Il Governo di Nanchino chiede a Ginevra di intervenire contro il Giappone

Il Governo di Nanchino chiede a Ginevra di intervenire contro il Giappone Il Governo di Nanchino chiede a Ginevra di intervenire contro il Giappone La protesta Ginevra, 11 notto. 11 Segretariato della Lega delle Nazioni ha ricevuto oggi da Nanchino a seguente telegramma che è stato comunicato a tutti i Governi degli Stati membri dalla Società stessa. «In nome del Governo nazionalista della Repubblica cinese, ho l'onore, nella mia qualità di Presidente del Governo, di richiamare la vostra attenzione sulla grave situazione provocata dall'invio nella provincia cinese dello Shantung di un numero considerevole di soldati giapponesi, e sugli atti di ostilità da essi commessi in detta provincia, il che costituisce una vera e propria azione di guerra contro la Cina. TI 3 corrente, le truppe giapponesi a Tsi-Nan-Fu, capitale dello Shantung. fecero fuoco sui soldati e borghesi cinesi, senza alcuna provocazione da parte di questi ultimi, e bombardarono in seguito i quartieri vicini alle residenze uccidendo e ferendo oltre 1000 persone. Un fatto ancor più abbomineVoie è questo. Un reparto di soldati giapponesi, penetrato negli uffici del nostro Commissariato locale per gli Affari Esteri a Tsi-Nan-Fu, arrestò il commissario stesso, e, dopo . avergli tagliato le orecchie e il naso, lo fucilò sul pesto insieme a tre funzionari del Commissariato. «Il 7 corrente, le autorità militari giapponesi di Tsi-Nan-Fu, inviarono al nostro comandante in capo un ultimatum contenente domande irragionevoli ed impossibili, dandogli 12:ore di tempo per la risposta, ma senza attendere il termine fissato, le truppe giapponesi ripresero in un modo più intenso le ostilità, che continuano ancora al momento dell'invio di questo telegramma. Inoltre, i giapponesi continuano ad inviare sul territorio cinese nuove forze di terra e di mare. Le nostre autorità civili e militari hanno agito con la più grande moderazione durante tutto questo periodo di tempo, in conformità agli ordini dati dal Governo. Mi prendo la libertà, per mezzo del presente telegramma, di richiami* la vostra attenzione sul fatto che l'integrità territoriale e l'inidipendenza politica della Cina, sono state, brutalmente gioiate e che la pace tra le Nazioni è minacciata da un: atto di aggressione commesso dal Giappone. Vi prego, in conformila del paragrafo 2 dell'art. 11 del Patto della Società delle Nazioni," di convocare d'urgenza il Consiglio della Società e domando che la Società 'delle Nazioni inviti il Giappone a cessare le ostilità e a ritirare immediatamente le sue truppe dallo Shantung. Quanto ài regolamento definitivo di tutta la questione, il Govèrno #azioflflty#. pienan^nàa.ceseinpte acHa'giustizia della suarcausa," è rfrori fb ad' 'accettare qualsiasi■ acéo rdo conveniente per mezzo di una inchiesta internazionale o di un arbitrato. Firmato : Tan-Yen-Kai ». (Stefant) Tragedie e commedie Londra, 11, notte. Dal rompicapo cinese emerge oggi, per il tramite di Tsi Nan Fu, il pittoresco racconto di una sanguinosa zuffa, che sarebbe avvenuta la notte scòrsa a Tsi Nan Fu, quando i giapponesi avrebbero assalito il recinto murato del centro dei quartieri indigeni, dove si tenevano annidali dei rimasugli di truppe cinesi, che sfidavano l'ordine di sgombro. Un corrispondente di Agenzia inscena su per giù una specie di assedio.di Troia, al giapponesi — egli narra — lanciarono squadre di « voontari della morte » a dinamitare e mura della cittadella; ne seguirono truci avvenimenti. Il quadro, per disgrazia, si scolora in un lampo non appena gli occhi colgono una rase imprudente del sensazionale commentario. I giapponesi — dicono i corrispondenti — avevano lasciato aperto il varco alla fuga degli assediati per il iramile di una delle vecchie porte, lungo il secolare recinto. Di questa circostanza il comandante della resistenza avrebbe subito approfittato, e Vesito fu che quattromila dei, suoi armigeri si arresero a discrezione. In altri termini, l'operazione consisteva da un lao in un mortale attacco, e dall'altro n un grazioso complimento. Deve essere stata una battaglia singolare, se rea.lm.ente è avvenuta. Comunque, perfino Tsi Nan Fu ammette ora che nipponici a Tsi Nan Fji non hanno proprio più tra i piedi alcun contingente di cinesi armati e bellicosi, per cui la tavolozza guerresca dello Shantung sembra definitivamente uori di azione. Le perdite giapponesi, in tutti gli scontri avvenuti nella zona, sono ufficialmente registrate a Tokio in 21 morti e 7 feriti tra le ruppe e 13 tra morti e feriti tra i residenti connazionali, dei quali però 28 rimarrebbero irreperibili. Le perdite cinesi, secondo i propagandisti sudisti, ammontano a migliaia e migliaia di morti e feriti. Adesso il Governo di Nanking sia versando queste cifre ed altri racconti ancor più raccapriccianti in seno alla Società delle Nazioni ut raverso un appello a Ginevra, nel quale — come sapete — si esige semplicemente il richiamo delle fore giapponesi dallo Shantung. Nauralmente., i: giapponesi proseguono ad inviare i rinforzi già in programma. Il maresciallo Cian-so-Lin ed il uo proclama sono già scomparsi di cena. Quale piega assumano le operazioni. tra nord e sud al largo dello Shanlung nessuno sa dire. Inanto, a Shanghai la risorta xenoobia si sta mitigando e la situazione, torna ad agevolarsi.- Un certo ermento, è inve.ee segnalato, a Can (m:Un~ j^fttnwLfr 4a "Pe.cMnoMferisce che la signora Hobbart, mo gWFHi un missionario americano, rimate uccisa il 20 aprile a Tajanfu, a circa 76 chilometri al sud di Tsi Nan Fu durante uno scontro tra nordisti e sudisti. > M. P.

Persone citate: Cian