Un meeting degli ateniesi

Un meeting degli ateniesi Un meeting degli ateniesi l A\ a i ù . e i o i | trovato -Ì (Da uno dei nostri inviati speciali) Atena, 23, sera. Le principali organizzazioni borghesi ed operaie della città avevano indetto per ieri ima grande riunione nazionale, in cui la popolazione di Atene, del Pireo e dei dintorni, a nome del popolo greco, sanzionasse la sua adesione al movimento rivoluzionario. Malgrado la sventura subita, il popolo greco non ha perduta la fiducia nei suoi destini; esso saprà ritrovare la via, mettendosi nuovamente al fianco degli antichi e naturali alleati, e dichiarandosi disposto ad ogni sacrificio. Questo e il significato dato alla cerimonia. Ieri, fino dal mattino, le vie erano pavesate dai colori greci e delle altre nazioni dell'Intesa. Per 7<©tir;linearc il carattere della concordia nazionale, superiore .ai partiti, si era disposto che la dimostrazione evitasse ogni accenno personale e bandisse ritratti, insegne, cartelloni, inneggianti a uomini o partiti. In verità questa ò stata una doccia fredda per il bollente popolo ateniese, al quale i concetti astratti poco dicono, o, dietro le formule un poco rigide che il Comitato gli propone, preferisce di intravedere l'opera appassionata e polemica dell'uomo di parte tuttora esiliato, a Parigi. Cinquantamila persone, di cui quasi la metà erano militari, si radunarono in piazza della Costituzione, davanti al vecchio palazzo reale, dal cui balcone i capi della rivoluzione Gonatas e Plastiras hanno letto discorsi, di cui il leit-motiv fu la promessa che i colpevoli della sconfìtta saranno esemplarmente puniti-, tanto gli uomini del vecchio regime, che crearono condizioni esiziali politicamente e militarmente, quanto chi fuggì davanti al nemico. Queste parole di fermezza piacquero alla folla e consolarono gli istinti di coloro che vanno lamentando che questo regime 6 troppo mite ed accomodante, che no occorre un altro che compia l'opera interrotta. Il Comitato organizzatore formulò in cinque punti la sua piena adesione all'opera delta rivoluzione, la sua soddisfazione per l'abdicazione imposta a Costantino, la sua fiducia agli antichi alleati, la necessità di agire in modo da togliere loro ogni dubbio di sincerità della Grecia; e si recò alle varie legazioni dell'Intesa per consegnare copia di questa deliberazione. I dissidenti urlarono molti evviva alla repubblica. Una folla numerosa si ree* a fare una ovazione davanti alla casa di Venizelos, poi le colonne si disciolsero. La serata è trascorsa in straordinaria calma, mentre In piazze e le vie principali erano pavesate da fitti cordoni di lampadine elettriche. Parecchi vaticinavano che da questo meeting sarebbe nata la lungamente attesa repubblica; altri ne attendevano un'amnistia politica; non s'e avuto nè l'una nò l'altra. In complesso c stata una buona festa pacifica, che ha lasciato il tempo che ha PAOLO MONELLI.

Luoghi citati: Atene, Grecia, Parigi