La tragedia europea

La tragedia europea La tragedia europea Poincaré inflessibile verso la Germania - Il marco continua a scender^ - H Governo tedesco dispostpr ad affrontare le rappresaglie piuttosto che cedere ancora - La decisione della Commissione attesa per oggi. (©ervixlo Speciale della STAMPA ) Parigi, 30, notte. Za Commissione 'delle riparazioni, se- dendo al completo sotto la presidenza ael signor Luigi Dubois. ha udito oggi i due delegati inviati dal Reich. Erano presenti per la Francia, il signor Dubois e il signur Vauclerc ; per l'Italia, il marchese Salvano Raggi e il comm.. D'Ameglio ; per la Gran Bretagna sir John Bradbury e sir Campbell Cook; per il Belgio il signor De la Croix e Beumelmans. Erano presenti pure, a titolo ufficioso, il delegato aggiunto degli Stali Uniti, e come assessori il delegato giapponese ed il delegato jugo- slavo. Le due proposte tedesche Dalle 10.30 alle 12,30 il signor Schroederi che era accompagnato dai signori Fischer e Mcycr della Kriegslasten Kommissiori, ha fatto una esposizione generale delle 'difficoltà finanziarie ed economiche della Germania, limitandosi a menzionare, in questa prima seduta, le proposte particó lari, die il Govèrno del Reich lo aveva iri caricalo di presentare alla riunione della Commissione delle riparazioni. La prima di queste proposte comporta la costituzione, in una città del territorio occupato, di un deposito di cinquanta milioni dì marchi-oro provenienti dall'incasso della Rcichbanh e destinalo a. garantire l'esecuzione delle' prestazioni in carbone ed in legname, poiché oani mancanza diretta darebbe luogo ad un prelevamento cerrispondente su que sto deposilo, che dovrebbe essere sempre mantenuto alla cifra di cinquanta milioni. La seconda proposta contiene la creazione di contratti per mezzo dei quali i grandi produttori tedeschi in carbone e legnarne, impigliando la loro firma commerciale, .xi riconoscerebbero responsabili delle presta zioni per queste due materie prime, fino a\ 81 dicembre 1923. lina nuova audizione dei delegati tede sdii ha avuto luoao all'Hotel Astoria aliti 16.30. I rappresentanti dèi Reich hannb letto il memoriale redatto il ftorno prima atta fine del Consiglio di gabinetto tenuto a Berlino. La lettura di questo documenti) c stata ascoltata, senza commenti dai dele-i aali delle Potenze alleate, che si sono limitati a chiedere chiarimenti'sii alcuni punti. Il signor Schroeder e il signor Bergmann. insieme agli altri delegati tedeschi, hanno lasciato l'Hotel Astoria alle 17.30. La seduta della Commissione delle riparazioni e siala tolta subito dopo. 1 Nessun comunicalo ufficiale è stato diramalo alla slampa, la quale è stata sen* pliqemenié avvertita che non era stala presa nessuna decisione. Domani mattina, peraltro, alle 10.30. si terrà una seduta ufficiosa, che potrebbe trasformarsi nella giornata in seduta ufficiale per una decisione definitiva. Poincaré intransigente I delegati francesi, italiani, britannici e belai sembrano essersi messi d'accordo per pubblicare — simultaneamente alla 'loro decisione sulla moratoria chiesta dalla Germania. — un memorandum nel quale Daranno esposte le vedute del Governo tedesco, onde mettere l'opinione pubblica in grado di giudicare la questione delle riparazioni e la decisione della Commissione slessa. Onesta decisione appare sintomatica. Le speranze di realizzare VunaninXità Ira i delegati alleati sembrano oltremodo precarie malgrado gli sforzi tentati W' giungere a delle transazioni. I delegati si rendono perfettamente conto delle difficoltà in cui sono stati posti dalla Conferenza di Londra, rimasta senza risultati. Rifiutare puramente e semplicemente la moratoria coh l'appoggio del voto belga e grazie alla preponderanza del voto del presidente francese, equivarrebbe a determinare il ritiro della Gran Bretagna ; accordare la monitoria senza garanzie equivarrebbe a porre la Francia in una situazione da cui essa dichiara di non potere uscire senza ricorrere ad un'azione separala. Infatti, Poincaré, ricevendo il signor Dubois (che lo aveva messo al corrente delle conversazioni ufficiose avvenute, da sabdto in poi, tra. i membri della CommistAone e dei suggerimenti presentati da qualcuno di essi itilo scovo di realizzare l'unanimità), gli ha confermalo le istruzioni impartite in precedenza, e cioè che in nessun mode do,vcva essere mutata la tesi che egli, Poincaré, aveva sostenuto alla Conferenza di Londra e sviluppata nel suo discorso di Bar le Due. cioè: non deve essere conecssaìnessuiia moratoria, senza i pegni produttivi, e questi pegni debbono essere le miniere fiscali della Ruhr e le foreste demaniali degli Stati tedeschi. Il Temps a tale riguardo aiiniinnic che Poincaré avrebbe confermato al iiresi.da.nle delia Commissione delle riparazioni che u se la maggioranza della Commissione delle riparazioni accordasse la moratoria senza questi pegni, il Governo francese non si considererebbe vincolato dalla decisione della Commissione stessa»II New York Herald pubblicava stamane che un funzionario dell'entourage immediato di Lloyd George ha dichiarato acorrispondente del giornale a Londra che la partenza del primo ministro inglese pela campagna significava che se la Commissione delle riparazioni si pronunziasse contro la Francia e se questa, ciò nonostanteagisse isolatamente, l'Inghilterra s£ ritirerebbe ufficialmente. La decisione di Berlino j Berlino, 30, notte. Se ti nutriva ancora slamane a Berlino un'orjibra di ottimismo per una favorevole decisione della Commissione delle riparazioni, questo ottimismo è stasera interame/nte tramontalo, dopo il colloquio di Poincaré con Dubois (capo della Delegazione francese). In questo colloquio Poincaré lia ribadito il rifiuto della moratoria alla Germania senza la concessione (di pegni produttivi. La notizia dell'inflessibile contegno di Poincaré aggiunta alla decisione di Harding, di non immischiarsi per ora nelle cose europee, ha naturalmente influilo sulla Borsa provocando una nuova discesa del marco. D'altra parte, il Governo tedesco è ormai pronto ad affrontare le minacciate rappreraglie francesi anziché cedere ancora. Questo è stato deciso stamane nel Consiglio dei ministri, il quale riaffermò l'assoluta impossibilità di aderire alla richiesta francese di. congegnare dei pegni produttivi. Commentando la nuova situazione creatasi dopo le disposizioni date dal primo ministro francese a Dubois, il Berliner Tageblatt crede che anche il Belgio — per quanto con poca convinzione —■ voterà con la Francia il rifiuto della moratòria, ed il giornale non si dimostra neppure troppo sicuro dell'appoggio dell'Italia. Inoltre, il giornale protesta vivacemente contro la supposta intervista di un redattore del Matin con ; due deleaali della. Commissione delle riparazioni, intervista secondo la "quale i delegati avrebbero nientemeno dichiarato che a Berlino si naviga nell'abbondanza e la vita è quasi più facile che non prima della guerra ! A questo proposito ieri il ministro degli Approvigionamenti ha riferito alla Commissione parlamentare le sue previsioni sul raccolto, previsioni ■che sono lult'altro che rosee, ed ha annunziato anzi per il prossimo ottobre un forte aumento nel prezzo del pane.