Il Congresso della piccola industria

Il Congresso della piccola industria Il Congresso della piccola industria o a ri L'organizzazione di classe e la riforma del Consiglio superiore del lavoro gI" stato aperto a 'l'orino il Lo Congresso nazionale della piccola e inedia industria. Nel salone al primo piano della Camera di Commercio erano convenuti i rappresentanti di olire cinquanta associazioni di piccoli e medi industriali d'pgni pano d'Italia, da Milajio a Bologna, da Como a Trieste, a fiorizia, ecc. Moltissime erano lo personalità intervenute: il prefetto grand'uff. Olivieri, col capo gabinetto comm. Laties, l'on. Villabruna. ì consiglieri comunali Forino, Piasse, Buscaglioiie, gli assessori Grassi e Ollivero, i consiglieri provinciali comm. Badini, e conte Clbrario, •; consiglieri camerali Sacerdote; Ovàzzn, Mussi, .laneiti. Bosso, il comm. Eherenfreund, il comm. Debenedetti, presidente della Promotrice dell'Industria, 1 avvocato Godogni, segretario generale della Lega industriale, il comm. ing. Flaconi capo circolo Ispettorato del Lavoro, ecc. Al tavolo della presidenza prende posto il Prefetto. Primo oratore è l'assessore comm. Grassi che reca il saluto della città di Torino ai (uiigrcssis'i, compiacendosi di questa manifestazione di vitalità offerta dalla piccola e inedia industria. 11 cornili. Sacerdote porta il saluto beneaugurante della Camera di commercio. Il cav. uff. Salvaterra presidente dell'Associazione Piccola industria di Torino iniziatrice del Congresso trae, buoni auspici non solo dal numero dei congressisti, ma 11111.be dall'intervento del prefetto che deve significare inveressamento maggiore, del Governo ai problemi che riguardano la piccola e la media Industria. L'avv. cav. Alberimi, 'segretario deli'A. P. I. e del Congresso, legge una lunga serio di adesioni, fra le quali notevoli quelle dei miiristri T. Bossi e Pel!., Sbarba. Grande e piccola industria Prende quindi la parola il rappresentante della Confederazione generale dell'industria, comm. ing. Limilo Debenedeiti, il quale, dopo n\er espresso il cordiale salmo della Confederazione ai rappresentanti della piccola industria, due che la spande industria è sorta dall'artigianato e dallo sviluppo dei picei.ii siabiliineini, oppercio fi piènamente concorde e solidale cop la piccola industriai'ì ini apprezza ed ammira gli sforzi. - Non vi debbono essere questioni divergenti : abbiamo ino ressi comuni che trovano nel grande quadro dell'economi» nazionale 1 loiu pumi di completa coincidenza. La legislazione sociale e tributaria, l'i proprietà industriale, l'istruzione professionale ed altri n 11 meno vitali problemi sono essenziali all'esistenza in Italia di una. vita industriale. I.e organizzazioni sindacali, il regime doganale potrebbero in qualche momento suggerire egoistiche aspirazioni contrastanti : ina ind |iiù vasto bisogno di unione di tutte Je forze produttrici, per la. ricostruzione delia generale ricchezza, nello spirilo di colleganza che devo farci considerare con larghi zza di vedute come parti di una sola famiglia, il punto di accordo deve leccarsi da noi e da noi con serenità d'animo é reciprocità, di consensi (applausi) ». Continunando l'oratore si occupa delia funzione che nel campo sociale e nell'economia generale compiono -i piccoli stabili lucuti che utilizzala» piccole forze d'acqua, raccolgono le maestranze locali, valorizzano le capacità caratteristiche d'ogni luoqo, e usano fecondamente dello risorse locali. Ed è cosi — prosegue — che io. vetrerie meccaniche non eosutuiranno mai, né offuscheranno, i prodotti artistici di Murano: nò le prandi cartiere • •olio loro colossali installazioni annulleranno l'arte dei canai di Fabriano; ne le ceramiche degli Abruzzi, dell'Umbria, di Savona perderanno le- loro caratteristiche; e 1 metalli inanellali ed i ferri battuti non riceveranno mai impronta d'arte se non dnl! mano libera ohe guida e foggia secondo libere ingegno ». Il grond'uff. Olivieri, prefetto di Torino, salutato da un caloroso applauso, si alza a parlare. Egli dice che i ministrr>deli'lndustria e Commercio, sen. Bossi, e del Lavoro, on. Dello Sbarba, l'hanno incaricato di rappresentarli al Congresso. Porta quindi ai convenuti 1! saluto del Governo, u quale si complace di queste radunate In cui i problemi delle varie classi vengono studiati e discussi dai compotenu. spera ed augura che questo Congresso riesca di vantaggio alla media e piccola industria clic sono tanti parte dell'economia nazionale e con questo augurio, in nomo (lei Governo, dichiara aperto il primo Congresso nazionale dei piccoli e medi industriali L'avv. prof. Chiaudano dice che reca al Congresso l'adesione ed il saluto di simpatia del¬ li un ma del Consiglio superiore del lavoro i la Confederazione generale del commercio, dichiarando, al tempo stesso, di «associarsi completamente ai concetti svolti dal rapprcM-niante della Confederazione generale dell'industria. Aggiungo che la Confederazione . di l Commercio segue con vivo inlefessamen11 ' queste manifestazioni che sono un indico Idi vitalità e di progresso. I Salutato da insistenti caldi applausi, sorge a parlare il ragioniere Giuseppe PolliiT rappresentante della Federazione dei Consorzi industriali di Trieste. Anzitutto egli ringrazia, tutti gli oratori che ebbero benevole paride di fraternità verso le terre ledente, e ricambia gli auguri e le cordiali espressioni a nome di t»tta la Venezia GfRlia. ilice che il bisogno di un convegno fra i rappresentanti della piccola industria era vivamente sentito nella regione Giulia, che accolse con. entusiasmo l'iniziativa di Torino, con la persuasione che da onesta riunione, potranno ottenersi buoni risultati (ap])lavsi). Il consigliere comunale l'orino pronuncia poche parole di augurio e di compiacimento pe; la riuscita .del Congresso. 11 conte Di Galtpiiirti. rappresentante dell'Associazione Agrii-etori Vercellesi parla, dei legami dell'agricoltura con l'indùstria e specialmente con la pie, ola e media industria. Auspica perciò che dal Congresso possa uscire una voce ammonit-i-e al Governo e il Parlamento pYl' una più rfTiraoo tutela dectli interessi degli agricoltori e degli industriali. ]•'. coti questo discorso la seduta inaugurate è terminala. Seduta pomeridiana poco dopo le br> il cav. uff. salvati rra apre eduta, alla quale assiste aie tic l'on. Oli¬ veiii. L'aw. Albertini, segretario, da lettura di nuove adesioni. Quindi si procede alla nomina dei presidenti d.l Congresso nelle persone dei signori: cav. Pagliotli, consigliere comunale di Torino avv. Puecher di Bologna, rag. Polla di Trieste, don. Sturnig di Gorizia, cav. Zanetti di Torino, corani, ing. Moggia di Torino, avv. Guarnasclielli di Milano e cav. uff. Aloi di Torino. Assume la presidenza il rag. Polla di Trieste, e dà subilo la parola al cav. uff. Salvaterra v*r la relazione sul leina: <>r<i(ini::a:ioiir della UH'cobi industria. L'oratore, premesso le ragioni che confortano l'esistenza - che dev'essere, sempre più florida della piccola e. media industria malgrado contrarie apparenze che fanno ritenere (Piasi indefinito il processo, d'ingrandimento dell'industria in vasti stabilimenti accoglienti sempre più numerose falangi di lavoratili:, glassa ed occuparsi dell'organizzazione.. Rileva che in Italia non esisto una vera e propria, organizzazione della piccola e media industria, all'infuori del Piemonte. Mentre esiste la Confederazióne dell'industria e quella del Commercio, la piccola industria è quasi dappertutto organizzata nelle Associazioni miste, la cui azione sindacale e. necessariamente, debole e frammentaria. Ma ormai, soggiunge, iti necessità di una nostra organizzazione si impone, spei talmente in couslLderazione di alcuni noi.".oli benefici elio la organizzazioni già esistente nel Piemonte ha potuto recare alla classe. Egli propone pertanto che venga costituita una Federazione della piccola e medi;: industria, secondo il voto omesso da! Congresso dell'anno scorso a Trieste e coH'esplicitn dichiarazione che il nuovo organismo non deve significar:' una diminuzione delle esistenti Confederazioni. La Federazione dev'essere il naturale soddisfacimento di una necessità imperiosa ed il completamentd*del sistema organizzativo della classe industriale. Termina propónendo a! Congresso: Lo che sia dichiarata costituita la Federazione nazionale della piccola e media industria : 2,o che sia demandalo ad una Commissione lo silidio dello Statuto costitutivo da nroporsi all'esame del Congresso in una della, prossime sedute, in un colla nomina delle cariche sociali. Ouesla relazione è coronala da applausi, cessati ì quali prende la paiola il rag. Polla di Trieste. Egli fa presente che le organizzazioni industriali .-■ commerciali triestine hanno rivolto istanza al Governo perché voglia concedere che. almeno transitoriamente, vengano mantenute in vigore talune disposizioni riguordanti l'esercizio delle industrie e dei collimerei che disciplinavano le Corpffrnzioni di arti e mestieri del medio evo. poiché da parie di qualcuno dell'uditorio si fanno segni di sorpresa per questa djchinrez'one, il Polla si affetta a chiarire che falò domanda è rivolta a rendere indipendente. iìirUUj•.,17 n un certo senso, il lavoro del capitalismo speculatore e propone al Congresso la seguente risoluzione: « 11 Congresso ritiene opportuno conservare almeno in termalmente le disposizioni legislative finora vigenti nello terre redente 111 materia di organizzazione industrialo nei limiti reclamati «da quell'Associazione regionale, augurandosi che intanto possano essere oggetto di studio per un'eventuale uno nclusione nella legislazione italiana. ». Su questo argomento avviene, una lunga discussione alla quale partecipano l'orino di l'orino. Chiaiidano della confederazione generalo del commercio, l'on. Olivetti che pronuncia un discorso por spiegare che il Regno d'Italia, dopo la vittoria consegnila si è annessa la Venezia Giulia e dà ad essa — sia pure con qualche opportuno temperamento — la sua legislazione, poiché questo è prohlema politico. Parlano ancora Polla,' Alberimi, Chiaudano. Multi, Florio. Mocchi di Bologna, ing. Pianteli!, ing. Pallavicini, sig. Macario. A tuffi risponde il reatore Salvatemi, dopo di che Viene approvato il seguente online del giórno: «Il Lo Congresso nazionale della piccola e media ndustria, sentita ed approvata la relazione del cav. salvatemi, proclama la necessità della organizzazione nazionale della piccola 0 media indùstria, e demanda ad una. Commissione di sottoponie il relativo sfattilo -e e altre modalità al Congresso nello prossime sedule ». La relazione dell'or.. Olivetti Poiché manca qualche relatore di altri temi, si passa a discutere, della riforma del Consiglio superiore del lavoro, su cut rifcMscc l'on. Olivetti. Questi fa rapidamente .la scoria del Consesso, nato nel 1002, 0 che apparve, allora, un passo audace. Noi ventennio di sua esistenza ebbe ad occuparsi di svariati problemi del lavoro, ma in questi ultimi tempi apparve meno sensibile al muato ritmo della vita nazionale, anche per la sua composizione, tanto che delle, due gravissime questioni degli ultimi anni: quella delle olio ore e del controllo industriale non ebbe animo di occuparsi. Sorse allora la necessità di riformare il Consiglio. Il Parlamento veniva chiarendosi sempre -meno adatto a legiferare con sereni¬ ttlvdrapslszdrlatscagadlslCvgzzngtlgsdnSpdp•ddslsm à e competenza ini problemi del lavoro, tanto ne intorbidava la visione il calore dela, passione politica, ciò che, del resto, ò avvenuto anche all'estero. Fu lanciata l'Idea di conferire al Consiglio la facoltà di legiferare in materia sociale sottraendo Questa attivila specifica al Parlamento. In contrapposto a questa proposta altri suggerì di lasciare al Consiglio il compito di preparalo e leggi e, sorvegliarne l'applicazione, lasciando la potestà legislativa al Parlamento. Il progetto Beneducc tiene una via di mezzo fra queste, due concezioni : il Consiglio darebbe una. più intima e continua collaborazione alla preparazione delle leggi, ma l'emanazione di queste continua a rimunera al Parlamento. II relatore accenna poi a tutte le questioni, relativo allo modalità di designazione dei membri del Consiglio c indica quelle che gli appaiono le soluzioni più appropriate, concludendo coll'invitaro il Congresso a far manifesti I suoi intendimenti al riguardo. L'on. Olivetti e molto applaudito. La discussione su questo l'ora tarda,, è molto breve servazioni dell'avv. prof, l'ing. Pallavicini, dei cav. Càv. Aloi, ai quali risponde viene approvato all'unanimità tema, anche per Dopo poche or Chiaudano, del* Salvaterra e de? l'on. relatore un online dfi giorno — modificato in seguilo ad osservazioni di Chiaudand -- nel quale è detto: « li Congresso, ritenuto clic nella formula zionc delle leggi e regolamenti che riguardano i problemi de! lavoro e i rapporti fr? gli industriali, gli agricoltori, i eommercian ti da un lato, gli impiegati e gli operai dall'altro, è necessario ed opportuno che le. le gittimo rappresentanze dello classi intere?sale possano avere una decisiva influenzi direttiva e. tecnica, approva i concetti conte nuli nella relazione, e fa voti che segna prf» Sto una riiformn organica del Consiglio si/ peri ore del lavoro in modo che sulla bast della pari rappresentanza dei datori e dei prenditori di lavoro, ivi compresa, quollff della piccola industria organizzata, possa diventare il vero organo regolatore e propulsore della legislazione sociale sia. pure nel limiti del diritto costituzionale italiano, e senza intaccare la competenza del Parlamento ». La continuazione è rimandata ad oggi.