Voci contradditorie sull'intervento americano

Voci contradditorie sull'intervento americano Voci contradditorie sull'intervento americano -.jhington si smci-tisce ufficialmente isamente : a Landra se ne parla, lenza speranze, zio speciale della «stanfp .-col licerti il *ìni in-Londra, 18, no, 0 quasi nulla è noto a Londri zioni in corso a Parigi Ira onte Di Saiat-Aulaire, il au, urgenza alla capitale frane ' sabato ir. qua colloquii Presidente del t'.onsia eva elio la partenza de! ida a Londra tosse c 1 Palazzo Borbone unta stasera, clic egli giorno a Parigi auto, ri diplomatici dell,, attribuire una snd* stampa lordili secondo le qiw^f'eiale importanza si slareblì^ìBafnìi 1,1 t'-ancellenc (U^feSMicsrolgondo un attivissimo n .e»#n'edute sui principali temi tratjsl scarso esito pratico nel recente lieo di Londra. ie qui da molti che llor.ar Law, cogià a dichiarare nei riguardi della «za di Bruxelles, sia poco o punto dia recarsi a Parigi, a meno che non le più serie ragioni per credere che rossima Conferenza del 2 gennaio debcaturiro risultati seri, concreti e potato che dalle trattative in corso non chiara una scria probabilità, d'accordo Inare sulle massime questioni in dime, molto dubbia sarà la partecipaci Bonar Law al Convegno. Dalle in■iorii londinesi risulta pure che l'attentò assunto dall'on. Mussolini circa [fetenza di Parigi è identico a quello itende prendere e che ha già preso Bo-1W. : itampa londinese si astiene dal fare lenti sulle dichiarazioni di Poincaréie; giornale liberale deplora l'intempe'0 intervento nella polemica di Lloyd 'George, destinata, secondo i suoi critici, a rendere più ardue le fatiche delle cancellerie dell'Intesa. La possibilità di un compromesso soddisfacente fra le vedute sin qui in.' conciliabili dell'Inghilterra e della Francia viene accentuandosi sempre più, a giudizio dei competenti diplomatici inglesi, Iman mano che si approssima la data di riapertura della Conferenza di Parigi. Sull'esito di questanon ostante le innumerevoli difficoltà- Hon ancora sormontate, prevaie qui grande ottimismo. E' inutile dire che la causa deve essere ricercata nel misterioso atteggiamento cht regna in questi giorni a Washington. It mònito governativo ai giornali amoricaniSi assicura qui ufficiosamente che il Go verno inglese non ha fino a questo momento ricevuto alcuna conferma di sorta delle voci di un intervento diretto o indiretto dell'America nella questione delle riparazioni. Nulla risulta inoltre a questo governo circa l'inten zione, attribuita a Washington, di venire in soccorso flello 'barcollanti finanze tedesche mediante un prestito di trecento milioni di sterline. Le notizie giunte nelle ultime 2» ore da Washington servono soltanto ora a disseminare illusioni infondate, ora ad annientare definitivamente le già scarse speranze che qui si nutrivano eopra un interessamento dell'America alle difficoltà finanziarie europee. Le notizie trasmesse dai più seri corrispondenti inglesi a New York e a Wasmngton eliminerebbero ogni c. qualsiasi ragione di sperare. 11 corrispondente del Times dichiara oggi che una Viva sorpresa e stata destata negli ambienti responsabili americani dai dispacci trasmessi dalle capitali europee, e riferenti l'attesa generale di una impressionante ed energica mossa drgli Stati Uniti. Allo scope di impedire che l'opinione pùbblica in europa e in America continui ad essere traviata da campagne inconsistenti, i giornalisti ame-ricatti sono stati informali ieri l'allru, neicorso di una riunione al Ministero degù Esteri di Washington, che le voci di un imminente intervento dell'America nella discussione dello riparazioni sono « assurde ». I giornalisti sono stati poi avvertiti in modo « solenne » — dice sempre il corrispondente del Times — delle gravi ripercussioni che potrebbero essere suscitate in Europa da una campagna di false e assurde notìzie sull'atteggiamento del Governo americano. Gli efletti di questo solenne avvertimento si sono fatti immediatamente sentire. Come per un miracolo, tutta la stampa d'oltre ocea; no, senza distinzione di partiti, ha cessato di parlare di intervento, e finanche di interessamento americano alle difficoltà europee• L'informatore del Times asserisce che, senza un radicale cambiamento di politica, è impossibile per gli Stati Uniti fare di più dquanto hanno ga fatto dal marzo del 1921 in qua per il riasscttaniento del vecchio mondo ; e nulla autorizza a prospettare un cambiamento della politica americana di fronte all'Europa. L'America, si dichiara negli ambienti responsabili di Washington, intende esercitare una sona di V influsso » sull'Europa ; ma nulla più. Questo « influsso » sembra essersi fin qui manifestato sotto forma di affermazione essenzialmente teorica di principi, e non sótto forma di pressioni, di minacce e tanto meno di promesse. Pallone che sgonfi?? L'informatore del Times, il lumie sembra essersi assunta l'ingrata parte di sgoiuia„ tore di palloni, dichiara oggi die tutte indistintaménte le voci circolanti in Europa sulle intenzioni e sugli atti del Governo americano di Washington sono assolutamente prive di fondamento. Falsa è quinddi' sana pianta la notizia di un prossimo prestito a favore della Germania, falsa la chiamata dell'ambasciatore Hàrvey alla Casa Bianca, priva di serietà la notizia di un cambiamento di atteggiamento dell'America di fronte alle faccende europee. 11 Governo degli Stati Uniti non intende prestare nuove somme all'Europa, né garentire in un modo 0 nell'altro prestiti emessi da banchieri o da grandi Enti finanziari. Quel Governo inoltre si ritluta in modo reciso di aderire alla tesi europea, secondo cui i debiti interalleati e le indennità tedesche costituiscono un solo problema richiedente un'unica soluWone. Il corrispondente del francefilo 'Times conclude il suo importante dispaccio con queste parole f « Può essere vantaggioso in questo momento aggiungere che tutte le persone con cui sono stato in contatto, dalle più altolocate alle più modeste, sono unite, non ostante la diversità di opinioni politiche, nel convincimento che qualsiasi tentativo della Francia di occupare la lluhr sarebbe un disastro per l'Europa nel suo -insieme, è avrebbe conseguenze momentaneamente gravi per la stessa Francia. Una cosa e certa: che ogni oncia di quell'influsso che il Governo americano uno possedere, sarà posta innanzi per impedire questo estremo passo. Se attesto influsso non avrà effetto, duaì>siasi possibilità di dissipare le nuvole di sospetti che da unniche tempo hanno avvolto le relazioni franco-americane svanirà, e con essa anche qualsiasi speranza di una •ooperazionp dell'America con la Francia ». Il corrispondente della Motning Posi, dal alo suo, comunicando al lettori di questo ino ultraconservatore notizie analoghe a le dei Times, aggiunge-che il cambiameli•iinfestatosi in modo cosi repentino netli■ amerlcn'ha, dopo un'intera settimana erismo. false informazioni e fàntasti■yiarazioni », costituisce « il più inveroGeidtafaccra che si ricordi nella storia lunjlel giornalismo moderno ». Questo stoir»Rn'n dichiara: ti i> ne il presidente Harding indiviu~luo. nè l'amministrazione americana c-yi Pi ip •possiede un piano o uno schedila op jipr venire in aiuto dell'EuropavclutoWorie di rinnovare il c-JosiglioE pou'-'tamente. di ridurre 'e riparagnriìó, nh,i.'li fissarne Tanipionlaie in1,1 •.',"'!«< ciatore -Harvey non è sinsouipjiceiu^i Washington né da Hai conoscivi ù?r ' ! "! ' lf'f.SonoU.oMi nrattro uiv L- a m della fore-'ta i «Mia.e. verrebbe pro'^rrispondenii inV „,i ; adivi ..«.'i-rispondi'ini inElmrie'e..ì i v * Sj annun2ia jntoio 'pei u.:'ilaro ai'..... s^ro queli'tjliimo sei-v-ii.io a* tanOolo al canippsantp, .Cesi- s t n s ci'n ,,,','vcniu # di un'agenzia, che il znrrn xaffil ■■^impressionato dalla gazai «'utffaS^^IPi giornali europei attorno 1111rìmrfwK^Bm'11,11 1111 si swi,it° °t>~ ihe riotì"-*PBPto,,,rfi le cancellerie europee miti •pAgtjBgnso di attendere die gli Stati tutti i alHi§? fornire la magica cura per ì préjfl^Vfti cui soffre il vecchio mondo, i ■ ràpffCtónj'e Harding avrebbe fatto avvertire TrteSPutaiiti alleati a Washington 'die ^^gRuanto imbarazzato dall'attesa e dalnze suscitate in Furopa, e al tempo teme che l'ostilità degli irriconciliabili eiiafo americano venga rafforzala dalle 'zie di pretesi piani americani per il salìento dell'Europa. Il « New-York Times» intanto annunzia clic il senatore Borali, «leader» dei cosidetti e irreconciliabili *, ha già emanato una dichiarazione, nella quale dice che tutto il gruppo dei suoi amici politici si 'opporrà a fondo contro quàlsiasPpartecipazione del Governo degli Stati Uniti alla discussione del problema delle riparazioni, e ciò sino a tanto che gli Alleati non abbiano effettivamente modificato il loro atteggiamento di fronte alla Germania. Il senatore Borali aggiunge clic gli Alleati devono rimettere la propria casa bene in ordine prima che ur. tentativo sia fatto dall'America per soccorrere l'Europa. 11 giornale in questione considera .uesta dichiarazione di Borali come una prova, tra ìe tante, delle immense difficoltà che il .Governo di Washington incontrerebbe nell'attuazione del suo desiderio di assistere l'Europa. Orbene, nonostante questi referti pessimisti, si continua ad asserire qui a Londra che le voci circolanti ultimamente da un lato co- me dall'altro della Manica noti sono per nulla il frutto ili fantasie giornalistiche. E' innegabile che importanti colloquii ono avvenuti ir. questi ultimi giorni a Wàshington, tra i rappresentanti d'olle massime Banche americane ed i membri del Governo. Si fonferma che conversazioni sono . avvenute ira Morgan ed l funzionari del Ministero americano degli Esteri Si conferma pure che l'ambasciatore tedesco a Washington ha avuto un colloquio privato con varii mèmbri del Consiglio di amministrazione della B inea Morgan, a New York. Informazioni coìttrastanU a Londra 11 più strano di tutta questa misteriosa fn>'cernia e che. mentre a Washington»si .nega autorevolmente che l'ambasciatore HaTyèj sia stato elli..malo colà dal ministro Hligt '•a Londra si asserisce in amorevoli aml)iéhlamericani esattamente il contrario; Il e.. Doratore diplomatico del Dà!hi TelcgtxvfiTi ch'iara infatti'stasera di essere stato informato da autorevoli personalità americano clic l'ambasciatore Harwcy ò ?-ta1o chiamato d'irgonza a Washington per discutere person.il mente col Presidente Harding la situàzion europea. Risulta qui inolile die il convep-n di ambascia uni americani tenuto a Lenti m alla presenza, se non sotto la. Presidenza, di senatore Mac COrmick. assunse, la fórma d una vera e propria seduta di Comniissiòlie d'inchiesta sulla situazione dell'Europa, li..falti l'ambasciatore Hong!don fece una parti colaregglata relazione sulle tragiche condì".' ni della Germania, e l'ambasciatore Flctcht: riferì sul deprezzamentojlei cambi. Il collaboratore diplomatico del Daily TV.'-(irnpìi asserisce a tale riguardo che il senna' ——■ —~ rescehte interessamento del Governo e dei circoli finanziari americani alle cose europee è dovuto alle cause seguenti: Lo politiche: timore di un'invasione francese delia Rlinr: 2.0 umanitarie: timore della carestia in Germania: 3.0 commerciali ed econòmiche: desiderio di riconquistare il perduto mercato tetì sco, e fio .mediante il riasscsiamenfo delie finanze della «Germania. Lo scrittore sostiene come pressioni vengano esercitate su alcuni finanzieri americani dui rapprfesenliàriti dei grandi agricoltóri del West, i quali, come già riferimmo, preferirebbero vendere come nell'anteguerra il loro grano'ad una Germania solvibile, pinilostocliè doverlo cedere sotto forma di carila ad una Germania colpita dalla carestia e fi. tnztàviamètiid ih bancarotta. Di guisa che, dò die ora si discute a Washington non filanto un piano concretò di salvezza dell'Euri pa. quanto uno schema di « finanziamento ,! I traffico americano 'colla Germania ed attraverso la Germania ». Lo sics-o informatore asserisce poi che il Governo ante ieano farà dichiarazioni dlla massima importanza entro brevissimo b nipo. Le vedute di Washington verranno esposte nella prossima Conferenza di Pari, i dall'osservatore americano : ma vi è , tv la probabilità se non la quasi certezza. ?> lo quanto sci ivo il collaboratore del Dailìi Telegraph, che tali vedute saranno ■ noie ai primi ministri alleati prima • essi si l'iunisòàho a Parigi. Qualcuna di queste veiln'e deve essere stala comunicata al Quai d'Ovsay in forma forse soltanto verbale. - • M. P.

Persone citate: Bonar Law, Harding, Landra, Mussolini, Pari