Bonar Law eletto "leader" dei conservatori comporrà il Ministro

Bonar Law eletto "leader" dei conservatori comporrà il Ministro Bonar Law eletto "leader" dei conservatori comporrà il Ministro (Servizio speciale della « Stampa r) Londra, 23, notte. Oggi è stata la giornata di Bonar Law. L'onesto e* mite scozzese, che dal 1016 all'anno scorto è stato il braccio destro di Lloyd George, e che ha votato per la coalizione sino all'ultima settimana, è stasera il « leader » ufficiale del partito conferva tore, escluso il gruppo degli statisti anziani, ma incluso quello degli ultraconservai ori denominato dei « die hards ». Nella sua veste di « leader », Bonar Law è anda.to stasera alla Reggia, ove ha assunto definitivamente l'incarico di formare il nuovo Gabinetto. Questo in buona parte è già allestito e risulterà certamente composto di uomini molto nuovi. Il varo del nuovo Ministero si attende per non più tardi di mercoledì, e probabilmente coinciderà coll'annunzio che la Camera è sciolta. Ventun giorni di poi l'elettorato inglese andrà alle urne, vale a. dire il 15 novembre. Tutto lascia credere che qncsla sia realmente la data prescelta. Essa cadrà in una giornata di mercoledì, mentre i laburisti, per condurre le masse a votare, insistono invece sopra uni giornata di sabato, cioè una giornata di mezza vacanza. Essi considerano eloquente la scelta di un giorno completamente lavorativo; ma Bonar Law, di fronte a tutto quello che potrebbe coinvolgere questo primo incidente, modificherà forse la data. L'assemblea dei conservatori Discorso di Lord Curzon L'assemblea dei consenatori ufficiali si tenne nel meriggio, all'Hotel Cucii, che si apre su una delle arterie più popolate e spettacolose di Londra. Molta gente si radunò quindi all'entrata, e levò vivi applausi a Bonar Law quando fu il suo turno di arrivo. Presiedeva Lord Curzon, nella sua qualità di leader conservatore alla Camera dei Lordi. Erano presenti circa 4-40 membri, inclusi 152 pari e 67 candidati parlamentari. Ricordando che i deputati conservatori ai Comuni sono intorno ai 350, si rileva subito l'assenza dall'assemblea odierna di quasi un'ottantina di deputati che votarono con Chamberlain, in favore della coalizione. Il rilievo è importante, perchè negli ultimi giorni si sono sviluppati attivissimi lentativi di incameramento dei secessionisti. , Dopo qualche frase iniziale, Lord Curzon fa. chiamare Bonar Law, la cui entrata nell'aula suscita una lunga acclamazione. Da 17 anni il partito conservatore, che molti continuavano a chiamare unionista, benché l'unione con l'Irlanda sia morta e sepolta, non aveva più avuto un primo ministro suo proprio. « E' dunque una grande giornata nella storia del paese e del partito! — esclama lord Curzon: — Poilunghi armi il 'nostro partito dovette sommergere ì suoi interessi nella causa nazionale ». Curzon si profonde poi in elogi di Chamberlain, aggiungendo che, avendo la massa del partito manifestata la sua politica di far ritorno alle tradizioni di parte, i « leaders » non potevano se non sobbarcarsi all'autonomia, c con ciò egli indica solo i « leaders » conservatori che si staccarono da Lloyd George. Segue un meritato panegirico delle virtù personali di Bonar Law, che è uomo di intenzioni davvero eccellenti e di una serietà pari all'acume. « Il ^rirno ministro — osserva Curzon — lo ha tacciato di semplicismo; ma Bonar Law è di origine scozzese; c chi ha mai incontrato uno scozzese semplicione? (Ilarità). E chi può immaginare che, dopo aver fatto parte di una coalizione per oltre sei anni, egli sia un reazionario? Quei conservatori che votarono per la fine della coalizione non sono più reazionari di quegli altri che votarono contro ». Dopo qualche sommaria battuta in replica all'attacco di Lloyd George sull'interesse di parto contrapposto a quelli del paese l0 sullo sciorinamento di duchi e di rrarchesi sotto ]a. bandiera conservatrice (questo «': un fatto inoppugnabile) lord Cur. zen dice « Noi faremo una politica dt sobrietà' anziché di fuochi d'artifìcio. Il nostro motto sarà « stabilità » e non sensazionalismo. (Applausi). I paesi d'Europa e il mondo anelano alla pace; noi vogliamo una riduzione non una estensióne della nostra responsabilità. (Applausi). Vogliamo un alleviamento dei gravami che pesano sulla vita industriale ed economica della nazione. (Vivissimi applausi). Bonar Law, il quale spero mi darà la sua as- sistenza nel mio compito di politica estera, desidera come me cìie questa ultima sia tenuta il più possibile al disopra dei partiti. Vogliamo ristabilire la pace; e ciò può farsi soltanto agendo insieme con gli altri, e non contro di loro. (Applausi). Nel- la travagliata situazione odierna del mondo, l'equilibrio non può recuperarsi mediante colpi impressionanti o drammatici, e neanche*con una politica di superbo isolamento; ma solo per il tramite del compromesso, della cooperazione e del buon volere ». Questo è tutto ciò che il riconfermalo mi- nistro degli Esteri ha potuto dire oggi; ma si può anche aggiungere che la coalizione non feci realmente che ima lilza di compromessi, e che la sua volontà di benigna cooperazione non setngiurera un rosario ai crisi Se per aJU.ro il nuovo Governo oonaer- valore fosse deciso a « ridurre la responsabilità ». vale a dire i possedimenU e gli impegni relativi, 1 roveri subito chi sarà pronto ad alleggerirlo lìriche vorrà. Ma bisogna aspettare he il nuovo Governo inglese precisi qua* disinteressamenti sia disposto a praticar*: perchè ogni conservatore finora si aflaeendò sovratùtto a conservare quanto ■vava in mano. Incrocio di fioretto di Bonar Law con Lloyd George E' la volta di Bonar Law, che si leva, in mezzo ad ovazioni entusiastiche. Egli esclude ogni rancore personale verso chiunque: solo magnifica il coraggio con cui Chamberlam assolse uri compito quasi impossibile. « Continueremo ad ereese amici». ■'(Applausi). Quindi Bonar Law incrocia il fioretto con Lloya George : « Adesso egli è un uomo libero; e ci ha detto che tiene in pugno la spada. Sono lieto che nitanto egli l'abbia usata con molta dolcezza sabato scorso contro di me». Ma Lloyd George è un combattente; e se la lotta proseguirà, sono certo che darà luogo a colpi sagacissimi, e che fendenti molto efficaci raggiungeranno il mio povero corpo. Tuttavia, sono sicuro che sotto la sua spada non ci sarà la mone; e a lotta finita, eutrambi ricorderemo piuttosto quello che facemmo quando lavorammo insieme, rlie non quando ci battemmo. Per accanito che possa essere il conflitto, non scorderò mai, e sono sempre pronto a dichiararlo, che nella più grande crisi della nostra storia egli rescvservizi per i quali il Paese non potrà mai essergliene troppo riconoscente. Ma tale gratitudine non significa crje egli abbia diritto a rimanere Primo Ministro sua vita naturai durante». .Alla taccia di semplicista, Bonar Law replica, dicendo che forse egli è meno semplice di quello che pare: «Io sono un uomo ordinano; e capisco quello che gli uomini ordinari vengono pensando — esclama Bonar gèdspdnvlpm"p—dvescgimatrsasazovQBrbcs«ustbdsdetdvdpL(SdraHtrrGrlgbcsapdzGntctWLatmrclatsutoiladgsSnvcdloolneascgrrinlavsladstilpnnctdpmtiripItRtsclsnrL#SU Ira'gli applausi:, «i Della coalizione,' P gli uomini ordinari del partito conservatore, èrano stufi. Non si poteva tenerla in piedi dall'alto ». Circa gli interessi di parte, Bonar Law sostiene che sia sovratùtto interesse del paese che il partito conservatore non venga distrutto perchè gli istinti conservatori generali hanno bisogno di un organo attraverso il quale estrinsecarsi; mentre il' prolungarsi del coalizionismo lo avrebbe soppresso. Ciò che all'Inghilterra in questo mon^nto abbisogna sovrattutto, secondo "ni, ir un po' di conservatorismo, nel senso più lato della parola: « Ciò che la nazione — egli dichiara fra gli applausi — desidera, è di essere tranquilla e libera da avventure e da assunzioni di impegni in casa e fuori. Il nostro paese e tutto il mondo sono stati lasciati in una posizione molto cattiva in conseguenza della guerra. L'Inghilterra potrà riprendersi solo attraverso il lavoro del suo popolo; e secondo me il metodo migliore ò di lasciare libero, gioco all'iniziativa individuale, evitando i tentativi di isolamento che in altri giorni sarebbero molto desiderabili e necessari. Ciò si riferisce non solo a progetti sociali, che altri propugnano, ma anche a cose che io stesso avrei piacere di veder compiute ». E qui evidentemente Bonar Law allude alla riforma doganale. Egli è un prìotezionista di vecchia data; ma rinuncia per oggi al protezionismo. Ciò garantisce i voti dei suoi sostenitori del Lancashire. Quanto all'ammirazione della tranquillità, Bonar Law interpreta un de. .Iorio generale che rimarrà perfettamente inattuabile per molti anni ancora. Egli aggiunge che il partito conservatore riconoscerà senz'altro la situazione in Irlanda (ma i « die hards » hanno altra idea!) e dopo uri accenno quasi casalingo alla propria salute, che i dottori per il momento garantiscono, finisce dicendo che il partito ha buone probabilità di vincere. Il discorso, detto alla buona e con grande intimità, raccoglie molti applausi e suscita molti entusiasmi. Il voto e la nomina di Bonar Law a leader del vecchio partito e unanime. Stasera i conservatori dissidenti hanno tenuto un banchetto di 150 coperti, presieduto da Balfour. Discorsi di nace urinata verso il grosso del partito, ed una caterva di altri discorsi, in prospettiva per j giorni prossimi, da tutte le parti. M. P. DspncvaUvmprcMntVepvtvTscssdurmL'Inghilterra non avrebbe chiesto nessun rinvio della Conferenza (Servizio speciale della «Stampa») Parigi, 23, notte. Notìzie da vario fonti, raccolte anche dai Peut Panst.cn, avevano lasciato credere che lord Curzon avesse fatto pervenire al Quai d'Orsay, per il tramite di lord Hardroge, ambasciatore della Gran Bretagna, ima nota colla quale chiedeva il rinvio di qualche- .settimana della Conferenza di Losanna, poiché pareva grave al Governo britannico il fa'to che la Conferenza coincidesse con il periodo elettorale inglese, che sarebbe stato nel suo maggiore vigore appunto alla metà di novembre. Si dichiara al Ministero degli Esteri che nessuna comunicazione del genere è stata sinora ricevuta; e la visita fatta ieri a Poincaré da Lord Hardinge non aveva per argomento nessuna domanda di rinvio della Conferenza. D'altra parte informazioni da Londra assicurano che il nuovo Governo inglese, non ha modificato per nulla le disposizioni che esso aveva partecipato al Governo francese nelle ultime comunicazioni ricevute a Parigi il 20 ottobre. With drdTCdPisntCCIlcdsrlqfsteiu