Come si è giunti all'accordo

Come si è giunti all'accordoCome si è giunti all'accordo Parigi, 7, bora. Come nel settembre scorso, l'Italia è rappresentata allo nuove conversazioni anglo* francesi per la questione di Oriente. L'incaricato d'affari d'Italia, comm. Galli, essendo l'ambasciatore conte Sforza partito ieri l'altro per l'Italia, avev ^vuto dal Qual d'Orsay l'assicurazione che egli sarebbe stato invitato a partecipar Ule. conversazioni che si sarebbero svolte tra lord Curzon e Poincaré. Alle 23 precise, come già ne siete stati informati, lord Curzon, accompagnato da'" Vansittart, segretario al Foreign Office, e dadl'ambasciatore di Gran Bretagna a Parigi, lord Hardinge, giungeva al Ministero degli Esteri e veniva subito introdotto presso Poincaré, che era assistito da Peretti della Rocca, direttore degli affari politici, e da Clincnamp, vice-direttore degli affari d'Asta. Poco dopo Ricotti, segretario del conte Sforza, giungeva al Quai d'Orsay per chiedere se la presenza del comm. Galli sarebbe stata «desiderabile». La risposta fu affermativa, e alle 23,30 il comm. Galli giungeva al ministero degli esteri, e veniva immediatamente introdotto nel gabinetto di Poincaré. Le deliberazioni durarono fino verso le due e mezzo del mattino, quando Poincaré, lord Curzon e il comm. Galli si separarono, dopo essersi dati nuovamente convegno per le nove di stamattina. Lord Curzon, uscendo dal gabinetto del presidente del Consiglio, dichiarò che «si era. sulla buona via », e che riteneva che si sarebbe giunti ad una soluzione comune. Su quello di cui si è trattato nelle conversazioni della notte scorsa, il Mutin, partico' larmente bene informato, fornisce le seguenti notizie: I turchi, messi in diffidenza dalle numerose note ufficiose e minacciose provenienti da Londra, e credendo a movimenti di truppe greche verso la Tracia, hanno creduto di cadere in un agguato. Ed hauilo perciò chiesto il ritorno della Tracia sono la piena sovranità, della Turchia, entro un limite di trenta giorni, a contare dallo sgombero di quella provincia da parte dei greci. Gli Alleati, invece, in conformità della nota del 23 settembre, dichiararono che la Tracia sarebbe rimasta sotto il controllo delle loto truppe fino alla conclusione delia pace. Ma questa divergenza di vedute piece bi uscumente una piega seria, in seguito al fatto che 1 turchi affermano che quello che essi chiedono è stato loro promesso dal mediatore francese Franklin RouiJlon. Nella stornala di ieri il generale turco telnet pancia aveva presentato ni generali alleati a Costantinopoli una specie di ultimatum, nel quale era detto che le truppe turche aviebbero ripreso il loro movimento contro le forze greche se entro un limite abbastanza breve il Governo di Angora non avesse ottenuto assicurazioni formali circa lo sgombero della Tracia da pane dei contingenti alleati, entro il limite di un mese, a contare dallo sgombero delle truppe greche. Ed è in seguito a questa specie di ultimai uni che il Gabinetto di Londia decideva di inviare lord Curzon a Parigi. Lord Cuizon comini iò la sua esposizione per dimostrino come le esigenze dei turchi non ■ l'ussero ammissibili. Quali mezzi di pressione potrebbero avere gli Alleati sui turchi, se tutte le loro rivendicazioni territoriali fossero anticipatamente soddisfatte? «E' necessario — soggiunge il ministro britannico — riunire una conferenza della pace se si dà alla Tuichia tutto quello che essa può aspettarsi da un atteggiamento conciliante e ragionevole durante il corso dei negoziati? ». A questa esposizione di ordine giuridico, Poincaré e il comm. Galli risposero con constatazioni di fatto. — La Tracia— essi, hanno dichiarato — è popolata in maggioranza da turchi. Che si ammetta o no che i kemalisti possano o no trasportare truppe 0 materiale bellico, la Tracia ridiventerà turca dopo la partenza delle truppe e dei funzionari ellenici. A che vaie, dunque, sollevare un conflitto e bandire minacce per impedire la realizzazione di una situazione di fatto suìla quale noi siamo senza passione? La discussione tu lunga, poiché ognuno dava lettura dei telegrammi ricevuti dai rispettivi Governi. Finalmente sì fu d'accordo che vi era forse un mezzo per conciliare la tesi di diritto colle necessità imperiose dei fatti. Ed è questo mezzo che è stato poi formulato nella nota che gli Alleati hanno redatto nelle riunioni di oggi e trasmesso quindi a Mudania. Si considerò che si poteva ben permetterò ai turchi di lasciar stabilire i loro funzionari e la loro gendarmeria in Tracia per mantenervi l'ordine tra la popolazione musulmana, e non vi erano inconvenienti nel promettere loro che tale stabilimento avrebbe luogo, come essi chiedono, un mese dopo il ritiro dei greci, a condizione che lo truppe alleate vi rimangano durante questo mese, o che sotto una forma 0 sotto un'altra un severo controllo alleato vi persista tino alla conclusione dei negoziati di paco. Si dà in tal modo soddisfazioni» ai sentimenti nazionali ottomani 0 si toglie qualsiasi pretesto ai turchi di un colpo di forza, che la complicità delle popolazioni della Tracia renderebbe loro facile: c simultaneamente la presenza delle' (.ruppe alleale e del controllo alleato basteranno a garantire la dignità delle potenze e la libertà dello decisioni dei plenipotenziari.