L'America e l'Europa

L'America e l'Europa L'America e l'Europa f S 35MS8ÌGSÌ8 arbitrate per le riparazioni tedesche? 'Scrv'.iio sr>2Cla'.2 dei:.i ■ Stampa Parigi, io, notte. Il New York Herald pubblicava stamane la notizia che sono in corso negoziati tra il Governo americano 0 quello francese allo scopo di costituire una Commissione finanziaria nella quale tolsero rappresentate tutte le nazioni che non hanno firmato il trattato di Versailles. Tale Commissione dovrebbe stabilire il limite della capacità di pagamento della Germania. Nel caso che questa proposta venisse accettala dal Governo francese, si afferma che i rappresentanti americani nella Commissione sarebbero Pierpont Morgan ed il sen. P.ootch. L'ambasciatore tedesco a Washington ha dichiarato che la Germania e disposta ad accettare qualsiasi decisione di una Commissione simile qualora desse affidamento di equità e di giustizia verso la Germania. Ma il Go\ erno francese non si è ancora pronunciato in modo definitivo circa tale proposta. Essa susciterebbe, a quanto sembra, una «tuSfriloTie pr?gjudiz-'ale: quella cioè di sapere quali nuove assicurazioni potrebbe fornire la Germania della sua capacità di pagamento una volta che la Commissione dei finanzieri avesse fissato una cifra ragionevole per le riparazioni. Nei circoli politici e finanziari francesi si fa osservare che « se gl'America vuole efficacemente intervenire Pelle cose europeo deve corcineiare col dare ljesempio della propria buona volontà e del pròprio disinteressamento passando la spugna sui crediti verso la Francia, l'Italia, il Belgio e Paesi minori. Sarebbe questa la via più diritta, più speditiva e più energica per rimettere a posto le finanze europee. Ma fintanto che il Governo ed i finanzieri americani avanzeranno la domanda di diminuzione dell'indennità tedesca non si caverà un ragno dal buco e le cose europee continueranno ad andare alla deriva ». " Aiutare V Europa a chiarire i complessi problemi,, New York, 19, notte I maggiori finanzieri di Wall Street, intervistati oggi, esprimono una viva soddisfazione por il modo col quale l'Amministrazione statalo ha innne chiarito il suo atteggiamento di fronte al problema dell'assistenza finanziaria all'Europa. 11 preteso intervento dell'America, ed in particolare del presidente Harding nello faccende europee, si riduce, a giudizio dei migliori informati tra questi finanzieri, ad una pura e semplice offerta di buoni : rvizi du parte del Governi) di Washington, in vista di una rapida e soddisfacente soluzione del problema 'elle riparazioni tedesche. Non si tratta per ora affatto di un prestitoVia concedersi; e tanto meno di appoggi finanziari da offrirsi ad alcune potenze del con1 ..ente europeo: l'America potrebbe limitarsi a chiedere all'Europa se essa desidera una cooperazione di tecnici di oltre oceano nella fissazione delle risorse finanziarie tedesche. Dato che l'offerta americana venisse accettata, Washington invaerebbe una larga missione di esperti economici e finanziari, i quali procederebbero ad una inchiesta sulle risorse tedesche, avanzando proposte concrete circa l'ammontare esigibile dell'indennità. Se si tiene conto delle dichiarazioni fatte sin qui da . ersonalità responsabili americane," secondò le quali il problema dell riparazioni dovrà essere risolto soltanto dall'Europa, l'intenzione attribuita a Harding ed ai suoi collaboratori prospetta sotto una luce del tutto nuova l'atteggiamento dell'America. Questa, a quanto risulta oggi, non sarebbe per nulla aliena dell'assumere la parte abbastanza ingra'a di arbitra nel dibattito che da quattro anni sussiste in Europa attorno alle capacità finanziarie della Germania. Se la francia vorrà apportare una notevole riduzione alla cifra delle riparazioni, un prestito potrà essere concesso dà finanzieri privati. Esso non sarà certamente garantito, ma semplicemente incoraggiato dal Governo di Washington. Tale progetto non coinvolgerebbe l'cssùnziono di nuovi impe'r-ni da parto dell'Amministrazione. Tutto lascia ritenere che il progetto in questione potrà quindi uscire vittorioso dalla discussione che attorno ad esso sorgerà al Senato americano, a condizione tuttavia che nessuna allusione diretta o indiretta venga fatta dì una alienazione dei debiti francesi verso gli Stati Uniti. I funzionari del Ministero degli Esteri e del Tesoro mantengono il più rigoroso silenzio intorno a questo proposito del presidente Harding; ma nei loro colloqui coi giornalisti raccomandano di astenersi dal propalare notizie infondate che servono soltanto ,1 presentare sotto una luce falsa l'atteggiamento del Governo di Washington nel momento in cui esso è impegnato" in negoziati descritti come delicati, difficili 0 provvisori. Quei funzionari ammettono tuttavia che « esiste da parte degli Stati Uniti il desiderio di aiutare nel miglior modo possibile a chiarire i complessi problemi europei ». Essi farno poi rilevare come qualsiasi cambiamento il: là situazione finanziaria del vecchio mondo potrà difficilmente essere raggiunto prima che non sia 1 isolta in via definitiva la questione delle riparazioni. Conseguentemente non esiste possibilità alcuna di aiuti ( icaci prima che non sia raggiunto un accordo fra tutti gli alleati su que■sto argomento. E' vano 0 pericoloso parlare nella situazione attuale di negoziati in \dsta della concessione di un prestilo, poiché è indubitabile che nessun banchiere americano consentirà a partecipare a questo prestitc» finche non saprà nel modo più preciso posi sibilo a quanto ammonti il totale del debbo della Germania. Ad ogmi modo si può asserire fin da ora che l'amministrazione di Harding sta avviandosi a rapidi passi verso una azione più positiva di quella fin qui esercitata sull'Europa mediante dichiarazioni moralizzatrici e solenni avvertimenti. La » Stefani» ha da Washington : Al Dipartimento di Stato si mantiene sempre il massimo risorbo, circa il progetti americano per il riassetto economico dell'Europa. Si attende evidentemente la risposta alile proposte ufficiose per decidere sulla linea dicondotta da seguire. I membri del Congressofanno numerose congetture sulle intenzioni del Governo. Gli irreconciliabili protestano etemono di vedere gli Stati Uniti immischiarsi negli affari europei. Un comunicato alla stampa dice ciré nel colloquio che ò avvenuto sabato scorso, fra un inviato speciale tedeìco e un consocio di una grande Banca americana, questi ha informato l'inviaio speciale di non poter consentirò un anticipo alla Germania prima della soluzione definitiva della questione delle riparazioni.

Persone citate: Harding