Mosca e compagni

Mosca e compagni Mosca e compagni delitti dì Bela Kun VIENNA, maggio, fj. Z.) Si cerca di stabilire una listteHativamente esatta dei delitti dei quali si e reso responsobiJe Bela Kun. Mnon ci si riuscirà: le vittime dellex-capo deMa repubblica dei soviet ungheresi, acciuffato a Vienna dalla Polizia nel retrobottega di un falso droghiere, sono stato troppe, e poi, lasciala ohe ebbe l'Europa centrale, l'intransigente comunista si trasferì in Russia, dove ebbe agjo di continuare a massacrare in nome delle vigenti leggi e della volontà del popolo; questa era Infatti la risposta ohe Bela Kun coleva dare, n Budapest, ai rappreseli tanti di Governi stranieri, primissimo il colonnello Romanelli, oggi console d'Italia a Barcellona, che aiutavano a protestare contro i sanguinosi eccessi o a cercare di strappare alla morte si Cura qualche disgraziato. « Si esegui va il volere popolare e ai rispettavano le leggi ». Camera da Ietto, nell'ascensore Quando si vide In veste di Lenin magiaro, Bela Kun s'installo nei salondella Reggia di Budapest e ci portò la vite che Francesco Giuseppe e Carlo IV non avevano mai saputo o polii to portarci. Soltanto il magnifico ascensore — una cabina che sembrava un salotto — funzionò meno di prima: un marinaio rosso so l'era adattato a rtanza da letto. Me lo ricordo, perchè una volta ho avuto la disgrazia di disturbare io queìil'csponenite dellle forze wmate rivoluzionarie. A Bela Kun era dimoile arniva.re, ma era già interes santissimo attraversare lo anticamere e gli uffici che precedevano il suo gabinetto di lavoro. Le anticamere riboccavano di strano pubblico, gli uffici di dattilografe quasi tutte brutte, che scrivevano poco, fumavano molto e sfoggiavano capelli alla garr/mne, a quel tempo non ancora in gran moda. Una di quelle dattilografe mi permise di vuotare un cestino contenente buste di lettere indirizzate al « compagno Bela Kun * e affrancate con francoboli con sovrascriitta rivoluzionaria. I col nionisti non si commuovano, perche gente sollecita queste buste se l'è già paese. Mentre Bela Kun signoreggiava fra pareti che avevano conosciuto la po enza absburgica, nei sotteiranei del Parlamento ii tribunale rivoluzionario pronunziava condanne a morte, all'ergastolo e simili, a carico dei borghesi he gli venivano inandati dalle grandi prigioni, dove gli ostaggi erano stati accolti a centinaia. Per consolidare la Repubblica dei Soviet bisognava decimare la borghesia, aveva detto il ditatore rosso; ecco quindi gli accoliti provvedere alla decimazione. 11 tribunale rivoluzionario era composto di un ommissario popolare, di un soldato osso e di un fido compagno. In ungherese, compagno si dice o elvtars » : tei quattro mesi di vita che ebbe la epubbliehetta sovietica, bastava genealmente dire a elvtars » per superare ualumrue barriera. In Russia occorra-! >4 dire « tovaric m&^pol il .Jotfirye »àssò di moda e adagio adagio éi noarono dei ritorni al gràzdanin, cittaino, e perfino al barin, signore. La morte in treno blindato Fra gli ostaggi abbondavano casati llustri: lo migliori famiglie d'Ungheia contribuirono, con i loro nomi, alla formazione delle liste. Furono in arcere Fox-presidente del Consiglio Wekerie. ora morto, l'ex- ministro del ommercio Sterenyi, il principe Ludoico Wintliseligraetz, il generale baroe Hazay, il barone Szurmay « e tani altri », sogliono dire i cronisti monani chiudendo l'elenco degl'interveuti a una festa. Bela Kun personalmente non si occupava che delle cose rosse, anzi nei primi tempi fu lui tesso a presiedere il tribunale rivoluionorio e a pronunciare numerose entenze a morte. Con lui e dopo di ui, quel tribunale emise in complesso 59 condanne alia pana capitale e fu er Questo motivo che, crnAlalo il reime leninista, la Procura di Stato delUngheria decisa a consolidarsi spiccò mandato di cattura contro gli ex-commissari del popolo e chiese al Governo i Vienna resili-udizione di Bela Kun. Ma capi d'accusa non dimenticati soo pure quelli riguardanti le esecuzioni ommarie che Bela Kun fece eseguire a famigerate bande di sicarii, spedite on treni blindati in provinole unghere poco docili: in una settimana, dal iti iugno al 2 luglio del lino, per il tramite del sanguinario Tibor SxamueUy che fu il boia della rivoluzione magiaa e che avvenuta la catastrofe 6i afrettò ad uccidersi) furono giustiziati, enza nemmeno sottoporli a processo ommario] 30 cittadini a Szolnok, 20 a Kalocsa e 61, in un sol giorno nella iccola località di Dunanataj. Bela Kun ra diventato ferocissimo, perchè gli llievi dell'Accademia militare Lodovia, ispirati dal capitano Mildner, aveano ternato di rovesciare il regime ovietico, compiendo un colpo di mano ella seconda quindicina di giugno. Tre giorni in cantina Terrorizzato dal bombardamento che lcuni monitori danubiani avevano aerto contro la sua residenza, il dittaori;, rosso si nascose nella più recondia cantina: per tre •giorni non volle edere nessuno e rifiutò anche di prenere cibo, essendo felinamente convino che si progetnar-se di avvelenarlo. Domata la sommossa, il Consiglio dei ommissari del popolo fece catturare ltri ottanta ostaggi, fra cui gli ex-preidenti delle due Camere, i più illutri magistrati, i membri dell'ultimo Governo legale ungherese, moMi ex-miistri, deputati e alti dignitari. Il vechio generale HoUan e suo figlio fuano uccisi ci rivoltellate durante U rasporto in carcere e buttati nel Danubio; il consigliere segreto Navay, expresidente della Camera, fu assassinao assieme al fratello dalle guardie osse che ii scortavano a Vienna, in una stazione ferroviaria lungo il tragitto. Onesti sioarii Kun tenne a riceerli di persona all'Hotel Hungaria, ove lui aveva stabilito il suo quartier generale, ed a ricompensarli in modo egno. Nel frattempo veniva processato il apitano Mildner, sebbene l'accusa di avere organizzato la sommossa non otesse essere projsa£a. Intervenuto con a solita energia, *., colonnello italiano Romanelli ottenne die il Tribunale pronunziasse sentenza d'assoluzione, osa che diede molto sui nervi a Bela Kun, il quale ebbe allora l'idea di sbaazzarsi di Mildner in altra forma, e ioè incaricando due guardie rosso di eliminarlo alla chetichella. Questo fu anche fatto; e se uno dei due assassini non si fosse vantato del delitto deplorato perfino da commissari del popolo —, probabilmente i particolari non si sarebbero mai più appresi. Av venuta la restaurazione, uno dei sicari sì salvò riparando all'estero, l'altro fu condannato a morte dal Tribunale di Budapest, e giustiziato. « Ragazzi di Lenin » L'episodio più tragico della sanguinosa attività di Bela Kun fu però forse la soppressione dei due ufficiali u craini. Grigor Efflnoff e Jsay Juckelsohn, sorpresi a Budapest dalla sommossa. I due ufficiali, enti-leninisti, avevano pensato di valersi dei prigio nieni di guerra russi che ancora si trovavano in Ungheria, per rovesciare il regime comunista. I ressi lo seppero e Bela Kun ordinò alla sua guardia del corpo — battezzata col fatidico nome « Ragazzi di Lenin » — di attrarre In un agguato Efflnoff e Juckelsohn e di sopprimerli. « La miglior cosa — suonò l'istruzione — sarebbe buttare i due cani antirivoluzionari nel Danubio ». Tibor SzamweMy, che assisteva al colloquio, aggiunse sollecito: « Ma prima di buttarli a fiume bisognerebbe legare loro al collo grosse pietre ». E a questo provvidero due terroristi che mesi dopo, durante il processo — il quale H mandò sul patibolo — intentato loro dal tribunali dell'Ungheria legale, hanno narrato tutti 1 particolari. Si diice ohe all'indomani dell'uccisione dei due ucraini — i cui cadaveri furono gettati nel Danubio sotto gli occhi di barcaiuoli e camerieri di alberghi nelle vicinanze del ponte con le catene — Bela Kun si sia recato di persona a saccheggiare le case delle vittime. Nemmeno i preti risparmiò l'uomo che oggi, nelle carceri di Vienna, dove non farà certo lungo soggiorno, consuma pasti a pagamento. Il parroco cattolico Franz Wohlgemul-h, avendo prestato fede alla prematura notizia della caduta dei Soviet, s'era fatto pre mura di celebrare nelila sua chiesa una messa per rendere grazie al Signore: per ordine di Kun, fu afferrato dai « Ragazzi di Lenin » ed Impiccato ad un albero. Nessuno ha mai potuto identificare i sicari, come del resto nessuno mai potrebbe dare un elenco completo delle persone che in quattro mesi furono misteriosamente soppresse: la rivolta bolscevica ungherese successe, senza soluzione di continuità, al crollo della Monarchia austroungarica e al disfacimento degli eserciti che tornavano dal fronte. Ogni concetto di ordine era perduto: forse, molti cadutii vittiane del bolscevismo, vengono pianti dalle famiglie come caduti al fronte. 120.000 massacrati Quanto ai massacri compiuti da Bela Kun in Cnirnéa, dove si afferma che egli abbia soppresso 120.000 persone, senza distinguere fra donne e uomini, fra adulti e vecchi, basti riprodurre il manàìfesto al popolo che il terrorista fece affiggere giungendo nel paese: • Porto a conoscenza della popolazione avermi il compagno Trotzky dichiarato ch'egli non tornerà in Crimea prima della scomparsa dell'ultimo con troriiyoltizionario. La Crimea 6 una bottìglia dalla quale non verrà fuori nessun contro-rivoluzionario, e siccome la Crimea nel movimento rivoluzionario 6 rimasto indietro di tre anni, la porteremo molto presto allo stesso livello della Russia dai Soviet. Bela Kun ». Da tutti gli alberi dello storico «bouevard» di Sebastopoli si videro penzolare cadaveri di ufficiali In uniforme. gzRsegpbmcdlnmssppcbcdmcsda—nssapmpsavddfepsrsnsslecdpcrbqdlaaclgaASch