Alla Camera

Alla Camera Alla Camera I ferrovieri e il l°Nlag'gio-ll latifondo Roma, 5. notte. Nella seduta antimeridiana, discutendosi il bilancio dell'agricoltura, parlano DONEGANi, ACERBO, ABBO, BACCI, MISURI. La seduta termina adle 13,20. Per la ceduta pomeridiana, l'aula è affollata essendo vivo l'interesse per lo svolgimento delle interrogazioni riguardanti i ferrovieri ed il primo maggio. Anche le tribune aftollate. malgrado il caldo tropicale Presiede l'on. De Nicola, che apre la seduta alle ore 15. Le dichiarazioni governative Alle interrogazioni Torre Garosi, Pagella e Rumella sui ferrovieri, risponde per primo il sottosegretario ai LL. PP. on. MARTINI. Egli espone che in occasione del primo màggio, il ministero dispose che il servizio fosse limitato a quello fissato per i giorni festivi e si evitasse l'effettuazione di treni straordinari. Il provvedimento fu diversamente giudicato: da un lato fu interpretato coma una dedizione - alle classi lavoratrici, dal1 altro come un bavaglio messo alle organizzazioni dei ferrovieri. Ma 11 Governo decidendo di dedicare una giornata alla celebrazione della festa del lavoro, miro solo ad impedire l'astensione dal lavoro non essendo ammissibile una interruzione di un pubblico servizio. (Approvazioni al centro rumori all'estrema sinistra). Con la stessa circolare con Cui fu disposto l'orario festivo nel l.o maggio fu stabilito che in caso di trasgressione la sanzione dovesse essere limitata alla sospensione dai servizio per qual- .£ S'ornata, salvi i casi di maggiore gravità. (Rumori ed interruzioni all'estrema sinistra), in questi limiti sono stati contenuti i provvedimenti punitivi (rumori M'estrema sinistra). U servizio fu in quella giornata quasi completamente assicurato il che dimostra l'opportunità e la ragionevolezza della disposizione adottata dal «Ministèri tanto più in un momento in cui si svolgevate malia, il grande avvenimento internazionale della Conferenza di Genova, Manda un Plauso a quei ferrovieri che hanno compiuto il loro dovere e si augura che anche quelle organizzazioni le quali hanno spinto i loro aderenti ad astenersi in quel giorno dai lavoro vorranno convincersi che tanto più grande sarà la stima e l'affetto della Nazione per i feiTovieri auanto più essi assicureranno i destini dell'azienda ferroviaria e con essa i destini del Paese. (Approvazioni). bi alza quindi a parlare il sottosegretario agli Interni on. CASERTANO, accolto da vivi rumori dell'estrema sinistra e da vivaci apostrofi dell'on TONELLO, che è richiamato all.ordine dal Presidente. CASERTANO'dichiara ohe il deferimento all'autorità giudiziaria di coloro che ordinarono lo sciopero per la giornata del primo maggio fu fatto in base a precise disposizioni del C P ed il Governo provvedeva perchè la legge sia applicata a tutti egualmente, senza iattanza e senza debolezza. (Applausi a destra, vivissimi e prolungati rumori all'estrema sinistra). Un fascista: l'associamone a delinquere dei ferrovieri „ Ha ora la parola il primo interrogante on TORRE Edoardo, fascista, il quale dichiara subito che prende atto con piacere delle dichiarazioni del Governo ; ma ecco BOMBACCI che col pugno teso verso il banco del Governo grida: — Assassini! Assassini!... Poiché il deputato comunista è assai eccitato, accorre presso di lui il questore on. Guarienti che lo esorta a calmarsi, ma l'on. Bombaci al richiami del questore sembra invece eccitarsi sempre più, sino a che, esausto per per la violenza stessa dei suoi gesti e delle sue parole, si siede. TORRE E., riprendendo, si augura che il Governo una buona volta faccia seguire alle parole i fatti. Ricorda poi come due anni or sono, dopo l'ultimo sciopero generale... (rumori vivissimi, interruzioni all'estrema sinistra). BOMBACCI: -- Lo rifaremo tra quindici giorni lo sciopero generale 1 MINGRINO: — Lo faremo, se occorre, tutti i giorni! SICILIANI a Mingrino: — Vadi là, che il suo cervello ha scioperato da un pezzo! TORRE: — ...Dopo'l'ultimo scioperò generale venne concessa una completa amnistia. Questa volta il Governo non deve fare altrettanto e non deve lasciarsi commuovere dalle domande di amnistia che gli pervengono dallo stesso Sindacato rosso. Il Governo deve tenere fede ai suoi propositi di energia e dimostrare che non è più disposto a tollerare gli scioperi nei servizi pubblici. La nazione nè ha abbastanza. (Rumori altissimi all'estrema sinistra), e vuole impedire che la nefasta congrega dei ferrovieri... (L'oratore pronunzia congrega invece di congrèga, e alIoni i socialisti gli danno sulla voce motteggiandolo). TORRE : — Allora se non vi piace congrèga vi dirò associazione a delinquere! Il paese ne ha abbastanza di questa associazione a delinquere, i cui diligenti sono esonerati dal lavoro e godono di uno stipendio e viaggiano gratuitamente per fare propaganda di bolscevismo. (Interruzioni violentissime all'estrema sinistra). Voci dei socialisti: — Affissione! MINGRINO: — Bisogna affiggere l'oratorei Voci dei socialisti: — Bisogna affiggerlo in un vespasiano! TORRE: — Non abbiamo bisogno di affissioni, perchè vi bastoneremo! Gli altri interroganti Il Presidente dà la parola all'altro interrogante, on. GAROSI, comunista, il quale dice che il Governo non doveva parlare di violazione di legge da parte dei ferrovieri dal inomento che esso incoraggia ben altre violazioni di legge da parte dei fascisti, violazioni che sono reati veri c propini, come incendi, devastazioni, percosse ed omicidi. Testé l'on. Torre dichiarava con grande voce e con grande agitare di braccia... TORRE: — Mai come Bombacci. (Ilarità)'. GAROSI, senza finire il periodo: — Il fio verno, se crede di giuncare le sue carte a base di punizioni, uowu ben presto convincerà -.ho il suo giunco è un cattivo giuoco. Non è veto che il l.o maggio i ferrovieri si siano [n'esentati al lavoro in quantità superiore a quella delle altre feste. I ferrovieri si astennero dal lavoro per esprimere la loro solidarietà ai compagni martoriati id assassinati <tei fascisti (proteste vivissime all'estrema dtsua). « E' ora la volta del terzo interrogante, on.. PAGELLA che comincia a parlare con voce molto flebile, che nessuno può udire. TORRE: — Tutti lagrimogeni oggi da quelIn parte! MAFFI. a Torre : — Ammazzasette ! TORRE, a Matti: — Flebotomo da strapazzo-, va a tagliare la coda ai cani! PAGELLA dice che i ferrovieri, astenenti->si •lai lavoro hanno unicamente voluto assochr■ii alla festa di tutta l'umanità che lavo», e però è manifesto lo spirito che ha indotte il Governo à prendere .provvedimenti contro i ferrovieri quando lo stesso on. Mattini eoa* fessa che questi ferrovieri sono stati puniti perchè disertarono il lavoro il l.o maggio, quel giorno cioè che il Governo ha dichter rato festa. • SICILIANI: — U Governo tutela i diritti d'Italia! PAGELLA : — Ma qui l'Italia non c'entra. Gli scioperi sono la conseguenza dello stato attuale e della necessità della lotta di classe. Il Governo, che mentre applica le sanzioni della legge contro i ferrovieri permette a bande arjnate la distruzione dei frutti del lavoro del proletariato, non può davvero sperare di stroncare il diritto di organizzazione e di sciopero. Quale appartenente afe benemerita classe dei ferrovieri invio al Sindacato l'attestazione della mia incondizionata sondartela e del mio plauso (applausi all'estrema sinistra, rumori a destra), PISCITELLI. popolare, dice che la grande maggioranza dei ferrovieri è organizzata per la tutela delle sue conquiste economiche, ma non persemie fini rivoluzionari. Tra i dirigenti del Sindacato possono esservi elementi violenti, facili ad errare, ma ciò non significa che la massa, anche quando ubbidisce, sia moGsa da scopi sovversivi. Conviene nell'Opportunità della applicazione della legge, riconosce che bisogna ristabilire la legalità, ma tutti dovono convincersi che nella legalità è ora di rientrare. Il latifondo Lo svolgimento delle interrogazioni è esaurifo e si torna al latifondo. Vengono approvati questi emendamenti, aggiuntivi all'art. 0 proposti da MAJOLO : < Il ricorrente contro la determinazione del prez¬ zo dovrà nel ricorso nominare 11 suo arbitro ed allegare l'accettazione dello sten». In mancanza il ricorso è Inammissibile. Se l'arbitro rinunzia o venga in qualunque maniera a mancare, 11 Presidente dell Tribunale, su ricorso dell'altra parte, provvederà alla sostituzione». « I periti dovranno, entro tre mesi, depositare la loro relazione presso la Commissione provinciale!, la quale potrà concedere in caso di necessita una proroga che non superi altra tre mesi ». IL PRESIDENTE pone in discussione l'ultimo comma dell'art. 9 relativo al pagamento del prezzo di espropriazione. Vengono presentati numerosi emendamenti che danno luogo a lunga discussione. La Camera respinge quello dell'on. PIEMONTE che diceva così: « Il prezzo di espropriazione può essere anehe corrisposto in (itoli nominativi ammortizzabili in un periodo non inferiore a 30 anni dell'Istituto nazionale della colo-' nizzazione interna, garantito dallo Stato e da emetterei con decreto del ministro per la agricoltura d'accordo col Ministro del Tesoro con le modalità da stabilirsi dal regolamento »; e approva invece II testo proposto dalla Commissione : •• Il prezzo di esproprio può anche essere corrlsn^to fino a metà dell'Irojorto con le cartelle fondiarie di cui all'art. 39, comma a.o, ed all'articolo 47bis ». Si approva anche questo emendamento degli on. VALENTINT e FONTANA : <■ Su domanda dea proprletaTlo e con l'approvazione della Commissione provdntìalc delle terre, si può far luogo, invece che all'esr-'oprlazlone, alla concessione in enfiteusi a favore elei richiedente l'eapraprlazione del terreni di cui al presente articolo ». Altri emendamenti vengono rinviati ad articoli successivi, e la discussione è' rlii». viata a domani. L'occupazione fascista del Municipio di Cremona GAftraOTT I chiede cne il Governo »:spon- * da d'urgenza alla sua interrogazion*» sulla occupazione del municipio di Crenvsa dft parte del fascisti; ma CASERTANO t^chiartf. eli non riconoscere a tale interrogazione il carattere d'urgenza. MIGLIOLI, che ha-presentato sullo stesso fatto una- interrogazione,' lamenta che il Governo non risponda da molto tempo in via d'urgenza aei interrogazioni; che sono indubbiamente importanti; ed anche MATTEOTTI insiste perchè il Goverilo risponda d'urcenza poiché trattasi di un fatto che si è ripetuto per altri Comuni ed il proletariato ha diritto di sapere'se le amministrazioni nominate coi suoi voti . possano-~ essere cacciate da bande armate. FACTA, presidente del Consiglio, conferma- ! che il Governo non riconosce carattere <|J urgenza a tale interrogazione, tanto più elio si riferiscono a fatti riferiti dalla stampa che si riferisce a fatti riferiti dàlia stampa che ogni modo crede che'6e ne-possa• ripartaredomani sera. MIGLIOLI prende atto. MODIGLIANI crede che da questa discussione risulti l'urgenza di riformare il regolamento in materia di interrogazioni ed interpellanse. Propone pertanto che nella 6eduta antimeridiana di mercoledì prossimo sia ripresa la discussione sulle modificazioni al regolamento. Il PRESIDENTE mette a partito quésta proposta, che è approvata. La seduta ter-mina alla, 20,5.

Luoghi citati: Cremona, Genova, Italia, Piemonte, Roma