La "Liberale democratica"

La "Liberale democratica" La "Liberale democratica" ài fronte alle decisioni del Congresso Posizione di "benevola,, attesa? Il presidente. dell'Associazione Liberale Democratica, itut. (Jay, convoca per og|i ai e ore li il Consiglio generale della PiuUnud per discutere sul Consressg di Bologna. L'ordine del giorno a il seguente; -• a) R* 1 azione del Comitato d'aziono sul-Constesso di Bologna ; b) Valutazione dei risultati del Congresso e indirizzo della A. I» n. ama Provincia di Torino ». ., La Presidenza, raccomanda a lutti t. aeieJjsH di voice toserà Pi-"enti una riunione. Pensiamo che la raccomandazione sia superflua: l'importanza dell adunanza non ba bisogno di essere illustrata, l! Congresso di Bologna. 'Con le sue dellbe;azioni, ha uosto la Liberalo Denioorailcu tu una posizione delicata. Spella al Consiglio gene, rale provinciale di prendere In mento una decisione, , , . L'opera del delesalo dell Associazione Liberale, democratica al Congresso di Bologna, ha già formato oggetto di discussione al Consigilo direttivo della sezione torinese dell'Associazione. La Direzione torinese si e riunita giovedì e ad tssa l'iris?. Gay, per rutta la delegazione, ha ampiamente riferito su quanto avvenne a Bologna ; sulle discussioni che si ebbero, sullo conclusioni che si tentarono, sull'atteggiamento delia delegazione torinese e cuneese nella deliberazione che ottenne il voto della maggioranza dei oonjrrcsMsti. Egli ha chiarito cìoù clic il Congresso che era stato indetto per trovare un terreno sul quale lo varie frazioni del partito liberale avessero potuto iotendesi onde formare un unico blocco, si muto, per causa delle, presente situazione politica. In una vera battaglia. Battaglia che si impegnò sul nome da dare al partito, ed ebbe per nsuiiato il distacco dalla maggioranza dei delegati del Piemonte e del Cuneese. Il Consiglio direttilo, constatato che la delegazione torinese agi a Bologna secondo il mandato rlie aveva ricevuto, ottemperandovi nella sua linea di condotta e nelle, sue decisioni, no approvò l'operato. Su quelle però che dei deliberati dì Bologna possono e debbono essere le conseguenze, non discusse. Rinvio ogni dibattito in proposito al Consiglio regionale che è convocato per oggi. ..Quale fosse il proposito che la Liberale democratica perseguiva nel farsi promotrice del Congresso di Bologna, è chiaramente indicato nel commento che al Congresso viene latito sul settimanale l'Azione inviato Ieri ai suoi : . « Il Congresso di Bologna non diede quei frisultatj che legittimamente aveva ragione di sparare l'Associazione Liberale Democratica della Provincia di Torino, la quale, attraverso l'opera tenacissima del suo Presidente ing. Gay, mirava a fondere in un unico partito a base nazionale tutte le sincere forze liberali e democratiche del Paese. risila cronaca del Congresso emergono i motivi per «;tii mancò l'adesione della nostra Associazione al Partilo Liberale Italiano costituitosi al Congresso di Bologna, La questione del titolo, (-lie può sembrare una nnva nuestiotie di forma, rivestì invece un carattere dii sostanza nei riguardi delle direttive del Partito. Già tale questione nella riunione ci l'Il a Direzione provvisoria del Panilo, tenutasi a Torino il 29 settembre, crasi improvvisamente affacciata, quando, con meraviglia dei rappresentanti della nostra organizzazione e contrariamente alle pacifiche disposizioni precedènti, il segretario politico della. Unione costituzionale di Novara, presentando uno schema di statuto per il costituendo partito, proponeva la denominazione che fu sanzionata dal Congresso, L'ing. Gay non avendo allora il tempo necessario per consultai^ j. massimi organi rappi esentativi dell'Associazione, volle esporre il quesito alla Giunta esecutiva della Sezione torinese, la quale unanime deliberò che al Congresso si dovesse affermare l'assoluta necessità che il Partito assumesse la denominazione di « Liberale-Democratico »., invitando i delegati a sostenere concordemente tale tesi, e neUl'ipo1 osi che questa iion. avesse a trionfare si riservassero di rivendicare piena liberta di aziono circa l'atteggiamento futuro dell'Associazione Liberale Democratica nei riguardi del Partito. Spetta ora agli organi rappresentativi di essa, convocati appositamente, di esaminare la situazione e prendere quelle deliberazioni che appaiono giuste ed opportune nei riguardi del Panilo Liberale Italiano ». Che lo spiritii del Congresso fosse assai diverso da quello che animava la delegazione torinese, risulta dai commenti che sono fatti alla cronaca del Congresso dal redattore dell'astoni!; Sin dal primo momento, nota, si manifestarono sentimenti poco favorevoli all'unione e alla concordia. Adesioni dj parlamentari di sinistra furono accolte con freddezza e disapprovazioni. Il rude richiamo dell'ing. Gay, «Noi non siamo venuti qui per dilaniarci c offenderei ma per chiarire il nostro pensiero. Non si può parlari), tra fischi e applausi e tanto meno si può ragionare. L invece dobbiamo ìagionaiv per approfondire è chiarire. Cerchiamo di elevarci, non di deprimerci ; unirci, anziché dividerci. Ci siamo riuniti nella fiducia di trovare una baso d'intesa », trovò larghi consensi ina non mutò lo slato d'animo delia maggioranza che si associava ai sandrini, ai Celesia, ai Mascagni, ai Sarrocchi. r>, contro il papere delie due delegazioni piemontesi ~ Torino e Cuneo — procedeva alla costituzione del partito liberale italiano. , Quale il compito dell'odierna assemhlf-a ? Anzitutto dovrà discutere l'opera del delegati al Congresso. Come già lece, il Consiglio della Sezione torinese non potrà fare altro che approvarla. Aveva uri mandato e lo ha assolto, concordemente. Associandosi alla maggioranza avrebbe mancato a quello che era Jl suo mandato, Fallita l'unione di tutte le forze, orientatasi la maggioranza verso una tendenza, die non era la propria, non poteva far altro che astenersi. E rosi ha folto. Approvata l'opera della delegazione dovrà discutere sai risultati del Congresso e sul proprio indirizzo. Dalla discussione non si attendono sorprese per quanto non siano nn escludere a priori. Guanti abbiamo interrogato ritengono che sia consigliabile alla Liberale Democratica la posizione di « benevola » f attesa verso il Partito liberale ilaliauo. Lidea di costituire un altro partito non pare abbia molti sostenitori. I più pensano che è consigliabilgtrestare alja finestra e vedere che cosa jl PPrrliio costituito a Bologna sapra fare. « Siamo, si dice, in un momento in cui la situazione e gjl orizzonti politici, mutano con grande facilità: ia posizione di attesa è la migliore. Quell'unione che ieri a Bologna ò mancata può rèndersi possibile domani in trattative extra congresso*. ì .

Persone citate: Battaglia, Celesia, Mascagni