Lo spettacoloso carosello storico si svolgerà il 26 maggio

Lo spettacoloso carosello storico si svolgerà il 26 maggio Lo spettacoloso carosello storico si svolgerà il 26 maggio Una prova d'insieme allo Stadium Nella posta quotidiana c'è sempre, immancabilmente, un bigliettino gentile: «Scusi, mi saprebbe dire laidata precisa del Carosello'/ ». Poi c'è anche il lettore, o la lettrice, elio nell'ansia di avere la risposta immediata ricorre al telefono. Per rispondere a tutti in. una volta sola, poiché già s'era divul Sgata una data inesatta — anzi due'date: — il 24 maggio ed il 2 giugno — annunciamo senz'aM-ro che il Carosello meraviglioso si svolgerà allo Sladium il 26 maggio. Le signore sono pregate di | prenderne nota ed anche i signori mariti. L'avvenimento assurgerà a tale importanza che ci vorrà essero tutta Torino. Non solo: ma da ogni parte d'Italia già si preainnunciano comitive desiderose di assistere alla festa spettacolosa. La stagione capricciosetta avrà ancora tempo di rinsavire ed allestirci una di quelle giornate primaverili in cui Torino assume aspetti da città di Riviera, ed il pubblico, desideroso di non perdere l'eccezionale spettacolo, avrà agio di procurarsi, in tempo utile, 11 necessario viatico: vale a dire il biglietto. All'uopo, il Comitato avrà cura di far saperne, al momento opportuno, il come e il quando, indicando l'ufficio al quale bisognerà rivolgersi. Fervono, intanici preparativi, merce l'instancabile opera del generale Ve d'Ostiani, che raccoglie attorno a sè una eletta schiera di collaboratori. Il conle Giriodi, il tenente Colonnello Barattieri di S. Pietro e il conte Luigi di Collegno — ch'ebbero l'ausilio prezioso del prof. Segre, testé rapito, in pieno lavoro, all'affetto dei suoi e della cittadinanza tutta — hanno da tempo ultimato i tre elenchi di nomi delle epoche rievoca. E' inutile aggiungere che gli elenchi sono di un'assoluta fedeltà storica e che i personaggi sono stati, per cosi dire, resuscitati dalle annose carte, in tutta la loro autenticità ed in Quella parte di storia che li riguarda. Ma uno spettacolo di questo genere non si allestisce soltanto rievocando con maggiore o minore aderenza storica, alcuni attimi di vita nazionale: anche la coreografia sostiene una parte importantissima nella celebra zlone. I costumi, per se stessi pittore seni, delle tre epoche, sono stati riveduti, armonizzati, stilizzati, con squisito senso coloristico da una grande casa teatrale d'Italia, su bozzetti del comm. Domenico Gaido, il qnale non è nuovo a realizzazioni simili. Abbiamo avuto ocoasione di assistere, ieri mattina, ad una prova d'insieme tetta allo Stadium. L'anfiteatro pareva rimpicciolito, alla stregua dei cava- Sieri e delle amazzoni che manovravano sull'arena. Forse mai sole di maggio vedrà più, per volgere d'anni, uno spettacolo che jsossa reggere al confronto di quello che avrà luogo il 2G di maggio. E lo Stadio, il tanto osannato e «vituperato, come quercia rinverdita m novella fronda, pareva gioire, riabilitato, tra un piovasco e 1 altro, sotto l'incerto sole, Al cena-ro, sulla tribuna, luccicavano gli ottoni della musica presidiarla, di retta dal M.o Satta. Da una parte press'a poco in uno di quei due punti simmetrici une un fisico, al nostro posto, si rallegrerebbe di poter chiamare fuochi dell'olissi, stavano, come fusi nel bronzo, i magnifici trombettieri di Nizza Cavallerìa, istruiti con amorosa cura dal maggiore Barbò. Le amazzoni a i cavalieri delle tre epoche, contraddistinti dal colore delle tracolle, muovevano agli ordini lan ciati, col megafono, dal generale Fe d'Ostiani. Abbiamo particolarmente ammirata la precisione con la quale i bravi cavalieri — signore e signori — eseguivano, per la prima volta, il giuo co della ruota. Attorno ad uno che faceva da perno, girando sul soldo muovevano, a raggiera, più di mille cavalieri, con perfetta precisione di andatura e di cadenza. Ed abbiamo potuto farci facilmente un'idea di quello che sarà lo spettacolo, quando ognuno indosserà il proprio costume. I.e due quadriglie dell'Accademia Mi litare, comandate dal ten. colonnello De Giovanni e dal maggiore Presutti ci hanno riempiti di lieto stupore, per la visione di bellezza e di forza che offrono: quadrate, imponenti, fornite di cavalli potenti d'una sola linea, scelti nel magnifico materiale equino di cui l'Accademia doviziosamente dispone costituiscono uno dei più significativi aspetti della manifestazione. Nè meno brillante è la quadriglia Savoie, agli ordini del colonnello Murari della Corte Bra. Ma a che vale tutto quello che noi potremmo dire, in poco spazio, su impressioni suggestive? Il migliore giudizio se lo farà 11 pubblico a propria immagine e somiglianza: ognuno pren derà, dello spettacolo, quello che a lui meglio piaccia: il colore, la precisione dei giostratori, il fasto dei costumi, la grandiosità coreografica, l'abilità dei cavalieri, l'addestramento del cavalli e così via. Come già dicemmo alla gran festa ass'sierar.no 1 Sovrani, insieme ai Principi e alle Principesse che non partecipano al Carosello. MASSIMO ESCARD.

Persone citate: Colonnello Barattieri, De Giovanni, Domenico Gaido, Fe D'ostiani, Giriodi, Murari Della Corte, Presutti, Satta, Savoie, Segre

Luoghi citati: Bra, Collegno, Italia, Nizza Cavallerìa, Torino