L'inghilterra sarebbe d'accordo con la Francia per l'accerchiamento doganale della Ruhr?

L'inghilterra sarebbe d'accordo con la Francia per l'accerchiamento doganale della Ruhr? L'inghilterra sarebbe d'accordo con la Francia per l'accerchiamento doganale della Ruhr? (Servizio speciale della STAMPA.) Parigi, 26, mattino. Il Matin ha da Londra che il Gabinetto inglese non sarebbe contrario ad acconsentire, ed anche a collaborare, ad un accerchiamento doganale della Ruhr, se il provvedimento apparisse come la risultante di un nuovo Ultimatum. Il Malin aggiunge che nelle riunioni ministeriali che hanno luogo al Quai d'Orsay si stanno stabilendo tutti i dettagli del piano dj sfruttamento della sinistra del Reno, che, completato da un cordone doganale tra la Ruhr ed il Reich. dovrebbe costituire unicamente un sequestro di pegni produttivi. Un intervento militare è previsto soltanto nella misura strettamente necessaria alla protezione dei funzionari e dei doganieri. L'operazione sarebbe cosi realizzata col minimo di spese e di uomini. Secondo VEcho de Paris le deliberazioni ministeriali continueranno per la maggior parte della settimana. I diversivi di Poincaré alla vigilia del Convegno di Parigi Un Consiglio interministeriale ■Servizio speciale della ■ Stampa ») Parigi, 26, mattino. La breve sospensione della Conferenza per l'Oriente ha dato modo ai due delegati francesi Barrère e Bompard, di venire momentaneamente a Parigi, dove hanno conferito col Presidente del Consiglio, Poincaré, per metterlo al corrente dei lavori di Losanna. Ma l'avvenimento politico più importante qui svoltosi durante le feste natalizie, è u Consiglio interministeriale, che ebbe luogo domenica sotto la presidenza di Poincaré. Ad esso presero parte il Ministro dei Lavori Pubblici. Le Trocquer, il Ministro delle Finanze, De Lasteyrie, il Ministro delle regioni liberate. Reibel, il Presidente della Commissione delle riparazioni, Earthou, l'alto commissario della repubblica nei territori renani occupati, il direttore delle relazioni commerciali al Ministero degli Affari Esteri ed alcuni altri funzionari ed esperti, della finanza. Nella riunione, che durò quasi tre ore, fu di nuovo esaminata la questione delle riparazioni e dei pegni. I Ministri ed i peritii si sono occupati in particolare del problema delle forniture di azoto richieste alia Germania. Queste le informazioni ufficiali. In proposito merita conoscere quanto scrive il Tcmps insistendo, pur con qualche cauta riserva, sulla necessità di prendere dei pegni per garanzia contro la cattiva volontà della Germania. « I principi della politica francese, in fatto di riparazioni, non potevano essere rimessi in questione dalla riunione dell'altro giorno. Nel momento attuale ciò che occorre è invece prevedere le diverse situazioni che. potranno presentarsi e apparecchiare le misure esecutive che corrispondano a ciascuno di tali casi. La Francia è costretta a constatare ohe la Germania non darà corso ai pagamenti secondo quanto venne stabilito il 5 maggio 1921': ossia essa è costretta a nconoscere che la moratoria si impone. C l'Jero che consigliano di rifiutare la moratoria dimenticano che la Francia, in virtù del trattato di Versailles, possiede soltanto un voto nelle deliberazioni della Commissione celle ripari zioni. La Francia si trova posta fra tre punti che sono indipendenti dalla sua volontà- Lo Essa ha bisogno assoluto, di esser* pagata; 2.o il Governo germanico i cn vuole far pagare ai principali detentori della ricchezza nazionale ; 3.o la Germania non eseguirà lei 1923 alcun versamento che si ivvioini a quelli prescritti dallo stato dei pagamenti i quali assicurerebbero soltanto il servizio delle obbligazioni A. B., -.'ale a dite un .lenito limitato a cinquanta niliardi di marchi oro. Posta sua malgrado in questa situazione la Francia non ha più l.tra scelta che insila di correre alla rovina o di prendere dei pegni. Essa prenderà dei pegni e non bisogna u-.... aaiaiinu più o meno pro- l attivi. La politica che è stata seguita finora non ha prodotto nulla. Anche se si suppone che il prendere dei pegni produrrà pochissimo — ciò che non ci sembra per nulla inevitabile — si sarà costretti a riconoscere che vi è una distanza infinita fra lo zero e la più piccola quantità positiva. Questa differenza i francesi intendono metterla fra loro e la bancarotta ». Un giornale dì opposizione repubblicana l'Oeuvre, critica vivamente la riunione ministeriale. Scrive: « Alla vigilia di ogni grande deliberazione internazionale, il si¬ gnor Poincaré suole sollevare un problema secondario e di importanza affatto relativa, che getta bruscamente alla ribalta davanti agli interlocutori stupiti. Una volta si trattò di un certo numero di tonnellate di carbone: un'altra volta si trattò di consegne di legname. All'indomani della nota Balfour Cigli cominciò a contestare il modo col quale era stata fatta la contabilità franco-inglese. Alla vigilia della Conferenza di Parigi, ecco ohe egli solleva una questione di sessanta mila tonnellate di azoto. Che. cosa è precisamente questa questione dell'azoto ?' Un dispaccio Havas, datato da Berlino, ce ne informa in questi termini : * Hanno avuto lu.go dei negoziali al principio della settimana al Minisiero delle riparazioni circa la consegna di prodotti azotati alla Francia. La richiesta francese corrisponde a 60 mila tonnellate di azoto puro da consegnarsi in conto riparazioni. Essa e stata respinta dal Governo tedesco, il quale ha adottato la ragione che la produzione germanica è ben lontana dal bastare ai bisogni interni. L'accordo non ha potuto farsi neppure su un compromesso proposto dal Governo francese», il giornale aggiunge; «La Germania doveva eseguire durante iranno 1922 pagamenti in natura per un miliardo = 450 milioni di marchi oro. Su questa Éónirrlr 500 milioni spettavano ad altri paesi- od e- sono stati assorbiti ed anche supe-nt'- • milioni erano riservati alla Frane -< ma essi non sono stati or-getto di ordinazioni se non fino all'ammontare di IO milioni » « Per la compagine della Germania Berlino, 26. maltmo. Il Wolff Bureau pubblica: « In un'intervista coi rappresentanti della stampa cattolica della Germania il ministro delle Finanze, Hermes., ha dichiarato che il Governo de] Reich, deciso a procedere innanzi con lo proprie forze, ristabilirà in ogni modo l'ordine in Germania, applicherà rigorose economie e coopererà con ocni mezzo alla stabilizzazione del marco. Per raggiungere questo scopo gli occorreranno -restiti esteri, ma i finanzieri stranieri non daranno il denaro che quando la situazione in Germania sarà, liquidata. La Commissione per le riparazioni dovrà porre la Germania in grado di fornire ai finanzieri esteri garanzie sufficienti. Si dovrà desistere da ogni sanzione e da ogni politica di minaccia. La Germania non potrà far fronte ai suoi gravosi impegni clic quando rimanga intatta la sua compagine. * Un Commissarb civile spagnuolo al Marocco (Servizio speciale della ■ Stampa ») Parigi, 26, mattino. Si ha da Madrid: Uno dei principali punti del programma dell'attuale Gabinetto è stato realizzato: si tratta della nomina di un alto commissario civile al Marocco. Finora il titolare di tale carica fu sempre un generale, ma l'attuale Governo, volendo dare tutta la sua importanza al protettorato, ha deciso di designare il signor Villanueva, ex-ministro ed ex-presidente della Camera, per sostituire il generale Burguete del quale sono state accettate le dimissioni. Il Governo si mostra molto preoccupato della situazione marocchina ed ih seguito a discussioni durate tre giorni, esso ha comunicato alla stampa una nota la quale dice che la situazione nella regione orientale del Marocco è ben lungi dal giustificare l'ottimismo. Il nuovo alto commissario civile sarà assistito da un Gabinetto militare che gli fornirà le informazioni ili ordine pubblico necessarie alla difesa dèlia co^ta e dei territori occupati. La nota ufficiosa fa sopratutto rilevare che .a Spagna si limiterà a realizzare al Marocco l'opera di restaurazione di cui è incaricata in ircù di accordi internazionali, accettando la cooperazione degli indigeni. I primi scambi con la Russia (Servizio speciale.della .Stan-.i') Parigi, 26, mattino. L'Agenzia Radio ha da Riga: • La Società centrale delle cooperative di Pietrogrprto annunzia l'arrivo di un primo carico di provenienza francese che comprende specialmente olio di palma e prodotti alimentari. Si ha inoltre da Pietrogrado che il trust dei fiammiferi ha concluso un accordo con l'Unione cooperativa svizzera concernente la vendita dei fiammiferi russi in Svizzera. Una spedizione di tremila casse partirà quanto prima».

Persone citate: Balfour Cigli, Bompard, De Lasteyrie, Le Trocquer, Poincaré, Villanueva, Wolff