II commosso omaggio del popolo torinese alla salaria di Biagio Nazzaro

II commosso omaggio del popolo torinese alla salaria di Biagio Nazzaro II commosso omaggio del popolo torinese alla salaria di Biagio Nazzaro gL'enorme moltitudine al solenne corteo attraverso il cuore della città - Dalla camera ardente alla chiesa del Sacro Cuore - La selva delle bandiere e la pioggia dei fiori La tragica fine del giovane Biagio Nazzaro ha desi-aio nella cittadinanza tuie commozione ■ che il trasporlo della sua salma dalle officino Fial al Cimitero Generale assume la forma di un gratide avvenimento cittadino. Grande per la partecipazione di foila ai tu natali e per la profonda mestizia ohe è in tutti. Si accosta*, Amelie senza farlo di proposito, il mime dello zio. quello di l'elice Nazzaro, ribalzato dal silenzio operoso a nuova gloria, a quello del 'nipote, a Uiagio Nazzaro, stroncato dal desti¬ no proprio quando nella sua famiglia, era nuovo motivo di festa e a lui si apriva promettente un avvenire di fortuna e di notorietà. V. dall'accostamento dei due episodi si inacerbisca il senso generale di pena. » La salma nella camera ardente Alla Fiat sono continuati nella notte i preparativi perone la improvvisata camera ardente abbia la voluta magnificenza. Alle ore y,30 Felice Nazzaro, accompagnato da un nipote, si reca alla stazione di Porta Nuova per ritirare la salma del povero «Biasini. 11 forte guidatore, che pure sa cosi bene nascondere le proprie emozioni, appare profondamente commosso. Non scambia che poche parole cogli amici che lo accompagnano. Quando si trova alla presenza della semplice bara di legno chiaro e greggio che chiude la spoglia «lei nipote che era la sua speranza e il suo orgoglio, gli occhi gU si velano di lagrime. A vincere la sua commozione ripete poi un peiv sièro che forma, l'espressione del suo convincimento e che già raccogliemmo sulle sue labbra non appena di ritorno da Strasburgoj «E! un destino del nostro mestiere ». Pensa a"quegli altri compagni che gli furono a fianco in celebri competizioni e che ebbero la triste sorte del piovane «Biasin». La salma di Biagio Nazzaro viene collocata ■su di una vettura funebre e trasportata alla Fiat. Felice 'Nazzaro la segue con i congiunti in una vettura chiusa. In corso Dante, ai cancelli della Fiat si trovano ad attendere il feretro il comm. Giovanni Agnelli, l'ing. Fornà- ■ ca e quella che viene considerata come la lo miglia della grande officina. 1 pompieri in alta tenuta ed i custodi sono schierati all'ingresso e rendono gli onori alla salma, il comm. Agnelli si avvicina a Felice Nazza.ro e con lui segue il feretro mentre lo si trasporta ralla camera ardente. I presenti seguono i due uotnini che le lotte e le fortune della Fiat hanno intimamente legati. La camera ardente ó come una serra di fiori: le corone sono state disposte in modo che formano un'unica e grande aiuola. Tutti i ceri sono accesi. Non spira ini soffio d'aria e le fiammelle immobili sembrano quattro grandi grappoli luminosi. Portata a braccia la salma ò deposta sul catafalco. Le corone intorno alla salma Per cura, dell'ingegnere Gonfiato, il quale con severo gusto d'arte ha diretto i lavori di arredamento, un terzo del conile, è stato mutalo in una stanza mortuaria. Il catafalco coperto di panneggi nero ed oro, attorno al quale si ergano quattro grandi candelabri .dorati, spicca su un fondo di. damasco nero dove festoni d'oro, rosoni,' nastri ornamentali e cordoni si intrecciano in armonica <lisposizione. Dall'alto tre lampade in ferro battuto lasciano cadere una mesta luce rosala Al catafalco si accede da due corsie laterali bordate da due filari di lauro ai quali «tanno appoggiate le corone che accompagnarono il feretro da Strasburgo. Tra le corone, che ilianno già i fiori appassiti, notiamo quella della « Stampa sportiva francese ». Ha un grande nastro con i colori nazionali 'francesi ed italiani. Un'altra corona a roselline bianche reca sul nastro la scritta: «I compagni di équipe ». Un'altra tutta di rose con intorsezioni di veli rosa e bianchi pòrta la scritta : « La tua Angelina». E' quella della moglie e viene posta a capo del feretro. Una quarta corona viene posta ai piedi delia salma, tutta di camelie bianche, che reca sul nastro bianco la jjicitura: « La nipctiua Olivia ». F,' remaggio affettuoso della figlia di Felice Nazzaro che il povero «Biasio» idolalràva. A guardia della salma si pongono i pompieri della Fiat in alta tenuta ed una rappresentanza degli operai, degli impiegati e dei capi. E si aprono i cancelli perchè quanti intendono foro-atto di ossequio al giovane campione possano sfilare dinamai alla salma. I compagni e gli amici Il corso Dante è afiollaiissinio, come quando la Fiat sta per aprire le porte per l'inizio ,del lavoro. Tra le migliaia di operai si trovano anche moltissime donni; e ragazzi, tutti desiderosi di vedere la salma di « Biasin ». Sono i compagni di lavoro, gli amici, gli ammiratori. La popolazione operaia della Bar riera di Nizza e del Uugottu è tutta in movimento verso la Fiat. Il commissario Collà- marini, che ha l'incarico di vegliare affinchè non avvengano' incidenti, sente la necessità di pórre' un cordone di guardie, per regolare l'ingresso alla Fiat. La confusione sarebbe in altro'"'-nitido' inevitabile. • Aliti 10,'iJO i cancelli della Fiat vengono aperti."-A- sinistra del cancello di entrata,.su un tàvblo, è stato deposto un ricco album in pergamena dove i visitatori possono scriverò la"loro firma. I biglietti da visita sono invece raccòlti'-in -duo grandi coppe d'argento: .Hus'premi -che il povero «Biasin» vinse nelle 6Ue meravigliose prove.' La folla viene fatta entrare da sinistra ed esce dalla destra dopo aver, fatto il .giro intorno alla salma per le due corsie : fatte intorno al catafalco. Verso mezzogiorno <non tutti quanti si erano raccolti in corso Dante all'arrivo della salma sono liusciti ad- entrare nello stabilimento. E' un fiotto continuò, un'ondata ininterrotta di gente. Non si può pensare ad una più commossa e solenne dimostrazione di simpatia e di fratellanza nel dolore. Quando incomincia lo sfllamento della folla dinanzi alla salma, Felice Nazzaro e il comm. Agnelli s'allontanano, ossequiati dai presenti. Lo spettacolo che offre la folla nella mattinata convergendo verso la Fiat e già di per se impressionante, ma non dà che una pallidaidea dell'imponenza a cui dovranno assurgere i funerali di Biagio Nazzaro. Diremo di più : è solo nel constatare l'enorme adunar zione di popolo .ohe si ha nei pressi delle officine di corso Dante che si ha la misura della passione con cui vennero seguite le fasi del'a grande prova automobilistica francese che diede la vittoria a Felice 'Nazzaro. e lo schianto che fu in tutti i cuori quando si diffuse la notizia che il motociclista invincibile aveva trovato la morte proprio quando Stava per toccare la meta. Una folla enorme si addensa sul corso Massimo D'Azeglio e sul corso Dante, giù giù sino ed oltre il Ponte Isabella e preme verso gli ingressi! delle officine per poter vedere la salma di « Biasin ». I due corst presentono una visione che ha del fantastico. Le-panche sono occupale da una moltitudine di dorme; i. ragazzi prendono d'assalto le piante dei corsi e ne fanno dei magnifici osservatorii. Nei viali e controvioli la ressa è tanta che non si riesce a formare delle correnti e si ha una confusione die rendeimpossibile ogni movimento. 11 commissario C.ollamarini, impotenti» ormai ad arginare la folla e ad impedire che non dilaghi nei cortili delle officine danneggiando, senza volerlo, la camera ardente, chiede rinforzi o gli vengono inviati i commissari Serra e Failla con altre guardie e carabinieri. Altri cordoni di truppa vengono slesi e riesce così possibile regolare l'entrata alla Fiat delle numerose automobili cariche di corone clic giungono dalla città. La moglie e i congiunti Quante corone! Ne giungono ogni momento portate a braccia, su automobili, su cairozze inviale da associazioni sportive e patriottiche, da enti privati e da cittadini, per dimostrazione di ammirazione all'estinto. Igrande cortile della Fiat è quasi al completo gremito di fiori. E' un immenso giardino, un mare di fiori che circonda e sommerge la artistica decorazione funebre e fa del calofalco =ul quale giace la salina del giovane .Nazzaro una specie di trionfo. Un giardino>► vra le aiuole passa la lolla commossa in un movimento di una impressionante grandiosità. Per un momento nella camera ardente cessa il continuato sfilare dei visitatori : giunge sorretta da Felice Nazzaro e da un amico dì famiglia la vedova. Convulsa e barcollante essa attraversa la lunga alea e si ferma dinanzi alla bara. Nel vasto locale il religioso silenzio è rotto soltanto dai singhiozzi prolungati, irrefrenabili di lei. La seguono in gruppo, chiuse nei loro abili di lutto, la moglie del vincitore, la sorella della vedova e la di lei madre colla moglie di Eugenio Nazzaro. La donna dolorarne viene quasi subito con pietosa violenza allontanata dal catafalco, dove è il suo povero Biagio. La camera mortuario ripiomba nel suo raccolto silenzio e la sfilata dei visitatori riprende il suo corso. Episodi di commossa pietà Una bimba che reca un modesto mozzetto di edelvais si ferma dinanzi al catafalci e deponendo la piccola offerta dice: «Sò che li chiamavano lo scalatore di montagne, ed 10 per te ho colto sui monti questi fiori che cèrtamente tu amavi, o te li ho portati ! ». Anche Bordino, il compagno ili equipe è fra i presenti ed appare vivamente commosso: « Fui io il primo a vederlo steso sul ciglio della strada in quella fatale giornata — ci dice. — La disgrazia avvenne a non più di cinquecento metri ila me ed io passai come un turbine colla mia macchina fra lui ed il meccanico. Lì ritenni morti entrambi ! Anche ora se chiudo gli occhi mi rivedo dinanzi la terrificante scena. Appena mi fu possibile mi recai all'ospedale, ed ebbi 11 tristissimo e doloroso incarico di accompagnare la vedova a rivedere il marito morto. Che strazio ! ». Anche una modesta donnetta in gramaglie vuol farsi largo tra la folla per entrare: « Non si può », le si risponde. — Ma io sono la madre di Felice Germano! Le vien subito fatto largo. E' la mamma del meccanico che oadde insieme a Biagio in quel malaugurato accidente, e che più fortunato di lui. ebbe salva la vita. Essa è vedova e porta il lutto di una sua figliuola di 22 anni, mortale in questi giorni. « Se mi moriva anche Felice — essa ci dice — sarei morta anch'io ». Il fratello di "Biasin,, Vqrso le 11.30 sul corso Dante si nota un particolare ondeggiamento, indice di un senso di curiosità viva che invade la folla, senso di curiosità e di commozione. E' il fratello del povero «Biasin » che, accompagnato dal comm. Verona muove verso la Fiat per gettare qualche fiore sulla boxa del suo morto. La folla si scosta riverente al suo passaggio e 10 segue con trepidazione. Giunto nei pressi dell'ingresso il povero giovane, impressionato indubbiamente dalla enormità della folla tra la (piale si uova stretto, e preso da una tale commozione elle vacilla c sta per cadere. Sostenuto dagli amici fa ancora qualche passo, poi nuovamente piega. Il pianto lo soffoca. Gli amici lo persuadono a fermarsi e ad allontanarsi. L'impressione è troppo viva e non reggerebbe. Verso le ore 15 giunge il carro funebre. Per fargli largo tra la gente che gremisce corso Dante occorre l'intervento di guardie regie e carabinieri. Si stende un cordone di guardie, ma tanta è la ressa che gli si tu intorno, che muove versò la Fiat come se losse spinto a braccia. Col carro entra nel cortile delle officine un'altra larga ondata di gente che lutti occupa i pOchi traiti di terreno disponibili. Gli stessi edifìci della fabbrica si fioriscono di persone. E le corone continuano ancora ad affluire. Ne notiamo due grandissime dei Tecnici e della Sezione Aviazione della Fiat ed un enorme cuscino di fiori Inanelli, rossi e bleu dello «Sport Club di Milano ». Con le autorità — notiamo per ora le principali — sono ammesse nell'interno della Fiat le rappresentanze delle associazioni con bandiera. Nessuna delle società sportive è mancata all'appello. Sono tutte, presenti, e presenti con le bandiere Tioche di trofei, e di medaglie. Vessilli piccoli e grandi, stendardi, gagliardetti. Una selva di bandiere elio porta nell'ambiente un'altra simpatica nota di colore. Coti i grondi ceri ardenti fiammeggiano le bandiere. L'assessore alle Belle Arti Emilio Zanzi, rappresentante-Il Sindaco, giunge alla Fiat alle ore 15,:;o. E' accompagnato da diversi consiglieri. 11 Prefetto senatore Taddei 6 rappresentato dal consigliere Prunas-Tola. Sono rappresentate la Camera di Commercio, la Lega Industriale, le Associazioni industriali e commerciali, la Magistratura. l'Esercito, tutte le grandi bitte dalla città'. Di qunslc ultime, oltre ai Consigli di amministrazióne, si trovano presenti numerosissimi gruppi di operai che danno alla manifestazione il ■ significato della, fratellanza del lavoro. il saluto alla salma L'imponente folla e il fatto che continuano ininterrottamente a giungere le corone, consigliano di ritardare alcun poco l'inizio dei funerali. Nell'attesa dei sacerdoti, mentre la folla si raccoglie commossa intorno alla Camera ardente si rivolgono i saluti alla salma. L'esaltazione del morto viene così ad essere fatta proprio sul luogo in cui « Biasin » si tempro alle fatiche die dovevano dargli la gloria e la tragica fine. Parla per primo il comm. Agnelli. Tra il religioso silenzio dei pulenti, con commossa parola, rievoca le fasi della prova che culminò colla vittoria di Felice Nazzaro e la. morto di Biagio ed afferma che quando il destino stroncava al giovane pilota la vita, questi già si era assicurata la vittoria. Dell'estinto enumera le doti e da rapidi accenni a quello che fu il suo glorioso passato rappresenta quello che sarebbe stato il suo avvenire. Pani per Strasburgo, egli dice, accompagnato dai voti di tutti noi. Io che assistetti alla corsa e vidi passare per tanti gin ad una velocità fantastica i tre-bolidi rossi che rappresentavano questa nostra Casa, e l'Italia, già lo salutavo vincitore. E vincitore egli lo fu nonostante la sua vita sia stata troncata quandi soli tre giri lo dividevano dalla meta. Qfiale amministratore e rappresentante dèlia Fiat, a nomo di tutti, ingegneri e operai, oggi io porgo l'ultimo saluto al nostro araldo, al nostro campione, la cui scomparsa ha steso un velo sulla gloria che alla Fiat ha ridato Felice Nazzaro. Al comm. Agnelli segue un operaio, un compagno di lavoro di Biagio Nazzaro. che saluta la salma a nome di tutte le maestranze della Fiat. Dice dell'amore e dell'orgoglio che tutti sentivano per il giovane campione e dell'amarezza di tutti per la sua tragica scomparsa. , , „ ., Emilio Zanzi. porta por a Biagio Nazzaro il tributo di ammirazione e di compianto di tutta la cittadinanza. Dice della grande tristezza colla quale Torino ha accolta la notizia della sua morte. «Reco il saluto — egli dice _ alia spoglia ritornata immortale nella officina, dove visse a fianco dei suoi compagni di lavoro, li tali furono tanto gli operai quanto i tecnici e gli ingegneri. LItalia, patria di grandi ingegni e di grandi poetiche passioni sà più d'ogni altra Nazione affratellile lavoro e pensiero pel più fulgido avvenire della patria ». Saluta quindi •'estinto a nome di quanti, giovani e vecchi, sentono l'amore per il proprio paese e per11 proprio paese tenacemente operano. Dopo il rappresentante della città dovrebbero prendere la paróla altri rappresentanti, ma il sopraggiungere del clero tronca la commemorazione che viene ripresa lungo il corteo. Lu folla olio gremisce il cortile 6i- apre perchè padre Cornelio De Lorenzi, il parroco della Chiosa del Sacro Cuore ed i frati francescanì die lo accompagnano, possano accostarsi alla salma per la benedizione. E' questo il momento in cui la commozione si fa più viva in tutti. Il comm. Agnelli e le autori';'' presenti si stringono attorno alla vedova, a Fdice Nazzaro ed al congiunti tutti per conKinarli nell'angoscioso momento. Benedetta la salma i frati ed il piccolo clero muovono ver*o >'«*«£» « la sala» di « Bia¬ ggsin » viene tolta dal catafalco e portata a braccia sulla vettura. Sulla salma viene posta la corona della niogne e quella della nipotina mentre, tutte le altre corone vengono issato su sette grandi camion e non tutte riescono a trovarvi posto e vengono perciò aggiustate su alcune vetture^ Il corteo al Sacro Cuore In corso Dante è un'enorme marea di gente. Le vetture, ì carri, le automobili, i n-anivai fermi sono diventati altrettante improvvisate tribune dall'alto delle quali folti gruppi di persone osservano il formarsi del cui. teo. Due fitte ali di pubblico partono dalla porta principale della Fiat e si perdono allo sbocco del corso Dante in via Nizza. Un centinaio di guardie regie al comando'dì molti ufficiali e del maggiore Gigante, si -presta per fare un po' di spazio perchè sia possibile incanalarvi il funerale. Precede un drappello di guardie municipali seguito da un altro di inservienti della Fiat; vengono poi i fanciulli allievi operai alla Scuola professionale della stessa officina, indi tutti i compagni di Biagio Nazzaro. Un fitto e grande gruppo di operai composti e silenziosi, li seguono le congregazioni religiose coi ceri accesi, le figlie di Maria ed i frati francescani. Ai loti del carro stanno: otto operai, quattro tecnici e quattro impiegati. Seguono il feretro la vedova col fratello dell'estinto-, Felice Nazzaro e gli alttf famigliari. Colla famiglio vi sono pure il comm. Agnelli, l'ing. Foniacn, il prof. Valletta, l'ing. Gobbato, e tut ti gli altri ingegneri, impiegati e capi reparto del gronde stabilimento. Dòpo vengono i rappresentanti le associazioni: Michelin Sport Club, Soc Ginnastica Subalpina, Sport Club Palatino, Unione Sportiva novelli. Unione Sportiva Torinese, Società Ginnastica Torino, U.O.E.I. Torino. Sport Club Milano, U.C.A.M. Milano, Moto Club Biellese, Unione Sportiva Biellese, Sport Club Italia, Unione Sport Ciriacese, Mutua Francesco Campora, Società Polisportiva Aquilas, Società Sportiva Torinese. Tutto le società hanno portato la loro bandiera abbrunata. Chiudono infine il corteo i numerosi carri di corone e una fitta folla. Lentamente il funerale percorre il corso Dante e 6vol(a in via Nizza dove nella strada attendono a migliaio, le persone e dove le finestre ed i balconi sono gremiti di pubblico. Corrono innanzi e indietro fotografi e venditori di cartoline che recano l'effigie del povero «Biasin». In prossimità della -chiesa si ode la bronzea voce delle campane librarsi per l'aria. sono le 16.30 quando ha inizio la. funzione religiosa. -Nella navata principale della bella chiesti di stile gotico lombardo si affolla il pubblico. La bara, seguita dai famigliari e dai rappresentanti della Fiat, è portata a braccia oi pipdi dell'altare maggiore mentre L sacerdoti intonano in coro il canto delle esequie, ©le Figlie di Maria la circondano di torcie accese. Poi il comm. padre Cornelio De, Lorenzi asperge d'acqua lustrale la salma Dopo la sempì ice ma solenne cerimonia, durante la quale vui singhiozzar sommesso ha rivelato la presenza della vedova, la bara è Tipresa o. braccia e portata fuori. E la chiesa si sfolla lentamente. La spettacolosa folla Finita la funziono religiosa nella Chiesa del Sacro Cuore il corico si ricompone ordinatamente e prosegue per un tratto di via Nizza, svoltando poi in corso Baftaello. Tutti i balconi e le finestre sono affollati di gente che saluta con riverenza il nassaggio della bara. Ai crocevia è impossibile passare, poiché si sono formati gruppi compatti di persone giunte da tulio le strade. Lungo il cammino il corteo si fa sempre più denso. Molti che sono venuti solo per osservare, improvvisamente s» oonlono attratti con gif altri e si mettono dietro la bara e la accompagnano per un pezzo di strada. Sono operai che lasciano per mezz'ora le proprie occupazioni, sono donne che conducono a mano i ragazzi, sono garzoni di negozio vestiti da lavoro che hanno lasciato per un momento le biciclette i si udiiròpdodo con la l'olla site -.iosa: è. tutta la folla della città, dei borghi, delle barriere che si unisce superando ogni distinzione di classe per tributare l'ultimo omaggio di ammirazione e di affetto ideale al campione popolare. Il corteo procede in silenzio: solo ai lati tra le fitte di pubblico che osserva corre un bruschi di commenti che si prolunga senza tregua poiché la folla che assiepa le banchine dei corsi e delle strade è ininterrotta e tutta animata dallo stesso sentimento d'i compianto. Molti veicoli sono fermi .nei punti più spaziosi del percorso: e sono carichi, oltre la capacità, di persone che hanno voluto salire più in alto per meglio vedere lo spettacolo del funerale. Ma non è solo per curiosila che ognuno ha cercato i luoghi migliori di osservazione: ò per un senso di trasporto spontaneo clic ha invaso tutti e che ha fatto scendere nella strada etiche In popolazione più umile delle soffitte. Poiché, ognuno ha sentito raccontare dell'eroe caduto mentre gli sorrideva la speranza di gloria mondiale : ognuno ne ha ammiralo di lontano la forza, il valore e si è commosso pp-r la sua audacia sventurata : ed erra che passa la bara coperta di fiori, circondata di popolo vuol essere più vicino uer fermare più forte il ricordo dell'audace motociclista caduto in terra straniera, a pochi rn^'i-i dalla vittoria. Da corso Raffaello il corteo svolta in via Madama Cristina. Fin dove arriva lo sguardo si vede una folla ondeggiante che riempie tutta la strada. Alcune signore sporgendosi dalle finestre della « Seat » lanciano sul carro funebre mazzi di ifiori che cadono sulla bara e sui parenti dell'estinto. Quelli che sono indietro li raccolgono e li vanno ad aggiungere ai grandi fasci che coprono il feretro. Ma non sono soltanto questi i fiori anonimi: dai balconi di tutte le case sono gettati altri fiori sulla bara, ed in via Accademia Albertina urta signorina facendosi largo tra la folla si avvicina ai parenti dell'estinto offrendo un grande mazzo di rose e di margherite : poi senza parlare ritorna via e si riconfonde con gli spettatori. I giardini rialzati di piazza Cavour sono gremiti di gente e cosi pure la piazza Carlo Emanuele, ove non si vede che una marea di teste agitate nello sforzo di superarsi. In via Po i passanti sono saliti sopra i tram rimasti fermi a distanza ed in via Rossini la marcia del corteo diventa disagevole, per la grande ressa di pubblico che restringe il percorso. Anche in via Catania una pioggia di fiori lanciati dai balconi accoglie il passaggio del feretro. In questo ultimo tratto di percorso una folto numerosissima si incolonna parallelamente al corteo c lo segue tino al Camposanto. Appena il carro funebre sorpassa il cancello del cimitero, i più vicini alla bara si sentono trasportati in avanti da un'ondata di gente che spingo con violenza temendo di essere chiusa indietro dai codoni di guardie. Alcune autorità e gli agenti di servizio debbono intervenire Al cimitero Intanto nell'interno del camposanto la gente si è addensala invadendo anche le aree delle sepolture. E quando la bara uscendo dalla cappella è posta vicino al carro funebre ritorna fra i presenti un silenzio religioso in altesa dell'ultimo saiuto che sarà rivolto all'estinto. Gli oratori che esprimono ringraziaménti omaggio di affetto e lodi per il valore dell'eroe eaduto hanno la voce tremante per l'angoscia, ed i loro occhi brillano di lacrime. Poi la commozione si diffonde, invade i presenti e tutti abbassano il capo, dominali dal dolore, cercando di nascondere le lacrime che non ti-ritiencmo riiiY. in pop. sto momento sentiamo che il popolo torinese ha imparato ad amare il giovano estinto, di un amore semplice e grande, fai io di ammirazione, di orgoglio e «li rimpianto. 11 comm. Verona, parlando primo, dice dii associarsi al dolore della sposa sventurata, : e porta all'estimo il saluto dei giornalisti sportivi e del Comitato olimpionico nazionale. L'oratore ricorda Biagio Nazzaro ro-! "nv/.o. "to' ">''• "'o n-iii.rii-'i«.tr '-...io ,,fj , infine dominatore del campo motorlstico: e certìluiia i\ suo breve discorsa augurandosi, •psbN •che l'esempio di abnegazione dato dal valoroso campione ed il suo mirabile sacrificio per la grandezza dell'industria d'Italia serva di incitamento alle falangi della nuova gioventù. L'avv. comm. Gatti-Goria parla-a nome dell'Auto Club d'Italia e di tutti gli Auto-Clubs del mondo, rilevando come la mone premium"1 di Biagio Nazzaro speni vjna perdita nor. solq per lo sport motoristico niondtale ma anche per l'inuosirìa nazionale che nel none di Nazzaro e della Fiat assurta a grandezza mondiale. Il cap. cav. Bianchi pone il saluto dell'Aero Club d'Italia e con parole semplici e commosse, ringrazia a nome della famiglia Nazzaro le autorità intervenute, la Fiat e tutto il popolo, per il tributo di cordoglio offerto al caduto. A Biagio Nazzaro porta il saluto della grande famiglia sportiva torinese, e si augura che la valorosa. Équipe della Fiat sappia vendicarsi del crudele destino che ha colpito uno dei Din giovani campioni t> farcia ancora brillare come segnacolo di vittoria il «rosso d'Italia ». Parlano quindi un cugino dell'estinto, il rag. Mina, ed un operaio, esaltando le doti di lavoro e di coraggio di Biagio Nazzaro. Quando il carro si muove per trasportare la bara al deposito provvisorio ove sarà murala, molta gente si affretta da tutte le parti verso la porta del sepolcreto, ma entrano nel piccolo recinto soltanto i parenti. La scena -die si svolge prima dell'abbandono dell'estinto è straziante: i parenti non sanno allontanarsi dalla bara e si oppongono alla dolce violenza dei presenti. Anche Felice Nazzaro, che ha saputo finora nascondere il proprio dolore, improvvisamente è vinto dalla commozione: egli si incurva maggiormente ed il suo volto duro, severo, è solcato dalle lacrime. Le mura del sepolcreto vengono tappezzate di fiori. Il Principe di Piemonte, radiotelegrafando dalla R. Nave « Ferruccio » ha inviato « sentite condoglianze per dolorosa perdita corridore Nazzaro ».