La Mostra dell'Artigianato

La Mostra dell'Artigianato Passeggiate alFEsposizione La Mostra dell'Artigianato Tra le raccolte preziose e gloriose di cimeli storici e le mostre industriali organizzate per presentare le ultime invenzioni scientifiche e i prodotti del febbrile lavoro meccanico c'è all'EsDosizione del Valentino un angolo riposante, dove sono raccolte le espressioni del lavoro individuale nelle sue forme più tranquille, tradizionali e intelligenti. E' la Mostra dell'Artigianato, che è costituita di dieci piccoli padiglioni artistici e originali. I padiglioni sono stati costruiti nel luogo più adatto che si potesse trovare nel parco, nel tratto alberato' e ombroso in riva al Po, all'ingresso maggiore del Borgo Medioevale. In tutta la Mostra soira una grande serenità laboriosa; ed è quindi realizzato perfettamente il concetto dell'Artigianato, cioè che il lavoro è la continuazione della preghiera Tessitori e ceramisti e I nadiglioni artigiani non espongono merci o prodotti, ma presentano il lavoro che foggia pazientemente gli oggetti più pregiati. Ouindi in essi si vedono gli artieri all'opera e si possono osservare tutte le fasi di laro razione. Gli ambienti e i lavoratori sono in carattere col tipo di produzione. Questa organizzazione originale, artistica, dimostrativa è costata lunga fatica alla Federazione artigiana piemontese : essa è stata portata a termine in breve tempo dal segretario generale avv. Mario Intaglietta, che le ha dedicato una cura minuta e vo lenterosa. Osni padigione è la casa di un'arte, dove gli artigiani della categoria dimostrano la loro tecnica e la loro abilità lavorativa: ed è interessante che nuesio case siano state progettate da un gruppo di artisti puri, i quali hanno cosi raggiunto una bella fusione dell'Arte coi mestieri. Felice Casnrati ha fatto costruire per i tessitori una rustica casa a due pia ni. di schietto sapore rurale, con ac ciottolato dinanzi e panchine nel cortile. Non a caso l'artista ha scelto per il padiglione linee semplicissime e di antico stile da campagna. Gli arti giani e i tessili sono pente, di cam pagna. che stanno a loro agio anche in case disadorne a esercitare la loro arte paziente: nelle stanze spoglie e modeste le donne possono trovare an che maggiore tranquillità per intessere i fili in una tela lunga come la loro vita ed oltre. II Dittore Deabate ha fatto costruire il padiglione della ceramica con mattoni, cemento e vetro, cioè con le tre sostanze che compongono il prodotto di ouest'arte. La costruzione sembra un'enorme stufa e sta, nell'insieme, a simboleggiare la cottura. Il forno funziona perfettamente ed è accudito da un « fornaio • assai noto nel campo d"H'arte. Eeli è Valinotti che da lemno si dedica in silenzio al lavoro e ai segreti del fuoco, col proposito di riprendere le nostre tradizioni, ormai cadute, della ceramica e di fare cose degne del passato. Dalla Mostra dei Valentino usciranno le sue prime opere, che per la verità non sono più lavori di debutto. La casa della Segreteria pare messa nel mezzo a covare come una chioccia le altre casette d'intorno. Essa è stata disegnata da Gianni Botta, che si è attenuto al classico senza andare nel vwchio e si è preoccupato non di ritornare alle forme medioevali, bensì di conservare lo spirito della nostra nrgiiore tradizione. Le stanze ospitano "li uffici di vendita, di informazioni è di direzione. E', insomma, il quartier generale dell'Bsposiztone artigiana che i mobilieri torinesi hanno arredato con gusto squisito ed alcuni artisti tra cui lo scultore Glorgis e il Botta stesso, hanno abbellito con statue e disegni. La Madonna Artigiana loIapIilcsIsattznpipcienbtmmdepsSotto un salice piangente, proprio cntin snonda del Po. sorge una pie-cola-cawella in pietra, che racchìu- de una Madonna in terracotta poli- Sroma alta un metro e mezzo. E' laS^nna Artigiana modellata apposi-iamente da^Edoardo Rubino. A Mostra 'k in Federazione la offrirà allaritìàdi Torino in ricordo delle ce- lphrayioni sabaude e patriottiche, con-f-nn'inrto con un gesto nobile e deli-'•alo'un orincinio informatore della1=ana vita art-giana. cioè che gli ar-tieri di tutti i tempi sono uomini d'or-dine e quindi monarchici e religiosi, L'arte del legno è ospitata in un ,padiglione modernissimo e razionale 1 costruito dall'architetto Alberto Sarto Iris I-a costruzione esprime innanzitut'io la preoccupazione di risolvere i pro- bleini della casa e dell'abitazione. An -'.elio le decorazioni sono realizzate - ila linea. AI piaDo terreno sono . - ! botteghe, dell'ebanista e del battitoie lin ferro, che fanno tutti i lavori del. te con o due loro mestiere anche su commissione. Il primo piano presenta un tipo di alloggio moderno con la camera da pranzo, lo studio e la camera da letto. In esso appunto è affrontato e risolto il problema della casa moderna, piccola e semplice, che abbia il conforto sufficiente raggiunto coi minimi mezzi. I mobili speciali, disegnati dallo stesso Sartoris, sono stati lavorati dagli artigiani torinesi. Il pittore Buratti ha disegnato un tipo di fondaco fiorentino per la Bottega del libro. Nella minuscola costruzione decorata da Quaglino, Da Mila no ed altri, è raccolta l'arte della stam pa e si presentano eccellenti edizioni italiane, con incisioni di pregio e co perture di cuoio battuto. Il padiglione dell'Arte fotografica con le sue stanze buie e le luci di tutti i colori, ha qualcosa di misterioso. Si entra per un porticato retto da colonne piatte e decorato di larghe strisele bianche e nere, e al piano terreno si trova lo studio fotografico con la camera di presa e la stanza buia (per modo di dire) dotate di apparecchi d'ogni specie. Al piano superiore sono esposte mille fotografie artistiche dei professionisti torinesi. Il padiglione è stato allestito dal pittore Chessa, Le arti sarde GM unici artigiani non piemontesi invitati alla Mostra sono i sardi ; e scnsrntsvhdalrLldprlvdvtsrDsgssscsi comT>rpTi<1rvnn f.-irilrnoTitn 1p mcri/>ni !^s orVhe e mi »M?h? 7h£ te'ai c- Pa;'"?ln<ne cr)e nanno m- sdotto la Segreteria generale a fare mie-1 sta eccezione per l'Esposizione celebra- ! ltiva, elle, esaltando le glorie sabaude, I ricorda pure i! sorgere del Regno d'I- sdo' Ptpmrknto p riAMa 8"'l!\co-isptalia dall'unione de! Piemonte e della Sardegna. L'architetto Melis ha struito una ea-sa colonica che rientra nella piena tradizione sarda, col cortile chiuso dal muricciolo e il » nuraghe » in fondo. Tutte le arti sarde sono rappresentate, darti oggetti di giunco; ai pjzzi. ai mobili, alle ceramiche, agli intagli di legno. Questa Mostra particolare ?• stata ordinata a cura del conte Pr.inas-Tola e dell'aw. Porched'dn. Le Valli di Lanzo hanno mandato un po' della loro bellezza e dei loro oggetti di legno intagliato: e il pittore Chessa ha costruito per questa Mostra di interesse artigiano e turistico una casetta curiosissima, che si direbbe un cubo caduto tra il verde. Infine si apre al pubblico la bottega degli orafi. Qui bisognerebbe fermarsi a fare un lungo discorso perche. Innanzitutto, si tratta dì sostanze elettp che hanno semnre tormentato la fantasia dei mortali ; ed in secondo luogo perchè, a guanto si dice, si tende verso una decisa revisione delle forme dei preziosa Ci ripromettiamo di parlarne diffusamente quando avremo osservato all'opera gli orefici e i gioiellieri rinnovatori. 11 paiìirtkme e quadrato, bas so, modernissimo, e col suo tono — ideato darti architetti Cuzzi e Gyra pare voglia esprimere esso stesso lo spirito e lo sforzo del rinnovamento. Dentro sd lavorano i metalli nobili, si fonde, sì cesella, sì incastona e poi si espongono in bacheche speciali I nuovi tipi di gioielli moderni disegnati da! pittore Tmina e.d eseguiti dagli artigani torinesi. Dinanzi alle bacheche si fermerà, com'è facile prevedere, la maggior parte delle visitatrici. perchè con un sottile tormento s'accorgerà di avere scoperto una esposizione raffinatissima di moda, anche nella Mostra artigiana.

Luoghi citati: Lanzo, Piemonte, Sardegna, Torino