Il ritorno della calma a Colmar

Il ritorno della calma a Colmar Il ritorno della calma a Colmar e Le discolpe degli imputati Colmar, 7, notte. La promessa rinnovata da Poincaré davanti a 700 sindaci della Mosella riuniti in Metz di lasciare all'Alsazia il proprio statuto scolastico e religioso nonché il regime concordatario, ha contribuito a calmare alquanto gli ani mi anche a Colmar. Il P. G. ha accettato di riconoscere il valore sospensivo del ricorso in Cassazione dell'avvocato Fourrier nei riguardi del provvedimento disciplinare preso a suo carico, cosicché la difesa non 6 stata privata di nessuno dei suoi membri ed i propositi di vendetta di sabato sono rimasti lettera morta. Si è avuta oggi una serie di dichiarazioni du parte dèi principali imputai:. Su per giù dicono lutti la medesima cosa. — Sono arrestato da quattro mesi — dice Schall — e non so ancora di che. cosa sono precisamente accusato. Io so che sono con altri immischiato in un affare di complotto. Quale sarebbe stata la mia parte in questo complotto. Ditemelo infine. Io affermo che il movimento autonomista al quale sono stato immischiato non è mai stato diretto contro la Francia. Affermo che mai denaro di origine sospetta ci è venuto dalla Germania. Essi sanno troppo laggiù (ed il dott. Hicklin ve 10 ha detto) che sarebbe stato del denaro buttato dalla finestra. — Mi si rimprovererebbe — dice Wurtz — di avere con libri e con almanacchi contribuito alla diffusione delle idee tedesche. Io rispondo: partigiano della doppia cultura, io non ho mai voluto la separazione dell'Alsazia e della Lorena dalla Francia. — Sono pittore e scrittore — dicp a sua volta Solveen. — Alcune delle mie opere sono state esposte a Parigi. Ed eccomi implicato in un comDlotto contro la Francia. Io voglio sapere finalmente perchè. — E' quello che domando io pure — dice Carlo Hell, un ex-pastore protestante diventato giornalista. — lo non sono stato il fondatore della ZuUunft. Io dimostrerò con testimoni che non ho fatto parte delle Schutztrup pen. Non si può che rimproverarmi di avere filmato il manifesto della Heimatbund. E' sufficiente? L'ex-abate Fasshauer parla poco dono. Si fece una perquisizione in casti sua, poi lo si arrestò e a due riprese eli si rifiutò la libertà provvisoria che ezli aveva sollecitata. Fu incarcerato ner complicità nel complòtto. Qualche tempo dopo, si credette di comprendere che per lui si trattava meno del complotto che del denaro che avrebbe servito alla creazione della casa editrice Erwinia e di certi giornali. Egli dice: — Affermo che non vi sono mai stati intermediari stranieri fra noi e la Erwinia. Seliloegel, Sturmel, Schwaitze, Kòhler. Reisacher, e altri ancora 6i maravigliano, come i loro coimputati, di vedersi sui banchi delle Assise senza sapere ancora, dopo una detenzione di parecchi mesi, ciò che loro è esattamente rimproverato. — Vorrei sapere _ dice Rosse -— quali parole, quali gesti mi si possono rimproverare dopo l'armistizio, gesti e parole che significhino che sono ta;.> contrario al ritorno dell'Alsazia e Lorena alla Francia. Quando ho detto in istruttoria che non vi era nulla in me di un cospiratore, mi è stato risposto: « L'atto di accusa! ». Ho visto che conteneva: dieci fatti che potevano riguardarmi. Orbene, non sono mai stato interrogato su di tali fatti, elio del resto non contengono che affermazioni generiche. Interrogatemi precisando ciò di cui sono incolpato. Ho fretta di spiegarmi. Tutte queste dichiarazioni fanno capo alla stessa tesi: impossibilità di identificare negli autonomisti una qualsiasi tendenza anti francese. Si passa poscia all'audizione dei testimoni. Il commissario di polizia Bauer fa la storia degli eventi che si svolsero in Alsazia per giungere fino al movimento autonomista del 1018. 11 conte De Bougé afferma che fin dal 1919 la politica del dott. Ricklin era l'autonomia nella cornice della Francia e l'Heimatbund andava molto meno lontano che non il progetto dello ambasciatole francese Hermcssy. E' da •deplorare che gli alsaziani lorenesi non abbiano conosciuto il progetto, ben più audace del loro, di Colrad e di Hennessy Essi avrebbero capilo che potevano agire senza timore di critiche. 11 dot* Ricklin — egli dice — mi ha sempre data l'impressione di un buon alsaziano, di sentimenti nettamente legittimisti. Nell'udienza pomeridiana, U commissario Bauer ha ripreso la sua testimonianza dando sulla vita dell'imputato Schall e soprattutto su di un testimonio certo Thomann, indicazioni di tale natura privata che l'aula è scoppiala in risate. La difesa ha protestato ed il presidente ha invitato ti testimonio a non fare menzione della vita notturna degli accusati e derf testimoni. Secondo il Bauer, i fondi per la costituzione dell'Erwinia non provenivano dall'Alsazia bensì dalla Germania. Stante l'ora tarda, la continuazione del processo è rinviata a domani. -«-*-«- sipndritrcldsvfvntNnctmcoabdEdsndmqrnpsRpisesstttcnaldpdl■CbgcridvpbiflanILtaggpmqL

Persone citate: Bauer, Carlo Hell, Hennessy, Metz, Mosella, Poincaré, Thomann, Wurtz