L'Inghilterra si rafforza sui Dardanelli mentre Italia e Francia si rifiutano ad ogni azione guerresca

L'Inghilterra si rafforza sui Dardanelli mentre Italia e Francia si rifiutano ad ogni azione guerresca L'Inghilterra si rafforza sui Dardanelli mentre Italia e Francia si rifiutano ad ogni azione guerresca L'iftvio di nuoTe truppe britanniche: anche un battaglione della Guardia - Le bandiere italiana e francese abbassate a Cianak - Gran Consiglio convocato da Mustafà Kemal ad Angora - Ansiosa attesa per la odierna ripresa della discussione a Parigi (Servizio speciale della STAMPA) Londra, ai. notte. Contro tutte le versioni in contrario, che intercalavano certi resoconti del convegno di Parigi di ieri, l'Inghilterra torna a ripetere che è risoluta a tener fermo a Cianak. Essa sembra considerare la nosizione di Cianak come l'estremo baluardo del principio di autorità nella caotica politica internazionale del dopo guerra. 11 richiamo dei contingenti francesi la lascia esteriormente impassibile. Essa sembra avere avviati a Cianak più ampi rinforzi che non si credesse. Ad ogni modo il generale Harrington, in un dispaccio da Costantinopoli, annunzia che « tutte le misure navali^ e militari sono state prese », aggiungendo: « nell'interesse della pace ». La chiave dei Dardanelli Intanto, sta di fatto che nuove truppe partono continuamente dall'Inghilterra per il Levante. Sui.giornali la polemica al riguardo si fa sempre più viva. Anche un battaglione della guardia è alla vigilia di imbarcarsi. Le argomentazioni in base alle quali Poincaré avrebbe insistito ieri, anche lui nell'interesse della pace, perchè l'Inghilterra abbandonasse lo stipite asiatico dei Dardanelli sono state discusse pochissimo. Invece di polemizzare* • il Governo manda soldati. E' chiaro che esso non'intende offrire a Mustafà. Kemal la chiave dei Dardanelli come viatico per i negoziati di pace. Qui si rimane più convinti che mai olia se i turchi entrassero in possesso della zona neutra di Cianak, essi tornerebbero ad essere immediatamente padroni della via acquea fra il Mediterraneo ed il mar di Mannara ; e Mustafà Kemal si assiderebbe alla Conferenza della pace col coltello per il manico. Egli avrebbe facoltà di chiudere da un momento all'altro con le sue batterie mascherate, i Dardanelli, epperò anche di imbottigliare nel mar eli Marmara la flotta inglese. Tale è il concetto inglese dello stato di fatto, che l'abbandono di Cianak all'invasione kemalista coinvolgerebbe. Vero è che il Gabinetto inglese ha accolto il giudizio dei suoi esperti navali, secondo cui la sola flotta può bastare ad imnedire il trasferimento di truppe turche dalla sponda asiatica a quella europea. Ma Parigi è stata troppo frettolosa nel travedere in eniesto l'ammissione della inutilità di tener fermo militarmente sulla riva asiatica dei Dardanelli. Altra cosa è il trasferimento di truppe che navi di guerra possano impedire, ed altra cosa è il libero passaggio degli Stretti, eh» le navi da guerra da sole non potrebbero affatto mantenere qualora una delle due sponde fosse occupata dai turchi in armi. Queste sono posizioni concrete, che dal punto di vista inglese nessun giro o raggiro diplomatico può indurre l'Inghilterra ad abbandonare. Se il destino della ripresa conferenziale di domani a Parigi è subordinato ad una transazione inglese nei riguardi di Cianak, temiamo fortemente che le cose si imbroglino assai. O accordo o guerra Finora esse non si sono ulteriormente imbrogliate. La riunione di ieri a Parigi ha lasciato in pratica il tempo che faceva. La decisione di convocare una Conferenza non deve illudere alcuno. Per adesso, è una decisione' secondaria fondata sull'ipotesi che qualche colpo brusco in Anatolia non intervenga a mandare in aria tutto quanto. La riunione di Parigi ha soprattutto lo scopo di stabilire un accordo sincero sul da farsi prima che la Conferenza possa venire formalmente indetta ; un accordo inteso a fissare il posio di ciascuna delle tre grandi Potenze nella eventualità di uh improvviso colpo di testa turco ed a fissarlo in modo armonioso e coesivo. Se tale accordo non si raggiungerà nettamente domani, bisognerà pregare Iddio o Allah, che Mustafà Kemal non perda la pazienza e non marci diffilato su Ciana' , altrimenti saremmo senza scampo alla guerra. Il primo urto di questa sarebbe sostenuto dagli inglesi, ina le cose potrebbero farsi amare assai velocemente anche per la Francia, la oliale a Londra sarebbe amata ancor meno di osgi e potrebbe quindi ricevere tre o quattro oaroline importanti : « o con noi o contro di noi ! ». Quanto all'Italia, crediamo che la sua neutralità sarebbe rispettata perchè la sua posizione morale in lutto questo imbroglio è così superiore a emella di tutti crii altri, che nessuno oserà farle pressioni arroganti. "Tutto dipende da Mustafà Kemal,, Si rinnova pertanto il solito ritornello : la parola è a Mustafà Kemal ; tutto dipende da lui, o meglio dall'intero Governo di Angora, giacché, sebbene Mustafà sia militarmente il dittatore Turchia, deve turbinare a lui il consueto sciame dei moderazione e di estremi... aiiciie l'AjiataUa è tettaaeatg sppalia. Orbene, lo strano è che Mustafà ed, i suoi, pur emanando alquanta propaganda e concedendo interviste indirette ai giornalisti, rimangono ufficialmente a bocca asciutta. Il Governo inglese, quindi, continua a dichiarare che ignora le disposizioni ed i proponimenti del Governo kenialista tanto ai fini immediati quanto sul terreno generale della pace. Ancora più curioso è il fatto che il gen. Pelle è tornato a Costantinonoli fin da martedì scorso dopo la sua visita a Mustafà a Smirne. Ma assolutamente nulla di ufficiale è emerso, almeno nei rapporti dell'Inghilterra, da questo incontro franco-kemnlista. Il gen. Pelle, in buse ad assicurazioni di Parigi, non poteva avere se non una missione pacificatrice. Evidentemente egli non ha potuto pacificare nulla. Le sole informazioni importanti sull'attitudine kemalista sono quelle che emanano dal Quai d'Orsay e garantiscono la temperanza del duce. Sénonchè, per quanto l'Inghilterra sia naturalmente convinta delle ottime intenzioni di Poincaré verso l'Impero britannico ed i relativi interessi essenziali, il Governo di Londra esita e continua ad esitare ad affidarsi del tutto alle interpretazioni francesi sui propositi kemalisti e ad affidare le sorti dell'Impero ai buoni uffici del Quai d'Orsav. Oumdi. :il Governo inglese opera in bus? al prè- cetto che l'ostinato silenzio ufficiale di I Mustafà implica non buòno disposizioni1, bensì ostilità. Certi segni, del resto, sono confermati da telegrammi di corrispondenti americani a Costantinopoli, fra cui quello delire Associated Press», secondo cui Hamid Bey, in rappresentanza di Angora, nella capitale turca, avrebbe dichiarato che guai agli inglesi se essi cercassero d'i impedire alle truppe kemaliste di traversare lo Stretto, e avrebbe soggiunto che Ancora è risoluta ad occupare subito la Tracia, qualunque cosa avvenga. L'assemblea nazionalista, con una maggioranza schiacciante, ha esteso la ditbitura eli Mustafà Kemal autorizzandolo a con-itinuare ad ogni costo la guerra finche !non siano mandate\d effetTcHe C01 là"zio- i'|Q-iI te rata sulla ìiitea vigorosa additata mi ni prescritte dal patto nazionale. Hamid Bey, da ultimo, avrebbe annunziato che a margine delle zone neutre presso Ismit e Cianak, sono già ammassate numerose truppe turche e tali ammassamenti vengono pure segnalati dal giornalista Maurice m telegrammi al « Daily News » Questo famoso tecnico militare si manifesta -sempre più allarmato, e fra altro te- i^^ul fatto ehp ìiórhof! ? insistere trop. dei musi ! 'lDae!,it0(ianil",,?ei musulmani. 1 evacuazione di Ismit e eli Cianak in questa congiuntura potrei), be avere conseguenze capaci di fare impallidire 1 incendio di Smirne ». Ma. come vedete, tutti questi sono referti giornalisti. E' possibile che qualcosa di ufficiale emerga lilialmente da un Consiglio a cui Mustafà Kemal ha chiamato i ministri di Angora e che si è svolto oggi a Smirne. Da questo forse rampollerà in modo-,definitivo o la guerra o la pace. In attesa, il generale Harrington ha intimato da Costantinopoli ai kemalisti che le zone neutre devono essere rispettate. La Nota accenna al proclama del 13 maggio 1921 che istituisce e conferma le zone stesse. Il generale Harrington avverte che la responsabilità delle conseguenze di una violazione delle zone neutre ricadrà sui suoi autori. La Nota ò stata anche pubblicata traverso Costantinopoli sotto forma di proclama. A sottolinearne il significato, esce questa sera qui a Londra Pannunzio che il Governo si è assicurato i servizi di grandi piroscafi da usarsi come trasporti militari. La decisione di Londra 11 Gabinetto inglese si è nuovamente riunito oggi «er considerare gli ultimi ragguagli che lord Curzon ha trasmesso sulle conversazioni parigine. La questione di Cianak è stata liquidata definitivamente seduta stante. Il Gabinetto, infatti, ha de- |ciso che la nosizione dei Dardanelli deve essere tenuta fino a che Mustafà Kemal non avrà dato aaranzie circa le sue intenzioni. Tale decisione è stata comunicata a lord Curzon. che naturalmente vi aderirà senz'altro, giacché egli sostenne di fronte a Poincaré una tesi idenica. E' necessario che i kemalisti mettano le carte in tavola. Se accettano una Conferenza è ovvio che devono ammettere un armistizio. Finché ciò non avvenga le truppe inglesi a Cianak saranno rinforzate e tenute pronte a tutto. I tecnici militari britannici, dal canto loro, giudicano che con le forze già sul posto e le artiglierie navali di rincalzo, si può sostenere qualsiasi urto di cui siam cacaci i kemalisti. Circa l'ammassamento di questi ultimi al margine della zona, sembra che il Gabinetto mancasse ancor oggi di informazioni esatte. Esso - ?]e^' Pomca.rB avrebbe decimato di per t$c,P?_re *K.ha^ questa dimostrazione P.areva erroneamente piuttosto migliorata, 51 «accendeva net giornali di opposizione ,,na ?r,hc? a™ai P'U J1 ? che "T gl0r"' 6001-81 conV'° 1 0Pe'aildel Governo. La cain- pagna in favore della pace giganteggiava manifesto eh sabato e perseguita traverso gli atti successivi. Esso descrivo naturalmente tale attitudine non come bellicosa, ma piuttosto come il mezzo indicato per raggiungere il fine della pace. La sua convinzione è che soltanto con la. fermezza si può evitare un nuovo travolgimento. Inoltre, ogni accenno di debolezza riuscirebbe fatale al prestigio britannico in tjitto l'Oriente. La Francia contraria anche alla dimostrazione navale S'ignora quali istruzioni il Gabinetto abbia poscia deciso d'inviare a lord Curzon sulla questione della cooperazione navale francese negli Stretti. L'Inghilterra si era adirata al ritiro delle, forze francesi dalla sponda asiatica, ma aveva detto ieri, per bocca di lord Curzon, alla Francia : « se i kenialisti interpretano la vostra partenza da Cianak come una rottura, essi mi crederanno del tutto isolato e si sentiranno quindi indotti ad attaccare il mio prestigio ; ciò si potrebbe provenire mediante una manifestazione di solidarietà, se non per terra, almeno per .mare ; facciamo dunque una dimostrazione navale collettiva nel Mar di Marmara ». Sénonchè. secondo la versione in- * , navale, giudicandola inopportuna. Tale risposta, dopo il distacco dei contingenti francesi dall'ubbidienza al generale Harrington, supremo comandante interalleato, costituirebbe, secondo l'Inghilterra, una palese mancanza agli impegni, basati tutti sullo convenzioni interalleate esistenti. Un terribile errore Come intende regolarsi^in proposito l'Inghilterra nella riunione parigina di domani non è dato, ripotiamo, di sapere. Siccome stamane la situazione diplomatica Qualunque politica sare Bli«« di »na separazi. più che nei giorni scorsi. Partecipava al movimento anche sir Edward Grey in una lettera al Times nella, quale descriveva come «un terribile errore » il manifesto governativo di sabato ed infine lanciava un monito al Governo contro ogni azione separata dicendo che una collaborazione colla Francia è essenziale e bisogna proseguirla non importa quale politica si adotti. bbe sempre migliore di lina separazione. Sénonchè il Uailij Chroniclc risponde oggi che l'aziono separata non si compie rimanendo ma andando via, e l'ammonimento dovrebbe essere indirizzato altrove. Lloyd George e gli altri ministri oggi hanno ricevuto una rappresentanza di leaders laburisti che hanno recato al ministero la manifestazione della loro volontà che la pace venga mantenuta. Lloyd George rispose ai leaders, i quali però lo pregarono di non pubblicare il resoconto stenografico del dibattito. Essi promettono di fare una comunicazione al riguardo entro domani. L'Auen-Ja Ham$ ha da Costantinopoli che nei circuii incrlesi si ritiene che il Governo inglese non abbandonerà Cianak e si opporrà ad osmi attacco contro la zona neutra. •