Binda domina in volata trenta corridori al traguardo di Arezzo

Binda domina in volata trenta corridori al traguardo di Arezzo Il Giro a'Italia Binda domina in volata trenta corridori al traguardo di Arezzo f L'ordina d'arrivo ti BINDA AUTtEDO, di Cittiglio. alle 15,ll>'6", elio impiega ore 5,'2r6" a percorre i 1-SS Km., alla media orarla «il Km. 27,655; 2. Plemoiitc.fi Domenico, a tre macchi no : 3. Piccin Adolfo, a una macchina; 4. Dinoie, a i! macchine; 5. Viarengo; 6. Pizzarelli; 7. Mainctti; 8. Binda Albino; 9. Bresciani: 10. Pancera G.; 11. Catalani; 12. Arduino; 13. Aimo; 14. Fontani 15.i a pari merito, Brunero, Cavallini, Enrici, Giuntelli B., Giacobbe, Gregoris, Martinetto. Pomposi, Picchiottino, Simoni, Vnllazza, Galletti; 27. Lorenzotti; SS. Dossche; 39. Chesi; 30. Del Fiume; 31. Giuntelli Marco; 32. Messeri; 33. Visconti; 35. Cignoli; 35 MOhtevecchi; 36. Pipoz; 37. Galloni: 38. Binetti: 30. Negri; 40. Guasco; 41. Tanzi; 42. Hofer; 43. Mortelmans: 44. Petiva E.; 45. Narducci; 4C. Berni: 47. Perego; 4S. Innocenti; 49. Piva G.; 50. Cattaneo; ecc. La tappa più breve Arezzc, 16 notte. Tutta la mattinata di Ieri e per buo na parte del pomeriggio la zona dalla piana al monte è stata battuta dalla pioggia, ora violenta e sferzante, ora calma e sottile, che ha rinfrescato l'aria e risciacquato In strade; poi, verso il tramonto, il cielo si 6 venuto rinfrancando man mano di ogni ingom bro di nuvole., e stamane si è preseli tato tutto lindo e lucente di un azzur ro che assicurava la più propizia giornata per questa tappa non lunga, anzi la più breve, ma faticosa per quantità e qualità di salite. li ritrovo era fissato n Forlì in pia?/ za Aurelio Saffi per le 7,30; l'adunata è completa alle 8,15 ora in cui la massa dei concorrenti si avvia in colonna verso Predappio Nuova, che ha pre so ora il nome di Dovia e che dista da Forlì una quindicina di chilometri. Mancano tutti gli uomini della « Diamant » e qualche isolato; dimodoché il numero dei superstiti 6 limitato a 256. Una mesta cerimonia A Dovia tutti si raccolgono innanzi al cimitero ove riposano le spoglie della madre del Duce. Gli « ufficiali » varcano la soglia del sacro recinto insie me a Binda, Piemontesi ed Aimo in rappresentanza delle « equipes » e di Zembrini, milite della Legione Mussolini, per gli isolati. 1 quattro corridori portano una grande corona di bronzo che vanno a deporre sulla tomba di Colei che ha dato all'Italia il. costruttore della nuova storia. All'atto della deposizione una .selva di mani protese per il saluto ro mano si leva sulla variopinta distesa delle maglie. Un minuto di religioso raccoglimento suggella la semplice ed austera cerimonia. Poi i concorrenti sfilano innanzi alla porta del cimitero e -vanno ad ammassarsi sulla strada, sotto l'elegante palazzo podestarile e, fatto l'appello, alle 9,55 prendono il via. La strada si inerpica verso Predap pio Vecchia, ripidissima e stretta, ed impegna subito allo sforzo. E* Vallazza cho assume l'iniziativa del comando sostituito a tratto da due camicie nere di Carpi, che non riusciamo a gruppo è frazionato e disteso quastStromedititamente nella profondità di Un cmlometro. In cima a questa salita, che porta al culmine del Mirabella ed e lunga circa sette chilometri, una cinquantina di uomini si tiene ancora a contatto ed è seguita a breve distan za da un altro aggruppamento. Nell'ut timo tratto Gay è a terra ed ha una gomma sgonfiata. Si inizia la discesa durante la quale forano Ghezzi, Martinetti, Strapazzoni Pancera Giuseppe ha un guasto al cerchione. Giriamo attorno a monte Colombo, scendendo precipitosamente su Bocca San Casciano distesa in fondo a Val Montone. Ci arriviamo alle 10,45. Appena passato il paese siamo di fronte alla salita del monte Centoforchc e Lorenzettl provoca una sollecita ed abbondante selezione. E' superfluo notare le poche decine di staccati: sono tutti i più modesti. Ma quando Visconti sostituisce I.orenzetti vediamo retro cedere anche figure più note, per esempio Brunero, Mortelmans, Bresciani, Giuntelli Battista. Per salite e discese La fatica dura per 6 chfflometri e fa salire a 330 metri di dislivelto. Poco alla volto il gruppo si assottiglia fino a non comprendere ohe 20 -uomini, sempre guidati da-Visconti e Lorenzetti che ci portante in cima al colle. Ci abbassiamo, per attraversare il fiume Babbi, e poi torniamo a salire fino alla cima del monte Cenioforche. E' in questa discesa che Mortelmans, allargando in una pericolosa curva, catle e spezza da ruota anteriore. L'ultimo tratto della salito non porta sconvolgimenti alla formazione del plotone, nonostante un bello ecatto di Arduino, mentre la successiva discosa verso la valle die prima avevamo lasciato ma che ora invece di Bonco si chiama Bidente, vede crescere il gruppo di numerosi sopraggiunti. A Calcata infatti (chilometri 62), transitano insieme alle 11.28 circa 40 uomini. La calma che segue ingrassa ancora il già robusto plotone. Riprende anche Pancera dopo un non breve insegu Imeni o. Attraversata Grinta Sofia affile 11,28 eccoci al primo Scalino della salita dea Carnaio. Cinquanta unita sono insieme. Binda Albino, passa in testa, senza poro forzare: ciononostante qualcuno non regge. Ad una ripida svolta assistiamo a varie cadute; vediamo due corridori piombare l'uno sull'altro; riconosciamo Chesi,-ma non quello che è ìimastn sono, il quale stenta a liberar?! da lui e dalla macchina. Ma la caduta non ha conseguenze. rc6 Al termine del primo tratto di salita rimangono uniti trenta corridori che diventano cinquanta nella breve discesa che segue. Al secondo gradino conduce Zanetti e poi diesi. Nulle le perdite del plotone tonte che quando 6i ridiiscendo contiamo ancora 45 unità. Ancora un altro balzo in alto: e Zanetti cho regola sempre la marcia. Ma presto Giacobbe si assumo questo incarico, preso pei di prepotenza da Visconti, che rende più sostenuto il passo. Infatti si .staccano anclie Pancera, Bresciani, Lorenzotti, e il numero dei componenti il grappo è ri-dotte ad una trentina. Un'altra picchiato in basso. Ancora un paio di chilometri di salila non concludono nulla, ed eccoci alle 13,85 in vetta al Carnaio. Giacobbe prende l'iniziativa Con rapidissima discesa ci portiamo alito vaille del Savio, a S. Piero in Bagno di Bomagna, ove è l'unico controllo della giornata (chilometri 86). Sono le 12,34. 1 concorrenti si riforniscono in gran frena porche è stata abolita la neutralizzazione. Né' con minoro premura essi consumano prima di bagno la loro razione, perchè qui bisogna prende-iie di petto l'ultima, ma anche più lunga e diffìcile salila della lappa, quella dei Mandrioii. I soliti diradamenti iniziali delle fila, poi, per un poco, una formazione in assestamento di circa trenta unità, quindi ben tosto comincia una vivacissima schermaglia fra gli uomini dolila Blandii e di Wolsit. v Giacobbe, che stamane ci dichiarava di essersi quasi completamente rimosso dalle contusioni riportato nella prima tappa, schianta di colpo con quattro rabbiose pedalate Ja compattezza del gruppo, seminando una diecina di avversari, fra i quali degno di nota Enrici. Alila botta del grigio-rosso risponde quasi Immediatamente Viarengo. che parte in volata su un tratto di falsopiano, Ma Giacobbe è proaito a-saltargli alla ruota. L'episodio è fatala a Hofer, Del Fumo e Zanetti che retrocedono. E' appena ritornala la calma che Viarengo s?atta per la seconda volta; Giacobbe die lo sorveglia a vista non si stacca da lui di un metro; poi Foirtan guida Binda, Piemontesi od Aimo a riprendere contatto con il fuggitivo. Nel frattempo, perù, Mainetti, Giuntelli B, e iPancera G. non hanno potuto seguire l'azione. Quando i due sono ripresi una breve sosta di combattività permette a Giuntoli! B. di ricongiungersi, cosi pure a Catalani. La fase decisiva Ma ormai siamo entrati nella fase della piena offensiva. Viarengo torna a scattare; questa volto è Binda Albino cho provvede a riacciuffarlo, prendendo con lui quasi 100 metri di vantaggio. Vallazza e Catalani non reggono all'impegno che gli altri devono mettere per non perdere più terreno. Dal grappo inseguitore si distacca Giacobbe che va ad unirsi alla coppia dio lo preceda. Viarengo 6 cosi preso in mezzo dai due angeli custodi grigiorossi. Quando i tre progressivamento sono avvicinati e si prende un attimo di l'espiro. Mainetti, tenacissimo si rifa sptto. Allora, ecco Binda Albino che fa la sua scappato. Egli tenta piantare, in asso Giacobbe e Viarengo, che però non lo lasciano scappare. A questo punto Piemontesi si scuote ed assume il comando dell'inseguimento. Ma desiste quasi subito. E' cosi die Dossche parte da solo e cerca di: raggiungere i tre che sono avanti; si staccano Montelmans e Giuntelli B. Nella successiva breve discesa forano Dossdie. Vallazza e Catalani. Btpresa la salita. Binda Alfredo parte in velocito e pianto tutti in asso, volando a prendere Giacobbe, Viarengo e il fratello, sotto l'azione del campione del mondo, Mainctti, che ancora, una volto era riuscito a riprendersi, è il primo a perdere contatto. Lo seguono Simoni, Arduino, Picchiottino, Cignoli, Giuntoli! Marco, Fontan e Visconti. I più tenaci nella resistenza sono Piemontesi ad Aimo, ma neppure essi possono tener fronte al cittigliese il quale ima volto raggiunti i tre e staccato Dossche, continua a forzare provocando il distacco di Viarengo. Mentre Ariano procede con meraviigliosa energiia. Piemontesi accusa qualdie difficoltà, tanto che si fa nettamente •precedere e progressivamente stuccare dal virlese, il quale sorpassa anche Viaren«o. In cima ai Mandrioii i due Binda e Giacobbe non hanno più che 10 secondi su Aimo, che si ferma di brutto r>cr girare la ruota. Nel frattempo egli e posdato da Viaiengo e riparte ad un minuto e 10 secondi dal terzetto di Vossohe, e ad un minuto e 14 secondi ria Viarengo. Piemontesi e Dossnli» seguono ad un minuto e 40 secondi. Vengono \ic.inissimi : Giixntolll M., Fonitan, P.iecrn, Visconti, Giuntelli 15., Catalani, Brunero, Mainetti. U gruppo si ricompone La discesa su Partina porta notevoli spostamenti, tanto che Piemontesi, come al salito audacissimo, guadagna notevolmente terreno sul campione, neppure oggi disposto a correre i pericoli di questa precipitosa calata. In vicinanza ili Bibbiena però, dove i primi transitano alle 14, sono di nuovo instarne i due Binda, Giacoblie, Piemontesi, Aimo, Viarengo, Giunnelli M. e Plicciu. più avanti riprendano tinche Giuntelli B., Plcch.ioU.ino, Cai alami, Brunero. Continuano ad inseguire Cignoli, Zanetti, Fonton, cho in discesa è stato prudentiìssimo, Borici, Arduino, Sianoti!, e più indietro PanceIra, Visconti e Del Fiume. Prima di i Subbiano tornano con i primi Fontan e Mainetti. e allindi Zanetti. Enrici, Arduino, Simoni, VUsconiti, Cignoli, Pancera. Sul piano conduce di preferenza Giacobbe. Il passo però 6 tale che il gruppo viene man mano ingrossando. Antenen, Vallazza, Lorenzeui, Pizzarolli, Dossdie, Galloni, Martinetto e Messeri vengono a fame parte. Precediamo il gruppo al velodromo d.i Arezzo, onde assistere all'arrivo che sa prevede emozionantissimo. Entra primo in pista Brunero seguito nell'ordine da Cignoli, Binda, piemontesi, Piccin, Viarengo, Binda Albino. La volata di Binda Al termine del primo giro compiuto in questa formazione, Brunero passa in testa con a moto Binda e Piemontesi. All'uscita dall'ultima curva Dinalc, che ha reso 11 passo assai veloce, allarga per lasciar passare Bim- V, duale parte deciso prendendo subito un paio di lunghezze a Piemontesi. Questi si lancia sul rettilineo fin Bulla ruota dell'avversario, ma non può pifi attaccarle sulla curva, che manca di sopraelevazionc. All'entrata del rettilineo finale il biancocJlVÌ? ftl1 l,'x' 0 Quattro Pedalate di ' m!i ,li,nilfl non ha che da mantenere la sua già piena velocità, H, ■rfnlonvJncfrc Piemontesi dell'inanità del suo sforzo. U bianco-celeste In- ^"maccnte0