrivo, in maniera r da danneggiare l'editore e da impeo dire che l'edizione venga rifatta. Si o pubblica a Praga, località che a suo a tempo fu scelta per ragioni topograo fiche e perchè allora nella capitale - non esisteva censura preventiva, un - quotidiano ungherese dal titolo Fru- gai Magyar llirlap, che tira 15.000 - copie; anch'esso viene perseguitato e nell'indicata maniera e perfino gli « si Proibisce di riprodurre notizie di ^ straniera «*• tutti i giornali - ?ecl" Possono inve.ee tranquillamenl te stampare Agli 11 di dicembre (al- cuni saggl f,ra tantl>' ll sequestro avi ^?nne Pe"hè ,S1 e,ra nProdotto un o discorso del deputato Szullo, capo e d?! Partito cristiano-sociale; ai 27 e d! Sennai° P?r aver riferito che a alunnJ. d\ scuole ungheresi si erano a opposti al passaggio forzoso in scuoù le slovacche; ai 23 di novembre per e- aver Pubblicato, con riserva e con o tanto di punto interrogativo, la noe- tizia di un telegramma di omaggio e a Lord Rothermere, da parte di Eloi- vocchi di Pittsburg; al l.o dl aprile à, per aver pubblicato un titolo: «Lord ni Rothermere farà tra breve parlare ù in favore della sua azione un auto revole uomo di Stato. Mussolini sea- gue con simpatia l'azione del Lord, o L'indignazione della Romania ». i- Dei giornali stampati in Ungheria, a- nella Slovacchia non vengono aml- messi che la socialista Nepszava e e- l'ultra-radicale Magyar llirlap. Tutti ti i libri apparsi in Ungheria dopo he il 1918 sono ammessi solo previa a- censura. I nomi ungheresi di città a- e villaggi non sono tollerati nemme e- no nei periodici ungheresi — le stes si se novelle di Jokai possono essere t- comprese nelle antologie solo se i noa- mi ungheresi delle località citate so n no riprodotti in slovacco o in rume di no — e in genere nei libri scolastici e- non si fa che vilipendere gli eroi man- giari. Quasi nell'intera Slovacchia e- sono stati demoliti i monumenti che le ricordavano il '49; a Presburgo si no sono mutilate le statue di Petòfi e ziolainescoviesGataindequprmleSipoqutrbitatommdeprHunteLsizidsetivspdmeelebinmsspsmcrncillaFddguclacladdecdtactmaclbsdzcdtcCetsscEdallpcmcUer co oro re ohe ahi te si el olto ein¬ di Liszt e abbattuta quella dell'Im peratrice Elisabetta (distrutta anche a Pòstyen e a Bartfa), a Vezereny hanno deturpato i monumenti ai quattro Esterhazy caduti nel 1625 combattendo contro i turchi, a Losonc, a Rozsnyo e a Nagymihaly hanno demolito le statue dl Kossuth, a Dolha mutilata quella di Rakoczi, nè l'elenco è chiuso. Non più tardi di tre o quattro an ni addietro, in certi cimiteri ungheresi dei legionari e dei gendarmi imposero che dalle lapidi venisse radiato il predicato. E come stupirsi se dall'altra par!". dall'Ungheria, si grida: « Mai, mai e poi mai »? ITALO ZINGARELL1.