Minaccie di morte echeggiatiti al processo di Colmar

Minaccie di morte echeggiatiti al processo di Colmar Minaccie di morte echeggiatiti al processo di Colmar Cciniar, 4. notte. Il processo contro gli autonomisti alsaziani procede in .mezzo ad unal atmosfera sa/tura di elettricità. L'ener» già del presidente e del rappresentan» te della pubblica accusa non riesce al impedire che gli echi del di fuori si facciano sentire anche nell'interno dell'auto. Il manifesto di un sedicente gruppo di ex-combattenti, firmato Herbelin, stampato a Belfort ed invi» . tante i patriottS alsaziani « a impav dronirsi dei deputati traditori per le» garli e rigettarli dall'altro lato del Reno » ha causato una grande emozione in città e più. ancora nelle campagne, per quanto — prima ancora» chai la Corte ne fosse .stata resa edotta —»• il comandanto d-?lla gendarmeria a« vesse mandato tutti gli uomini chel aveva disponibili a stracciare questi? manifesti. Ma vi è di più. Prima che l'interro'».' gatorio di von Sensali, ex-gerente epof redattore capo delUa «Zukunft», fosse ripreso, il dottor Rinttlimg si alzò e disse che a Dannemarie, a casa» S'in. si spaventavano i membri della sua! famiglia e seprattuttto sua moglie In» collando dei maniftKti di rappresagllal sulla porta della sua casa. L'aw. Andrea Berthon, a sua volta, si alza »3l con voce forte dice:' — Quanto a me, avvertito che sarò ucciso entro 48 orai' se persisterò a difendere gli uomini* che sono qui. affermo a voce /alta che)persisterò. Se cado, altri altrettanta risoluti ed altrettanto diffidili a lasciarsi intimidire, prenderanno il mio)? posto». A queste parole, pronunciate); in mezzo alla profonda attenzione di' una folla che mostro, di credere chel! non sono queste vane minacce o discorsi campati in aria, il procuratore generale Fachot ha risposto che avrebbe agito. E' da notare che la lettera! di minaccia .inviata al difensore degli autonomisti e che è tra le mani del P. M. è firmata, ed il firmatario si spinge sino a dare il (proprio indiriz» zo. Non si può certo dire che a Colmar le passioni si nascondano sottri l'anonimo. Dopo questa parentesi, il presidente riprende l'interrogatorio di Sonali a] punto in cui fu sospeso ieri sera. L'imputato con compiacenza fa sfoggio dell'attività da lui spiegata. Sol* tanto, egli pure sostiene di aver voluto favorire il regionalàsimo alsaziano « entro la cornice della Francia i e parla volentieri del ritorno definitivo dell'Alsazia alla madre patria. L'avvocato Fourrier osserva ironicamenteti « Allora, persistiamo a trattare questa) gente da autonomisti?1». Quando tt presidente fa leggere e tradurre gif articoli da lui scritti sulla « Zukunrft», Paolo Schall dice che il suo cuore voleva delle attenuazioni al programma — pur tanto moderato — dei suoi amici. In quanto a quello che vi fu di segreto nei loro modi di fare, si deve considerare che le loro .corrispondenze erano 6tate violate, e che avvenivano dopo molti anni di spionaggio. Interrogato sulle sue relazioni con la stampa tedesca, l'imputato dice che esse si limitavano a dei rapporti con un alsaziano emigrato a Baden Baden, dove era depositario di giornali. Il gerente dalla « Zukunft », certo Matter, ohe corrispondeva con l'imputato, gli fece avere informazioni tecniche sulla vendita. Non vi fu altro. E poiché vengono evocate le relazioni di Schal.l con il giornalista a finanziere Pinck — esso pure imputato ma latitante — amico di Haegy, Schall dice che con una lettera diretta a Pinck (lettera che ora gli viene rimproverata) non aveva firmato la d ichiaTazlone di lealismo della Heimatbund ma soltanto aveva detto che nel manifesto la ripetizione di questa dichiarazione gli sembrava Inori di posto. Si rimprovera pure a Schall di aver voluto asservire persino l'arte drammatica alle ambizioni separatiste, ma egli dice che è una' inesattezza. — Non ho parlato dell'Introduzione della coltura tedesca ner teatri, ma ho soltanto detto che le scene tedesche dovevano sussistere accanto a quelle francesi; alla stessa guisa, non ho detto che bisognava In tale occasione fare pressioni sul posto, ma ho sostenuto che era uri errore rivolgersi al solito pubblico borghese de! teatri francesi quando era uirjrenite invece andina» verso il popolo. 11 quale non poteva seguirà che gli spettacoli in lingua tedesca ». Schall parto infine della costituzione dell'organizzazione delle Schutztnirppen. ìp fa.mo=e troupe di nrotezirine dolio. Heimatbund di cui egli è stato agente attivo. All'imputato sembra naturale che il suo partito, minacciato da nitri partiti, si difenda. SchailH racconta poi come, dopo il 22 agosto 1926 (data alla quale le Schutztruppen furono costituite) il dott. Rìckling ed t suoi amici politici venuti per tenera a Colmar una riunione autorizzata dal prefetto, fossero molestati dagli organizzati della reazione. Il dotrnre Riicklinp — dice Scoaia — tn ferito al braccio ed alla testa. Noi non: avevamo per proteggerci che 35 uomini di fiducia, armati di ombrelli e che portavano cappelli di pagliai I reazionari alla stazione gridarono? Ecco l porci che hanno servito nell'esercito I tedesco! » rivolgendosi in modo speciale contro un invalido. Il presidente domanda se questo invalido non fos»se Zaddok, al che Paolo Schall risponde subito che ciò non toglie nulla alla cosa. Dopo di che l'udienza vlenU rinviata.

Persone citate: Andrea Berthon, Baden Baden, Belfort, Matter, Paolo Schall

Luoghi citati: Alsazia, Colmar, Colmar Cciniar, Francia, Pinck