Giornali e giornalisti

Giornali e giornalistiGiornali e giornalisti Al Comitato direttivo della Federazione nazionale della Stampa italiana il capo del Governo, on. Mussolini, ha dichiarato he egli non pensa all'introduzione di misure restrittive della libertà di stampa, ma intende soltanto che abbia effettiva applicazione la legge per quanto riguarda reati di stampa. Restano con ciò definiivamente chiariti i dubbi suscitati dal teegramma dell'on. Mussolini al senatore Barzilai, ed espressi da quasi tutta la stampa politica italiana : resta chiarito, cioè, che la condizione formulata in quel telegramma: «purché la stampa ne sia degna », intendeva soltanto dire: « purché a, stampa non violi la legge ». Quel con cotto di « vera libertà » del quale parlavamo ieri l'altro come affermato in varie manifestazioni del Governo con espressioni diverse e prestantesi a diverse interprefazioni, risulta così non significare nul l'altro che la libertà nei termini della legge, secondo che noi stessi sostenevamo dovesse essere. Prendiamo dunque atto con soddisfazio ne di queste, dichiarazioni del capo del Governo. Kd attendiamo che le norme pre cise da lui impartite, secondo altra sua dichiarazione fatta al medesimo Comitato, per assicurare la libertà e l'incolumità del le aziende giornnlistiche e degli scrittori, abbiano completa effettuazione. Abbiamo troppo senso della realtà per misconosce re che i turbamenti portati dall'episodio rivoluzionario attraverso cui è passata l'Italia non potevano totalmente scompa.-ire. in ventiqualtr'ore. Vi sono, tuttavia, per quanto concerne la libertà di stampa della quale qui ci occupiamo, alcuni fatti nèttamente delimitati e caratterizzati e no ti dà più fri orni in tutta Italia, sui quali ò necessario richiamare in modo particolare l'attenzione del Governo. A Milano, la Giustizia è tuttora costretta al silenzio, e così il Lavoro a Genova ; mentre abbiamo appreso tutti quale scempio sia stato com piuto dell' Alatiti.' A Torino, le sede del l'Ordine Nuovo è stata occupata dalla polizia, adducondo motivi di ordine pub blico r provocando cosi la soppressione del giornale ; e l'occupazione tuttavia du ra senza che da parte delle autorità, sia intei-vcnuta alcuna ulteriore giustilìcazio, ne« e dichiarazione." A Roma, Il Paese occupato nel periodo critico dalle squadre — se non erriamo — nazionaliste (parti colarmente accanitesi nella capitale, per quel che viene riferito, contro la stampa), trovasi tuttora in stato d'occupazione. Infine — caso più anormale di tutti — duo giornali veneti non solo sono tuttora occupati dai fascisti, ma questi li pubblicano per loro conto, quali organi dei proprio partilo. . . Non dubitiamo che il Governo, secondo le dichiarazioni fatte, provvedere senza indugio, completando quell'opera di ristabilimento della normalità che in generale deve riconoscersi bene avviata. Ma occorre che altresì i giornalisti e le associazioni giornalistiche facciano tutto il loro dovere. Purtroppo, ci è toccato sentire, arrossendo dj vergogna, che si sarebbero trovati dei giornalisti così dimentichi dei loro doveri di solidarietà professionale da aver fatto opero di eccitazione e di sobillamento a danno di altri giornali, magari anche loro concorrenti sul mercato. E purtroppo c'è stato un giornale romano — qui il fatto non ha bisogno di alcun particolare accertamento, perchè il numero relativo dol giornale è 'a tutti visibile — c'è stato un giornale romano che, di fronte alla frase di colore oscuro — oggi soddisfacentemente chiarita — contenuta nel telegramma Mussolini a Barzilai, si ritenne autorizzato a fare esplicita e. totale adesione a quel telegramma, rompendo deliberatamente il vincolo della solidarietà giornalistica di fronte, alla prospettiva di una limitazione alla libertà di stampa., La Federazione nazionale della Stampa ha invitato le Associazioni locali ad inquisire ed a provvedere sugli eventuali casi di defezione da parte di giornali e giornalisti al loro dovere elementarissimo di non prestare nessun aiuto, nè diretto nè indiretto, a imprese in contrasto con quella libertà che è il fondamento medesimo del giornalismo. Occorre che l'invito sia accolto effettivamente e prontamente ; e che in genere le associazioni professionali e il giornalismo tutto siano, senza distinzione di partiti, estremamente vigili c totalmente solidali nella difesa della libertà giornalistica. Questa solidarietà, mentre è imposta dalle circostanze straordinarie che attraversiamo, è resa più che mai'legittima dal fatto che tutto il giornalismo italiano — per quanto a noi consta — hu saputo, in frangenti così delicati, comportarsi con dignità e prudenza ammirevoli, contempcrando la doverosa riaffermazione delle idealilà politiche proprie a ciascun organo col non meno doveroso riguardo alle esigenze dell'ordine pubblico e dei supremi interessi della patria. raqEnddomDdTcofstGluèamtts

Persone citate: Mussolini

Luoghi citati: Genova, Italia, Milano, Roma, Torino