Sanguinosi combattimenti a Genova, ad Ancona, a Brescia

Sanguinosi combattimenti a Genova, ad Ancona, a Brescia Sanguinosi combattimenti a Genova, ad Ancona, a Brescia Li tragica giornata ii Genova Cariche di guardie regie - Autoblindate in moto - Si contano 150 feriti e qualche morto. Genova, 8, notte. Nella mattinata si sono svolti gravi confutili nei popolosi rioni d,i Portoria, via Madre di Dio e Ponticello dove contro i fascisti e la forza pubblica sono stati dalle finostrìj spaiati colpi di rivoltella e lanciate bottiglie vuote, ed altri consimili proiettili. La forza o i fascisti hanno risposto. Nel frattempo avvennero altri incidènti nelle vie tra fascisti e comunisti. In questi conflitti si hanno a deplorare parecchi feriti. ^ Essi sono Bei-t.isi-vl.ti Adone fu Giambattista, fuochista marittimo, Matiedi Paolo fu Francesco selciatore. Parodi Francesco eli Carlo giornaliere. Murino Attilio fu Stefano macchinista, Manelli Vittorio di Stefano, giornaliere, Canoini Antonio, fattorino, Lombardi Luigi fu Carlo negoziante, Giosuè Ernesto di Giuseppe! calzolaio. 1 fruiti sono tutti leggeri. Nella vii Fieschi sono state lanciate ancora due brmbe contro un gruppo di' fascisti. Una scheggia ha ferito gravemente ad un occhio un fascista che non è stato ancora identificato non essendosi recato all'ospedale. Wel pomeriggio, un tram elettrico, condotto da [fascisti, percorreva 1?. via Carlo Alberto: giuntD all'altezza del Ponte dei Vacca' è stato fatto segno a colpi di rivoltella sparati dallo finestre della sede dell'Ente cooperativo portuario. I fascisti, voltata la vettura, sono tornati con truèsts. sul posto e hanno preso a bersagliare di colpi le finestre dell'Ente cooperativo. Da crucile ò stato risposto ed allora una. violenta battaglia si e impegnata. I fascisti hanno fatto fuoco sulla) massa, dei lavoratori, chj, numerosi, sostavano in" quei pressi, e che pare abbiano sparafo al loro indirizzo anche dei colpi di rivoltella. Poco dopo giungevano guardie regie a piedi ed a cavallo. Anche esse furono ao;olte con ostilità dalla popolazione, che, asserragliata nelle case, sparava dalle finestre, lanciava proiettili di ogni genere. Le barelle della Benemerita Assistenza, elìcsi è prodigata con slancio ammirevole, raccoglievano i feriti che di corsa venivano trasportati agli ospedali. Ecco i nomi dei feriti, tra i cpiali ve no sono alcuni' in condizioni alquanto gravi: Cardinale Milchele fu Ambrogio, ottoniere, guaribile in giorni 20; NiCco Argentino di Vittorio, navigante, gua.ribile in giorni otto; C sreselo Arturo fu Baffaele. guaribile in giorni otto; Ferri Giuseppe fu Ludovico, giornaliere, guaribile in giorni sei; Parodi Angelo di Carlo, giornaliere, guaribile in giorni 10; K :ariani Luigi fu Giovanni, a.wentizio ferri aviario, guaribile in giorni 12; Ferretti 1-ra.n pi 3sco fu Giovanbattista, panettiere, guarito Ile in giorni 10; Fiorito Gaetano dì Luca e jedizioniere, guaribile in giorni 7 ; Nav'o n e Bécco fu Luca, giornaliere, guaribile in ertomi 15; Garrone Agostino fu Giacomo, guar Mie in giorni 20; Queirolo Luigi, giornaliere, con prognosi riservata; Massa Luigi.fu Francesco, giornaliere, guaribile in giorni 20; Fiaviolo Giuseppe fu Edoardo, impiegato guaribile in giorni 10. All'ospedale è deces6 3 appena giuntovi un giovane dall'apparenti j età di anni 23, non ancora identificato. Aiveva riportato una mortale ferita al collo Un altro ferito gravissimo è stato raccolto inei pressi di piazza Di Negri, Esso e stato trasportato all'ospedale, e non appena giuntpvi è spirato. E' un giovane sulla ventina, non ancora identificato, i Mentre vi telefono, in via Venti Settembre è, nelle adiacenze, nelle vie popolari del Ponticello Sant'Andrea, via Madre di Dio si svolgono confìtti a colpi di rivoltella. La ciitarlinanza si è chiusa in casa terrorizzata. Spari di rivoltella e di moschetti echeggiano sinistri e rapidi dovunque nella zona del centro. I fascisti perquisiscono ed invitano il cittadini curiosi a i.tirarsi nelle loro abitazioni. Vi sono feriti, di molti dei quali non è possibile per ora conoscere i nomi. Le barelle delia pubblica assistenza stazionano nelle vicinanze dei luoghi dove si svolgono i confitti pronte a raccogliere i feriti. La città presenta un aspetto impressionante. I fascisti sono padroni della piazza La notte si prevede pericolosa. Alle 22,30 le autoblindate sono entrate in azione. Si dice che un brigadiere dèlie guardie regie sia stato ucciso. La città rintrona continuamente di colpi di moschetto, scoppi di bombe e rivoltellate. Alle 23 il fuoco è cresciuto di intensità e si può dire che ovunque si combatte. Camions zeppi di arrestati ed autoambulanze portano in Questura ed agli «spedali arrestati e feriti. Non mi è per ora possibile darvi i nomi né degli arrestati, nò dei feriti, essendo impossibile circolare. In via Dante e piazza De Ferrari in via Dritta del Ponticello la battaglia continua più che mai. Il brigadiere caduto ferito mortalmente, a quanto mi c. dato sapere, .sembra sia stato colpito da una fucilala sparata da una finestra di una casa sita in vicolo di Mezzo ovvero San Defendente. Una guardia regia versa in fin di vita. Anche due donne furono trasportate moribonde all'ospedale. In via Carlo Alberto continuano le cariche della guardia regia a. cavallo. Ovunque la forza pubblica agisce di comune accordo coi fascisti. I comunisti sembra avessero il piano di accerchiare la sede dei fasci vicino alla Banca d'Italia.Dalle case vicine essi hanno aperto il tuo co. I fascisti risposero vivacemente al fuoco avversario e si impadronirono delle case dove gli estremisti erano asserragliati. Perquisiti gli appartamenti, molti furono trovati deserti ed in uno di essi si trovò un letto scomposto le cui coltri erano inzuppate di sangue. Del ierito nessuna traccia. Si calcola che i feriti questa sera sommino a oltre 150. Intanto il fuoco, mentre vi telefono, sono le 0,10, continua più che mai. !! fuoco è cessato a Genova oiq la fiiciisi'ia creila a SampieFdarBnaGenova, 4 mattino, ore 2. Continua il rastrellamento nelle vie, nei % icoletti e nelle case, dove si sospetta si annidino elementi sovversivi, che ogni tanto sparano di sorpresa sulle pattuglie in per lustrazione- Moltissimi feriti si sono pre j;rntati nelle ambulanze degli ospedali per li medicazione- I fascisti feriti sono curati in una sala del Fascio, trasformata in infermeria, dove prestano servizio | sanitari All'una del mattino il fuoco è cessato da parte della forza pubblica. Si ode soltanto Gualche colpo isolato, sparato da pattuglie di fascisti. Cordoni di marinai hanno sbarrato a vig, XX Settembre, all'altezza del Fascio, vietando la circolazione. Le notizie dalla riviera sono molto vaghe. Si sa però che da tutte lo parti avvengono conflitti. La Camera del Lavoro di Sampierdarena, presa la notte scorsa dai fascisti, fu oggi occupata dalle regie guardie. Due fàscisti che si recarono ieri a San Quirico, non sono ritornati in sede e si temo siano caduti vittime di qualche agguato. Notizie giunte in questo momento da Sampierdarona dicono che il fuoco di fucileria continua. Numerosissimi feriti vengono trasportati a mezzo della pubblica assistenza agli ospedali di Sampierclarena e di Pontedecimo. Il morto nel conflitto di piazza di Nigro 6 tale Armando Cherasin, facchino del porto, che si trovava a discorrere con alcuni amici quando i fascisti, che erano su di ima tramvia essendo stati insultati si misero a sparare all'impazzata colpendo il Cherasin e ferendo molta altro persone. i ili I La proclamazione delio stato d'assedio. Treno che fuggo fra una cortina di fuoco — La battaglia intorno a un convento; fra. ti e comunisti che sparano contro i fascisti — Arrivi] di truppe di terra e °i mare. QoioQna. 3. notte. A causa delle comunicazioni telefoniche etelegrafiche interrotte è difficile avere noiizie precise su quello che avviene a Ancona. Lo sciopero è completo. Le vie della città ed il porto sono deserti. La circolazione è impossibile, pejche in tutte le strade esigui gruppi di fascisti sono impegnali in violente battaglie coi sovversivi. Ovunque crepitio di fucileria ed esplosione di bombe. ìm una parte e dall'altra si combatte con accanimento. Tutti gli sbocchi delle strade sono bloccali da cordoni di forza a piedi e compagnie di militari dell'esercito e della marina.. Ad ogni angolo ò piazzata una mitragliatrice, liceo intanto come si sono svolti gli incidenti. Alle 0.30 della, notte scorsa il direttissimo 153, affollato di viaggiatori e diretto ad Ancona, è partito regolarmente da Bologna con personale fascista. Giunto presso Forlì il treno venne bloccato da una. cortina di lucer;. Improvvisamente ai lati della strada ferrata, dietro le altissime siepi l'attendeva il sinistro crepitio di fucileria. Per qualche centinaio di melri tutta la scarpata era in fiamme. Protetti dalle siepi gli assalitori sparavano all'impazzata contro il treno. Fra le esplosioni' si sentiva, anche il crepitio sinistro di una mitragliatrice. 11 fuoco e stato specialmente dirotto contro una vettura di seconda classe. Il panico nel treno e stato indescrivibile. Uomini, donne e bambini sj gettarono sotto i òcclili delle vetture o si stesero negli stretti corridoi. I carabinieri di' scorta imbracciarono il moschetto e risposero al fuoco dai finestrini. Uno dei militi! è rimasto ferito li treno, che non aveva però rallentata la sua corsa, potè ben presto superare la zcìha del fuoco. Ma più avanti, prima della staziona di Rimini, due altril tentativi ..criminosi si rinnovarono. Il fuoco contro il treno fu ripreso per gualche altro centinaio di metri. A Ramini la maggior parte dei passeggeri e scesa terrorizzata e non ha voluto -più proseguire. Il .convoglio ha proseguito nella notte a lumi spenti- e a corsa vertiginosa, il treno giunse .ad Ancona alle 5. La situazione in città è grave: a stento si può circolare per i vaili sbarramenti di truppe c carabinieri. Si sente frequente il rumore di autocarri carichi di truppe che partono per t vati punti della, città dove ferve la lotta. Partono* continuamente carabinieri, soldati e marinai A Capo di Monte è stato distrutto dai fascisti il Circolo comunista del rione. Ma. la lotta si combatte specialmente alla periferia della città. Si dice che tui forte nucleo di sovversivi incalzato dalla forza pubblica l; dai fascisti si siano trincerati sulle alture presso il forte della città, dove oppongono una resistenza accanila. Si deplorerebbero flnoia tre morti. Autocarri tornano dal luogo del combattimento carichi di arrestati. Sarebbe stato anche sequestrato ingente materiale. Le autorità hanno chiesto rinforzi, che si spera possano giungere ner ferrovia o per mare stanotte. E' pure segnalato il continuo affluire di gruppi fascisti e si prevede per domattina l'occupazione della città da parto delle squadre fasciste della seconda zona, al comando del dottor Balbo. Un telegramma giunto all'ultimo momento dice: rAncona. Alle ore 16 nel convento dei Cappuccini del rione di Sun Giovanni i comunisti, asserragliati con i frati, armati dì bombe e moschetti, hanno sparato contro i fascisti bolognesi, i quali sono entrati nel convento. Ne è nato un conflitto violentissimo cui hanno partecipato anche i frati. A notte la battaglia si è intensificata, I sovversivi asserragliati a Capo di Monte e nelle parti alte della città, sparano sui fascisti, sui cittadini e militari. Si annuncia anche che stanotte il comando della città e stato assunto dall'autorità militare. Cruenti scontri a Brescia tra comunisti e forza pubblica L'azione di un'autoblindata Brescia, 4, mattino. Le giornate di sciopero erano trascorse relativamente tranquille nella nostra città c provincia. Ieri sera repentinamente in città si è svelata una situazione gravissima In alcuni punti i comunisti adunatisi hanno incoijjùnciatp a lanciare sassi ed a sparare contro la forza pubblica. In corso Garibaldi è avvenuto un conflitto a coIdì di arma da fuoco, durante ji quale è rimasto ferito gravemente il capitano delle guardie regie Costato. Quasi conternrjoraneamente in altri punti della città altri jrrunni di comunisti si sono scagliati contro lo guardie regie ed i carabinieri e ne sono nati conflitti cruentissimi, con feriti erravi. E' entrata in azione un'autoblindata. Vi sono duo morti. Essi sono certo ButtiM'ini Paolo cU anni 43, ferito a morte da una raffica dell'autoblindata, mentre trovavasi alla finestra, e certo Frantini Arturo di anni 10, colpito da proiettile di moschetto. Mentre vi telefono in altri punti della città avvengono incidenti, nonostante l'ordine di cessazione dello sciopero. La situazione è quanto mai grave. Due morti e 17 feriti a Livorno I fascisti occupano il Municipio di Pistoia Firenze, 1, mattino. Il bilancio della tragica giornata a Livorno, ò di due morti e 17 feriti, dei quali non si hanno le generalità. A Pistoia è stata occupata la sede dpi Municipio sul iiuale è slata issata la bandiera tricolore.