Parigi a zig-zag

Parigi a zig-zag Parigi a zig-zag Concerti musicali — Un pianista italiana — MariiiùtH noi - covi » dsl futurismo — Un» battaglia fra dadaisti e futuristi — Ti Ionie'.,,. (Sosiro servizio particolare) PARIGI, dicembre.- In questa stagione le grandi e le piccole esecuzioni musicali si succedono con tanta frequenza che talvolta riesce difflcilissunto ad un critico od anche ad un semplice amatore di musica di assistere a tutte. Ci sonori concerti orchestrali dell'Opera, ci sono quelli della Sala degli Agricoltori, ci sono quoJU della Società Colonna, ci sono quelli del Trocadero; senza contare i concerti della Società Pasdeloup, quelli che sono eseguiti mella Sala Gavault, quelli della Sala Evrard-e quelli della Sala Pleyel. Ogni giorno ^.manifesti affissi per le vie svelano poi il nome d'un nuovo pianista o d'un nuovo vittimista, n ricordano che la tale o la tal'altra celebrila terrà un concerto al quale i.musicoflli hanno il dovere di assistere. Sarebbe inesatto dire che i concertisti isolati suonino tutti in sale molto affollate. Ma alle grandi esecuzioni interviene sempre un pubblico imponenta. Sopratutto a quelle che .l'orchestra della Società Colonna dà ogni sabato' ed ogni domenica allo Chàtelet. ■•'."■ : ■ i Il teatro dello Chàtelet è uno dei più vasti di Parigi. Le feeries che vi si rappresentano quasi Wlto l'anno di sera vi attirano /folle di popolo, in mezzo al quale spesso vagiscono i neonati e scoppiano le risate argentine di molti ragazzi. Di giorno,■ per i cojhcerti orchestrali, il palcoscenico viene rabidamente trasformato: i suonatori vi si dispongono come in un anfiteatro e, dove suole trovarsi la buca del suggeritore, prende posto, sn un piccolo pulpito, il maestro Pterné. Ouesto direttore è talmente amato dal pubblico che appena la sua capigliatura- grigia appare fra la selva dei. violini e dai violoncelli, un uragano d'applausi soende a 'salutarlo. Scende, perchè è nelle gallerie che i frequentatori più assidui ai Concerti'Colonna si stipano. Nelle poltrone d'orchestra e nei palchi di prima e di seconda fila si notano spesso alcuni vuoti. Ma. la terza a la quarta galleria sono costantemente 'ina* mite. Più si va in alto, dicono i parigini, e meglio si gusta la musica. Ciò dov'essere esatto poiché nelle simreme gradinate della galleria più elevata si scorgono i-più -Boti appassionati di musica, cioè quegli -individui dalle lunghe zazzere e parecchia signore vestite di nero che, per meglio Raccogliersi, s'accovacciano in qualche angolo ed hanno l'aria, anziché d'ascoltare, di dormire, e che poi, alla fine d'ogni pezzo, .scattano in piedi e applaudono e acclamano furiosamente. II maestro Pierné sa variare magnificamente i suoi programmi. Quest'anno ha iniziati i concerti con la prima sinfonia di Beethoven e con composizioni d'altri celebri ' musicisti. Le altre otto sinfonie beethoveniaflé hanno formata la base delle successive «adizioni, in ciascuna delle quali sono staffi eseguite opere di compositori di vari paesi. Nel quinto e sesto concerto, il maestro Pierné ha. fatto conoscere Alfredo Casella. Di questo musicista torinese che vive qui da vari anni, i circoli intellettuali parigini conoscevano già Varie composizioni nonché 1 Tari meriti di pianista. I frequentatori dei Concerti Colonna hanno potuto nei giorni scorsi apprezzarlo come pianista, come isfruhienfatoro e come • compositore :. durante l'esecuzione della Ransodia, snaanuola dell'Alberi)?, istrumentata dal Casella, questi sedette: al pianoforte; vi- sedette anche l'indomani ter la pripta «.udizione di A notte alta, un poe-' ma per piano o orchestra da lui scrittoDelie ovazion' vhe furono tributate ad Alfredo Casella dopo le due esecuzi'oriist pentirono un no' fieri anche quei pochi italiani che. sparsi qua e là nella vasta sala dello Chàtelet, assistettero al trionfo del -loro ittttv sire- connazionale. • ■. j- i >•. Monlmartre e Montparnasse si sono contesi F T. Marinetti. ti.v; L'apostolo del futurismo fu accolto uri ihèse fa in un tempio dell'avanguardismo intellettuale, situato in un granaio della buffe; é-vi ebbe -accoglienze festosissime. Il poeta Fèrnand Divoire lo presentò al pubblico che frequenta gli spettacoli di Art et Action. Marinetti pronunciò uno di ouei suoi scoppiettanti discorsi che fanno pensare ad un motore di camion nel momento della sua messa in màrcia, e un gruppo d'artisti rappresentarono-dodici lavori del teatro sintetico: tutto'oiò «t svolse in un'atmosfera incrediUlmente-calma, e il trattenimento terminò fra gii applausi. Gelosi del successo che «Marinetti Aveva riportato a Montmartre, i poeti di Montpar-' nasse hanno invitato jl« letterato italiano"«ti un loro covo chiamato La taverne du Canniléon. perchè assista ad una declamazione'di versi futuristi fatta secondo la sua intenzione. La Taverne du Caméléon si trova all'angolo della Rue Campagne Première, vajo'ia dire in uno dei maggiori centri del .fauvisme. Se si potesse vedere attraverso i muri.deHe case che sorgono in quel punto, non si scorgerebbero che pareti tappezzate di raccapriccianti pitture, orribili rvofiellp in posa,»glOr vani sparuti affaccendati a modellare corpi spaventosi, ragazze allampanate intente a comporre versi in libertà, ed altri fenomeni-dei genere. Tutta codesta gente non si sa bene che cosa mangi; si può però sapere perfettamente che cosa beva se si frequentano i caffè delle vicinanze. Uno di questi è. appunto la Taverne du Caméléon. Il locale è aingiisto,. v>nc=;c5i1T.r,, pia'o apreatn. Pipo a qualche tempo fa aveva i muri coperti da cima a fondo di quadri d'avanguardia. Ma nella-scorSa estate la proprietaria scoperse che tale-esposizione non serviva ad attirare nel suo stabilimento che varie qualità d'insetti: allora"!!»ce portare via nani cosa ed imbiancare \ muri col ripolin. Da aitai momento i pittori*• gli scultori presero in uggia il locale.' Vi si dettero invece convegno i poeti. , Ora, una sera sì ed una no. vi sono tenute discussioni letterarie e leiture di versi. t Là '♦linone si e recato l'altra sera Marinetti, ospiie degli amici e dei colleghi di Montparna^se. Costoro avevano largheggiato negli inviti. Il Ioonle,'*che può contenere una cinquantina di persone, ne accolse il «loppiot accolse perfino qualche dadaista. I dadaisti stanno ai fntnr'sti come i comu^'sti al socialisti: quando sembra che siano tutti 'dèlia stessa opinione, lanciano 'parlo dei dadaisti Mina bomba verbale che mette lo ecòmpiclió nelle riunioni. Ad un certo punto, 'mentre la roetessa Vélinv declamava versi di Marinetti. un'invettiva* dadaista attraversò-l'aria andando a scoppiare sul banco della presidenza. Il tumulto che segui è indescrivibile: pugni, grida insulti, sedie rovesciate, genie messa alla porta, nuando il trattenimento "letterario poto eonfinnnre. si videro, fjf» gl'Incolumi, gli artisti Brunellpschi, Frattccioli 'e Piccoli che circondando Mnrinetti. ir anale era p'm che mai lusingato da' ciò cri'effitàyà accadendo in suo onore, avevano l'aria' di dire: -.. ;- ' — Feroci qua, in camicia bianca, è vero, ma uniti in fascio, per difendere una grande figura del rinnovamento italiano! Rfdaau.

Persone citate: Alfredo Casella, Beethoven, Colonna, Marinetti

Luoghi citati: Parigi