Il veleno al processo Kathenau

Il veleno al processo Kathenau Il veleno al processo Kathenau Cinque imputati avvelenati dalia terroristica organizzazione "Consul,, per evitare rivelazioni? — Cioccolatini mortiferi — Un moribondo — Profonda impressione a Berlino. (Servizio special* dona « Stampa ì) e a Berlino, 7, notte. I.a seduta di stamane del processo tli Lipsia è cominciata, come già annunciavamo nelle prime sommarie notizie, con una sorpresa. 11 presidente del tribunale, prima di aprire l'udienza, aveva radunato intorno a sé tutti t giudici, coi quali si intratteneva in animato colloquio. Anche il Procuratore della repubblica discuteva animatamente coi difensoti e col me-Jico delle carceri giudiziarie in cui sono detenuti gli imputati. Poco dopo si | seppe che il processo doveva essere interrotI to per l'improvvisa malattia di cinque accusati cioè Warnecke, Tillessen, Cekof, SStehibeck e Gunther. Tre di essi erano stali portati nel'aula dell'udienza, ma apparivano cslreruamcnte pallidi. Verso le 10 il presidente fece al pubblici la seguente comunicazione: « Mi si ilice clic due accusali, il Warneckc c'd il Gunther in seguito ad una improvvisa indisposizione non possono assistere al dibattiménto. Secondo il giudizio del medico delle carceri l'imputato Warnecke è cosi gravemente ammalato da non poter assolutamente parlare c anche Gunther c assai sofferente. Siccome è impossibile che senza questi due imputati possa, essere proseguito il dibattimento, questo è rinvialo a lunedi mattina alle 0, perchè il medico prevedo clic i due imputati potranno riprendere parte dopo domani alle udienze I — li pacco di cioccolattini Con questa dichiarazione del presidente l'udienza fu tolta od il tribunale si radunò subito dopo in seduta, segreta, che durò circa: un'ora. Si ebbe la sensazione che il tribunale trattasse di fatti assai gravi. Secondo una informazione dell'inviato speciale del |« Berliner Tageblatt » a Lipsia anche i giudi. jci credono che l'improvvisa malattia degli accusati sia dovuta, come già vi ho detto quest'oggi, a dei cioccolattini avvelenati. Alle varie voci corse sul misterioso fatto seguono ora queste precise informazioni. Giovedì scorso l'accusato Gunther ricevei le un pacco contenente dei cioccolattini, spedito dalla ditta Sarotti di Berlino. Il pacco era spedito dal sobborgo berlinese di Moabit. Il pacco era accompagnato da una lettera che lasciava supporre che l'invio tosse stato fatto da qualche persona amica. Il paco conteneva dei cioccolatini e durante il dibattimento tli ieri e più precisamente durante la pausa di mezzogiorno, mentre tutti gli imputati erano riuniti in una stanza sueciale. il Gunther offerse i cioccolatini ai compagni. Quasi tutti ne mangiarono, leti nel pomeriggio il Gunther, che ne aveva mangialo più degli altri, cominciò a sentirsi poco bene, sicché alle 3 pom. l'udienza dovette essere interrotta. Nella notte ammalarono anche gli altri accusati, specialmente il Warnecke, il quale accusava terribili dolori allo stomaco e si sentiva soffocare. Il direttore delle carceri fece chiamare immediatamente un medico, il quale visitò gli imputati. Egli ordinò loro dei calmanti e quindi li sottopose alla lavatura gastrica. 11 presidente del Tribunale ed il procuratore della Repubblica vennero immediatamente informali e quest'ultimo richiese il sequestro dei cioccolattini, che sono già stati sottoposti all'esame chimico da parte di un perito del Tribunale. Nel tempo stesso sona state iniziate indagini per sapere chi aveva spedito i dolci al Gunther. La miscela velenosa: alcool non denaturato A quanto pare i cioccolattini contenevano una miscela velenosa a base di alcool non denaturato, di cui la perizia non ha ancora ben potuto accertare la natura. Si c anche parlato di una intossicazione dovuta ad una aringa, che il Cunilier aveva* mangiato ieri, 1 ma il direttore delle» carceri ha dichiarato ad un redattore della Vossische Zeitung che l'ipotesi e assolutamente da escludersi, altrimenti, i sintomi di avvelenamento avrebbero dovuto verificarsi in tutti gli altri cento carcerati che hanno mangiato l'identica razione di aringa. Viceversa la salute degli altri carcerati è ottima. Nessuno ha avuto il menomo disturbo, f.a Vossische Zeitung informa poi che il procuratore della Repubblica non crede che l'avvelenamento sia provocato dalle aringhe. Lo stato di Warnecke è grave Intanto lo stato dell'accusato Warnecke è peggiorato nel corso di quest'oggi. Stamane egli ha vomitato sangue ed ora ha febbre altissima, i.e condizioni di Tillessen son invece sensibilmente migliorale, mentre gli altri permangono in condizioni stazionarie. La uoti/.ia ha fatto grande impressione sulla popolazione ed i giornali fanno numerosi commenti etl ipotesi, a valutare le quali bisogna tuttavia essere mollo guardinghi. L'opinione generale è che si tratti di un tentativo dell'organizzazione « Consul » per sopprimere quegli accusati che potrebbero comprometterla colle loro rivelazioni. Viene ricordata la famosa frase fletta al proprietario del garage che affittò l'automobile : «i traditori vanno uccisi!". L'ipotesi clic si trulli di un colpo da parte dell'organizzazione «Consul» sarebbe anche confermala dal fatto che il pacchetto venne inviato al Cluni ber, il quale è senza dubbio la figura pili tenebrosa del processo. Egli lece da, intermediario presso vari congiurati etl è probabilmente in relazione coi capi dell'organizzazione « Consul ». E" nota, a questo proposito, la lettera da lui diretta a Ludendorff. Già durante i suoi interrogatori Gunther diede qualche indicazione piuttosto compromettènte per l'organizzazione « Cousui » ed in generale per lo società nazionaliste della Germania. Può quindi darsi che l'attentato fosse commesso unicamente conno di lui e se egli avesse mangiato tutti i cioccolattini invece di offrirne anche ai suoi compagni, sarebbe certamente morto subito. Un altro pacchetto di cioccolattini è sialo inviato al Warnecke, il quale deve pure essere addentro noi segreti delle organizzazioni nazionaliste e sulle loro intenzioni. Cekow cieco strumento Dalle attuali risultanze del processo emerge ormai chiaramente cho Werner Cokow, il quale figura nell'atto di accusa conio il principale accusalo per avere guidato l'automobile, è un semi incosciente della cui stupidità hanno approfittato ^li esecutoriftdel delitto per trascinarlo nella delittuosa''avventura. Per quanto la sua affermazione di essere stato intéramente al buio di quanto si tramava contro Rathenau non corrisponda certo completamento alla realtà, pure sembra evidente c^he egli è stato un cieco strumento nelle irrani di Kern e tli Fischer e di quegli altri più astuti, tra cui Gunther e Warnecke, i quali furono i principali macchinatori dell'attentato, ma cln* si tennero prudentemente dietro lo quinte. Eccovi per illumi'ir.are la ligura di Werner Cekow la deposizione fatta dal primo testimone sentito nella seduta di ieri del processo, l'industriale Behrne, zio dei fratelli Cekow e che denunziò il nipote Werner alla polizia. All'ultimo momento corrono voci che mettono in dubbio l'avvelenamento ilei prigionieri di Lipsia. Secondo la perizia che abbiamo riferito, i cioccolaUirii contenevano una miscela composta tli alcool non denaturato, sicché potrebbe anche darsi che si tratti di disgrazia, sebbene, d'altra parte, si noti che i pacchetti non sono stati spediti da una ditta, ma da una persona sconosciuta. dtlvSvueGndvmpatnseetalspslaCrucmtsdveufctsinmcèaacfuovlpgs| lom

Luoghi citati: Berlino, Germania