Restaurare le finanze dello Stato!

Restaurare le finanze dello Stato! Restaurare le finanze dello Stato! 6 miliardi e 700 milioni dì deficit *Un debito di 124 miliardi alla fine dell'esercizio 1922-23, con un carico d'interessi che già assorbe metà delle entrate principali - La lira deprezzata del 400 °|0 in confronto al dollaro e del 380 °|0 in confronto alla sterlina - L'ammonitrice relazione della Commissione parlamsntare per le Finanze e Tesoro. Roma, 5, notte. L'esoosizione finanziaria del ministro del Tesoro on. Peano avverrà alla Camera nella seduta di sabato o al più tardi in quella di martedì prossimo, 11 luglio. .Gli inscritti a parlare sul bilancio del Ministero del Tesoro, che sarà discusso subito dopo la esposizione finanziaria, sonò finora 32. Sul contenuto della esposizione finanziaria Peano si hanno le seguenti informazioni. L'esposizione preciserà che il deficit per l'esercizio 1921-1922 si aggira intorno ai Bei miliardi e 700 milioni. Varie cause hanno portato a superare i cinque miliardi previsti dal ministro del Tesoro del Gabinetto Bonomi. on. De Nava, Sono le più imnortanti: il disavanzo ferroviario; la mancata approvazione eiell'ordinamento definitivo dell'esercito che ha portato una spesa "di 150 milioni superiore a quella prevista; circa 700 milioni di spese residuate dalla guerra. Hanno influito sulla situazione anche le spese deliberate dopò . l'esposizione De Nava e non' bilanciate dall'aumento delle entrate, oltre alle cl/re previste per l'esercizio 1922-1923 incominciato in questi giorni. Pertanto l'esposizione, finanziaria De Nava prevedeva un deficit di tre miliardi; l'on. Peano dovrà essere più pessimista. Infatti, a causa de» permanente deficit ferroviario ed a causa degli impegni per nuove spese presi in questi ultimi tempi, il disavanzò dell'esercizio 1922-1923 non potrà essere previsto a meno di 4 miliardi. Cifre ammonitrici Intanto, viene stasera irt luce, prima di essere distribuita ai deputati, la relazione sul Bilancio del Tesoro ora ultimata dalla Commissione permanente parlamentare per il Tesoro e le Finanze. Ècco la parte centrale dell'importante documento, che accerta un deficit annuo di oltre sei miliardi e mezzo e che servirà, insieme all'esposizione finanziaria dell'on. ' Peano, come di base alle imminenti discussioni finanziarie, della Camera. « La situazione finanziaria può riassumersi nel seguenti termini: ' 1. — uno squilibrio tra spese ed entrate che per il-1921-22 dà uno sbilancio di competenze di oltre sei miliardi e mezzo e che anche per il 1922-23 lascia prevedere un disavanzo di oltre 4 miliardi; E. — uh debito complessivo di 114.500.000.000 che aumenta ogni anno e che. nell'ipotesi migliore, alla fine dell'esercizio 192223 non sarà inferiore a 124 miliardi, calcolando sempre alla puri quello estero;. B. — 'Uh carico d'interessi che si avvicina a metà del1 entrate principali; 1. — una ci jlaztone per conto dello Stato che è degnata a permanere ed un'altra per conto del commercio che risente della situazióne attuale; 6. —, un deprezzamento del oambi che, nel momento in ,cui scriviamo, per il dollaro si avvicina al 400% e per la sterlina al 380 per cento; 6. — un disavanzo non lieve nella bilancia dei pagamenti internazionali. Tutti chiedono denaro allo Stato ! ■ Ci si consenta di affermare che Paese e Parlamento di questa situazione non si rendono conto. Infatti, qual'è oggi la Categoria di cittadini che non chiede spese allo Stato? Impiegati e pensionati 1 cui bilanci famigliari non possono non risentire gli effetti del costo della vita, chiedono miglioramenti. Gli operai, ingenuamente, per mantenere inalterato un salario nominale, premono indirettamente sullo Stato per fare, ottenere agli stabilimenti in cui lavorano ordinazioni anti-economiche, ovvero, addirittura, sovvenzioni finanziarie, con conseguente allargamento della circolazione: industriali e commercianti che hanno, sia pure per incitamento di Ministri in buona fede, fatto cattivi impieghi, e tendono a fare cadere sullo Stato le conseguenze dei cattivi impieghi, chiedendo in forma più o meno indtrelta Indennizzi. Mentre da una parte si protesta in via teorica contro ogni intervento dello Stato, dall'altra parte non mancano richieste al Tesoro perciò esso si sostituisca finalmente alle'banche iprivate nel finanziare imprese ed aziende, feempre. s'intende, a condizioni di favore, a- hell'accordare speciali misure di protezione. Non resistono a queste domande I Governi, non resiste il Parlamento. I deputati sotto la pressione elettorale si fanno iniziatori di spese e la disoccupazione offre un facile pretesto per le opere pubbliche, corno le marittime per esempio, nelle quali la mano d'opera è minima La Commissione delle Finanze e del Tesoro ha spiegato tutta l'attività per porre un freno, sia pure timido, a quésta situazione. Essa ha ammonito che, se la Camera ha incontestabilmente il diritto di apportare ai disegni di legge sottoposti alla discussione qualche emendamento che comporti aumenti di spese o diminuzioni di entrate, non è men vero che cotesta facoltà occorre esercitare con somma prudenza e. inanzi ad un bilancio dissestato, addirittura inibirsela. « On.. Colleghi 1 Questa è la vera conclueiono a cui giunge la vostra Commissione dopo un anno di assiduo lavoro. Il problema nei suoi elementi principali, che abbiamo prospettato, ha il suo fenomeno centrale nei disavanzo del bilancio statale. Errori finanziari ne abbiamo commessi ; occorre correggerli gradatamente, ma bisogna chiaramente dire che i Timedi proposti dai medici empirici solo per sè stessi sono impotenti. Ripetiamo che il danno di una meg-giore inflazione sarebbe di gran lunga superiore al beneficio momentaneo di essa, seppure esiste, preparando la sicura rovina; ed in quanto a fallimento parziale, la storia -finanziaria dimostra l'inutilità di-questo sacrificio .quando la crisi 6 mi pieno sviluppo. Qualunque rimedio teorico suppone per assire efficace l'equilibrio del bilancio. * Proposta di un'inchiesta "BbMbs,, « La Commissione ha invece fiducia in una lenta opera di risanamento che permetta poi magari più arditi progetti di definitivo assetto. Bisogna ridurre il disavanzo ed avviarsi al PH-eggio. E' necessario rinunciare ad ogni nufiva spesa, che non abbia il carattere di improrogabilità e di urgenza, ed in ogni caso fari» in modo che ad essa risponda una economi* o una entrata. Ciò premesso: l.o Dovono ridursi te spese attuali. La Commissione pensa che un rapportò Gcddes, (rutto severo delle indaprini fatte tla un uomo 6 da un piccolo Comitato, sarebbe opportuno Ber mettere la Camera in condizione di deliberare concretamente. Bisogna innanzitutto premettere, e se ne persuadano gli stessi cittadini, che ridurrò le spese significa andare Incontro a rinuncio ed a sacrifici. Non si può avere il pareggio del bilancio ferroviario e tenere in servizio, come sono, e magari aggiungere nuovi tieni diretti. La spesa per l'esercizio è meglio venga riesaminata e ridotta secondo una formula che tenera conti delle esigenze tecniche e della situazione della finanza pubblica. Non si può continuare a spendere per i servizi marittimi sovvenzionati più di 520 milioni circa all'anno. 2.0 Possono ottenersi maggiori entrate mercè un ordinamento dei' tributi attuali. 3.o Quando quasi tutte le autorizzazioni di spese erano date colle leggi del bilancio, e Bissai raramente durante l'esercizio si, apportavano variazioni al bilancio, la funzione di controllò flnanziarila poteva dal Parlamento esercitarsi in modo relativamente facile. Ma il bilancio oggi non* comprende tutte le autorizeazfoni di spese. AI Parlamento si propongono quasi quotidianamente disegni di legge ohe importano direttamente o indirettamente spese. Il Parlamento non è in condizione di assumere la, responsabilità di n.uto^ rizzare questo spese in redazione alle risorse finanziarie di cui si dispone, mentre in ciò dovrebbe consistere la funzione di controllo finanziario di spettanza del Parlamento. Perciò, l'importanza dell'approvazione del bilancio preventivo nella forma attuale è assai limitata. « La Commissione di Finanza e Tesoro ha esposto cosi i principali aspetti della situazione fìtnanzifctria italiana. Gli elementi necessariamente incompleti che essa vi oiffre, insieme con qualche osservazione, sopratutto serve a richiamale la vostra attenzione sulla necessità di un'azione pronta, rigorosa e decisiva. Scrisse un ministro del Tesoro, in occasione di una esposizione finanziatila, ohe» non ogni idea si può tradurre in cifre, ma che le cifre si possono sposso tradurre in idee-, e cifre vi ha esposto la vostra Commissione.. Non tenga magari, la Camera; in nessun conto le osservazioni che .si trovano in questa relazione, mà intenda l'eloquenza delle cifre ». (Ciò Glie prepara il Ministra dells finanze Questa la relazione della Commissione. Di fronte ad una situazione cosi seria già il Consiglio dei ministri ha discusso i provvedimenti da prendere. La pressione tributaria è però già così forte da non permettere in generale inasprimenti di aliquote o l'istituzione di nuove imposte. Tuttavia, al Ministero delle finanze si pensa di ritoccare la tassa sugli affari in modo da avvicinarsi a quel tasso dell'I % sulla cifra degli affari, che è in vigore o in progetto negli altri paesi. Probabilmente un disegno di legge in questo senso sarà presentato prossimamente alla Camera. Però la finanza dispone di altri cespiti che possono essere utilmente sfruttati. Maggior rendimento può dare l'imposta sulla ricchezza mobile qualora l'amministrazione combatta tutte le evasioni. E' nota in proposito l'enorme sproporzióne che passa fra i contribuenti dei capoluoghi di provincia iscritti nei ruoli comunali per la tassa di esercizio e gli iscritti nei ruòli statali per le imposte sulla ricchezza mobile, ed è noto altresì come moltissimi professionisti siano iscritti nel ruolo di ricchezza mobile per redditi inferiori alle duemila lire annue. Tale revisióne, che, per quanto risulta, sarebbe appunto nei propositi del Ministero delle finanze, darebbe certamente frutti cospicui. La riapertura delle dichiarazioni ai fini dell'imposta patrimoniale e la preannunciata revisione finanziaria, delle dichiarazioni medesime notrà aumentare il gettito di questa imposta. Il Governo infine conta sull'applicazione, almeno dal 1.0 luglio 1923, dell'imposta complementare Meda sui redditi e non intende rinunciare all'applicazione dell'imposta del 15 % sulle cedole dei titoli pubblici al portatore. Il disegno di legge su questo ultimo argomento è, come è noto, innanzi alla Camera, che se non potrà esaminarlo in questo scorcio di lavori parlamentari dovrà certamente occuparsene alla ripresa di autunno. Il Senato per la riforma tributaria Mentre al Ministero delle Finanze si studia, al Senato si è avuto oggi un fatto insolito. Ultimata la discussione sul bilancio delle finanze venne iniziato l'esame della legge che modifica il sistema attuale di riscossione delle imposte. Le dichiarazioni fatte dal ministro Bertone su questo progetto, invocando fra l'altro l'adozione di una efficace riforma tributaria, furono accolte con tale favore che, caso insolito, il Presidente volle aggiungere le seguenti parole, altamente lusinghiere per l'on. Bertone : « On. Ministro — disse l'on. Tittoni — sono lieto di testimoniarle che le sue dichiarazioni hanno fatto eccellente impressione in Senato, il quale si augura di poter alla ripresa autunnale dei suoi lavori discutere la riforma tributaria ». L'Associazione Liberale d Milano per uHa politica di economie Milano, 5, notte. All'Associazione Liberale è stata tenuta una assemblea, presieduta dall'avv, Metili. Essa, constatato come il bilancio statale anziché avviarsi al pareggio, aumenti dolorosamente il suo deficit, previsto secondo le pm recenti informazioni in 6 miliardi deplorando che troppi deputati non sembrino rendersi esatto conto della situazione finanziaria, proponendo anche contro le direttive del Governo e facendo approvare continui stanziamenti di spese anche se utili, deprecabili tutte nel momento attuale, delibera di invitare formalmente i deputati eletti nelle recenti elezioni coi voti del blocco nella circoscrizione Milano-Pavia ed i deputati del gruppo liberale democratico, a fare opera diretta perchè sia attuata una politica di rigida ecònomia e di opporsi energicamente ad ogni e qualsiasi nuova impostazione di spese per dare ai pazientissimi contribuenti, ormai stanchi di sopportare invano cosi gravi sacrifici, la' sensazione e la prova che gli sfòrzi del Parlamento e del Governo sono una buona volta rivolti al riassetto del bilancio, tante volte promesso e non inai attuato. Nel pomeriggio d'oggi alla sede della stessa Associazione Liberale si è tenuta una numerosa riunione di agricoltori per discutere Intorno alla eccessiva pressione tributaria sulla proprietà terriera e sull'industria agraria ed in merito al nuovo disegno di legge sui contratti agr,ari. Erano presenti molte personalità. Prese per primo la parola l'ingegnere De «Marchi, che presentò il relatore avv. on. Fontana, il quale dopo aver spiegato quale sia l'origine ed il progi annuii del l'alleanza econoinico-paiiamentare, affermò che i rimedi contro la pressione tributaria non possono essere che tre: riordinare ecoordinare i tributi vigenti, impellile le più gravi evasioni, diminuire le spese vecchie <■ non farne delle nuove. Illustrate te cause do! deficit del servizio ferroviario, postelegrafonico, e della marina mercantile, l'oratore con elude dicendo che bisogna opporsi cor: tutti le forze à che si continui nell'attuale sisteài's e ciò per salvare la nostra economia all'in terno od il nostro credito all'estero. Venne approvato uh ordine del giorno di piena adesione alle idee dell'on. Fontana.

Luoghi citati: Milano, Pavia, Roma